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Autore: kyuukai    16/05/2012    5 recensioni
La mano mi tremava terribilmente, non riuscivo nemmeno a tenere bene la cornetta del telefono attaccata al mio orecchio, gli occhi persi nel vuoto del buio della mia stanza. Dall'altra parte del telefono sentivo mio fratello chiamarmi a gran voce allarmato, chiedermi perché non parlavo. Una buona ragione c'era, ma pareva non averla capita. Quel bastardo... Fuori di me dalla rabbia gli riattaccai in faccia e lancia il cellulare sul letto. Lo raggiunsi poco dopo, affondando la testa nelle mani, sconcertato per quelle parole che ancora rieccheggiavano nella mia mente.
E ora come cavolo faccio a trovarmi una moglie in un paio di giorni?!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Shisui Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Voi mi dovete dire... come cavolo è possibile... che con trenta gradi all'esterno mi sia beccata l'influenza!? Dannazione, ma parlo come una papera, anzi la voce se n'è proprio andata! E il naso cola come un rubinetto rotto e... oh! S-sono già in onda? *ride imbarazzata. Buongiorno bella gente! XD Prima di lasciarvi alla lettura volevo solo ringraziare per l'ennesima volta le buone anime che apprezzano questa storia, e quegli angioletti che aspettano trepidanti gli aggiornamenti! L'ultima volta ho visto qualche faccia, vabbè, icona nuova! * w * apprezzo sempre l'arrivo di qualche nuovo recensore, soprattutto se sono carini e gentili come voi! E agli altri timidi lettori... tranquilli che non mordo! Anche perché avete lo schermo del pc bello duro a proteggervi!! Ihih

E stavolta ho fatto tutto di nascosto alla mia nee-chan, che continuava a chiedermi qualche spoiler su questo capitolino... alla facciaccia tua! AH! Si legge tutti insieme, fan lontani e fan vicini! Buon divertimento! (ohoh!)

Kyuukai

 

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Ma cos'aveva per la testa quel cretino stanotte? Dio, nel giro di sole due ore mi era saltato addosso un paio di volte! Se ci a ancora una volta potrei anche non arrivarci al domani!

Alla fine dopo aver 'bisticciato' ancora per un po' improvvisamente sentimmo papà picchiare forte col pugno sul muro della stanza contro il muro. E meno male che si erano messi i tappi. Ci fermammo all'istante.

-Fugaku!- sentimmo mamma rimproverarlo -Lasciali fare, son giovani!-

-Non ammetto facciano certe cose sotto il mio tetto!- sbottò irremovibile il marito -Tanto meno nella camera a fianco!-

Naruto scoppiò a ridere dall'altra parte del letto, poi mattacchione come al solito si alzò per poggiare l'orecchio al muro e origliare come un cretino i miei bisticciare. Impiccione, non voleva proprio andare a dormire stasera! Tutto ad un tratto sentimmo una voce estranea, cupa e cattiva, sembrava provenisse dalle profondità dell'inferno. Ci ritrovammo a rabbrividire entrambi.

-Uchiha Fugaku, devo forse ricordarti come eri tu alla loro età, di quante notti mi hai fatto passare insonne?!- sibilò senza pietà... Era Mikoto quella? Wow, che cambiamento di atteggiamento! Sta di fatto che papà non osò fiatare un'altra volta, lo sentimmo borbottare offeso e rigirarsi nel letto, tacendo una volta per tutte.

-Tua madre certe volte fa davvero paura- mi bisbigliò poggiando la mano al lato del viso, quasi timoroso di farsi beccare dalla 'bestia' segreta che dormiva dall'altra parte della parete -Tanto gentile e tanto onesta pare, eppure....-

Lo fissai di sottecchi abbassando il giornale che stavo tentando di leggere, senza risultato.

-Credi forse che il caratteraccio che ho ereditato sia tutto merito di mio padre? E' stata lei ad insegnarmi come menar le mani-

Naruto fischiò impressionato. Sicuramente s'era fatto una idea sbagliata di quella lì. Anche se papà era il più burbero tra i due, mamma era la vera capofamiglia, la regina che regnava nell'ombra. Una Yandere cronica...

-Nee Sasuke- mi chiamò quando spegnemmo finalmente le luci. Che voleva ora... non aveva fatto abbastanza danni per oggi? Avevo ancora la sua cacchio di voce roca che mi rimbombava nella testa ansimare il mio nome!

-Vai a dormire, domani avrai bisogno di tutte le tue energie per sopportare mia nonna- abbaiai tirando su le coperte. Naruto non mi ascoltò come al solito, si girò di fianco e dopo aver acceso la luce della abat-jour cercò freneticamente con la mano qualcosa sul comodino.

-Oi, ma 'sto gingillo non assomiglia per niente a un pene!- esclamò sbattendomi (quasi) in faccia il fallo di gomma. Il mio occhio si strizzò convulsamente, ma cercai di contenermi dall'urlare o ucciderlo. Cioè, per tutto questo tempo aveva pensato a quello schifo?! Non posso permettermi di svenire per così poco e fargli pensare che sia davvero un pervertito, dato che non lo sono. In fondo era solo un amico etero che chiedeva al suo amico omosessuale qualche semplice chiarimento in un campo in cui non era ancora specializzato. E perché avevo detto “Non ancora”?! Oddio... stavo diventando anch'io un pervertito.

-Come no? La forma è inequivocabile- dissi degnandolo della mia preziosa attenzione. Ci passò la mano sopra con curiosità togliendo la fodera in gomma.

-Ma è viscido! E non ha nemmeno la cappella!- mormorò insoddisfatto indicando la punta semplicemente arrotondata. Un rivoletto di sangue mi calò giù dal naso. Veloce come un fulmine lo pulii con la manca del pigiama e gli tirai un ceffone potente sulla mascella.

-Scemo! Non può essere...-

Nella foga dello schiaffo non si sa come finii con la testa sul cuscino e il coso in bocca. Ne sembrò sorpreso pure lui, mi guardò prima stupido e quando seguì i miei occhi spalancò terrificati i suoi azzurri. Nonostante la situazione strana però lo lasciò scivolare via piano, poi si leccò le labbra compiaciuto e lo riprese tra le mani per tenerlo più fermo e infilarselo più in profondità nella gola.

Urlai schifato e... ok, lo ammetto anche imbarazzato alla vista di lui che compiaciuto succhiava il giocattolo, le sue labbra carnose scivolare sulla superficie dell'oggetto, accoglierlo spalancando la bocca, inumidirsi a contatto con esso, gliele tinse di rosso. Qualunque cosa pensasse (se in quel momento Uzumaki Naruto stava davvero pensando) pareva piacergli parecchio.

Spiiiii, grossa perdita di sangue via naso. Chiudete le valvole lì su! Muoviti Sasuke! Fa qualcosa, qualunque cosa, dannazione!!

-Mollalo! E' riprovevole!- urlai a metà tra l'inferno e il paradiso togliendoglielo via in un pop sordo.

Mi guardo shockato, la bocca ancora aperta e grondante di saliva. Agitando le mani davanti al viso si affrettò a schiamazzare

-No Sasuke! Non è come sembra! Oddio che vai a pensare?!-

-Se ti piace così tanto te lo puoi tenere!- tentai di canzonarlo poggiando l'affare sul materasso, nascondendo il mio imbarazzo dietro al solito atteggiamento da snob. Il mio cuore provava a tentare una fuga improvvisata dalla cassa toracica. Alle mie parole beffeggianti Naruto arrossì fino alla punta dei capelli.

-Ma è solo un lecca lecca!- si difese stringendosi tra le braccia, naturalmente urlando come un ossesso -Ha solo una forma strana, ma se lo assaggi vedi che sa di ciliegia!-

“Oh, davvero?”

Lo ripresi in mano e lo osservai guardingo per un attimo. Lo toccai ed effettivamente era viscido (anche grazie alla sua saliva), l'odore era proprio quello di una caramella, e il suono che faceva era sordo come di ghiaccio più che di gomma. Sempre nel dubbio decisi di dargli una lunga leccata per provare, sotto i suoi occhi sbalorditi che seguirono ogni movimento della mia bocca.

-Uhm, è vero- gli concessi pulendomi la labbra con le dita, leggermente disgustato dal sapore zuccherino sintetico della ciliegia. Appena mi rivolsi a lui realizzai quanto si fosse fatto vicino. Mi stava praticamente sulla spalla, gli occhi ancora fissi nei miei. Guardai perplesso tra lui e il lecca lecca, cercando di capire cosa volesse. Se lo rivoleva indietro sarebbe bastato dirmelo e... Appena abbasso l'affare dalle mie labbra e lo vidi poggiarlo alla spicciola sul materasso senza staccare gli occhi azzurrissimi da me sentii quasi un campanello nella mia mente. Non voleva il lollipop. Voleva... oddio.

Arretrai spaventato dal suo comportamento verso la testiera del letto, e lui mi seguì, spostando le braccia e gambe in avanti sul materasso, con fare predatorio.

-N-naruto?- sussurrai arrossendo quando chiuse gli occhi e si abbassò su di me. Potevo sentire il suo respiro caldo e irregolare sulla pelle del viso. Cosa stai facendo?

Quando sbattei le spalle alla superficie di legno capii che ormai ero spacciato, circondato dalla testiera dietro e dalla sua forma intimidatoria davanti. Un rivolo di sudore freddo mi scese lungo il lato del collo per il nervosismo. In pochi secondi Naruto mi bloccò con le sue gambe ai lati delle mie, il respiro affannato del mio amico soffiava sul mio viso ormai in fiamme, le labbra tremavano terribilmente come scosse da un micro terremoto, incapaci di rimanere chiuse. Schiacciai gli occhi chiusi per evitare di sprofondare nel suo sguardo ardente che mi stava riservando ed aspettai che tutto fosse finito. Il cuore ballava la samba nel petto pronto ad esplodere alla minima carezza. Ma il contatto non arrivò dove lo aspettavo. Naruto mi baciò tremante la guancia per un nanosecondo e poi veloce come un fulmine si girò a rinfilarsi sotto le coperte.

-Buonanotte- mormorò alla spicciola prima di spegnere la luce. Mi lasciò lì imbambolato nel buio assoluto, scarlatto in volto e con lo sguardo perso. Mi toccai il punto dove le sue labbra mi avevano toccato ancora stupito e terrorizzato. L'adrenalina mi scorreva ancora veloce nelle vene per lo spavento che mi aveva fatto prendere. Cosa aveva pensato di fare quel... !!

La mano poi scivolò sulle labbra che mi si erano seccate al solo fissarlo. Ancora scosso mi affrettai a coprirmi e mettermi a dormire. O almeno tentarci, dato che le immagini delle passate ore si sarebbero ripetute all'infinito nella mente malata che mi ritrovavo.

Nel ben mezzo della notte presi finalmente sonno e mi tirai il più lontano possibile lontano da lui sul letto, ancora scosso da quel bacetto innocente che c'eravamo scambiati... o meglio lui me lo aveva dato.

Nel buio in cui mi ritrovai vidi una figura bianca camminare davanti a me. Cosa ci faceva lì tutta sola? Mi ritrovai a seguirla per capire chi era, e le corsi dietro quando accelerò il passo. Veloce come il vento tentai di sforzarmi per starle dietro, ma mi dovetti fermare col fiatone un paio di volte, per vedere la persona andarsene sempre più lontana.

-No... no- mugugnai girandomi freneticamente tra le coperte. Che diavolo di sogno stavo facendo? Forse era tutta la tensione accumulata negli ultimi giorni che giocava i primi scherzi.

Al suono della mia voce si girò e mi fece segno di avvicinarmi. Finalmente s'era fermata! La raggiunsi in un battibaleno.

Senza accorgermene mi stavo ancora muovendo nel letto stringendo il cuscino al viso e rotolai giù fino a sbattere contro una forma dura.

-Sasu...?- mi sentii chiamare da una voce sonnolenta. Non aprii gli occhi ancora preso dal sogno, il respiro velocizzato mi mozzava il fiato.

Era così vicina... dalla distanza a cui eravamo potevo dire con certezza che era una donna, bellissima. Sorrisi vittorioso quando la riuscii finalmente a vederne i dettagli del suo bel volto.

-Ah...!- gemetti provando a riprendere fiato dopo la corsa. Mi sentii tremare da testa a capo, quasi mi trovassi steso su di una superficie piana, il rumore delle lenzuola appena tirate via.

-Oi, tutto bene?- mi chiese preoccupato una voce fuori campo.

La signora aveva lunghi capelli color fiamma che ondeggiavano lunghi fino alle gambe emise un risolino.

-Sasuke-kun? Quanto sei cresciuto!- esclamò solarmente aprendo le braccia, come ad accogliermi.

-Chi...?-

I suoi grandi occhioni blu si addolcirono, erano troppo simili a quelli di... spalancai sorpreso la bocca appena la riconobbi.

-Ku....-

Sul volto della donna si aprì un sorriso caloroso, lo stesso che avevo visto milioni di volte su un altro viso ben noto.

-E' da tanto che non ci vediamo, vero? Sei diventato un uomo, sono fiera di te! Come sta il mio bambino, siete ancora buoni amici come all'asilo, o litigate ancora di tanto in tanto per le cretinate più assurde?-

Zia Kushina” pensai appena prima di sentire una lacrima colare prepotente sulla guancia. Dio, sembrava fossero passati secoli dall'ultima volta che l'avevo vista. Come poter dimenticare la giovane donna che mi accoglieva con calore nel dopo asilo, quando Naruto mi trascinava senza motivo a casa sua, facendo andare nel panico mia madre? Poi naturalmente s'era abituata a questa faccenda e lei stessa veniva a riprendermi fermandosi a chiacchierare con la donna dai capelli rossi. Nel giro di pochi mesi erano diventate migliori amiche. Sempre pronta ad aiutarci con i compiti, anche se non aveva la minima idea di come, provavamo finché non ci azzeccavamo, ci portava una merenda casalinga sempre alle quattro così che lo stomachino non si rovinava per la cena, o quando appena finivamo di studiare ci rincorreva per casa, giocando con noi....

-Shh, tranquillo- sussurrò la voce proveniente dall'esterno. Kushina si avvicinò a me e con la mano calda e grande(? Ma non aveva sempre avuto delle belle manine da fata?) me la asciugò intenerita.

-Quindi è così che stanno le cose?- chiese guardandosi intorno, in alto e poi tornando a me. Non capivo niente... ma avevo uno stimolo di piangere fortissimo, come non avevo mai fatto. Perché non era andata in sogno a Naruto, che di sicuro sentiva di più la sua mancanza? Perché da me?

Quasi a sentire i miei pensieri più profondi Kushina si toccò il petto all'altezza del cuore e sorrise.

-Sono sempre con lui, Sasuke-kun, non ti preoccupare. So che non si sente mai solo quando ci sei tu con lui-

-Io ...-

-Shh- sussurrò a bassa voce per tranquillizzarmi -Continua a prenderti cura di lui per noi, va bene? Anche se non lo dà a vedere, si sente ancora solo a volte-

Mentre stupito e senza parole la fissavo, la donna si girò appena per guardare indietro e mi sorrise indicando un punto indefinito nel vuoto -Anche Minato ti saluta, vedi?-

Solo allora mi accorsi di una luce più fioca alle sue spalle che tremolava, a mo di saluto davvero.

Minato.... era stato l'esatto opposto della moglie, per quel poco tempo che passava a casa lo avevo visto raramente giocare con noi, ma Naruto andava in brodo di giuggiole ogni volta che lo vedeva tornare a casa, correva euforico ad abbracciargli le gambe affettuosissimo. Non lo nascondo, ero stato geloso di lui, di avere l'affetto e l'ammirazione del figlio tutto per sé. Minato era riservato, diligente e molto sveglio, quanto la moglie solare, caciara e scapestrata. Ma si erano amati tantissimo, ci avevano tenuto sempre d'occhio di nascosto quando rimanevo a casa loro la sera, ed era proprio lui a rimboccarci le coperte una volta crollati per il sonno. Minato era stato il mio eroe del silenzio per anni, prima che quel fatidico giorno di pioggia uscirono fuori dal guardrail, precipitando con l'auto sulla scogliera. Mentre Naruto piangeva la sua morte potei solo ringraziare il cielo che quel mattino lui si fosse svegliato con la febbre, e non era potuto andare con loro. Amara consolazione, i miei 'zii' mi mancavano ancora tantissimo. Ma è proprio da quel giorno che avevo cominciato a prendermi cura del mio amico, avevo giurato sulle loro stesse tombe di non lasciarlo mai solo, e così avevo fatto seguendolo ovunque, persino al college. Nonna era ancora arrabbiata col fatto che alla fine non ero andato in qualche università prestigiosa, accontentandomi di una facoltà vicina a casa e di terza categoria. Il massimo che Naruto si fosse potuto permettere.

Tutto a un tratto la sua figura luminosa si affievolì, i capelli mulinavano alle sue spalle sospinti da un vento inesistente.

-Pare che debba andare ora. Sii forte e un bravo come lo eri già da piccolo. So di potermi fidare di te, 'tebane!- esclamò solare dimenando le braccia forti in aria per svanire l'attimo dopo in bagliori di luce rossi nell'aria buia intorno a me.

-NO!!- urlai con tutto il fiato che avevo contro il cuscino. La persona al mio fianco mi prese tra le sue braccia e mi cullò per calmare i miei singhiozzi.

-Buono buono, era solo un sogno-

“Zia Kushina...” singhiozzai mentalmente avvicinandomi inconsciamente alla fonte di calore.

-Ci sono io qui- riprese la voce gentile. Lo sentii farmi poggiare il capo sul suo petto, sotto il quale il cuore batteva piano, una mano mi carezzava la guancia ancora umida di lacrime.

-Sasuke- sussurrò la voce vicina, muovendo col respiro i capelli fini della mia frangetta -Sei sveglio?-

Dove...? Oh, è vero sono in camera mia... Era stato un sogno quello? Era sembrato così vero, sentivo ancora il calore sulla guancia nel punto in cui Kushina mi aveva carezzato..

E' forse di Naruto la mano che mi sta toccando il viso?! Tentai di non andare nel panico e feci tutto quello che potevo per non muovermi e far finta di dormire quando mi accorsi che era veramente lui, sbirciando appena da dietro le ciglia. Era già disdicevole che un Uchiha piangesse nel sonno, farsi coccolare e consolare nel mentre poi era proprio fuori discussione! Non mi mossi dalla mia posizione scomoda, ma almeno potevo maledirlo mentalmente. Domani avrei fatto finta di niente come al solito, come se niente fosse accaduto. Per quanto imbarazzante questa dannata situazione potesse diventare.

-Se sei ancora addormentato allora...- soffiò sul mio viso per provocarmi, sospingendo i capelli della mia frangetta sul viso e facendomi il solletico sotto il mento, poi, non ricevendo nessuna reazione fece un rumore strano, come una pernacchia. Mi stava facendo una smorfia?!

Non contento mi tirò i lati delle labbra in su, ridendo a bassa voce.

-Guardalo lo sciupa femmine Uchiha! Che fesso!-

“Oh, quando è troppo è troppo! Ora apro gli occhi e lo picchio! Dannato usuratonkachi!”

Come osava solo toccarmi mentre dormivo, e beffarsi di me?! Domani gliele taglierò quelle dannate dita!!

Dopo minuti di dibattenti dubbi decisi di sollevare appena le palpebre, pronto a fargli una scenata degna del nome Uchiha. Nello stesso momento sentii un paio di mani tirar su il viso dal suo petto caldo e piacevole dove ero stato posto precedentemente, lisciare sotto il mio mento per poi andare a spostare i ciuffi che ricoprivano i miei occhi, scoprendo meglio il mio viso pallido. Gli scappò una piccola risata, ma non so per quale motivo sembrava diversa da quella schernitrice di un minuto fa. Da sotto le ciglia riuscii solo a vederlo chiudere gli occhi e tendere le labbra in avanti...

Non si sa per quale ragione, forza o disegno divino, l'attimo successivo Naruto poggiò le labbra sulle mie, in un bacio delicato e leggero come una nuvola, traendomi verso di lui con possessività.

“… Eh?”

Prima che mi potesse vedere chiusi di scatto gli occhi, nel panico più nero. Non potevo davvero farmi beccare, sarebbe stato imbarazzante per entrambi! E non ero sicuro di cosa avrei detto o fatto in quella situazione!! Di attimo in attimo sentii il calore inondarmi le gote, temevo mi scoprisse proprio per quello. Dannazione, mi bruciavano terribilmente a contatto con le sue e i capelli biondi che mi facevano il solletico. Invece continuò tranquillo ed indisturbato a passare le sue labbra piene sulle mie con una delicatezza insostenibile.

Era... era questo che si provava a baciare qualcuno? Era così normale sentire la pelle che si scaldava rapidamente, e la sensazione della carne vibrata da piccole scariche elettriche? Inebriarsi sentendo il profumo della sua pelle così vicina, godere dei piccoli e timidi picchi che dava con le sue labbra carnose, sentire le sue guance poggiate sulle mie e i menti sfiorarsi? Era solo lui a suscitare questo turbinio sconvolgente dentro di me? O solo io il povero fesso ad emozionarmi per così poco?!

Immobile e rigido come un asta d'acciaio, non mi calmai abbastanza da godere a fondo dei brividi piacevoli che scorrevano lungo la mia colonna vertebrale. Per la sorpresa quasi aprii le labbra per dargli più libertà di movimento ed approfondire il contatto a me alieno, ma ben accetto, ma nel preciso momento in cui partorii anche l'idea si ritrasse velocemente e sentii il fruscio delle coperte che si stava tirando addosso.

“Già finito?!” esclamai insoddisfatto all'interno della mia mente, provando a sbirciare da sotto le palpebre nel buio della stanza per capire la sua prossima mossa. Naruto non tornò da me, si tirò le coperte fin sopra le spalle nude e fece finta di dormire.

-Svegliati ti prego, Sasuke- lo sentii sussurrare dopo un interminabile istante. Poi il silenzio si fece padrone della stanza. Mi sentivo turbinare mille pensieri nella testa, la confusione più totale... e mi si era anche addormentata la schiena, diavolacci! Mi stiracchiai piano, non troppo dato che dovevo fingermi addormentato e girai la testa dalla parte opposta a lui, mordendo il cuscino per evitare di urlare, scarlatto in viso oltre l'immaginabile.

“Che cavolo è successo!?!”

  
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