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Autore: Iaky    15/05/2012    1 recensioni
Aaron è un giovane cacciatore di diciotto anni della Valle Nowhen, non conosce i suoi veri genitori , è molto diverso dagli altri esseri umani, la sua unica famiglia è sua sorella Stefy, è la ragazza che si prende cura di lui.
Un giorno il giovane Aaron va a caccia sul monte Bendor come suo solito, mentre da la caccia ad un lupo accade qualcosa.
Sembrava una battuta di caccia come tutte le altre, ma quella battuta di caccia le cambierà la vita.
Dovrà prepararsi a conoscere creature che non avrebbe mai immaginato di conoscere, affrontare battaglie che metteranno a rischio la sua vita e quelle di tutto il regno.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Bower tirò uno scarpone addosso ad Aaron, il sole ancora non faceva capolino tra le montagne e gli alberi del bosco, era appena prima mattina, l’aria era fresca, il minimo soffio di vento poteva far pensare ad una giornata gelida, il fuoco dell’accampamento era quasi spento, erano rimasto soltanto  piccole scie di fumo, si cominciarono a sentire i primi cinguettii degli uccelli e gli ultimi ululati che i lupi rivolgevano alla luna.
Svegliati, forza è ora di alzarsi ragazzo”.
Aaron mugolò come in risposta, odiava essere svegliato in quel modo brusco, era passato un solo giorno da quando erano partiti e già non vedeva l’ora di arrivare.
Hope non era presente all’accampamento, era andata a caccia di cervi, lupi, tutto quello che avrebbe trovato e sarebbe tornata poco dopo.
“ Forza Aaron, alzati, datti una lavata e fai colazione … non perdere altro tempo, non c’è lo possiamo permettere”ribatté ancora il vecchio.
Aaron sbuffò e aprì gli occhi, aveva delle leggere occhiaie, aveva dormito tutt’altro che  bene, per tutta la notte la sua mente era percorsa da immagini di guerre di un paio di secoli prima, dei tradimenti, delle perditi di draghi e cavalieri.
Rimase su la nuda roccia mettendosi in posizione seduta, si strofinò gli occhi e fu sorpreso che ancora non fosse giorno, guardò il vecchio Bower ridare vitalità al fuoco e poi  cuocere della carne, fu sorpreso di vedere il vecchio che aveva cacciato un cinghiale, da solo poi.
“ Ma che ore sono?!”chiese Aaron ancora assonnato.
“Il sole sorgerà tra mezz’ora, Hope è andata a caccia qui vicino, tornerà tra qualche minuto, era ora ti svegliassi ragazzo, e ti conviene abituartici fino a quando non saremo a destinazione, il nemico non aspetta … lo abbiamo addosso, ci insegue, ci blocca le vie di comunicazione, dobbiamo essere più veloci e intelligenti, ora muoviti partiremo tra quindici minuti”.
Aaron rimase ad ascoltare il vecchio, poco dopo sentì la presenza di Hope insinuarsi nella sua mente mentre andava sul fiume a darsi una sciacquata.
“Buon giorno piccolo mio, come stai? Hai riposato?”.
“Hope…” disse a mente Aaron sorridendo e guardò Bower.
“Ci ascolta?”.
“No piccolo, siamo soli soletti per quindici minuti”.
“Bene, mi fa piacere parlare con te quando siamo soli …. Comunque, no non ho affatto riposato, tutte quelle immagini….”
“Lo so piccolo mio lo so, perdonami, comunque ora non  appariranno più, accade nelle prime dodici ore avere quelle immagini quando un Cavaliere si lega ad un drago, dopo non si fanno più vive almeno che non è il cavaliere stesso a pensarle”.
A quelle parole Aaron tirò un sospiro di sollievo, almeno ora avrebbe riposato e non avrebbe avuto più quell’odioso mal di testa.
Aaron e Hope rimasero a parlare del più e del meno nei restanti minuti mentre il ragazzo si rifocillava.
Il giovane Cavaliere le feci varie domande, ad esempio quanto poteva essere alto un drago, quando iniziavano a sputare fuoco, e piano piano passò a domande che per Hope, furono del tutto imbarazzanti.
“ Quando i draghi iniziano ad accoppiarsi?”  le chiese Aaron ridendo, trovava la domanda molto divertente, a differenza di Hope che era in totale imbarazzo.
“Queste domande non devono interessarti cucciolo d’uomo, e poi, non ti serviranno a nulla e non intendo risponderle .. sono domande superflue”disse Hope chiudendo definitivamente il discorso ed atterrò pesantemente al fianco di Aaron che sobbalzò.
“Ma sei pazza?! Non ti ho sentita arrivare, avverti almeno” urlò il ragazzo mettendosi una mano sul petto tirando un sospiro di sollievo.
“Non è colpa mia, ricordati che tu vedi quello che vedo io e viceversa, se non stai attento ad i miei pensieri è normale che ti colgo alla sprovvista … per quanto eri distratto avrei potuto mangiarti con un sol boccone”disse la dragonessa emettendo un suono gutturale dalla gola simile ad una risata, trovando l’argomento al quanto divertente.
Bower era rimasto tutto il tempo a fissare Aaron, capiva che parlava con Hope, ed intuì i loro pensieri pur non sentendoli.
“Hope ha ragione, devi stare attento Aaron, se fosse stato un combattimento, ed avresti affrontato un altro drago saresti già morto. Ecco perché oggi ho un allenamento speciale per voi, voglio che diventiate subito una cosa sola. Aaron Sali su Hope per favore”.
Le chiese Bower incrociando le braccia, Aaron guardò Bower, Hope fece lo stesso non riuscendo a capire.
Aaron legò la sella sul dorso della dragonessa, indossò gli scarponi, guanti e il cinturone con la spada da cavaliere di Bower; poco dopo salì sul dorso di Hope.
Bower si avvicinò a loro guardandoli intensamente, poi inchiodò lo sguardo su Aaron e parlò.
“Ho un compito molto importante per te  giovane cavaliere, oggi voglio che tu ti alleni nel corpo di Hope”.
“c…cosa? In che senso?”chiese Aaron capendo ancora di meno le intenzioni di Bower mentre Hope capì al volo e nei suoi occhi si accese una scintilla di eccitazione.
“Tieniti forte piccolo mio, questa cosuccia è divertente”disse la dragonessa  spiccando un volo possente e sbattendo le ali eccitata.
Quando te lo dirò di … Hen-Hlòce” le disse la dragonessa sorridendole ed arrivarono fin sopra le nuvole, l’aria li era fredda, Aaron iniziò a tremare e le chiese di scendere un pochino.
Poco dopo Hope le disse di unire le loro menti.
Aaron fece come le veniva detto, unì le loro menti e si concentro nel profondo del suo essere.
Hen-Hlòce” sussurrò il giovane cavaliere ed i suoi occhi divennero dorati come quelli della dragonessa, Aaron rimase quasi scioccato e  sbatté le ciglia due volte, l’immagine del panorama da lui prodotta divenne quattro volte più vicina, come una specie di Zoom, Aaron rimase a bocca aperta, vedeva addirittura le formiche su la terra quando erano a più di trentamila leghe di altezza.
Hope non lo sentiva ed emise ancora una volta quella risata gutturale dalla gola.
“Aaron ci sei? Ora come ora è come se vedessi con i miei occhi, noi draghi vediamo mille volte più di voi umani, e cento volte più degli elfi, ogni drago vede con un colore diverso, dipende tutto dal colore dei suoi occhi.
Per focalizzare di più la visione dell’ambiente circostante devi sbattere le ciglia due volte velocemente, come hai appena fatto, per una visione normale che già una perfetta visione devi sbattere le ciglia lentamente. Noi draghi usiamo la visione con cui vedi tu adesso, quando dobbiamo uccidere le nostre prede o per focalizzare punti deboli come ferite, cicatrici capisci?”.
Mentre Hope parlò Aaron muoveva la testa in segno di assenso, riusciva a vedere anche la creatura più minuscola come se l’avesse sul palmo di una mano, fece per aprire la mano sembrava come se le potesse prendere.
Poco dopo guardò sotto di loro, vide la striscia di fiume che attraversava tutto il bosco del possente monte Bendor, Aaron riuscì a vedere i primi spicchi di sole accarezzare l’acqua, vide i pesci saltare fuori e riscomparire sotto il fiume, subito dopo non solo i suoi occhi, anche la visione dell’ambiente cambiò colore, come disse Hope iniziò a vedere tutto dorato.
Quando rialzò lo sguardo emise un grido di terrore, vide un aquila  che era lontana di qualche lega ma con la visione d’ottica che manteneva sembrava che le fosse andata addosso, rise come un matto e con lui anche Hope.
“Aaron ascoltami attentamente ora, con questo incantesimo non puoi soltanto vedere come me, ma puoi anche comandare il mio corpo, un cavaliere usa questo incantesimo quando il suo drago è ferito gravemente, è una sorta di controllo del corpo, ti basterà pensare dove vuoi planare, a quanto vuoi andare veloce o lento ed io lo farò, adesso ti lascerò entrare completamente nella mia mente, sarai te a comandarmi, ma stai attento ora come ora sono anche vulnerabile ad attacchi mentali, non devi soltanto comandare il mio corpo che già di perse è faticoso, ma devi anche difendermi da attacchi mentali esterni, capisci ora cosa intendeva Bower?”
Aaron rimase in ascolto delle parole della dragonessa, rimase in silenzio tutto il tempo, ora capiva cosa voleva dire Bower con “controllare il corpo di Hope”, guardo la dragonessa  e feci di si con la testa.
“Molto bene, entra…adesso!!”disse Hope ed Aaron allagò la sua mente del tutto nella mente della dragonessa.
Appena ebbe del tutto il controllo della sua mente si accorse che era una mente enorme, trovò in essa moltissime cose, sembrava come se fosse risucchiato nell’ombra, nell’oblio.
Tutte quelle informazioni, quelle tecniche di combattimento che la dragonessa aveva imparato nei secoli lo inondarono di botto, subito dopo l’intera vita della dragonessa le si scaraventò addosso.
Qualche minuto dopo la sua visione ottica cambiò, era come se non fosse più nel suo corpo, o meglio c’era, ma nello stesso tempo è come se non ci fosse, era come se si fosse sdoppiato, una parte di lui era nel proprio corpo l’altra in quello di Hope, ora non vedeva più come se fosse in sella ad Hope ma era come se lui fosse la dragonessa stessa.
Decise di planare in discesa su la propria destra e così accadde, poco dopo sbattè con violenza le ali di Hope e prese velocità in modo brusco.
 
Poco dopo, iniziò a sentire le forze mancarle, tornò ad una visione normale, poi annullò l’incantesimo … i suoi occhi si chiusero, divenne tutto scuro, Hope riprese immediatamente il controllo del proprio corpo capendo cosa accadesse, si insinuò immediatamente nella mente di Aaron.
“Aaron, Aaron…”sentiva la voce di Hope rimbombarle nella testa e svenne.
Hope planò bruscamente verso terra, atterrò vicino al fiume e chiamò Bower con la mente.
“Svelto, siamo qui è svenuto!!”.
Il vecchio arrivò poco dopo smontando da cavallo e corse affianco ad Aaron, le si inginocchiò accanto esaminandolo.
Aaron si svegliò qualche minuto dopo, erano su la terra ferma, appena aprì gli occhi trovò intorno a se Hope  e Bower, vide il vecchio sorridere.
“Si riprenderà…forse ho esagerato, ma è impressionante quanto sia durato, nessuno ha usato quel potere per più di mezz’ora, ricordo che io durai a malapena cinque minuti mentre lui, si è davvero un buon segno, ha una gran forza … forze la profezia si sta avverando”.
Aaron ascoltò la voce del vecchio, era come un rimbombo, poi richiuse gli occhi.
Si sentiva stordito, per lui quel momento era durato si e no un minuto, era impressionante come il tempo fosse andato così veloce in quel momento.
Riaprì gli occhi un secondo dopo e vide una luce accecante, era Hope che le stava dando un po’ della sua energia.
Qualche minuto dopo Aaron si sentì di nuovo in forma e si alzò lentamente guardandoli, ma Bower le intimò di restare giu e riposare.
“ Che cosa è successo? … ricordo che eravamo in volo, e poi tutto è diventato scuro”.
“Sei svenuto, era un incantesimo potentissimo, ti ha sottratto quasi tutte le energie vitali e sei svenuto, non sei ancora pronto per questo incantesimo, perdonami se ti ho chiesto di usarlo … come ti senti ora?”
Le chiese il vecchio guardandolo incuriosito, Aaron non colse il significato di quello sguardo e neanche ci fece molto caso, si limito giusto a rispondere.
“Sto bene, molto bene, allora ci rimettiamo in volo si o no?”chiese il ragazzo sorridendo ed Hope e Bower le sorrisero accennando un si con la testa.
“Sei quasi morto e chiedi di torni di tornare subito in sella, te sei pazzo ragazzo, credo che tu abbia perso il senno”.
“Per sconfiggere un pazzo, c’è bisogno di un pazzo”sussurrò Aaron e poco dopo salì in groppa ad Hope e le si avvicinò all’orecchio.
“Voglio rifarlo, ti prego”le sussurrò.
“No, per oggi basta, lo potremmo fare tutti i giorni una volta che sarai più potente ed addestrato con gli incantesimi.
Aaron sbuffò e Hope voltò il muso dandole un buffetto su la testa sorridendole e facendole l’occhiolino.
“ So che hai voglia di diventare forte subito, immediatamente, ma non è così facile come pensi, il tuo addestramento richiederà un anno, e sarà duro, estenuante per la mente e per il corpo. Tieniti forte adesso piccolo mio, pronti, via si riparte !”e spiccò un possente volo staccandosi da terra creando una fortissima corrente d’aria che costrinsi Aaron a tenersi con forza.
Quando furono di nuovo su in cielo Aaron ebbe le idee più chiare di come vedevano i Draghi, era impressionante la loro vista ,  quando aveva visto Hope la prima volta si era sentito minuscolo … ora come ora si sentiva come se non valesse proprio nulla al cospetto di una creatura così possente come lei.
Aaron sciolse lo sguardo dal panorama e rimase a guardare la dragonessa ringraziando il cielo che fosse dalla sua parte e sorrise facendole un grattino sotto il collo, Hope di rimando rispose soddisfatta emettendo un ringhio di approvazione.
Volarono per tutta la mattinata, e quando il sole fu nella parte più alta del cielo decisero di scendere per riposare ma in quel momento Bower intervenne.
“FERMI, truppe nemiche avanti a te Hope”  disse il vecchio nelle loro menti e Aaron e Hope guardarono sotto di loro.
Hope rimase in cielo planando intorno, decisero la tattica da usare, Bower li avrebbe attratti verso di se mentre fingendosi di essersi perso, Hope invece con in sella Aaron li avrebbe uccisi alle spalle con una palla di fuoco … il loro piano era semplice; veloci e silenziosi.
Hope e Aaron aspettarono il segnale di Bower, il vecchio andò verso i soldati  e chiese loro indicazioni facendo finta di essersi perso.
“ORA!!” ringhiò la dragonessa e si fiondò  dietro le guardie. Rimase sopra di loro che appena furono coperti dalla sua imponente ombra emanarono urla e sguainarono le spade, ma ormai il più era fatto, non avevano speranze e Bower si tuffo dentro il fiume nel momento in cui Hope sputò una palla di fuoco incenerendoli tutti.
Bower riemerse poco dopo e Aaron scese da Hope.
Si avvicinarono al carro che le guardie avevano trasportato e lo aprirono, era pieno di armi, cibo e armature;
Bower prese alcune spade, e porse un armatura a Aaron che la indossò, era pesante e goffa ma almeno lo avrebbe protetto dai vari fendenti.
“Le armi e le armature che ti forgeranno gli elfi saranno leggerissime, ti sembrerà come non averle addosso, ma per ora dovrai abituarti, questa sera ci addestreremo con la scherma, forza adesso, ho visto una caverna più giù, sarà il nostro rifugio andiamo”  disse loro il vecchio e lo seguirono.
Giunti alla caverna Aaron vide subito che era molto profonda e alta, Hope poteva entrarci facilmente, sorrise dopotutto non voleva che la dragonessa dormisse separata da loro, la voleva affianco a se.
Bower posò le armi, il cibo e le armature all’interno della grotta, appena uscì disse loro che andava a trovare delle legna e che loro dovevano occuparsi del cibo.
Aaron non si fece pregare e salì in un secondo sopra di Hope.
“Adoro la caccia, mi mette di buon umore, forza cucciolo d’uomo ora ti faccio vedere come cacciamo noi draghi”.
Poco dopo Hope e Aaron  furono di nuovo in cielo insieme.
Hope decise di cacciare nelle vette più alte dicendo che i lupi andavano a coprirsi li quando ci sarebbe stata una bufera.
Aaron non capiva che voleva dire Hope, il cielo era sereno e pieno di nuvole, come poteva esserci una bufera di neve in quel momento? In più il sole picchiava e anche forte.
Ma fu proprio in quel momento che Aaron rimase quasi scioccato, era appena mattina e i sole batteva come se fosse  già metà mattinata, come se fosse in piena estate.
Non si era mai accorto di quanto era strano il tempo sul grande monte, solo n quel momento se ne rese conto, ma Hope lo stava leggendo nella mente e parlò divetita.
“Hai ancora molte cose da imparare sui draghi Aaron, pensi che soltanto i lupi, oh grizzly, o gatti possano sapere i cambiamenti climatici o catastrofi della terra qualche ora prima? Ti ricordo che sono un drago, anzi ti dirò anche il momento esatto in cui accadrà.
Quando il sole sarà nella parte più alta delle cime il cielo si oscurerà, prima i tuoni, poi la grandine … il vento batter à violentemente e dopo … la bufera di neve, durerà due ore”.
Aaron rimase ad ascoltare Hope sbalordito, a bocca aperta non riusciva a crederci … negli ultimi due giorni la sua vita era cambiata in modo esponenziale.
Tornò a ripensare alle mattine quando saltava sul letto della sorella, quando le tirava i capelli per dispetto e le diceva “svegliati pulce, su che giorno su che giorno non farti prendere dal sonno”, oppure nei pomeriggi quando l’aiutava a tessere nuovi abiti, il lavoro nei campi, la taverna del vecchio Navuel.
Aaron sorrise al pensiero di quei ricordi, Hope lesse di nuovo i suoi pensieri e decise di intromettersi.
“So come ti senti piccolo mio, anche io ho perso la mia casa, tutto … non volevo farti questo, non è colpa mia, sei l’unico che aveva il cuore giusto per essere il mio cavaliere …. Ti prego Aaron, spero che tu accetti le mie scuse, le più sincere …. Lo giuro sul mio nome Aaron, non volevo farti questo … perdonami”.
“Hope, non è colpa tua tranquilla, non c’è l’ho con te, la colpa è di quel … RE …  faremo tornare la normalità in questo regno… INSIEME … ti voglio bene Hope”.
I due si guardarono intensamente negli occhi e si sorrisero.
“Te ne voglio anche io Aaron”.
Poco dopo Hope tornò a guardare il territorio sotto di loro, individuò un lupo che scavava una buca e sorrise.
“Gnam Gnam, si mangia … tieniti forte piccolo”.
Hope piombò velocemente sul lupo, le infilzò le zanne nei fianchi, il lupo guai … un secondo dopo il silenzio.
Continuarono a cacciare insieme ed individuarono un alta preda … un Grizzly, Hope ripercorse lo stesso schema di poco prima con la differenza che azzannò l’enorme orso sul collo strappandole via la gola, lo azzannò con le zanne e tornò in cielo.
“Bene bene, vedo proprio che ti piace prendertela con i più deboli”le disse Aaon scoppiando a ridere come per stuzzicarla.
“Con i più deboli? Ha ha  questa è bella Aaron, dammi il Drago del Re ti dimostro che ti stai sbagliando” le rispose Hope di rimando soffocando un ringhio di eccitazione.
“Ok, ok stai calma”le disse Aaron ridacchiando.
“Si vede che non vedi l’ora di scendere sul campo di battaglia è? Bhè siamo in due, voglio vendicarmi … mi hanno portato via tutto”.
Sibilò Aaron ed Hope annuì.
“Avremo la nostra vendetta piccolo mio, avrà quel che merita … insieme c’è la faremo”.
Poco dopo Dragonessa e Cavaliere tornarono all’accampamento.
   
 
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