Storie originali > Thriller
Segui la storia  |       
Autore: timscrivello    15/05/2012    1 recensioni
Daniele Diaz è un poliziotto che ha sempre desiderato una vita facile, casi semplici e un percorso in cui il traguardo è una pensione presa facilmente. Ma arriva il caso della sua vita. Una corsa contro il tempo, una maledizione, e un serial killer.
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cinque giorni prima della fine del mondo
 
Quando Diaz salì in macchina di Giovanni Sperino si assopì per qualche secondo e notò solo in quel momento che era veramente stanco.
Il viaggio si presentava silenzioso e parecchio privo di tensione, nonostante la devastante scoperta.
Capì cos'era la rassegnazione.
Pensò a quando insistette con i suoi superiori per continuare ad indagare su quel caso nonostante fosse coinvolto personalmente, e quando quello stesso pomeriggio, con l'aria avvilita, rinunciò a cercare un colpevole, a trovarlo, a torturarlo o perdonarlo. Non gli importava più niente.
Pensò che piangere davanti Giovanni fosse ridicolo, ma lo fece comunque.
Pioveva forte, e i lampi con l'aiuto della luna piena illuminavano la città avvolta nell'oscurità.
La radio trasmetteva una canzone d'amore degli anni settanta, una di quelle canzoni strazianti e per niente ritmate. Tutto gli sembrava spezzato per sempre, niente aveva senso.
Entrò la depressione nella sua vita.
Giovanni svoltò per via Lucca, poi prese viale Sicilia, dove c'erano i negozi più alla moda. Più in fondo, in Via dei Germogli, c'erano i bassi fondi.
Ogni tanto Diaz ci andava, cercava qualcuno da picchiare o semplicemente prendersi in faccia qualche pugno.
Era perso nei suoi pensieri quando si accorse che era la terza volta che passavano davanti Via dei Germogli e questo lo insospettì. C'era qualcosa che non andava.
Si accorse anche che Giovanni, nonostante il tempo, stava sudando freddo.
Si fermarono accanto il cortile alberato accanto a Piazza Seneca e scesero dall'auto. 
Giovanni non parlava ancora. Diaz camminava dietro lui, fece finta di inciampare, si appoggiò a lui e scoprì che i suoi sospetti erano fondati, Giovanni aveva una pistola.
D'un tratto si ricordò che anche lui aveva un arma ma non fece neanche in tempo ad uscire la sua Beretta 92 dalla fondina che Giovanni sparì nel nulla, con una folata di vento. Lontano, ma non troppo, le sue urla.
- Il tuo cibo è lui, non io!- Gridò Giovanni alla bestia che gli stava addentando il torace.
Sembrava un cane, ma era di dimensioni enormi, quasi umane.
- Lasciami, Bestiaccia!- continuava il mal capitato.
Dopo, il silenzio.
La metà inferiore del corpo di Giovanni era a terra, bagnata dagli spasmi, da urina e dall'acqua della pioggia.
Gli era stato lacerato il tronco, e adesso la bestia stava addentando la sua testa.
Diaz era impietrito, non credeva ai suoi occhi.
Sparò due colpi, poi tre. La bestia ululò.
- Scappa!- urlò qualcuno.
Si guardò intorno.
- Scappa!- ripetette la voce.
Diaz era confuso, non ricordava neanche dove si trovasse cinque minuti prima. L'aria era diventata rossa, l'acqua orrenda. Il sangue di Giovanni gli arrivò ai piedi.
Scappò.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Thriller / Vai alla pagina dell'autore: timscrivello