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Autore: Eugenie    14/05/2012    3 recensioni
E' una Lavanda Brown/Susan Bones.
La gente, spesso, definisce impossibili e destinate a una fine tremenda cose che semplicemente non ha mai visto, cose di cui non ha esperienza.
Io, non sono la gente. Io, ho visto e toccato con mano. E ho sognato, troppo.
E io, sono aggrappata a queste lenzuala bianche, e non sento il tuo odore.
Non riesco più a capire, a cogliere, a indovinare.
E non c'avevo azzeccato, Lavandula.
Gladiolo e Lavanda, i fiori che non s'incontrano.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Lavanda Brown, Susan Bones
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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I fiori che non s'incontrano 

 
“Are you going to Whittingham fair?
Parsley, sage, rosemary, and thyme
Remember me to one who lives there;
For once she was a true-love of mine.”

The Elfin Knight, antica ballata Scozzese


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Seduta sul davanzale della finestra, sogno. Ti sogno, Susan.
Gli occhi sbarrati, il viso rigato dalle lacrime, il naso appiccicato al vetro, sogno.
I tuoi capelli, raccolti in una lunga, romantica treccia.
Le tue lunghe ciglia, che mi fanno il solletico.
Non ho bisogno di guardarmi intorno per sapere che sono l'unica, qua dentro, a non poter dormire.
Mi giro, lentamente, e le vedo tutte nei loro letti.
Riposano tranquille, riposano angosciate, riposano male, riposano e basta.
E, con loro, si assopiscono anche le nostre gioie. Le nostre frivole, leggere, eccessive dolcezze.
Sei come me, mia piccola perla... un gioiello che è sempre e solo stato accompagnato a qualcuno di più importante, più amato, più ambito.
Mai di vitale importanza, mai indispensabile... siamo state facilmente rimpiazziabili, sempre e comunque.
Mi alzo e mi avvicino a Parvati, cercando di fare meno rumore possibile.
La fisso.
Un minuto, due, tre, quattro, cinque... come sarebbe gioioso, se fossi qui, al posto suo. Come brilleresti, alla luce della luna.

 






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Mi aggrappo alle lenzuola, le stropiccio, le annuso speranzosa. Odore di me, odore di pungente e perseverante e vittorioso Gladiolo.
Non sanno di te. Non profumano di Lavanda, la Lavanda che fa dormire.
La Lavanda che di certo non è a letto, nel dormitorio di Grifondoro.
La Lavanda che fa rimarginare le ferite, la Lavandula che porta frescura e sollievo, che allevia il dolore delle scottature; quelle scottature che ti fanno piegare in due dal dolore.
Quelle che ti spezzano il cuore, quelle che ti fanno giurare che non proverai mai più niente per nessuno, oltre che per te stessa.
La gente, spesso, definisce impossibili e destinate a una fine tremenda cose che semplicemente non ha mai visto, cose di cui non ha esperienza.
Io, non sono la gente. Io, ho visto e toccato con mano. E ho sognato, troppo.
E io, sono aggrappata a queste lenzuola bianche, e non sento il tuo odore.
Non riesco più a capire, a cogliere, a indovinare.
E non c'avevo azzeccato, Lavandula.
Gladiolo e Lavanda, i fiori che non s'incontrano.

 

Note: ho cercato di andare un po' oltre la solita Lavanda, quella che abbiamo conosciuto come fidanzata frivola di Ron. Ovviamente, ho cercato di conservare il suo lato (fin troppo) sensibile e... dalle lacrime facili.
 

 


 

  
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