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Autore: CathLan    12/05/2012    18 recensioni
Liam e Niall si sono già incontrati, ma non in una vita passata, no, proprio in questa, eppure sembrano non ricordare.
Dal 14° cap.-Niall era bello, perfino coperto di farina senza inibizioni sul tavolo della mia cucina. Ogni cosa di lui mi gridava di non perderlo, di afferrare la vita e viverla al suo fianco, anche se per poco.
L'amore non è per forza una quercia centenaria sopravvissuta a perturbazioni e terremoti, l'amore è anche semplice, come una bolla di sapone che bagnata dai raggi solari prende colori splendenti. L'amore può durare anni, come può semplicemente durare mesi o anche giorni, l'importante non è quanto, ma come. Puoi amare fino allo stremo anche solo per secondi, innamorandoti del sorriso di una commessa al supermercato o degli occhi di un signore seduto da solo su una panchina. L'importante non è quanto.-
{Accenni di Larry Stylinson}
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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15. Don't leave me



Non sbagli amandomi,

ma nell'amarmi come se non fossi l'unico.

 

 

Ciao! Scusate il ritardo, ma sono sempre più impegnata :c
Riguardo allo scorso capitolo non ho molto da dire, se non che sono contenta di avervi colpiti con la Larry. Proprio per questo ho deciso di concentrarmi un po' di più sulla loro storia. Naturalmente non trascurerò la Niam, ma voglio lasciare un po' di spazio all'amore “platonico” di Harry, quindi non stupitevi se in questo capitolo emergeranno praticamente solo loro due :)
Scusate come sempre eventuali errori! Un grazie a chi mi recensisce, a chi ha inserito la ff tra preferiti, seguiti e ricordati!
Un bacione^^ A presto!


 



{Vi presento il bannerino di questa storia, creato ed ideato ancora una volta da
brandy amber;
è una gioia di ragazza e scrive Ziam, oltre che qualche Larry.
Fatele visitah.}




                                                                               


                                                                                    


 


 

Sdraiati sul letto, con due fette giganti di torta al cioccolato in mano, io e Niall ci guardavamo assenti, avvolti da un'intensa sensazione d'amore e piacere che ancora, a venti minuti dall'amplesso, non si era decisa a lasciarci.
«E' buona vero?» chiese, con la bocca impastata dal cioccolato.
«Stranamente.»
Quando il timer del forno era suonato, avevamo appena finito di fare l'amore, così, uscendo dalle lenzuola l'irlandese si era catapultato in cucina, aveva tagliato due spicchi belli grossi e poi era tornato in camera, affamato dopo tutto quel gran movimento.
«Diffidente di un Liam!» borbottò, affondando le labbra che poco prima erano appartenute solo a me nel morbido impasto della torta.
«Non è colpa mia se l'ultima volta che hai provato a preparare qualcosa che non fosse semplice caffè per poco non mandavi a fuoco la cucina!»
Sbuffò e, sbattendo le ciglia amabilmente, mi si avvicinò. Posò la tempia contro la mia spalla destra e ci si strusciò su. «Dai, dillo che sono stato bravo.»
«Sei stato bravo, piccolo Nialler» ammisi, sorridendo inevitabilmente dal suo modo di fare bambinesco.
Lui sembrò felice, perché ridacchiò entusiasta, e inarcando il capo mi baciò una clavicola. «Ti amo» soffiò sulla pelle, facendomi venire la pelle d'oca.
Non avevo dubbi, lui mi amava. Me lo aveva dimostrato poco prima, ansimando sotto il mio corpo, gemendo ogni qual volta mi spingevo in lui, inarcandosi per afferrare sempre più, me lo aveva dimostrato aspettandomi, reggendo ogni mia insicurezza come se non pesasse nulla, facendosi forza per entrambi. Niall mi amava, di questo potevo esserne certo, ma io? Io lo amavo o era troppo presto per poter pensare ad un simile sentimento?
Sì, io lo amavo nel mio modo sconclusionato ed incerto di perdermi nel sentimento, nel mio modo assurdo e paranoico di avere paura di tutto. Mi ero innamorato di lui pian piano, scoprendo poco a poco la meravigliosa persona nascosta sotto quei capelli straordinariamente biondi, la pelle diafana e quegli eccezionali occhi color oceano. Lo amavo nel miglior modo di cui fossi capace e non potevo proprio farci niente, perché una volta che sei innamorato non puoi più tornare indietro, ma solo andare avanti, magari inciampando, magari ruzzolando a terra come un bambino che muove i primi passi o magari, correndo veloce come un puma. Tutto ciò che ti rimane una volta che ti sei perso in quel grosso groviglio di sentimenti, emozioni e piaceri è lasciarti andare agli eventi, dando il meglio di te stesso e cercando il meglio nell'altro. Quando ami, tutto ciò che puoi fare è amare.
«Anche io» era la prima volta quella e mi sentii pervadere da un senso di smarrimento tale che nemmeno mi resi conto delle labbra di Niall premute contro le mie.
Lo avevo finalmente ammesso e niente, non era accaduto niente di spiacevole, doloroso o imbarazzante.
Con le braccia strinsi a me Niall, premendomelo addosso come quando poco tempo prima avevamo fatto l'amore, cercando di imprimere la sua forma sulla mia, modellandoci come argilla.
«Ti amo tanto» ripetei, più a me stesso che a lui.
L'amore è eccezionale, quando pensi di non poter amare ti ritrovi con il cuore galoppante di gioia, quando lo cerchi non lo trovi e quando pensi di non poter amare più di così in un qualche insolito modo tutto ciò che provi si triplica, divenendo quasi inarrestabile. L'amore è eccezionale, non si può descrivere, perché può essere il tutto ed il niente. Il tutto come l'amore che io nutro per Niall, il niente come l'amore che Harry serbava per Louis.
«A cosa pensi?» mi ridestò dai pensieri la sua voce pacata.
«Ad Harry e Louis.»
«E' da un po' che non li vedo, sarà successo qualcosa?» perfino Niall si era reso conto del cambiamento che era avvenuto da quel giorno.
Mi strinsi nelle spalle. «Hanno litigato.»
«Louis non vuole ammetterlo.»
Sgranai gli occhi sorpreso. Niall sapeva? «Cosa?»
«Che ama Harry, molte volte le persone sono così stupide da perdere le opportunità più grandi di una vita.»
Posai le labbra sulla sua fronte in un bacio silenzioso. «Come credi finirà?»
«Spero bene.»
«Anche io.»
L'amore è spettacolare, uno dei più grandi misteri della vita, uno dei più grandi regali, ma se non lo accettiamo, se ci lasciamo prendere da altro e lo trascuriamo, se lo feriamo allora non tornerà mai più.
Bisogna cogliere al volo l'occasione, lanciarsi sul treno senza riflettere. L'amore non aspetta.


 

**



Pov.Harry
 

 

«Abbiamo detto niente legami chiaro? Amici come prima.»
I capelli lisci di Louis si mossero avanti e indietro assieme alla sua testa. «Harry tranquillo, è solo una cosa tra amici, niente di più, niente di meno. Ho capito.»
«Sarà il nostro ennesimo segreto, che dici?»
«Okay.»
«Perché lo stiamo facendo?» Man mano andavamo avanti tutta la mia sicurezza stava abbandonando il mio corpo giovane, di ragazzino. Quella volta, la nostra prima volta avevo solo diciassette anni, ero inesperto, immaturo. Uno stolto.
«Perché ci va, l'hai detto tu» fu la sua risposta secca.
Annuì e poi le sue braccia mi arpionarono i fianchi, trascinandomi tra le sue. Le nostre labbra si unirono, le nostre lingue si cercarono.
Avevo mentito, non era una cosa tra amici, non era vero che non era niente.
Lou, il mio migliore amico, divenne il mio primo vero amore.


 

«Non è vero, io ho scelto lei, ho scelto un futuro diverso» ripassai un'altra volta quelle parole come se si trattasse di un copione da dover imparare.
In effetti io non ero mai stato un'opzione, non ero mai stato l'altra strada, l'altra scelta. Non ero mai stato un futuro diverso.
Io ero il migliore amico disponibile, quello che se c'era tempo per una sveltina allora andava bene, quello che diceva che andava tutto bene, che non sarebbe stato possibile legarsi ancora di più. Niente amore, solo sesso.


 

«Harry, sai l'amica di Noel?»
Mi voltai per poterlo guardare. Avevamo appena finito di fare sesso, eravamo ancora nudi, avvolti dalle lenzuola bianche, candide come non era mai stata la nostra amicizia. «Sì, Eleanor.»
«Pensavo che è proprio una bella ragazza.»
In quel momento non capii. «E' vero, è molto bella.»
«Che ne dici di farmici uscire?»
Se avessi saputo che poi a causa sua io sarei divenuto ancor meno importante avrei risposto che era già fidanzata, ma ero stolto anche all'epoca, a vent'anni. «Okay.»

 


Con le dita tremanti mi sistemai il ciuffo che continuava ad incollarmisi agli occhi bagnati di pianto. Non ce l'avevo fatta, quando se ne erano andati lui e Liam, lasciandomi solo come avevo giustamente chiesto, ero crollato sbattendo giù gli argini e le difese che mi ero costruito con tanto impegno.
Ero scoppiato all'improvviso, come un palloncino che troppo pieno d'aria non resiste ed immancabilmente scoppia, buttando fuori tutto. Ed ero caduto a terra, vuoto e spaccato, lasciato lì perché ormai rotto.
Mi odiavo perché ci ero cascato, mi ero innamorato. E odiavo lui perché mi aveva lasciato da solo a lottare contro un sentimento troppo grande.


«Ci siamo messi assieme, sai?» era felice, dannatamente felice. Nemmeno quando masticava il suo panino la smetteva di sorridere.
«Sono contento per te.»

«Si può sapere che hai? E' da due settimane che ti comporti così!» sputò irato lanciando per terra il pacchetto di Haribo che stavo finendo. Gli orsetti colorati si sparsero qua e là sul pavimento e all'improvviso, come un fulmine a ciel sereno, l'idea che tutto stava realmente finendo mi colpì, mandandomi in frantumi.
«Cosa sono io ora?» chiesi, sapendo di stare scavandomi la fossa da solo.
Inarcò un sopracciglio, confuso. «Quello che sei sempre stato, un amico!»
«Mi hai mai amato?»
Sul suo bel volto si dipinsero talmente tante emozioni che non riuscii ad afferrarne nessuna. «Harry, io credevo non ci fosse niente di serio tra noi. Continuavi a ripeterlo tu stesso: “solo sesso, niente amore”. Io credevo non te ne fregasse niente!»
Ci rimasi malissimo. Non avevo mai pensato che Louis potesse credere alle mie parole. «Se ti avessi detto fin da subito che ti amavo le cose sarebbero andate diversamente?»
«Non lo so, probabilmente sì.»
«Dimmi che mi ami.»
Scrollò il capo afflitto. «Non posso.»
«Perché?»
«Perché io ormai ho scelto lei.»



Una notte, molto prima che si mettesse con Eleanor, dopo esserci addormentati nello stesso letto consumato dal sesso Louis sussurrò “ti amo Harry”, ma non glielo dissi mai. Non aveva alcuna importanza, non ne avrebbe mai avuta.
Avevo voluto giocare col fuoco e ne ero giustamente rimasto scottato.


«Sono contento che alla fine ti sia passata.»
Distesi le labbra pigramente, in quel finto sorriso che riusciva ad illudere tutti. Tutti tranne Zayn, naturalmente. «Anche io.»
«Che ne dici se usciamo tutti insieme?»
«Intendi anche con El?»
Annuì, incrociando le braccia al petto.
«Quando?»
«Domani sera.»
Feci finta di pensarci e rimanerci male. «Non posso, domani sera ho un appuntamento con Caroline, mi dispiace.»
«Sicuro di non poter rimandare?»
«Sì», perché tutto ciò che desideravo era stare lontano da lui e dal suo amore perfetto. Se anche l'uscita fosse stata la settimana dopo, io avrei avuto un altro appuntamento immaginario, con chissà chi e chissà perché.
«Sarà per un'altra volta.»
«Certo.»


 

Amare e non essere ricambiati è straziante, un qualcosa di indescrivibile, tanto quanto l'amore stesso.
Rincorrere la persona sbagliata, sognare di vivere al suo fianco, immaginare di poter stringergli la mano in pubblico è un gesto masochista, che purtroppo viene spontaneo. Amare incondizionatamente è la cosa più normale del mondo, così come è comprensibile non essere ricambiati.
Tutto sta nel voltare pagina, nell'accantonare un sentimento sbagliato e lasciarsi prendere da altro.
Non si può vivere nella speranza del cambiamento, il cambiamento deve arrivare da noi stessi.
Purtroppo io non ne ero in grado, avevo imparato così bene a corrergli dietro da non saper fare altro. Da non voler fare altro.



 

«Ti sto chiamando da ore, cazzo!»
«Cosa è successo?»
«Liam ha preso a pugni Niall» mi rispose abbassando di due toni la voce già di per sé alta.
«E perché?»

«Credo che a Liam piaccia Niall.»
«E lo picchia?» scossi il capo, ridacchiando. «Devo dire che glielo sta dimostrando proprio nel modo giusto.»
«E' confuso, non è semplice accettare di essere attratto da un uomo.»
In qualche modo mi sentii preso direttamente in causa. «Immagino di sì, comunque come è successo?»
«Danielle ha baciato Niall e Liam si è arrabbiato molto. Ma non dire nulla a Liam di questa storia, lui sa le cose un po' diversamente.»
«Capisco, sì stai tranquillo.»
Ci fu un attimo di pausa dove il suo respiro profondo si impossessò del silenzio. «E' stato difficile per te?»
«Sì», lo è stato molto. Ma lo è ancor più far finta di non essere più innamorato perso e vederti baciarla davanti ai miei occhi.
«Mi dispiace se ho scelto lei.»
«Lo so.»



Ad interrompere l'ennesimo ricordo fu il rumore sordo della porta sbattuta contro la parete.
Alzai il capo e mi guardai attorno. Nel mio campo visivo apparve Louis, con i pugni serrati e i capelli sconvolti, come se avesse appena finito di torturarli.
«Perché te ne stai lì accucciato? Idiota.»
Giusto, nemmeno mi ero reso conto di essere rimasto tutto il tempo per terra. «E tu perché sei ritornato? Cretino.»
Sbuffò e mi si avvicinò. Si sedette accanto a me, con la schiena poggiata alla parete. «Perché sono tuo amico.»
Siccome non riuscii a trovare una risposta sensata da dargli rimasi in silenzio, cullandomi col suo profumo familiare.
«Non volevo dirti quelle cose, mi dispiace Harry.»
«Lo so.»
«Io però ho davvero scelto lei, lo so che sono stato uno stronzo, che ti ho usato talmente tante volte da dovermi sentire uno schifo ora, ma non posso tornare indietro. Se potessi lo farei, ma non posso. Dimenticami, Harry trova qualcuno capace di amarti come meriti.»
«Louis tutto ciò che voglio sei tu» il mio tono tremante, la mia voce disperata avrebbe piegato le ginocchia a chiunque, ma non a lui.
«Ma io ormai ho lei.»
Alzai la testa per cacciare indietro le lacrime. «Mi hai mai amato? Rispondimi sinceramente, ti prego.»
«Sì.»
«Ma quella giusta è lei.»
Annuì. «Mi dispiace.»
«Non è colpa tua.»
«Vieni qui, stupido piagnucolone» cingendomi le spalle con un braccio mi spinse contro di lui, in un abbraccio fraterno.
Non c'era più ombra di amore, sensualità o desiderio nei suoi tocchi. Per Louis ero tornato ad essere il semplice amico di sempre, da dover difendere e coccolare. Non poteva più amarmi, non poteva più tante cose. E nemmeno io.
«Ti manco qualche volta?»
Penetrandomi con le sue iridi color cielo mi sorrise. «Ogni giorno.»
«Ti avrei amato come meritavi Louis e tu avresti fatto lo stesso, lo so.»
«Forse.»
«Mi dispiace.» Mi dispiaceva di tutto, di ogni cosa. Di aver mentito a me stesso per così tanto tempo, di aver mentito a lui, di non essere stato capace di amarlo, di essermelo fatto scappare come se non valesse niente. Mi dispiaceva perfino di amarlo così tanto.
«Ti amo Lou e mi dispiace.»
Infossai il volto nella sua spalla e lui mi strinse forte. «Lo so Harry, lo so.»


 


 

**Anticipazioni**

 

«Harry non avevo capito niente, siete stati bravi a nascondere tutto.»
I suoi occhi si chiusero un istante, come stanchi, per poi riaprirsi rapidamente e splendere come smeraldi. «E' che sei tu ad essere tonto.»
Niall al mio fianco rise di gusto. 





                                                                                                        

  
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