Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: JackPortiero    11/05/2012    2 recensioni
Fic REVISIONATA in data 24/10/2023. Ma voi lo sapevate che Naruto e Hinata si erano quasi praticamente fidanzati il secondo anno di Accademia? Ah no!?... Ebbene sì, ve lo assicura JackPortiero!... :PpPpP ... solo che non l'abbiamo mai visto, perchè il manga inizia dopo! ^_^ P.S.: si può leggere benissimo questa Fic totalmente slegata dalle altre parti della serie Amore in Codice, è un "What if" Naruto e Hinata "Secret Lovers", il contenuto sostanziale è il profondissimo rapporto tra i due, il loro quasi-fidanzamento, questa parte della Saga si può leggere indipendentemente dalle mie Teorie di Hinata dal Futuro.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Hiruzen Sarutobi, Iruka Umino, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'AMORE IN CODICE'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
IL BACIO MANCATO



Io lo sto ancora aspettando. Lo aspetterò per tutta la vita. Non mi darò pace finché non potrò viverlo.




*****




Era quasi al termine il secondo anno di Accademia, per le due giovani metà di Kurama, e gli ultimi giorni di scuola, vissuti con molta tristezza, sarebbero risultati ancora una volta decisivi.
Naruto e Hinata, avevano finito col parlare meno del solito. Ed entrambi non sapevano cosa pensare: aleggiava forse nell’aria il dispiacere di non vedersi a lungo, se non per puro caso per strada?... oppure eran infine diventati noiosi uno agli occhi dell’altro? A dirla tutta, stavano rifuggendo la paura di questa seconda ipotesi, nel timore che prima o poi sarebbe saltato fuori un discorso spiacevole da parte dell’altro.

Ma il penultimo giorno di lezione, seduti all
'ora di pranzo sul prato del vasto campo d'addestramento, di punto in bianco fu finalmente Hinata a tirare fuori un po’ di coraggio.

"Naruto... c-cosa ne pensi?" - si fece avanti lentamente la fanciulletta.
"Su cosa, Hinata?" - rispose subito scosso l’Uzumaki, che ormai, conoscendola, dal suo tono sommesso aveva compreso che il discorso verteva su qualcosa di molto importante.
"Del fatto... e-ecco... insomma... c-che... non ci vedremo per tanto tempo." -  balbettò tutta rossa la corvina, senza riuscire a guardarlo un minimo negli occhi.
"Eh!?... i-io... non... non saprei... Ma... perché me lo chiedi?" - vociferò cautamente il biondino, rigirando la domanda sulla difensiva.

La Hyuga, tenendo lo sguardo fisso per terra, proseguì: "Io... p-penso che... starò molto... m-male. Perché e-ecco... i-io... vedi... t-ti penso s-sempre... anche quando non ci sei... e se non ci sei, io... i-io... sto male... n-non vedo l’ora di rivederti... ca-capisci?" - concluse speranzosa l’innamorata, sempre con la testa leggermente china.

Naruto sorrise leggermente, provava lo stesso identico sentimento.


Ehi Hinata, lo vuoi sapere un segreto? - confidò Naruto avvicinandosi e cogliendo l'attenzione della ragazza, che rialzò gli occhi su di lui - "Sai... io avevo sempre pensato di diventare Hokage per restituirti questo sogno, e perché tutti alla fine ci accettassero uno alla volta. Ma ora che mi hai detto queste cose ho cambiato idea… voglio diventare Hokage per te, perché tutti accettino noi."

"N-noi due... assieme!?" - si chiese mentalmente la Hyuga, guardando in preda all’estasi l’Uzumaki. Intendeva questo!?


Se sarò l’Hokage tuo padre non potrà rifiutare, tutti dovranno accettarlo no? - codificò con amore Naruto. Rebus semplice. Hokage = Matrimonio impossibile che diventa possibile.

"A-accettare cosa?..." - Hinata ammutolì del tutto. Persino papà costretto ad accettare... loro due sposati? La corvina, sulle spine, non poteva dirsi ancora certa, ma il senso del romantico non detto, era quello al 99%.

"Ma lo sai... che nascondi proprio una bella fronte?" - fece notare dolcemente Naruto alla corvina, alzandole piano piano la frangetta con la mano - "Mi pensa sempre... Mi vien voglia di baciarla!"
E stupendo la paralizzata ragazza sull'orlo di uno svenimento, si avvicinò per farlo. Ma... non poté. Quell’1% di imprecisione si materializzò crudele, a sovvertire tutto.


"Ehi Ehi!! Guardate quei due che roba!!" - gridò a voce alta il primo di 3 rompi-uova nel paniere, terrorizzando a morte i due tranquilli e pacifici ragazzi.

"Ma... non sono mica la Hyuga e il rompicoglioni?" - osservò senza eccessivo stupore il secondo dei tre, incominciando a insultare e a importunarli.

"E che ti aspettavi!? Lo sanno tutti che quei due son fatti della stessa pasta! C’era solo da beccarli!" - sentenziò l'ultimo dei tre bulli dell'altra volta.

"Sì infatti!!" - si sfregò le mani il diabolico capo, divertito - "Adesso c
è solo da confermare le voci che già circolavano! Immagina come la prenderà il padre!!"


Hinata... era PIETRIFICATA. Erano proprio quei tre bulli di strada che per un fottuto gelato, l
avevano sottomessa nella dignità e nello spirito, facendola quasi sprofondare in un baratro senza ritorno.

Naruto, era furibondo. ANCORA LORO?!? Ma che cazzo volevano anche stavolta!? Che intenzioni avevano??
Hinata aveva il volto sconvolto e perso. Ma non la toccava tanto quello che stava subendo adesso, né quello che aveva patito in passato. Presagiva piuttosto il futuro, le sue conseguenze... l’idea del padre, e dell’ennesima umiliazione che avrebbe subito dalla casata cadetta. E lo scontato divieto di vedere l’Uzumaki, con la concreta possibilità di essere tenuta per sempre sotto controllo da Ko, e spostata in un’altra classe.

"E come la dovrà prendere il papi? La figlia è tale e quale a lui, mica poteva trovarsi tanto di meglio!" - osservarono i ragazzacci tra di loro, ridacchiando perfidi.

Naruto, si alzò nero da terra. Stavano iniziando a insulare Hinata esattamente come lui. Solo perché... stava con lui. Solo per quello. E così... la stava infettando della sua stessa reputazione?

"GIA'! UNA FALLITA NON PUO' CHE TROVARSI UN FALLITO!!" - fu la conferma, la sentenza, l'insulto a Hinata. A entrambi. La sintesi del loro legame secondo la gente, la maggioranza e il pensiero medio.


"TU!... RITIRA subito quello che hai detto!!" - minacciò di colpo Naruto piombando velocemente e a pochi centimetri dal tappetto che aveva dato della fallita a Hinata.

"Altrimenti cosa fai, futuro Hokage?" - questionò il presunto boss del branco - "Un Bushin no Jutsu dei tuoi come l'altra volta!?"

"Ahahahahahahahahahahahah!!" (gli altri due, ridendo di gusto)


“Ahiaaaaaaa!! Mi ha rotto i denti fratello!!” - gridò il piccoletto afferrato da Naruto, dopo aver ricevuto immediatamente una testata.

“Ammazziamolo!!” - grido il più grosso dei tre bulli gettandosi addosso all’Uzumaki, insieme all’altro che non aveva subito la capocciata. E in men che non si dica, il biondino ebbe la peggio in inferiorità numerica, e si ritrovò a terra riempito di colpi, a coprirsi passivamente, quantomeno il volto. Durò un bel pezzo... ma Naruto era ancora cosciente, a differenza dell'altra volta, e per tutto il tempo poté sentire con chiarezza Hinata urlare il suo nome in preda al panico. Soltanto alla fine, la ragazza smise di gridare, quando i tre violenti decisero di smettere. Giacché stanchi di caricare l'avversario. Unicamente per quello.


"Direi che ne ha prese abbastanza... non possiamo mica ammazzarlo sul serio.” - concluse dopo un po’, chi dei tre non aveva legami di parentela con gli altri due. Nel mentre, la Hyuga cercò di muoversi in direzione di Naruto, nonostante quei ragazzacci lo tenessero ancora in cerchio, decidendo sul da farsi.
.
"Hinata... non provare ad avvicinarti! Non ho ancora... finito." - dichiarò con un fil di voce Naruto, rialzandosi malamente in qualche modo. Ma alla fine era in piedi, anche se tutto livido e sanguinante, e due dei tre mascalzoni che lo avevano pestato furono parecchio sbigottiti, da questa sua tenacia. Forse... addirittura era affiorato in loro un minimo di senso di colpa. Ma il terzo, quello che aveva perso un paio di incisivi senza essere uscito indenne dalla rissa neanche stavolta, sentiva invece la rabbiosa necessità di vendicarsi, perché allora come ora, con quel debole e insulso biondino, in 1 contro 1 aveva avuto la peggio.

"E questa... che roba è!?" - interrogò lo sdentato dopo aver preso possesso del libro di Hinata, che la corvina aveva lasciato distante e del tutto incustodito per la concitazione.
"Lascialo subito... hai capito!?" - cercò di ordinare con ansia Naruto, nonostante non fosse certo nelle condizioni ideali per intimare qualcosa a qualcuno.
"E
' della tua cocca, vero?" - intuì astutamente l'altro. Ma d'altra parte la faccia dellUzumaki la diceva lunga; e a giudicare dalla sua immediata preoccupazione, doveva essere proprio un oggetto prezioso.
Il bullo, iniziò dunque a strapparne con foga e godimento le pagine. Iniziando dalla fine. Da quel finale mai letto. Per la Hyuga fu un silenzioso strazio, ma riuscì in qualche modo a mantenersi perfettamente calma per non peggiorare ulteriormente la situazione.

"Bastardo!!" - ringhiò però Naruto, riuscendo a rialzare la voce e scagliandosi in maniera scomposta verso l
'avversario. Hinata provò a urlare di fermarsi; era troppo, troppo malridotto... Non aveva alcuna possibilità di rifarsi per l'angheria subita, poiché quei ragazzi erano aspiranti ninja proprio come loro, più grandi di un anno e quasi genin, per giunta.
Naruto fu difatti atterrato di nuovo, celermente e dopo aver ricevuto un violento colpo allo stomaco. Dopodichè il senza-denti si avvicinò e gli strappò davanti il libro di Hinata, in troppe parti per poter essere più ricomposto, e glielo gettò in faccia.

"Una kunoichi non dovrebbe leggere..." - commentò con gran compiacimento - "...le vengono in testa strane idee, e comincia a pensare."


Ci fu un istante di quiete. Il ragazzo-sciagura, il biondastro che la sparava sul diventare Hokage, era stato gonfiato e umiliato a dovere, per cui gli altri due teppisti proposero allo sdentato di andare via, prima che fossero beccati da qualche professore.
"No aspetta!... Io non sono ancora soddisfatto...” - sbraitò però il piccoletto ritrovatosi con un paio di incisivi in meno - "...voglio cavare un occhio alla ragazza!"

Naruto... a quest’ultima frase spalancò i suoi, di occhi. Sentiva montare una furia mai provata prima, un potere indecifrabile. Le forze, gli stavano tornando, la Volpe fu quasi costretta a prestargli il suo chakra.

"F-fai pure quello che ti pare, dei miei occhi... m-ma ti prego... lascia in pace la persona che amo..." - supplicò a sorpresa Hinata con voce tombale, quasi d
'oltremondo, riuscendo a zittire tutti, persino il peggiore, per un attimo. Naruto... si sentì devastato. Hinata gli aveva dichiarato i suoi sentimenti nella peggiore delle situazioni, disposta persino a sacrificarsi.


"Ragazzi... che ci ha fatto lei? Stavolta abbiamo... esagerato..." - osservò lo spilungone del gruppo, l'unigenito, provando a far ragionare gli altri due in parentela. Ma lo sdentato di ragioni non voleva sentirne, e si mosse lentamente verso la Hyuga.
"Ora basta. Piantala con le stronzate! Lo sai che non puoi rovinarle il suo bel faccino!" - lo ammonì seccato il robusto fratello maggiore, afferrandolo per un braccio. Ma il minore si fece talmente vendicativo, oggi, che mutò ancora idea e volse lo sguardo verso Naruto, cambiando target. Tornando di nuovo sull
Uzumaki.
"Hai ragione, è una Hyuga, non posso..." - confermò rognoso, divincolandosi dalla presa - "...e poi devo cavarli a lui!" - proseguì - "Non gli occhi... un paio di denti soltanto! Giusto per essere alla pari, e rovinargli quel suo sorrisino mongoloide. Tanto è ORFANO e se ne starà di certo zitto, a nessuno importerà!" - concluse fuori di testa lo sciagurato, rivolgendosi verso il biondino, e avvicinandosi senza minimamente immaginare come questi gli stesse per saltare addosso, e che fine avrebbe fatto se Naruto avesse chiamato in causa Kurama, il cercoterio guardiano non solo suo, ma anche (soprattutto?) di Hinata.


"ORA DACCI UN TAGLIO, sei la peggior feccia mai vista!" - esclamò però, improvvisamente, da sopra il ramo di un albero e con decisione, un ragazzo fico e moro anche lui orfano, appena entrato in scena.

"E tu... che cazzo vuoi!? Altrimenti cosa fai mezza checca?? Scendi da lì invece di spiare, che ti faccio il culo!!" - rispose istigato il bamboccio bisognoso di protesi dentaria.

Il moro, semplicemente scese, saltando giù con eleganza, e aspettando la prima mossa. Il bullo, quella feccia per giunta ignorante, si scagliò subito senza riflettere contro il nuovo bersaglio.

"NO, aspetta fratello!! Ritiriamoci subito!! Quello è.....!!"


(.....)







"NON c’era bisogno che intervenissi!! Mi hai sentito Sasuke?!? Potevo farcela benissimo da solo!!" - sentenziò Naruto dopo essersi rimesso più o meno in piedi, squadrando con profonda irritazione colui che era intervenuto a dare una lezione, celerissima e in grande stile, a quei tre bulletti, che in meno di un minuto scarso si erano in fretta e furia dileguati, doloranti e con la coda fra le gambe.

"A me non pare proprio fossi messo granché bene, ultimo della classe." - rispose ironico il compagno di corso. Senza insultare, ma evidenziando un mero dato oggettivo.
"Quando la smetterai di fare il figo?!? Finché menavano me dovevi farti i cazzi tuoi!!" - urlò l
Uzumaki, muovendo istericamente le braccia, contrariato.
"INFATTI è andata così, idiota! Sono intervenuto solo alla fine quando han deciso di cavarle un occhio! Ma se vuoi coi tuoi denti rimedio... perdente!" - concluse Sasuke Uchiha.

"Per me?... può darsi anche..." - fotografò con pensiero istantaneo, la Hyuga - "Anche se a me pareva fossi sceso per Naruto, quando han detto... tanto è un orfano..."

"E’ questo che pensi di noi, stronzo? Che siamo dei falliti? Specie se stiamo insieme?... Di la verità, una volta tanto che parli!" - pretese a gran voce l'Uzumaki. La verità da lui, secondo Sasuke.

"B-basta... Naruto... p-per favore... anche t-tu, Sasuke-kun..." - implorò una voce sofferente, che aveva paura che il suo amore si ricacciasse subito in una nuova lite. Per giunta con un compagno di classe, un loro simile, una persona sola che aveva moltissimo a che spartire con loro. Un orfano. I due ragazzi soltanto così si calmarono, al supplichevole richiamo di Hinata, le diedero in qualche modo ascolto.


"Volevi farti bello ai suoi occhi, di la verità!" - sussurrò comunque Naruto all
Uchiha, tenendolo per una spalla e parlando all'orecchio in modo che potesse sentire solo il potenziale rivale.

L
Uchiha sibilò piano lo scambio strettamente personale di battute: "Ti sbagli di grosso. Sei proprio fuori in questo momento!" - rispose flebile ma piccato, constatando una certa irriconoscenza - "Ma anche fosse?... Vuoi sapere cosa penso? Lei è sola e disperata, e a differenza tua ha solo bisogno di qualcuno che le sia di esempio, per cambiare. E con me... anzi no... con chiunque altro... sarebbe più forte e al sicuro. Perdente. E ora mollami!”
E dicendo questo si liberò della stretta del biondo, e fece per andarsene.

"Sasuke, ascolta... Se puoi, di quello che è successo..." - provò a chiedere un'ultima volta l'Uzumaki, con tono spento e più umile di prima, quasi a scusarsi, prima che il ragazzo moro fosse troppo lontano.

"Io... non ho visto niente." - rassicurò l'Uchiha - "Non mi interessa nè confermare nè smentire, le chiacchiere che ci sono da qualche giorno su di voi. Non me ne frega niente. E secondo me anche quei tre si guarderanno bene dal raccontare come sono stati battuti da me, da uno solo più giovane. In ogni caso, se questa rissa salta fuori, non dipende da me." - e terminando così il discorso, si distanziò definitivamente da loro.

Piombò un terribile e lungo silenzio tra i due rimasti. Hinata guardava Naruto volto di spalle, che stringeva in mano alcune pagine del libro. Egli, fissandole, tremò come una foglia dalla rabbia.

"Q-quindi il protagonista... si chiama... Naruto?..." - lesse incredulo Naruto Uzumaki, non capacitandosi. Hinata chinò il capo scura, strinse amareggiata il pugno della mano destra, e strappò con tetra afflizione un paio di fili d
erba del loro prato sognante. Non era questo, il modo in cui Naruto doveva scoprirlo. Non così!

 
(( Dunque io... sarei l'Eroe del tuo libro!? Però... che cosa è cambiato da quella volta? Erano gli STESSI di quella volta. Che cazzo ho fatto finora!? ))


"Naruto... non importa del libro... i-io..." - provò a dire qualcosa Hinata.
"Figo quel Sasuke, piace a tutti vero?... da quand'è poi che siete così in confidenza?" - se ne saltò però fuori senza alcun nesso apparente l'altro. In frustrata gelosia.

"Ma... Naruto..." - la Hyuga non sapeva cosa rispondere di logico, perché a prima vista non v'era alcuna logica nel comportamento attuale dell'Uzumaki, né in quello che aveva avuto nei confronti di Sasuke, che non aveva nemmeno ringraziato. Era chiaro... che stava semplicemente male, e che non ce l'aveva con nessuno
, e dunque Hinata provò ad avvicinarsi al malconcio biondino per abbracciarlo, e fargli sentire la sua vicinanza.

Ma Naruto... ebbe come un maldestro scatto nervoso quando fu troppo vicina, e si distanziò di qualche passo da lei dandole sempre la schiena.

"Hinata... dammi retta, p-per favore. E' quasi ora di rientrare. Va' in classe, tu. I-io non posso seguirti così r-ridotto, o salterà fuori quello che è s-successo, e non è il caso." - formulò egli con voce rotta, cercando vanamente di mantenere un certo stoicismo. "N-non voglio, che tuo padre o il tuo Clan ti sgridino o peggio, a causa mia." - spiegò la motivazione di tutto il suo malessere.

La ragazza, iniziò a singhiozzare; si stavano veramente salutando a quel modo, il penultimo giorno di Accademia? Sapendo bene che non avrebbero avuto alcun modo di vedersi, fino alla ripresa delle lezioni?

Hinata... cercava a fatica anche lei di mantenere un certo auto-controllo, ma solo per non rompere la promessa di Naruto, che le aveva giurato non avrebbe mai più pianto senza motivo.

"Ci si vede in giro... se capita. Non vengo neanche domani." - stabilì l'Uzumaki, dando un profondissimo dolore a Hinata, ma spiegandole: "Non sarò certo a posto, sarebbe troppo rischioso... Facciamo finta sia l'ultimo giorno di scuola. Facciamo finta così. Fa dire a qualcuno che mi sono sentito molto male di stomaco. Ci crederanno, non ho mai fatto assenze quest'anno."

E si allontanò senza scapicollarsi, ma a grandi passi, facendo ben intuire che non voleva essere consolato, né tantomeno seguito nella maniera più assoluta.

Ma una volta che fu lontano e la corvina e non potè più vederlo, Naruto incominciò a correre disperatamente per le vie di Konoha, tra mille angoscianti dubbi, e un'unica certezza...





"Io... SONO DEBOLE. Perché non posso essere forte come lui!?... Io ti detesto... Sasuke. Ti detesto..."




*****








Per darti un bacio proprio lì in fronte io lotto. Con che coraggio potrò se fallisco?
Io... non avrei più la forza di sorriderti. Sarebbe la fine per noi.

Non voglio... che il nostro Amore venga crocifisso così...
Non voglio... renderti una reietta a causa mia.
Non voglio... che tu subisca il SIGILLO CROCIATO in mezzo alla fronte, appena sopra i tuoi Occhi.

Io... per darti senza alcun timore un bacio... per baciare la tua fronte spaziosa, io lotto.










  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: JackPortiero