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Autore: frodina178    03/05/2004    4 recensioni
Una storia su due capitoli,l'altro lo posto domani,devo finire di scriverlo!Ma mi sento particolarmente prolifera in questo periodo! :.Parla d'amore,e come spesso accade,di una amore conteso su due fronti.Quando due grandi amici si troveranno a odiarsi per i propri,uguali,sentimenti…..se non si è capito stò parlando di Elijah Wood e Dominic Monaghan.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dominic Monaghan, Elijah Wood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota dell'autore:non voglio assolutamente infierire sull'enorme amicizia che c'è tra Elijah e Dominic,e sono sicura che nella realtà non sarebbero stati così esagerati….però ci voleva proprio un bello scontro d'amore!Che,peraltro,fa parte della vita di tutti….

"E così lei è la famosa Francy!" -mi disse Dom,guardandola sorridendo.La vidi arrossire lievemente imbarazzata e abbassare lo sguardo timidamente.Era questo che amavo di lei,la sua purezza e il suo essere pudica,era la dolcezza fatta perosona,con i suoi enormi occhi neri spauriti e le sue sottili labbra perennemente socchiuse in un sorriso.
"Lij mi ha parlato molto di te!" -continuò il mio amico aspettando pazientemente una sua risposta.
"Davvero?" -azzardò infine Francy rispondendo al gesto di saluto.
"Via via!! -cercai di toglierla dagli impicci -Andiamo nella mia stanza dove possiamo chiacchierare meglio!Ci vediamo dopo Dom?"
Lui mi rispose,la stava ancora guardando,sorridendo amorevolmente.
"Dom?" -lo richiamai.
"E?Ah sì si,va bene.Allora a dopo….." -lo vidi salutarla un'ultima volta,prima di allontanarsi.Ma sentii il suo sguardo su di noi mentre ci avviavamo verso l'ascensore.
"E così parli di me quando non ci sono?" -incrociò scherzosamente accigliata le braccia al petto.Mi piaceva quando rimanevamo soli,io ero l'unico con cui si calava quella maschera di insicurezza e riservatezza.
"Solo in bene naturalmente!" -schiacciai l'interruttore.
"Lo voglio ben sperare…"
Durante la salita eravamo rimasti zitti,a fissare il pavimento,ma appena le porte si aprirono la guardai ridendo:"Al diavolo!!Fatti abbracciare -le saltai letteralmente addosso stringendola forte -Mi sei mancata da morire!!"
"Anche tu scimmiotto!"
"Ah! -chiusi gli occhi io poggiando il naso nell'incavo del suo collo per sentirne il delicato profumo -Quanto mi mancava sentirmi chiamare così…"
Lei si liberò dall'abbraccio prendendomi per mano:"Forza andiamo macaco!Ho voglia di qualche cosa da bere."
La feci accomodare nella mia suite,prendendole da vero gentleman la giacca e la borsetta,indicandole una poltroncina.
"Cosa desidera signorina?" -chiesi abbassandomi ad aprire il piccolo frigorifero.
"Una soda grazie!"
"Purtroppo non ne sono rimaste più…" -mi grattai la testa,pensando che forse avrei dovuto pensare a lasciargliene almeno una conoscendo i suoi gusti.
"Allora decida lei,barman,mi fido del suo gusto!"
Le porsi una coca,tanto per fare l'originale,prima di sedermi accanto a lei e fissarla intensamente negli occhi.Sapevo quanto questo la metteva in imbarazzo,ma io,egoisticamente,amavo vedere le sue gote tingersi gradualmente di rosso,rivelando anche nella nostra intimità la sua natura impacciata.
Forse però stavo esagerando questa volta,non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso,come fossero calamitati.Solitamente arrivavo ad un punto-limite,in cui sapevo quando fermarmi per non farla sentire eccessivamente a disagio.Ma questa volta non fu così.
Quando le avevo telefonato che presto sarei arrivato a Londra e mi sarei fermato lì alcuni mesi per girare un film,the Yank,lei si era mostrata molto entusiasta.Ci eravamo conosciuti quando ero piccolo,durante la premiere di "The War",era la figlia di un tecnico del suono,e da quel momento eravamo ufficialmente diventati migliori amici.Non potevamo vederci spesso,lei era una scrittrice abbastanza di successo e io un attore sempre in movimento.Ma quei momenti in cui stavamo insieme potevo considerarli i migliori della mia esistenza,anche se era ogni volta un dolore doverci separare…se c'erano mai stati coinvolgimenti sentimentali?No,mai,o almeno non da parte sua.E nemmeno dalla mia fino a quando,tre mesi prima,mi aveva chiamato per annunciarmi entusiasticamente il suo fidanzamento.Mi ero mostrato felice ma indifferente.E fu allora che mi resi conto della verità che proclamava il proverbio "Non riesci ad apprezzare una cosa fino a quando non la perdi".Fu in quel preciso istante che mi resi conto di essere innamorato di lei,alla follia,di amarla e di averla sempre amata.Ma data la nostra profonda e reciproca intimità non ci avevo mai badato,perché credevo di avere tutto quello che potevo desiderare.Forse non mi sono mostrato particolarmente carino reagendo semplicemente con un silenzio quando mi ritelefonò pochi giorni dopo,dicendomi,in lacrime,che era tutto finito,l'uomo di cui credeva di essere innamorata se ne era andato,lasciandole solamente un grande vuoto nel cuore. Non so se le mie intenzioni fossero quelle di dichiararmi,o di farmi vedere sotto una luce diversa da quella dell'amico durante quei giorni che avremmo trascorso insieme in Inghilterra,ma in quel momento non avrei potuto essere più sereno e felice.Averla accanto mi faceva sentire sicuro e a casa.

Qualcuno bussò alla porta:"Disturbo?"
Una voce interruppe la mia contemplazione del suo viso magro ma delicato.Dom fece capolino sull'uscio:"Lo so Elijah…-rise-Sono un gran rompiballe!Ma questa volta la colpa non è mia,ti vogliono di sotto,c'è Mark Edison al telefono!"
"Di che mi passino in camera la chiamata"
"No,c'è già anche Doug,gli vuole parlare anche lui!"
Sospirai alzandomi:"Torno subito…" -dissi a Francy alzando gli occhi cielo sconsolato.Uscii e sentii la porta chiudersi dietro di me:mi voltai,non c'era traccia di Dom nel corridoio;probabilmente era rimasto dentro con la mia amica a farle compagnia.Non ci diedi troppo peso e mi allontanai.

"Ciao di nuovo,Francy!"
Lei sorrise abbassando lo sguardo.
"Ma faccio paura?" -chiese lui andandosi ad osservare allo specchio.Si tirò un po' la pelle,tastando le borse sotto gli occhi e prendendo a fare delle oscene boccacce.La sentii ridere dietro di se:"Almeno sono riuscito a farti ridere!"
"Tu sei quello che ha interpretato Merry non è vero?" -gli domandò.
"Proprio io! -si indicò con gli indici ammiccando soddisfatto-Ottima interpretazione non è vero?" La ragazza annuì,spostando nervosamente la lattina di coca da una mano all'altra.
"Stai tranquilla -le si sedette accanto -Non ho intenzione di mangiarti!Elijah mia ha raccontato molto di te,sono felice di poterti conoscere finalmente di persona!"
"Posso sapere… -le sue parole erano intrise di titubanza -Cosa ti ha detto di me?"
"Oh mamma mia!Di tutto!Che sei fantastica,gentile,dolce,buona,aperta,affettuosa e un'amica meravigliosa in tutti i sensi.
Francy spalancò gli occhi socchiudendo le labbra.
"Non stò scherzando!-le diede una pacca sulla spalla-Ti deve volere un gran bene!"
"Certo…."
"Ma voi due… -continuò il ragazzo,forse senza rendersi conto di stare entrando troppo in confidenza -Voi due non…insomma non…."
"Ma no!!!! -lei si fece completamente rossa-Ma cosa vai a pensare!"
"Scusami!Scusami veramente! -si chiarì lui immediatamente -Non volevo…scusami…" -si mise le mani tra i capelli,alzandosi,sinceramente dispiaciuto di averla messa così a disagio.
"No,scusa tu la mia reazione…in fondo non è una domanda tanto sciocca,a volte potrebbe anche sembrare che io e Lij….ma non è così!Siamo solo due grandi amici!"

"Tutto bene?Ti ha annoiato con i suoi monologhi autoapologetici Francy?"-entrai senza nemmeno bussare,trovando,con mio grande sollievo,Dominic in piedi e lei a sorseggiare la sua coca.
Lei scosse la testa,poggiando la lattina per terra,e incrociando le dita:"E' molto simpatico"
"Ne dubitavi forse?" -Dom mi guardò sorridendo e facendo un giro su se stesso con le braccia aperte.
"Adesso,Dom,se non ti dispiace,vorrei…." -cercai io di farlo andare via,per passare un po' di tempo con lei prima della grande cena in compagnia di tutto il cast.
"Ma certo!Vi libero immediatamente dalla mia presenza…. -poi,quando mi fu vicino mi sussurrò quasi impercettibilmente all'orecchio -quando hai cinque minuti ti devo parlare….."
Alzò una mano a salutare Francy,prima di uscire.Lo sentii in corridoio cantare a squarciagola "We are the champions" mentre si allontanava nel corridoio.
"Scusalo.. -mi voltai verso di lei facendo roteare l'indice attorno alla tempia -E' un po' andato!"
"Io lo trovo molto carino invece!"
A quelle parole una reale fitta al cuore.Cercando di non mostrare come mi avesse scosso improvvisamente mi spostai verso la finestra e,senza farmi scorgere,la osservai dal riflesso del vestro.Piccolina,mingherlina e impacciata,avvolta in un lungo vestito azzurro cielo che si guardava attorno curiosa.Come avevo fatto ad essere così stupido?Ebbi la sensazione che,qualunque uomo,vedendola avesse potuto innamorarsi di lei.Non avevo mai conosciuto qualcuno più dolce,spontaneo e buono come lei.Mi diedi dello stupido per aver continuato la stupida commedia dell' "amico confidente"per tutto quel tempo.Nel mio cuore c'era spazio anche per qualcos'alro,lo richiedeva a gran voce,e ora che la vedevo lì,accanto a me con la sua solita fanciullesca spensieratezza sapevo di averne bisogno come l'aria che respiravo.
"Hai fame?" -le domandai accendendomi una sigaretta.
"No grazie…me ne offriresti una?"
"Da quando tu fumi?" -le dissi sorridendo porgendogliene una.
"Dai Lij!Smettila di fare ogni volta la stessa scenata!"
Sapevo che si limitava a fumare qualche sporadica sigaretta,particolarmente quando era nervosa.
"Cosa c'è che non va?Ti senti a disagio?" -le chiesi accendendole il tabacco.
Lei tossì qualche secondo,poi si ricompose prendendo il posacenere e avvicinandoselo.Ma non mi rispose.
"Dai Francy… -le accarezzai un braccio-Lo sai che a me puoi dirmi tutto!"
"Ecco…. -diede un lungo tiro -E per il tuo amico…Dom…. -sorrise perdendo lo sguardo nel vuoto -E' molto simpatico e….."
"Aspettami qui Francy!" -le dissi cercando di nascondere l'inquietudine che mi aveva improvvisamente avvolto.
  
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