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Autore: eilantha    02/12/2006    1 recensioni
Anni Malandrini. Sirius sfida Remus a dichiararsi alla persona che gli piace per dimostrare di non essere un codardo. Ma ancora non sa che questa dichiarazione porterà molto scompiglio nella loro amicizia.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Sirius Black
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Terza mossa: Il re e il fante di quadri si schierano.

 

Tutta Hogwarts era in fermento. La notizia che Melinda Bones aveva preso a frequentare sempre più assiduamente uno dei Marauders aveva scosso molte persone, di case differenti.

La reazione di molti dei Tassorosso, comprese le compagne di dormitorio di Melinda, fu un allegro “Finalmente!”. Ritenevano infatti tutti che la ragazza stesse sprecando tempo troppo impegnata sui libri, invece di godersi la sua giovinezza.

La reazione dei Corvonero, soprattutto di quelli che avevano conosciuto la sorella, fu di sorpresa. In molti, soprattutto tra i ragazzi, avevano un debole per quella fanciulla, così simile ad Amelia ma allo stesso tempo così differente da attirare la loro curiosità. Ed il fatto che finalmente lei avesse dato la propria confidenza a qualcuno, rese alcuni non propriamente ben disposti nei confronti di lui. Soprattutto perché era un Grifondoro, e più giovane di loro, per giunta.

La reazione dei Serpeverde fu di blando interesse, anche se tra di loro un paio bisbigliarono qualcosa tipo “Tra sciattoni ci si riconosce al volo”.

La reazione dei Grifondoro fu invece la più spettacolare. Tutte le ragazze, soprattutto quelle del sesto anno, furono entusiaste della notizia. Conoscevano la grande sensibilità del compagno e da quel poco che loro sapevano di Melinda, ritenevano che i due si fossero trovati e che sarebbe stata un’unione duratura.

I ragazzi invece rivalutarono completamente il ragazzo, mettendolo sullo stesso piedistallo su cui già avevano messo Sirius Black e James Potter: quello dei ragazzi che sapevano fare le cose più incredibili ed inimmaginabili. Nonché le più ardite.

Ci furono solo tre persone in tutta Hogwarts, compresi gli insegnanti, che non accettarono assolutamente di buon grado quella nuova relazione.

 

Severus Snape fu intimamente scosso. Tra tutte le persone presenti quell’anno a Hogwarts la Bones aveva catturato la sua attenzione per la sua bravura in quelle due materie tanto care a lui: Difesa contro le Arti Oscure e Pozioni. In entrambe la ragazza eccelleva, addirittura poteva essere considerata un valido sostituto agli insegnanti. E questo aveva attirato l’attenzione di Snape, che da un po’ cercava il metodo migliore per attaccar bottone con la ragazza in questione per poter condividere alcune sue teorie. Teorie che gli era sembrato che anche la ragazza stesse sviluppando, visti i suoi interessi in biblioteca.

Ed il fatto che ad avvicinare per primo quella fonte di informazioni fosse stato quel ragazzino amico dei suoi due più acerrimi nemici, infiammò l’animo del ragazzo di veleno contro il cosiddetto rivale.

 

Sirius Black fu quello che peggio prese la situazione. Si vide all’improvviso messo da parte dall’amico, che divideva ora la sua attenzione tra lo studio personale, l’aiuto che sempre dava a Peter Pettigrew nello studio, insieme a James Potter, e la ragazza. Non che Remus in realtà avesse in qualche modo ridotto l’attenzione e la dedizione che aveva per gli amici, solo che Sirius si sentì non più il centro dell’attenzione dell’amico. Almeno nelle occasioni in cui i due si ritrovavano da soli. Occasioni che in realtà divennero così rare da fargli odiare profondamente Melinda Bones. Perchè se James Potter era il suo migliore amico nonché fratello, Remus Lupin era per Sirius Black la voce della coscienza. Nonché l’unico che riuscisse a fargli comprendere i propri errori.

 

L’ultima persona che non accettò la situazione creatasi fu l’ultima che in tutta Hogwarts si pensava dovesse, o potesse, avere voce in capitolo: Lily Evans.

Lily Evans apparteneva a Grifondoro ed era stata nominata Prefetto assieme a Remus Lupin. E dividere con lui questa carica le aveva permesso di conoscere meglio il compagno di anno. Inoltre Lupin era uno dei migliori amici di quel combinaguai di Potter. Ed era risaputo che fra lei e Potter non corresse buon sangue, anche se lui cercava in ogni modo di convincerla di essere innamorato di lei.

E il motivo del disappunto di Lily era appunto quello. Lei aveva iniziato a conoscere un altro Potter tramite le descrizioni e le conciliazioni che Lupin tentava ogni volta di fare nei confronti dei due.

E sapere che non avrebbe più avuto una spalla su cui lamentarsi di Potter, aveva fatto sì che anche la rossa Evans si schierasse tra coloro che volevano che quella nuova coppia non decollasse.

 

 

La biblioteca di Hogwarts non era mai stata così affollata come quel giorno. Madama Pince, la nuova responsabile, fissava con stupore i gruppi di ragazzi che continuavano ad entrare. Fortunatamente nessuno di loro osava alzare il volume della voce.

Ma lei si stava chiedendo come fosse possibile che fossero così interessati a vedere due studenti studiare.

Perché lei lo sapeva, visto che li teneva d’occhio, che quei due altro non facevano che studiare. Quasi nemmeno si guardavano in faccia da tanto erano concentrati.

 

Melinda era stupita. Si era aspettata che anche lui fosse come gli altri, che dopo aver finto di interessarsi allo studio come lei, ci avevano palesemente provato.

Invece lui no. Si limitava a studiare a fianco a lei. Ed ogni tanto la fissava. Ma lei era sicura che lui non stesse pensando a lei in quei momenti. Eppure quando si accorgeva che lei lo stava osservando tornava come in sé e le regalava uno splendido sorriso che la rassicurava e la faceva tornare ai propri studi.

La loro non si poteva di certo definire una relazione amorosa. Ma in quel momento a Melinda le cose andavano bene così.

 

- Certo che sono fatti della stessa pasta. Studio e studio e ancora studio.

- Il mio cervello avrebbe già fuso se studiassi tanto quanto loro.

- Wormtail, guarda che ci vuole molto meno per fondere il tuo cervello…

- Grazie Prongs, potevi anche non ricordarmelo.

E il ragazzo moro ridacchiò sornione mentre stropicciava la testa dell’amico che lo guardava con rassegnazione.

- Non mi piaccio insieme. Sembrano… finti.

I due giovani si voltarono verso colui che aveva parlato. Sirius si era sdraiato sulla lunga tavola dove loro stavano studiando e contemporaneamente osservando i due “piccioncini”.

- Finti? – chiese a quel punto Peter. Lui, che aveva conosciuto la dolcezza della ragazza, si irrigidì alle parole di Sirius e quasi lo attaccò, con la propria domanda.

- Finti. Falsi. Come se stessero recitando. – continuò imperterrito Sirius.

James squadrò l’amico. Non l’aveva mai visto così abbattuto e indispettito per qualcosa. A meno che quel qualcosa non fosse Snivellus – come loro chiamavano Severus Snape.

Per cui non intervenne subito nella discussione.

- Remus non sta recitando, sta studiando! E se gli va di studiare con l’unica ragazza che non sei riuscito ad accalappiare tu, non per forza devi disprezzare la cosa! – Peter era stato duro ed aveva alzato la voce neanche fosse una donnicciola isterica.

- Appunto, sta studiando. Quando mai un ragazzo si mette a studiare in presenza della ragazza che gli piace? – chiese ironico Sirius.

- Forse uno che vuole fare colpo. – rispose tranquillo James, stavolta.

- Oppure uno coscienzioso. – si intromise una voce di ragazza alle loro spalle. – Ma anche io sono convinta che stiano recitando. –

I tre si voltarono. La voce apparteneva a Lily Evans. La rossa era alle loro spalle, con i libri in mano, e come Black in precedenza, fissava la coppia con gli occhi socchiusi ed indagatori.

- Evans, stai male? – chiese all’improvviso James risvegliandosi dal piccolo shock che gli era preso nel ritrovarsela dietro di lui.

- Solo perché do’ ragione a Black? No, Potter, non sto male. Solo quei due non mi convincono per niente. E sono abbastanza grande per poter tranquillamente ammettere che se uno ha ragione, anche se si tratta di un tipo poco affidabile come Black, ha ragione.

Quelle parole non solo lasciarono James di sasso. Ma convinsero ancora di più Sirius di essere nel giusto. Non poteva permettere che quei due continuassero a frequentarsi.

 

- Vi sbagliate. – Peter sorprese tutti rispondendo a tono – perché quei due hanno gli stessi interessi e le stesse priorità. Per questo stanno bene insieme. Non per forza due ragazzi che si piacciono devono saltarsi addosso alla prima occasione. Prima è corretto che imparino a conoscersi e a stimarsi. Il resto verrà con il tempo. -

Nessuno di loro aveva mai sentito il ragazzo parlare in quel modo, tant’è che rimasero tutti a bocca aperta. Ed il primo a riprendersi fu James.

- Anche secondo me stanno bene insieme. E se sta bene a loro, sta bene anche a me, questa situazione. A me interessa semplicemente che Remus, il nostro amico Remus, sia felice. Il resto non è importante. – James fece una pausa d’effetto, nella speranza di far entrare nella testa di Sirius le sue parole, per poi finire in bellezza – E poi, Sirius, non sei stato tu a sfidarlo che non sarebbe riuscito a dichiararsi alla persona che gli piaceva? Bè, il risultato è stato questo. -

- L’hai sfidato a fare COSA? – chiese quasi urlando la Evans mentre lanciava uno sguardo truce a Sirius. Il quale si limitò ad alzare le spalle, come a dire “piccolezze”.

- Tu razza di imbecille… - Lily stava diventando talmente rossa in viso mentre fissava Sirius che questo si preoccupò non poco.

- Ma perché ti scaldi tanto, Evans? – le chiese James all’improvviso. La reazione della ragazza, che fin’ora non aveva assolutamente analizzato, visto che già gli era sembrato strano che lei li avvicinasse e parlasse con loro, ora gli stava martellando nella testa come a volergli comunicare qualcosa.

La ragazza divenne ancora più rossa in viso e smise di parlare all’istante.

Sirius, che intuì qualcosa, o che forse non era interessato a sapere le motivazioni di Lily, quanto a trovare una spalla con cui complottare, si intromise, salvandola.

- Evans, questi due non capiranno mai. E’ meglio se ce ne andiamo e discutiamo da soli: in due troveremo un modo per smascherare questa farsa! – e nel dirlo prese la ragazza per un braccio trascinandola via.

 

 

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Ringrazio tutti quanti hanno recensito la storia. Mi fa piacere che vi piaccia, anche se le "carte" non sono ancora state scoperte del tutto. Ma da questo capitolo si inizierà ad intravedere dove la partita sta andando. O forse vi confonderò ancora di più, chi lo sa?

Per Blacksmile. Non so ancora se la pubblicherò su Accio, per il semplice motivo che a) ero partita con un'idea ma questa continua a cambiare e a non voler finire dalla penna alla carta b) i personaggi stanno facendo non quello che io vorrei, ma quello che gli pare, vedi Lily che si intromette dove non dovrebbe e Peter che di punto in bianco diventa... **Brividi** ... saggio... E chissà poi Sirius cosa cavolaccio vuole combinarmi.

Nell'idea iniziale Melinda e Remus mica dovevano mettersi insieme. Ma Mel non ci stava, le è piaciuto il Prefetto. Ed io cosa devo farci? Darle una botta in testa non serve, me l'ha restituita. Spero di riprendere a breve il controllo di questa storia...

P.S. Lo so che stai aspettando anche l'aggiornamento dell'altra storia (Dama Bianca). Ho già pronti i capitoli dal 19 al 24. Ma non mi piacciono. E nemmeno riesco a riscriverli. Per cui attendo.

Un Bacio enorme, Eilantha.

  
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