Presi la valigia e mi diressi all'uscita, avevo sempre desiderato che qualcuno mi cercasse in mezzo alla folla con il cartello Antonella, ma niente, i sogni sono troppo belli per essere veri.. Cacciai la mia amata Canon, amavo fare le foto, era sempre stata la mia passione da quando ero piccola. Starbucks coofee, Hollystee, Abercrombie; in quella meravigliosa città si trovava di tutto, il prossimo volo per Hollywood sarebbe partito fra due ore, così avevo il tempo di fare un giretto. Presi un cornetto, 'Cavolo, quì lo sballo è assicurato!! Chissà che staranno facendo? Sicuramente staranno firmando autografi e facendo foto..ma che vado a pensare?' Cominciai a fotografare tutto quello che m'ispirava; finché non inciampai su un ragazzo che 'a culo' salvo la macchinettaa -Tutto bene?-, -Si, grazie-, -Zayn? Ma..-, -Scusa bambola, devo andare- , scompari nella grande folla che si era creata tra noi. 'Peccato, avevo voglia di salutarlo, ma questo?' Avevo trovato a terra la sua agenda, aveva tutti gli appunti, dei disegni e alcuni pensieri, uno mi colpì :Lei, nella sua semplicità mi aveva pugnalato dritto al cuore, credo che la sua perfezione sia racchiusa  nel suo sorriso che sono riuscito a intravedere mentre parlava con l'altro:, cosa voleva rappresentare? Boh, mi riavviai all'aeroporto, avevo delle fitte al ginocchio, alzai il  pantalone e trovai un taglio un po' profondo, 'Bene, arrivo e vado al pronto soccorso..che merda'. Una volta arrivata in aeroporto mi diressi verso il centro accoglienza e chiesi un cerotto, mi fecero attendere qualche minuto vicino ad un ragazzo che non aveva un'ottima cera. -Ehì tutto bene?-, -Credo di si, io sono Connor-, -Piacere Antonella-, -Bel nome, quasi quanto te!-, -Così arrossisco, grazie! Io devo andare è stato un piacere chiacchierare con te- dissi allontanandomi con il cerotto in mano.

Presi l'aereo che mi doveva portare ad Hoolywood e non feci altro che ascoltare quelle poche canzoni che avevo di loro e leggere quella stupida agenda. 

-Pronto papì, sono arrivata? Lì, okay, ciao!- 

Riaccesi l' IPod,

 

∼Tell me I'm a screwed up mess

That I never listen, listen

Tell me you don't want my kiss

That you need your distance, distance

Tell me everything but don't you say he's what you're missing baby

If he's the reason that you're leaving me tonight

Spare me what you think and

Tell me a lie∼

 

Quelle parole mi rimbombavano in testa, che volevano dire? 

-Ciao figlia!!-, -PADREEEEE! Mi sei mancatooooo!!-.

-Anche tu piccina, tutto bene?- Mi disse avviandoci verso la macchina, gli raccontai tutto quello che mi era capitato, gli raccontai della perversione di Harry, il sorriso di Niall, la simpatia di Louis, la dolcezza di Liam ma evitai di parlare dello sguardo misterioso di Zayn. Arrivammo allo studio, non l'avessi mai fatto, c'erano..

 

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Ciao grandissime figone (?) 

Vi piace la storia? Cosa si nasconde nello studio? Ci saranno altri incontri fra Antonella e i ragazzi? Tutto nel prossimo capitolo. Se vi piace recensite <3 ;))