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Autore: Tom_TheBest    16/05/2012    0 recensioni
a causa di un trauma subito da piccola,Emily;una ragazza di 14 anni,teme i cani e al suo 14esimo compleanno,i genitori le regalano un cucciolo di pastore tedesco.ed essi credendo già superata la fobia cercano di far estaurare un rapporto tra Book ed Emily,intanto lei cerca vari modi di sbarazzarsene,e mentre uno ad uno falliscono si creerà un rapporto di amicizia e complicità trai due.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3- un sabato insieme Quella mattina mi svegliai un po’ scossa,aprii la porta lentamente e misi la testa fuori per vedere se “l’essere” girasse in quella zona. Con mia sorpresa non c’era. Quindi mi avviai in cucina. Trovai due post-It: buon dì tesoro sono in palestra! Fai i compiti e la doccia. ciao! MAMMA. L’altro: sono andato a fare la spesa tornerò per l’ora di pranzo .un bacione. PAPA e mio fratello era a scuola. Io, sola in casa con un’essere, rabbrividii. Lo trovai legato al guinzaglio in soggiorno che mi guardava con aria strana. Salii su una sedia.<> iniziai a ragionare.<< io ho paura di te, anche se tu vuoi stare con me rischiando di cecarmi seriamente un’occhio.>> effettivamente era vero: avevo una fobia dei cani da quel giorno. Come faccio a superarla. mi chiedevo. Se lo ammetto sembrerei una mollacciona e la voce arriverebbe anche in classe mia,non osa immaginare l’espressione dei miei compagni quando percorrerei il corridoio. Mentre immaginavo la scena il cane non c’era più, neanche il guinzaglio,si doveva essere sciolto il nodo. Presi un coperchio per padelle giganti, dalla cucina e un mattarello dal cassetto sotto il lavello. Tesi il braccio munito di mattarello verso l’angolo del soggiorno, come si fa con la pistola nei film d’azione,e girai, ma non era lì.allora andai al piano di sopra, non era neanche lì. Lo trovai mezz’ora dopo appisolato sulla tazza del bagno con il muso asciutto,quindi pensai di dovergli dare del cibo e dell’acqua tornai in cucina e presi le ciotole dalla scatola rossa misi le crocchette. Mi sorprese durante la preparazione toccandomi con il muso la schiena mentre ero chinata. Balzai sul ripiano tra i fornelli spenti e il lavello. Lui mi guardava con degli occhioni dolci e amichevoli ma non troppo convincenti e affidabili decisi di rimanere lì finchè il pargolo di pochi mesi non si sarebbe coricato a nanna. Penso, di essermi addormentata io,invece di lui ,una mezz’ora,penso; comunque mentre io riprendevo i sensi della pura realtà, lui dormiva beatamente ai miei piedi,sotto il lavello, a fianco alle ciotole. Suonò il citofono, e lui si svegliò, << sono la mamma aprimi Emily!>> per andare ad aprirle cercai un percorso strategico per non toccare mai con i piedi a terra in modo che l’essere non mi si potesse avvicinare. Passai dal ripiano della cucina al divano dal divano alla poltrona, ma mentre allungavo il piede per andare sul tavolino il citofono suonò ancora facendomi spaventare e cadere sbattendo la gamba sulla poltrona. Mi trovai sdraiata per terra e l’essere che si avvicinava sempre più, ma prima ancora che mi raggiungesse persi i sensi e sprofondai in un sonno a cui non potei resistere.
  
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