Riassunto
dell’ultima puntata:
Naruto scopre non troppo spontaneamente le
attenzioni di Hinata.
Sakura tenta di comunicare a Sasuke
il suo ormai prossimo promozione a grado Jonin, ma
non riesce nell’intento perché il giovane lascia il villaggio per far ritorno a Oto.
E ora che l’esame è ormai arrivato come andrà
a finire?
Charter 10: Battaglia e…
L’ultima settimana trascorse rapida nonostante gli alti e bassi dell’umore della kunoichi.
All’addestramento si era unito anche Naruto che come suo solito non sapeva riconoscere i suoi limiti, finiva con lo strafare e crollava miseramente a fine serata.
E se si trovava in difficoltà? “io, Naruto Uzumaki diventerò Hokage, non ve lo dimenticate!!!!” e si ributtava nella mischia ritrovandosi in lista per la vaccinazione.
E così si era giunti fino al giorno dell’esame.
La maggior parte dei Chunin aveva passato gli ultimi due giorni a riprendersi dalle fatiche delle settimane precedenti per potersi presentare in condizioni accettabili.
Erano venuti molti stranieri per assistervi e forse, i Kage avevano in mente qualcosa che ancora non era stato detto, probabilmente avevano organizzato il solito giro di scommesse clandestine.
Hinata portava i soliti vestiti che portava da quando era salita di rango, ma aveva optato per raccogliere i capelli in uno Chignon e indossava i guanti ricevuti e i sai erano stati inseriti in cinghie legate alle braccia in modo che le maniche lunghe del vestito li nascondessero.
Sakura indossava il completo ricevuto assieme alle armi che consisteva in un’altra bordeaux smanicata con colletto a taglio coreano e una scollatura romboidale a metà tronco sovrapposta ad un’altra aderente nera a maniche corte che dalle spalle lasciava parte del petto scoperta; sotto portava i classici microshort neri con sopra una gonna bordeaux simile a quella vecchia ma con la parte anteriore che arrivava a mezzacoscia e quella posteriore che arrivava appena sotto le ginocchia. I soliti inseparabili guanti neri e i sandali omologati e katane legate in vita assieme al marsupio e al porta-kunai.
Entrambe portavano il coprifronte alla fronte.
Erano pronte.
Erano tranquille.
Ed erano assolutamente certe di non volersi più far addestrare dall’Hellmaster, indi per cui chiunque se le fosse trovate contro avrebbe fatto prima ad arrendersi o non se la sarebbe cavata con qualche frattura multipla.
Kakashi come suo solito era arrivato in ritardo cercando di pararsi le chiappe con il solito repertorio di scuse.
In fondo era stato fortunato.
Si era risparmiato il chilometrico, noiosissimo discorso d’apertura tenuto quell’anno dal Raikage e le spiegazioni delle dell’incontro date dallo stesso kazekage (alias: Gaara).
Riassunto dell’ultima ora: “Rendete onore al villaggio, i Chunin combatteranno contro quattro Jonin a testa, gareggiate finché ne siete in grado preferibilmente senza lasciarci le pelle e via discorrendo”
La maggior parte dei “ripetenti” fu nuovamente rinviata alla competizione successiva.
Della vecchia guardia parteciparono anche Shikamaru, Shino, TenTen, Ino e Lee.
Kiba era rimasto infortunata in una missione alcuni giorni prima, quindi non poté presentarsi e Choji aveva preferito restare Chunin ancora per un po’ e passando l’ultimo mese aiutando i compagni di gruppo, così i due si erano piazzati in primissima fila con Naruto a fare il tifo con i compagni.
Shikamaru fu soltanto abbastanza furbo da adottare strategie in modo da limitare il dispendio di energie al minimo indispensabile, diversamente da Lee che per mettersi un po’ in mostra per la “sua Sakura-chan” ci andò per le lunghe, ma alla fine passò pure lui.
TenTen fu semplicemente grandiosa, non c’è altro modo per descrivere il suo incontro. Lei e Neji festeggiarono in grande stile. Per quel che si seppe in giro alcuni mesi dopo divennero coppia fissa, ma questa è un’altra storia.
Anche Ino se la stava cavando
egregiamente, finché nell’ultimo incontro non commise l’errore di usare
L’avversario creò un clone che gli fece da scudo e convogliò lo spirito della kunoichi al suo interno.
Se fosse stata battuta in un altro modo, avrebbe avuto possibilità di fare leva sulle altre vittorie, ma commettere uno sbaglio del genere in missione avrebbe comportato la morte sua con la conseguente dissoluzione del clone e quella dei suoi sottoposti, un rischio che non poteva permettersi di correre.
Ma quello che tra loro si beccò un colpo, non basso, ma bassissimo, fu Shino che si ritrovò contro tutti e tre i suoi avversari muniti di taniche di DDT.
Tre sconfitte a tavolino.
Hinata si ritrovò come prima avversari Kurenai e non volendone sapere di fare (troppo) del male alla sua sensei la mise knock out con un colpo secco alla cervicale.
Senza i pesi la velocità era notevolmente incrementata, tanto che i successivi incontri durarono soli cinque minuti l’uno, ma riuscendo a dimostrare di saper combattere senza far uso del leggendario Byakugan e delle tecniche del suo clan.
Promozione assicurata e un padre gonfissimo d’orgoglio sugli spalti.
- Mia figlia. Degna figlia di tanto padre.
D'altronde essere addestrata da ben tre dark lord ha i suoi vantaggi, no?
Sakura oltre alla rapidità di movimenti e alla forza fisica mise in atto una serie di Genjutsu apprese.
Il primo avversario, che da
sciocco maschilista espose le sue tesi sessiste, si ritrovò scagliato contro il
muro dello stadio appeso con una serie di dardi di
ghiaccio della Koorinamida
no Juutsu (Tecnica delle
lacrime di ghiaccio).
Le donne esultavano
urlando in coro “Girls Power”!
Il secondo ed il
terzo fecero la stessa fine di Kurenai.
L’ultimo fu Kakashi.
Conosceva meglio di
tutti e sapeva come contrastarla.
Il combattimento si
basò principalmente sul un corpo a corpo, perché
sapeva che con il lancio di Kunai e shuriken non sarebbero andati lontano.
I due combattevano
con attacchi rapidi e ininterrotti.
Il maestro non si
stupì tanto per la velocità con cui l’allieva schivava gli attacchi, ma per l’eleganza
e l’elasticità dei movimenti.
La mobilità
articolare era degna di un contorsionista, perché la giovane riusciva ad
eseguire una perfetta spaccata e tornare in posizioni eretta
con movimenti rapidissimi e anche se con un colpo la lanciava a distanza.
Rondate,
ponti, ruote senza usare le braccia, in un modo o nell’altro riusciva a
schivare o parare quasi tutti i colpi e anche quando era riuscito ad afferrarla
per un lembo della gonna in fase di atterraggio e a scaraventarla
contro la parete difronte, tutto ciò che era riuscito
ad ottenere era solo per vederla ammortizzare l’impatto con le gambe (una era
in posizione di apposciata, mentre l’altra era
distesa lateralmente) e ritornare all’attacco.
Era quasi
impossibile vederla reagire goffamente ad uno degli attacchi, sempre precisa ed
aggraziata come una ballerina.
Sarebbe andato
avanti per molto se non fosse che…
- BASTA MI SONO ROTTA!
SHINJUU ZANSHU NO JUTSU (Tecnica della Decapitazione Suicida
Doppia).
Il nome è un po’ troppo suggestivo, ma di fatto il povero Kakashi si trovò interrato, con la sola testa che spuntava da sottoterra.
Sconfitto e umiliato da una tecnica che lui stesso le aveva insegnato.
Fu la barzelletta degli ultimi sei mesi.
A questo punto fu il turno della Quinta Hokage fare il suo discorso.
Tutti coloro che avevano passato l’esame si erano disposti in riga davanti allo spalto riservato ai Kage.
- Innanzitutto io e i miei colleghi vogliamo congratularci con tutti voi, perché avete dimostrato il vostro valore. D’ora in avanti vi avvallerete del titolo di Jonin.
Ma prima di darvi ai festeggiamenti lasciatemi illustrare la vera ragione per cui molti personaggi illustri sono oggi qui riuniti.
Come ben saprete molte delle nostre squadre AMBU hanno subito molte perdite di recente a causa dei continui attacchi da parte di un’organizzazione criminale i cui membri sono tutti criminali di grado S.
- Si sta riferendo a quelli dell’Akatsuki?
- Temo di sì. Ma mi chiedo dove voglia andare a parare.
- Ecco perché visto il talento di molti elementi che oggi hanno partecipato alla competizione di oggi, io e gli altri kage siamo giunti ad un accordo.
- Che genere di accordo?
- Quindi, in via del tutto eccezionale, dichiaro aperto l’esame di selezione degli AMBU!
Angolo
dell’autrice:
Qui mi sono trovata molto più ispirata, quindi mi ritengo
soddisfatta.
Ho diviso in due il
capitolo originale perché sarebbe uscito molto lungo, quindi vedrete
l’effettiva conclusione solo nel prossimo.
Shino non mi sta antipatico
(anche se a volte mi viene in mente un contro insetti suoi Vs Rane di Naru) ma volevo
mettere un incontro comico.
X ghilarza92: La TenNeji è un paring marginale, la farò apparire dove poso (ho già scelto
le tre coppie principali), quindi temo che ti dovrai accontentare.