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Autore: FeIdEn91    15/05/2012    0 recensioni
Era un giorno come tanti lì a Seoul ... Eppure qualcosa di diverso forse c'era ... Continuava a guardarla in attesa di qualsiasi banale movimento, come ormai continuava a fare da più di un mese, e come ogni volta lei restava immobile, perfetta e silenziosa nel suo letto ... Lei era speciale e lui l'amava più della sua stessa vita perchè grazie a quella ragazza aveva imparato ad amare ... E lei meritava di vivere, non solo per lui, ma per se stessa.
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Genere: Drammatico, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Quasi tutti, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2 (passato)

Eravamo circa venti ragazzi, tutti più o meno della stessa età, e tutti accomunati dalla passione per la musica. Eravamo in attesa del giudizio finale…si o no. Qualcosa che ci avrebbe cambiato la vita per sempre. Io avevo stretto amicizia solo con un ragazzo, durante tutto il periodo dei provini. Non sono una persona molto espansiva, preferisco starmene per fatti miei, immersa nei miei pensieri, con l’i-pod a palla nelle orecchie. Ma quel giorno ero davvero ansiosa e non la smettevo più di parlare…
N: no, non ce la posso fare…perché ci fanno aspettare così tanto? – dissi mentre guardavo per l’ennesima volta l’orologio
F: calmati per favore, mi stai mettendo l’ansia! - sbuffò
N: nel bene e nel male…sei la mia migliore amica Fonesi, e sei tu che mi hai trascinata in questa storia…ora sopportami e non lamentarti!
F: ah adesso sono io quella che si lamenta!…ma tu guarda… - rispose stizzita
T: ragazze, andrà tutto bene, state tranquille – disse con tono pacato, sorridendoci poggiando una mano sulla mia spalla.
N: come fai ad essere sempre così tranquillo? – mise su un finto broncio
T: sono ansioso anche io, sai…però riesco a nasconderlo bene…dobbiamo essere in grado anche di controllare le emozioni se vogliamo intraprendere questo lavoro – mi sorrise ancora dolcemente.
F: tu passi sicuro! – sentenziò con tono deciso
T: non lo so, staremo a vedere…- rispose vago
N: Taemin, posso farti una domanda?
T: certo che si…
N: ma se tu dovessi diventare un idol…ti dimenticherai di me? – ero seria in viso e il suo sguardo era rivolto verso il basso. Improvvisamente era calato uno strano silenzio e di sicuro quella domanda aveva colto Taemin di sorpresa poiché la sua risposta tardava ad arrivare.
T: no che non mi dimenticherò di voi – abbassò la sguardo – ne abbiamo passate tante insieme e in questi due mesi ho legato solo con voi due…ci dovrà essere un motivo – rialzò lo sguardo e sorrise ad entrambe.
F: tipica risposta da Taemin! – rispose ridendo e alzandosi dalla sedia.
Io la seguì con lo sguardo, mentre s’incamminava verso la macchinetta per prendersi qualcosa da bere. Come mi era venuta in mente una domanda del genere? Forse Fonesi aveva ragione…dovevo calmarmi. L’ansia iniziava a giocarmi brutti scherzi.
T: la smetti di martoriarti il dito? Potresti spezzartelo se continui così! – mi diede un buffetto sulla mano sinistra
N: che? Ah…si… - risposi continuando a guardarmi le mani
T: a che pensi? Sei troppo silenziosa adesso – rise
N: i miei sbalzi d’umore non ti riguardano - risposi acida. Lui mi guardò stranito. Poco dopo accavallò le gambe e cominciò a guardare un punto indefinito d’avanti a se.
N: ok mi dispiace… - dissi in tono di scuse
T: no, non preoccuparti…hai ragione, non devo impicciarmi dei fatti tuoi! – incrociò le braccia sul petto
N: sono una sciocca, scusa – gli accarezzai il braccio e lui mi guardò dritto negli occhi, serio.
T: non mi piace vederti così e se mi preoccupo per te è perché ti voglio bene – rispose d’un fiato continuandomi a guardare.
N: lo so… - voltai il viso. Qualcuno era uscito dalla porta di fronte dove noi ragazzi eravamo tutti radunati. Era un uomo vestito in giacca e cravatta, sulla quarantina e portava gli occhiali da vista neri. Aveva una cartellina dello stesso colore tra le mani e dopo averle dato un’occhiata si rivolse a noi.
<>
Noi ci mettemmo tutti in fila, uno vicino all’altro. Taemin mi prese per mano, come faceva di solito ad ogni conclusione di provino. Era il nostro rito scaramantico. Io lo guardai e lui mi sorrise sussurrandomi <>. L’uomo chiamò il suo nome e lui fece un passo avanti, lasciando la mia mano. In tutto erano sei i ragazzi che erano stati chiamati, due femmine e quattro maschi.
<> concluse l’uomo sorridendo.
Io e Fonesi, insieme agli altri ragazzi, applaudimmo e vidi Taemin voltarsi verso di me con una faccia stupita, ma come al solito il suo autocontrollo era impeccabile.
L’uomo continuò a parlare <>
Io guardai la mia migliore amica in cerca di risposte ma lei si limitò solo ad alzare le spalle. Così mi feci coraggio e avanzai.
<<è stata una dura decisione per quanto riguarda voi due…quest’ultimo provino non è stato uno dei migliori e questo vi ha penalizzato molto. Ma confidiamo nel vostro talento e nella vostra professionalità. Per questo abbiamo deciso di rivedervi. Entro domani sarete chiamate e vi aggiorneremo sulla data del prossimo provino. Per quanto riguarda gli altri, mi dispiace non siete passati>>
Rimasi a bocca aperta. Ero davvero stupita. Da una parte ero felice di non essere stata scartata, però ero davvero scocciata di dover affrontare l’ennesimo provino, per non parlare dell’ansia. Ed ero triste per Fonesi…come avevano potuto eliminarla così? E poi c’era Taemin. Ero felice per lui, avrebbe realizzato il sogno della sua vita. Ed ero triste per me…sentivo che adesso niente sarebbe più rimasto uguale e l’idea di perderlo mi faceva male da morire.
 
  
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