The Avengers, 'Cold and Hot Thunders' di Enavy (Cap 1) su EFP Fanfiction

Rettangolino dell’idiota: si perché l’autrice mi sembrava troppo serio e nessuno mi ascolta quindi evitiamo manie di grandezza e poi il termine idiota è mio per eccellenza XD per tutti quelli del mio ex(brrr che strano scriverlo) campo scuola sono sempre ricordata per un “ZITTO IDIOTA” gridato a uno dei ragazzi che avevamo in custodia ma questi sono dettagli inutili, taccio. Ok sto scrivendo non vale…*vaneggia a random*…anche questa nuova raccolta, ok lo so che pensate che sono una maniaca delle raccolte ne sto persino gestendo 3 su The Avengers *canticchia three is a magic number*, ma boh in questo periodo le trovo rilassanti, iniziare qualcosa di troppo serio mi dà solo ansia e è l’ultima cosa di cui ho bisogno…mi rifugio nella scrittura, tra mozzafiatanti eroi e le loro bizzarre avventure, tutte di mia invenzione anche se la fantasia scarseggia in questo periodo  ma vabbè non stiamo a crogiolarci in strani monologhi lamentosi dovrebbe essere una raccolta comica O.ò
Questa storia nasce come coppia, dovevano stare insieme, di quella della mia altra raccolta “Frammenti di soldatini e omini di metallo” che era nata come un assortimento su entrambe le coppie ma che poi ho voluto dividere, quindi il tema non è proprio lo stesso ma il tema del vestire è lo stesso xD pardon! Insomma se volete dirmi cosa ne pensate mi farebbe un immenso piacere, anche perché sinceramente non sono molto contenta di quello che è venuto fuori, sarà perché quella di latino mi continua a dire che non so scrivere e mi demoralizza, o semplicemente che sono particolarmente dubbiosa di mio! Basta vi lascio a questa lecture e buon divertimento ~~(?)~~

Innocence

       «Thor è mio quel sottovestito», continuava a ripetere esausto e mezzo svestito il povero piccolo Loki, alla vista del fratello che cercava di mettersi l'indumento che solitamente lui usava sotto alla sua armatura.
       Ma il dio del fulmine si era impuntato, voleva a tutti i costi inserirsi dentro a quella taglia estremamente piccola.
       Il volto teso e labbra serrate, nelle bocca rimbombavano strani suoni simili a mugolii, soffiate imprecazioni a qualche antenato asgardiano probabilmente.

Strap.

       Il lembo di tessuto si era separato in due, come se fosse fragile carta, e in contemporanea gl'occhi sbarrati di Loki erano sbiancati.
       «La-la mia veste come hai-hai-hai potuto romperla?». Il gracile dio balbettava non riuscendo a capacitarsi della cosa, la sua adorata sottoveste custodita con tanta cura era da buttare.
       «Come farò ora a vestirmi me lo spieghi?» chiese più allibito che arrabbiato per la cosa Loki a Thor.
       Il biondo inarcò le labbra sorridendogli, un sorriso che aveva sicuramente dei doppi fini, ma Loki lo capì troppo tardi.
       Thor gli si avventò contro stringendolo a sé, e mentre Loki perdeva l'equilibrio sotto al peso non poco considerevole di Thor si ritrovarono entrambi sul pavimento, uno sopra all'altro.
       «Chi ha mai detto che ora ti servono i vestiti?», lo stuzzicò Thor mentre incontrava le sue fredde labbra.
       Le nocche di Loki invece incontrarono il delicato stomaco vuoto del fratellino, che rimase senza fiato senza però riuscire a staccarsi da quell'innocente bacio.