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Autore: kyuukai    13/05/2012    9 recensioni
La mano mi tremava terribilmente, non riuscivo nemmeno a tenere bene la cornetta del telefono attaccata al mio orecchio, gli occhi persi nel vuoto del buio della mia stanza. Dall'altra parte del telefono sentivo mio fratello chiamarmi a gran voce allarmato, chiedermi perché non parlavo. Una buona ragione c'era, ma pareva non averla capita. Quel bastardo... Fuori di me dalla rabbia gli riattaccai in faccia e lancia il cellulare sul letto. Lo raggiunsi poco dopo, affondando la testa nelle mani, sconcertato per quelle parole che ancora rieccheggiavano nella mia mente.
E ora come cavolo faccio a trovarmi una moglie in un paio di giorni?!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Shisui Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Kombawa lettrici care, come la va? Tutto bene nella vita? Scuola/uni/lavoro? Io sono alle prese col periodo peggiore: i pre-esami, in cui mi sono accorta che dovevo ancora studiare e leggere milioni di libri, e non ho tempo!!! Perfino ora scrivo con quel dannato libro di 400 pagine affianco, che devo leggere entro lunedì... dannato Scimmiotto... Comunque non potevo lasciarvi senza la vostra cara dose di vitamina NS, no? Quindi come promesso ecco a voi il capitolo scritto durante una pausa esagerata dallo studio. Scusate per lo sfogo ma ci voleva proprio! In fondo siamo tutti umani, e abbiamo la nostra vita fuori dai nostri pc!

Non mi stuferò mai di ringraziare tutti quelli che apprezzano la storia e la seguono sempre! Gli eroi del silenzio! ^^ E un giga ringraziamento alle carissime persone che aspettano al valico per leggere il prossimo capitolo e lasciarmi un commentino: mekbul, Mary_SasuNaru_forever, agatka_1995, blackberry, ryanforever e gegeX3, spero di averli scritti bene! Soprattutto dopo quello della scorsa volta, di cui non ero molto convinta, ma a quanto pare è piaciuto! 0-0' Bene, di questo non dirò nulla... anche perché è uno dei miei preferiti *troll face.

Buona divertimento! ;) Un bacione!!!

 

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Verso le dieci decisi di andare a fare una breve doccia prima di andare a letto (o meglio tentare di affogarmi nella vasca per sfuggire a quei ficcanaso dei miei), e lasciai la famiglia in salotto a chiacchierare come brave comari. Ne avevo le tasche piene delle frecciatine di nii-san, gli urletti eccitati di mamma e le pacche bonarie di papà. Naruto e il suo carattere solare aveva tramutato in poche ore la mia famiglia in un branco di alieni, o forse preferiva gli zombies, a cui piaceva far saltare le cervella nei suoi videogiochi?

Con orrore quando entrai nella mia stanza non solo trovai il mio finto fidanzato mezzo nudo sul letto, ma steso vicino quello stronzo di mio fratello che chiacchierava con lui contento, come se fossero grandi amici... che non erano affatto, e neanche mio fratello sembrava intenzionato a quello. Ridacchiava come un scemo ad ogni sua parola, ogni volta più vicino alla sua spalla, dove alla fine posò la testa, mentre l'ignaro Naruto continuava a sparlare. Itachi me lo voleva rubare eccome! Voglio dire chi fisserebbe così tanto il corpo di un ragazzo come Naruto senza volere nulla in cambio... ahem, tranne me comunque?

Ero abituato a vederlo in questo stato a casa, era sempre stato un esibizionista senza remore. E c'eravamo anche visti nudi più un paio di volte in bagno, ma niente di che. Eravamo coinquilini da quasi una vita e non ce ne eravamo mai lamentati. Eravamo due ragazzi dopotutto, era normale anche fare una doccia insieme di tanto in tanto, no? Per... risparmiare sull'acqua, sapete? … Perché ad ogni pensiero mi stavo sempre più confondendo e accorgendo di quanto avevo sbagliato in passato?

Tornando alla realtà passai lo sguardo da lui a mio fratello, e da lui all'altro e viceversa, finché decisi di fermarmi a fissare arcigno il moro, che stava mostrando un album fotografico all'altro, indicava foto a caso e ridevano insieme.

-Itachiiii- ringhiai al moro attraversando la stanza e fermandomi al suo lato del letto. Il sopracitato ghignò da sopra la spalla del biondo in sfida, ma alzò la testa a me come se mi avesse appena visto. Dannato attore nato.

-Oh, salve fratellino. Ce ne hai messo di tempo per fare la doccia. Bisogno di rilasciare un po' di stress?- mormorò provocante facendo scoppiare a ridere il biondino.

“Io ti vedo già morto ai miei piedi, bastardo, fammi mettere solo in salvo quello scemo del mio fidanzato e vedi che ti combino!

-Stavo solo mostrando al tuo fidanzato le foto di quando eri piccolino- spiegò amabilmente indicando l'album posato sulle sue gambe -Pare abbia apprezzato soprattutto quelle dei tuoi primi anni di vita, quando nonna ti aveva vestito da femminuccia pensando che ne fossi una-

Non avevo di certo bisogno che me lo ricordasse, c'erano più di un buon motivo per odiare la megera, e quello che aveva detto lui era solo il primo di una luunga lista. Naruto mi voltò di nuovo le spalle per sussurrargli affrettatamente qualcosa all'orecchio. Riuscii appena a sentire il ritornello della stupida storpiatura di 'Lady Oscar'. Itachi scoppiò a ridere l'istante seguente.

-HM!- mi schiarii la voce scocciato e fumante di rabbia incrociando le braccia sul petto. Naruto ridacchiò prevedendo l'arrivo della tempesta.

-Ita-chan, meglio che vai prima che Sasu mi salti addosso, è moolto protettivo nei miei confronti- sussurrò con la delicatezza di un elefante a mio fratello.

Immagine mentale non autorizzata, prego rimuovere...

Senza volerlo arrossii violentemente, dimentico anche del fatto che lo aveva chiamato affettuosamente 'Ita-chan' e 'Sasu'. Mio fratello sorrise ammiccante.

-Oh, ma lo so. Non mi perdonerei mai di aver interrotto il vostro momento speciale insieme, ora che so per certo che è anche un romanticone-

Questa era la goccia che fece traboccare il mio vasetto della sopportazione.

-Fuori da camera mia!- ordinai al moro che ora si rotolava sul materasso. Itachi non rideva mai! Dannazione! E perché proprio oggi aveva deciso di comportarsi da OOC?! Non oppose neppure resistenza. Lo spinsi fuori a forza e chiusi la porta dietro di me, facendola sbattere.

-Ah, mi sono preso la libertà di lasciarti un regalino di fidanzamento in anticipo- disse attraverso il legno -L'ho dato a Naruto-kun, spero vi possa tornare utile-

Poi si allontanò a passi pensanti sul parquet. Rimasi in attesa finché non fui sicuro che fosse entrato in camera sua. Mi girai lentamente a fulminare il biondo sul letto.

-Uffa, ammazza divertimento!- borbottò sbattendo i pugnetti sulla coperta. In un attimo, con la velocità di un fulmine scagliato dall'alto delle nubi lo raggiunsi, la mia mano sul collo, pronta ad uccidere.

-Aiuto, Ita-chan! Mi vuole violentareee!- urlò acuto dimenandosi sotto di me. Gli tappai la bocca, incurante delle sue parole. La vendetta sarebbe stata mia! Guarda come scalcia come un asino!

-Usa il regalo, Naruto-kun!- sentimmo rispondergli a due camere di distanza. Il biondo obbediente cercò forsennatamente il pacchetto nascosto sotto il cuscino e lo aprì a fatica poi puntò la cosa contro di me a mò di pistola e chiuse gli occhi. Lo fissai per degli interminabili secondi, poi scattai sconcertato in piedi e mi spiaccicai contro il muro il più lontano possibile. Appena riuscì a capire per quale motivo ero scappato, Naruto si resse la pancia scoperta per la scarica di risate che lo travolse in pieno.

-Nooo, guarda qui che roba! Non ti facevo tipo da bondage, Sasuke!- ridacchiò estraendo gli oggetti dalla scatolina uno dopo l'altro.

-Cretino! Quello non è da bondage!- lo rimproverai acuto dal mio angolino -Sono... sono solo...-

-Sex toy, ne?- sussurrò ghignando a più non posso, con un tono così innocente. Mi coprii le orecchie disgustato. Con orrore vidi alzare con la mano il primo oggetto, delle manette di peluche blu.

-Questo è un classico! Uh, senti quanto sono moorbide!- se le strofinò in faccia affascinato, tastandone la consistenza.

Immagine non autorizzata... Prego eliminare....

-E cosa abbiamo qui? Uh... una frusta? No! Una corda di liquirizia!- ne staccò un pezzo a morsi -Buona, questa la tengo io-

Cercò più a fondo, sempre più interessato -Beh, lubrificante e preservativi... che novità- li estrasse ridacchiando e li posò sul materasso.

-E questo cos'è? Un anello? Ma ce ne abbiamo già, e questo è troppo grande anche per il mio pollice. Bah!- esclamò buttandolo via. Dove cavolo aveva fatto Itachi a prendere tutta quella roba?! Dio l'umiliazione! Gli aveva regalato anche un anello vibratore?! Non c'era fine alla sua perversione.

“Perché ci provi così tanto gusto a prendermi in giro, nii-san?” singhiozzai mentalmente sperando che qualche familiare mi trascinasse con sé nell'inferno. Tutto era meglio che subire questa umiliazione!

-E questo cosa sarebbe?- si chiese osservando con interesse un aggeggio colorato tra le mani. Aguzzai meglio la vista e mi si mozzò il fiato in gola. “Itachi, brutto figlio di una donnola...”

-Nee, Sasuke che è 'sta roba?- disse agitandolo in aria il suddetto oggetto. Gli concessi solo un'occhiataccia, ma appena lo rividi mi coprii la testa con le mani. “Ti prego, fammi scomparire!!!”

Nel silenzio ricolmo di sottintesi sentii il biondo spostarsi sul letto.

-Non mi dire che..?- esclamò meno eccitato ora, anzi, quasi intimidito.

“Bravo Naruto, hai appena realizzato di avere un fallo di gomma in mano”

Quasi sentii la lampadina accendersi nel suo cervello. Lo posò con cura vicino a sé, come se quello potesse alzarsi da un momento all'altro e attaccarlo. Ah! Ora aveva paura!

-Sasuke- sussurrò roco, quasi a un braccio da me. Come aveva fatto a raggiungermi così alla svelta? Mi strinsi più forte contro il muro per nascondere il mio imbarazzo.

-Oi- sussurrò alzando la mano per toccarmi –Non fare così. Non volevo metterti a disagio-

Certo come no! Tu vivi per vedermi miserabile! Gliela schiaffeggiai forte, offeso.

-... tu, pensi che io usi quella roba- scosse la testa in diniego -Allora perché mi prendi in giro?- urlai furioso -Dicevi che era ok per te se ero omosessuale, ma ora mi stai trattando da... da...-

I suoi occhi chiari si adombrarono -Ti sto trattando da amico, Sasuke. Tu mi hai sempre preso in giro per le mie ragazze-

-E' diverso...-

-No, che non lo è! Credi davvero che dopo aver passato una vita insieme a te voglia di botto trattarti male?- sbraitò agitando le mani davanti a me -Io ti voglio bene, non mi importa chi ti porti al letto! Sono fatti tuoi! Non mi faresti mai schifo!-

“Non ti voglio nemmeno ascoltare, Naruto”

-Non puoi capire...- sibilai socchiudendo gli occhi incapace di reggere il suo sguardo arrabbiato. Non sarebbe mai riuscito a capire come strano mi sentivo rispetto agli altri... sporco quasi. La mia sessualità era una cosa con cui ero ben lontano da convivere pacificamente.

All'improvviso mi sentii avvolgere dalle sue braccia forti e mi sollevò da terra come pesassi niente. Aprii di scatto gli occhi e alzai il mento per urlargli in faccia, gli occhi fuori dalle orbite per lo stupore.

-Cosa fai?! Lasciami!- strillai sorpreso scalciando le gambe e sbattendo le braccia sul suo petto.

Non mi diede ascolto neanche per un momento, continuò ad avanzare come se avesse solo una borsa addosso, fino al centro della stanza. Mi posò delicatamente sul letto e poi mi salì addosso, spingendomi tra le coperte e bloccandomi con la sua forma seminuda. Non riuscii a non arrossire. Aveva un'espressione così intimidatoria in viso da farmi tremare da testa a piedi, non gliela avevo mai vista prima. O meglio, non davanti a me.

-Aiutami a capire allora- mormorò profondamente priva di abbassare il collo della maglietta che avevo addosso per piantarci un bacio leggero come una farfalla. Spalancai gli occhi in sorpresa, boccheggiai appena il calore delle sue labbra si allungò sulla mia pelle tiepida. La sua bocca gentile mi toccava appena, mandando il mio buon senso e autocontrollo a farsi fottere una volta per tutte. Mi sentii annegare, non riuscivo a respirare davvero anche provare a prendere aria mi faceva temere di sciogliere lo stato di irragionevolezza in cui eravamo caduti... e infatti lui continuò indisturbato, cominciando perfino a leccare. Dio, se non la smetteva ora non sarei riuscito a fermarlo più. Ero troppo caldo, troppo appagante... Riuscii appena a spingere le mani contro il suo petto mettendo appena qualche centimetro tra di noi, giusto per riprendere un po' d'aria, scuotendo la testa, ormai non riuscivo più a parlare. Alzò la testa verso di me, gli occhi ardevano contro i miei.

-Non voi che capisca cosa vuol dire essere gay? Tu dici sempre che sono uno stupido e che se non faccio prima in pratica non riesco a capire niente. Questo è il modo più veloce-

Era questo che intendeva? Ancora peggio!! Proprio ora si doveva far venire queste crisi di curiosità verso la gayezza?! Mi costrinsi a spingerlo via da me con forza, dovetti fare parecchio leva sul mio autocontrollo e forza di volontà per togliermelo di dosso.

-Non mi toccare più in quel modo! Non...- esclamai velenoso. Mi afferrò i polsi e li trattenne, costringendomi a tacere.

-Non cosa? Non ti piaccio in quel modo?-

Appena mi ripresi dal suo attacco a sorpresa abbassai sconfitto gli occhi, scuotendo la testa mestamente.

“Se solo sapessi che ho una dannata cotta per te dai tempi delle elementari”

Non volevo rovinare il nostro rapporto con questa assurda storia del facciamo finta di essere fidanzati. Per anni l'avevo visto uscire con ragazze su ragazze e tornare a casa tutto bello contento come se avesse toccato il cielo come un dito, ma non avevo fatto una piega. Certo, lo prendevo in giro, ma non gli avevo mai impedito di farlo, né avevo intenzione di svelargli la mia attrazione verso di lui. Eravamo amici, anzi migliori amici, e mi era bastato fino ad ora, ne ero contentissimo. Sapevo che era etero, e potevo quasi contare e dare il nome a tutte le donne con cui era stato per dimostrarlo. Non sapevo fino a che punto si sia spinto con loro, ma preferivo non pensarci. Ci starei solo male. In più le riviste porno che tiene sotto il letto sono un'altra prova. Sospettavo che se anche fossi riuscito a rivelargli i miei sentimenti, lo avrebbe preso come uno scherzo o non ci avrebbe fatto caso. Non gli sarei mai piaciuto in quel modo. E c'avevo messo un bel macigno su, da tempo immemore.

-Non mi toccare più in quel modo, mai più- ruggii a testa bassa aggiustandomi la maglia sul collo. Naruto si passò nervoso una mano tra i capelli quando non risposi alla domanda -Vuoi che ti capisca o no? Dimmelo Sasuke, perché mi stai confondendo ogni minuto che passa-

Presi lentamente un respiro profondo e poi riaprii gli occhi, sapevo che non si sarebbe mai arreso finché non avrebbe avuto quello che voleva. Mi passai tra le mani le manette e lo fissai serio, risoluto. Stavolta toccò a lui arrossire, chissà perché.

-Te lo spiegherò, ma per me è difficile. Sei la prima persona a cui l'ho detto di mia spontanea volontà- ammisi con un filo di voce.

Il biondo spalancò gli occhi incredulo quando finalmente capì -Vuoi dire che...-

A malincuore annuii lentamente prima di farmi coraggio e continuare.

-I miei l'hanno scoperto da soli della mia condizione, e... sono ancora vergine-

Naruto trattenne il respiro, attonito. Il suo silenzio mi pareva troppo denso da sostenere, così controvoglia continuai a parlare a malincuore

-Non ho mai trovato la persona giusta, credo. Ma sono attratto solo dai maschi- rivelai rigirando la pelliccia morbida delle manette tra le mani -Per me questa roba è nuova così come per te-

“Dai Naruto, ridimi pure in faccia... ne avresti tutte le ragioni” pensai chiudendo addolorato gli occhi. Una mano sulla spalla mi riscosse dal mio sconforto, ed alzai appena gli occhi per vederlo allungare le braccia verso di me.

-Scusa- mormorò sincero abbracciandomi -... Per essermi comportato da cretino-

Lo fissai sorpreso per un attimo, ma mi calmai subito, avvolto dal suo calore, dal suo abbraccio gentile. Sapeva bene come tranquillizzarmi.

-Va tutto bene. Mi fido di te- gli presi la mano e la poggiai sulla mia guancia -Non mi vergogno più-

Mi osservò intensamente per un attimo, scrutandomi dritto negli occhi, come se vi cercasse qualcosa in particolare.

-Però sei arrossito- disse carezzandomi la guancia con un bel sorriso dolce sulle labbra piene. Girai la testa di lato per nascondere il rossore sulle guance. Che razza di Uchiha che ero, arrossire come una ragazzina.

-... che carino- lo sentii soffiare alle mie spalle.

-Eh?!- esclamai scandalizzato lasciandola. Naruto rise e mi passò una mano tra i capelli.

-Niente, meglio non ripeterlo altrimenti mi staccherai la testa a morsi- poi mi sbirciò da dietro una palpebra, mattacchione -Però era sincero il mio commento, sai?-

-Carino?!- sbraitai incenerendolo con un'occhiataccia -Sono un uomo, dannazione!- mi trattava come quando avevamo dieci anni per l'amor del cielo! Se proprio mi voleva fare un complimento, che lo facesse bene!

Naruto sorrise e mi strusciò la guancia con la mano incredibilmente calda.

-Preferisci allora che ti chiami 'sexy'?- rise di cuore e mi diede le spalle per tornare a leggere un libro posato sul comodino. Rimasi a fissarlo sconcertato, la bocca aperta come un merluzzo e scarlatto in viso.

Dopo qualche altro minuto imbarazzato ci stendemmo entrambi sul lettone a parlare. Di solito a casa rimaniamo alzati fino a tarda notte a guardare la tv insieme, o a giocare al pc o ai videogiochi. Al biondino piacevano molto gli rpg, ma non disdegnava i giochi di corse con le macchine o di lotta. Sfortunatamente qui a casa dei miei non avevo un televisore in camera, e avevo paura che uscendo dalla camera per andarla a prendere di là avrei trovato dietro un angolo buio quel disgraziato di mio fratello, pronto a fare battutine scadenti del tipo “Li avete già finiti tutti? Lo dicevo io che Naruto-kun aveva parecchie energie. E' un miracolo che ti regga ancora in piedi”. Tremai al solo pensiero, facendo scuotere il letto sotto di me. Naruto alzò la testa dal libro che leggeva e mi fissò preoccupato.

-Oi, non fare così, pensa che domani sarà tutto finito!- tentò di rassicurarmi posandolo sul comodino -Vatti a fare un pisolino di bellezza, ohime-sama!- scherzò facendomi l'occhiolino.

Già per lui era facile non pensarci! Lui era un dannato dobe, era normale per lui non fare uso del cervello! Lo snobbai alla grande voltandogli le spalle, offeso anche dal fatto che mi avesse chiamato 'principessa'. Ah, il mio orgoglio maschile piangeva.

-Vuoi che ti faccia pensare ad altro?- propose ridendo sommessamente. Subito dopo lo sentii muoversi sul materasso, le molle si lamentavano sotto il suo peso, come se le stesse spingendo. Che aveva intenzione di fare ora?

-Ah, ugh!- lo sentii mugolare profondamente contro la testata del letto. Le molle del letto cigolarono sotto di noi. Sembrava quasi che stesse facendo...

“Eh?!?!” i miei sensi andarono in allarme rosso in un attimo. Mi girai di scatto per incontrare il suo ghigno scherzoso. Spinse le ginocchia sotto di lui ad abbassare di nuovo il materasso e creare i rumori stridenti. Ma non stava facendo nulla, le mani erano ben in mostra, e non nascoste sotto i pantaloni o... Ok, basta pensare a possibili posti dove le potrebbe ficcare per...!!!

-Cazzo fai?!- sibilai infastidito, tenendo volutamente la voce il più bassa possibile.

-Sto dando spettacolo per tuo fratello, naturalmente. Perché altrimenti ci avrebbe dato quella roba se non per farlo, eh?- indicò gli accessori dimenticati sul suo comodino -Uh!... fuu- mormorò appoggiando la testa sul cuscino. Nonostante i suoni che stava facendo rimaneva impassibile a fissare il soffitto come un angioletto, immobile come una statua da esposizione.

La stessa cosa non potevo dirla per me, che mi ritrovavo a rabbrividire ad ogni sua esclamazione. Se si fosse ficcato quella dannata mano nei boxer e facesse davvero quello che diceva sul mio letto... beh, diciamo che porrebbe fine a tutti i miei problemi. Anche vivere.

Lo incenerii con un'occhiata velenosa, che però gli scivolò addosso. Prese incurante un libro da sopra il comodino e prese a leggerlo masticando la corda di liquirizia. Ogni tanto continuava a fare quei rumori indecenti, spingendo gambe e sedere pesantemente contro il materasso. Sconcertato gli diedi le spalle e affondai la testa nel cuscino, tirando le coperte fin sopra la testa sperando di prendere sonno. Non ci riuscii per niente, troppe immagini mentali dovute ai suoi cavoli di versi animaleschi. Ci rinunciai a breve.

-La vuoi smettere?!?- ruggii dopo l'ennesimo tentativo andato in fumo di dormire. Gli lanciai il cuscino su ciò avevo provato a dormire in piena faccia, ma lui se lo tolse un attimo dopo ridendo a più non posso.

-Nee, che ore sono?-

-Le dodici e mezza. Perché?-

-E' da un quarto d'ora che fingo di fare i preliminari, direi di finirla qui- lo sentii dire poggiando per l'ennesima volta il dannato libro (chissà di cosa parlava...) via. Oh finalmente! Chiuse gli occhi e spalancò la bocca estraendo la lingua incredibilmente lunga.

-Ah, per favore... Sasuke!!- urlò mettendosi me mani tra i capelli biondissimi.

Battiti cardiaci al minuto = zero

Naruto si abbracciò stretto stretto e sbatté le ciglia fitte ritraendosi dal mio fianco -Non mi provocare!!!... ah!-

Non solo avrei avuto bisogno di un dottore dopo tutta questa faccenda, ma anche di uno strizzacervelli, o servirmi di una qualunque macchina che potesse cavarmi queste memorie sconvolgenti dalla testa. Perché avrebbero lasciato segni davvero indelebili nel mio cervello, ne ero certo. O di darlo in beneficenza ai più bisognosi. Si, ero favorevole alla donazione degli organi, sempre che il mio cervello tornasse a funzionare bene dopo questa traumatizzante esperienza.

Incapace di sentire un altro dannato gemito lo presi per il collo e lo feci sbattere la testa contro la testata in ottone del letto. Mugulò compiaciuto nonostante l'impatto violento, rafforzando la presa sulle mie mani e ridendo maniacalmente.

-SI! COSì!!!!-

-Stai zitto!!- gli intimai tappandogli la bocca con la mano. Mi guardò furbescamente e a tradimento me la leccò.

-Kyaaa!- urlai schifato togliendomi da lui. Kyaa? Da quando parlavo fangirlese? Che fossero i geni di mamma che si stavano svegliando? Orrore!

-Hmm, lì lì!- continuò spingendo il materasso anche con le mani ora -Di piùù!!!!-

-Finiscila- sibilai al ragazzo urlante mentre saltava come un bambino sul letto. Beh, almeno aveva abbandonato l'idea di posare mezzo nudo sul mio letto. Sentii un tramestio nella camera vicina alla nostra, speravo solo che mamma e papà non si fossero svegliati a causa dei rumori di questo scemo!

-Vedremo. Che mi dai in cambio?- mormorò tutto contento saltando più in alto e tornando giù a palla di cannone. Che razza di bamboccio.

-Scemo! Se continui così romperai il letto e ci toccherà dormire sul pavimento!- starnazzai tirandogli un cazzotto sulla spalla. Un secondo dopo il colpo unì le dita davanti al viso ammiccante.

-Che soluzione... affascinante-

Non mi ascoltava proprio! Che senso aveva parlare con lui?! Naruto parve prenderci gusto ancora di più e con orrore lo vidi toccarsi assorto il petto nudo, mugolando soddisfatto per poi continuare ad ansimare.
“Oh cazzo! Non ci provare nemmeno a toccarti sul mio letto!”

-Zitto o ti ammanetto al letto per davvero, usuratonkachi!- lo minacciai tutto d'un fiato, senza pensarci. “Oh...” Mi pentii subito di aver parlato troppo preso dalla foga. Naruto tossì una risata e si allungò sul letto con le braccia sulla testa, sinuose si intrecciarono proprio sopra i capelli d'oro.

-Se vuoi puoi farlo-

Nonostante il tono giocoso della voce il suo sguardo sembrava totalmente diverso da un attimo prima, arse contro il mio invitandomi ad avvicinarmi. In quella posizione così provocante riuscivo anche ad ammirare in tutto il suo splendore l'addome tonico e scolpito che si abbassava ed alzava ritmicamente, per non parlare delle sue lunghe e gambe ambrate sode ed aperte. Mi ritrovai non solo a fissarlo un tantino sorpreso, ma gli bloccai le mani sulla testa in una presa forte, gli occhi fissi su di lui, cercando di capire se stesse semplicemente scherzando di nuovo o no. In pochi secondi sentii i nostri respiri caldi intrecciarsi sul volto, il suo ancora profumato dell'acqua di colonia che gli avevo prestato quella mattina. Con mia sorpresa alzò la testa e la avvicinò alla mia socchiudendo gli occhi sotto ciglia dorate, inclinando appena il viso.

“EH?!” L'allarme scattò squillante nella mia mente, mobilitando i miei neuroni sparsi e storditi. Mi ripresi all'istante e lo fissai scandalizzato, tutte e due gli occhi ora spalancati tremarono convulsamente nell'ormai rinomato tic nervoso. Gli tirai i lati della bocca all'infuori facendo forza sulle pareti della bocca spalancata in sorpresa per l'attacco improvviso ed inatteso. Per non parlare dell'inatteso rossore paonazzo che invase le mie povere guance.

-Usuratonkachi!! MUORIIII!- urlai strattonandolo a più non posso. Che schifo la sua bava sulla mano!

-No nuo 'suke! Ti p'ego no!!!- strillò quello scalciando come un asino le gambe nude. Non lo avrei lasciato per nulla al mondo. Meritava di patire le pene dell'inferno per tutte le figuracce che mi aveva fatto fare solo oggi davanti ai miei... e quei gemiti non sarebbero andati via da soli dalla mia memoria! Mi doveva pagare i danni permanenti che aveva causato al mio cervello!

Tutto ad un tratto qualcuno bussò alla porta con forza, e ci fermammo ghiacciati guardandola (le mie mani ancora sulla sua faccia paonazza e dolorante), quasi potessimo vederle attraverso per sapere chi c'era fuori che era ancora sveglio a quell'ora infame. A parte noi ovviamente, ma quando c'era Naruto con me le normali norme non valevano quindi...

-Vi volevo solo dire che papà e mamma si sono messi i tappi alle orecchie- la voce assonnata di Itachi ci scosse entrambi (quel bastardo insonne cronico!) -Quindi se state facendo pietosamente finta di fare sesso sappiate che non convince affatto. In più vi sarei grato se la finiste con tutto questo trambusto, sto cercando di dormire. Buona notte-

Appena sentimmo i passi pensanti allontanarsi dalla camera ci fissammo stupiti e poi ridemmo come cretini pizzicandoci le guance a vicenda, dimentichi della stranezza provata minuti fa.

  
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