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Autore: Paolina91    16/05/2012    2 recensioni
Honey ha un sogno diventare una ballerina professionista ma questo desiderio sarà ostacolato dai genitori, quando la sedicenne andrà a New York per il concerto dei Tokio Hotel insieme alla sua amica la sua vità cambierà totalmente. Chissà cosa succederà nella vita dei quattro musicisti tedeschi e in quelli della bella ballerina.
Genere: Romantico, Sportivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6

Due settimane passarono in fretta.
Honey aveva recuperato tutte le materie e i suoi genitori erano molto fieri di lei.
Maggio era già arrivato.
Ormai mancavano solo due giorni al concerto.
Lei e Jennifer sarebbero partite il giorno seguente per la Grande Mela.
Sarebbero rimaste là per tre giorni.
Non vedevano l’ora.
Honey era riuscita ad imparare tutti i testi a memoria.
Aveva continuato a lavorare sulle coreografie proprio come stava facendo in quel momento.

Il suo insegnante la osservava seriamente.
Fra di loro le cose non andavano molto bene.
Si limitavano a due ore di prove ogni martedì e giovedì.
Mentre per quanto riguardava le lezioni, non avevano più studiato insieme.
Honey si lasciò cadere sul parquet lucido della sala prove.
-Honey forza alzati! Dobbiamo provare ancora. –
Non lo aveva mai sentito così freddo.
-Non ci riesco. Ho i muscoli a pezzi, i piedi completamente distrutti. –
Lui scosse la testa.
-Non mi importa. Tu hai voluto fare queste coreografie e adesso devono risultare perfette!-
-Basta io me ne vado! Ci vediamo settimana prossima. –
Disse con tono che non ammetteva repliche.
Gabriele si arrese pensando che non era un suo problema se non avesse passato le selezioni.

La mora uscì dalla palestra completamente sudata.
Era stanca come non mai.
Per fortuna che il giorno dopo non sarebbe andata a scuola.
Avevano il treno alle 11 di mattina.
E il concerto sarebbe stato sabato.
Arrivò a casa abbastanza velocemente.
Salutò i genitori.
Non sapevano nulla della prova che la figlia avrebbe dovuto sostenere; gliene avrebbe parlato quella sera.
Sperava che non si arrabbiassero troppo.
Però le avevano già permesso di riprendere il corso di danza.
Era già un passo in avanti.


Mancava ormai pochissimo al fatidico momento.
Erano tutti seduti a tavola.
L’atmosfera era tranquilla.
Toccava a lei.
Le parole le morivano in gola.
Sua sorella la incitava a parlare continuando a prenderla a calci sotto il tavolo.
-Mamma, papà devo parlarvi. –
I suoi genitori la guardarono spaventati.
Ma quando Honey mostrò loro il foglio del concorso tirarono un sospiro di sollievo.
-E’ una bellissima opportunità tesoro. –
La madre la abbracciò.
Anche suo padre aveva cambiato idea sulla danza e ne era felicissima.
Era andato tutto bene.
Finita la cena decise di andare a dormire presto.
La mattina si sarebbe svegliata presto.
Doveva ultimare i preparativi.


La mattina arrivò prestissimo.

Era agitata per il suo promo concerto.

Cominciò a prepararsi, indossò un paio di jeans scuri e stretti che le fasciavano perfettamente le gambe, una maglietta rosa abbastanza leggera ma comunque a maniche lunghe, le sue asics bianche e viola.

Ora arrivava il punto più difficile, il trucco e parrucco.

Decise di lasciare i capelli al naturale: mossi.

Per quanto riguarda il trucco mise uno strato di fondotinta abbastanza scuro, matita dentro l’occhio e sulla palpebra ombretto rosa pastello e uno strato di lucidalabbra.

Finì di sistemare lo zaino con le poche cose che le servivano, prima di uscire di casa abbracciò la sorella augurandole buona fortuna per il ballo dell’ultimo anno.

Suo padre la stava aspettando in macchina.

Dovevano andare diretti alla stazione dove avrebbe trovato la sua amica.

Erano entrambe elettrizzate, stavano per assistere al concerto dei loro idoli.

-Honey abbaiamo vinto il meet and great!- l’annuncio che le aveva appena fatto la sua amica l’aveva lasciata senza parole.

-O mio dio sono… non so cosa dire! Grazie….- questo significava che poteva consegnare il regalo che aveva preparato.

Aveva unito la bandiera americana con quella tedesca disegnando al centro un cuore e in più aveva anche scritto una lettera.

Arrivarono finalmente a New York; in brevissimo tempo arrivarono all’esterno dell’edificio.
La fila era lunghissima.
-Uffa Jenny di questo passo saremo in ultima fila!-
-Tranquilla basta spingere per avanzare un po’. –scoppiarono a ridere, quando poi Honey posò lo sguardo sulla porta riconobbe subito due occhi azzurri ai quali era molto affezionata, anche lui l’aveva notata e si stavano sorridendo.
-Niente spinte amica mia, ho trovato una soluzione migliore!-
Tim una volta aperte le porte scortò le due fino alla prima fila, le due si attaccarono alle transenne per non perdere il posto.
Mancavano meno di due ore all’inizio del concerto, in sala le fans stavano già intonando i pezzi e Honey aveva la pelle d’oca per l’emozione.

Fra pochi minuti le vincitrici del meet and great potranno incontrare i ragazzi.
Honey sentiva solo il battito accelerato del suo cuore che batteva contro la cassa toracica.

Fuori dalla porta si sentiva un vociare e dei passi che si avvicinano.

L’emozione era tanta e bastava guardare le ragazze per capire come erano agitate.

La porta finalmente si apre rivelando quelle quattro figure strepitose.

Honey resta a bocca aperta, non riesce quasi a respirare trovandoseli davanti.

Le guardie del corpo spiegarono come si sarebbe svolto l’incontro.

Prima avrebbero fatto le foto e successivamente i ragazzi avrebbero autografato cd e altri gadget.


Era il suo turno.

Aveva le gambe molli per l’emozione.

In fin dei conti non capita tutti i giorni di poter vedere da così vicino i propri idoli.

Honey si mise fra i gemelli come tutte le altre ragazze, cercò di sembrare il più naturale possibile e soprattutto di non scoppiare a ridere per quello che stavano commentando i gemelli.

Avevano commentato ogni singola ragazza che si fotografava con loro, sicuramente Tom stava cercando la sua grupie per quella serata.

Su di lei avevano fatto apprezzamenti abbastanza coloriti.

Ma tanto prima di lasciare quella stanza i ragazzi avrebbero capito con chi avevano a che fare.


Finite tutte le foto i ragazzi si avvicinarono per gli autografi.

Quando se li trovò di fronte prese dalla borsa oltre che al cd anche il regalo da consegnare.

Prima che Bill se ne andasse –Das ist ein klein Geschenk. –

I quattro strabuzzarono gli occhi per la perfezione di quella semplice frase.

Avevano notato che tutte le ragazze masticavano il tedesco ma lei era la perfezione in persona.

Bill si fece coraggio –Vielen Dank… warum sprichst du Deutsch?-

Lei sorrise imbarazzata spiegando brevemente che per metà era tedesca.

I ragazzi le sorrisero e dopo averla nuovamente ringraziata lasciarono la sala.


Honey però aveva notato lo sguardo imbarazzato dei gemelli e quello divertito del bassista e batterista.

Erano rimasti colpiti, lei capiva il tedesco quindi anche tutti i commenti che si erano scambiati.

Era la loro prima figuraccia con una ragazza americana.

Lei si era divertita e per qualche secondo era stata al centro dell’attenzione.

Jennifer l’abbracciò stretta.

-Wow… che coraggio amica. –

-Già non so nemmeno io come ho fatto a parlare… quando li avevo così vicini pensavo di svenire. Poi non sai che commenti che facevano su ogni ragazza. –

Scoppiarono a ridere.

-Scusa ma come facevi a sentirli se eri distante quanto me?-

-Tesoro leggevo il labbiale per me il tedesco non ha segreti. –

Erano una coppia straordinaria loro due.


Erano da poco tornate nella sala principale.

-Insomma che hanno detto di me?-

-Sei stata molto apprezzata… insieme a me. Poi le altre non hanno avuto voti altissimi. –

-Non ci credo danno pure i voti?-

-Certo…. Su adesso basta che sta per iniziare l’intro. –


La note della chitarra e del basso accompagnate dalla batteria si diffusero velocemente nella sala lasciando il pubblico senza fiato.

Honey aveva già riconosciuto la canzone, non vedeva l’ora però di sentir cantare Bill dal vivo.

Si guardò intorno notando che tutti erano molto concentrati sullo show e moltissime ragazze avevano dei cartelloni per i gemelli.

Infatti Bill e Tom erano i più apprezzati dalle fans, sia per la loro bravura ma soprattutto per la bellezza fisica che era innegabile.

Però Honey credeva che per essere fans al 100% bisognasse essere fans soprattutto della musica e delle canzoni.

Riportò lo sguardo sul palco dove Bill si muoveva in continuazione mandando in visibilio tutte loro.

In quel momento si sentiva completamente bene.

Era nel suo mondo.

Il mondo della musica e non avrebbe mai voluto abbandonarlo.

Le canzoni si susseguivano troppo velocemente per i suoi gusti.

Il loro sogno stava per sfumare sulle note di By your side.

Sentiva le lacrime che premevano prepotentemente per poter uscire.

Non era riuscita a trattenerle.

Ora vedeva tutto offuscato ma non le sfuggì lo sguardo che tutti e quattro duranti i ringraziamenti le rivolsero.

Un sorriso le nacque spontaneo.

Era riuscita a stupirli.

Forse anche le fans americane sarebbero diventate importanti per loro.

Non poteva saperlo perché non li avrebbe mai più incontrati.

Lasciarono la sala immensa.

Prima di uscire definitivamente diede un ultima occhiata al palco.

Poteva ancora vederli la sopra brillare come delle stelle.

Sicuramente la data di quel concerto le sarebbe rimasta impressa per tutta la vita.



Una volta fuori dal palazzetto dello sport, cercarono un taxi che le accompagnasse all’albergo.

New York era troppo caotica.

Trovare un taxi sembrava impossibile.

Ma poi accanto a loro passò il loro angelo salvatore.

Salirono a bordo della macchina ringraziandolo.

-Non so come ringraziarti… -

-Smettila… non sei in debito con me piccola. Non sapevo della vostra passione per i Tokio Hotel. –

Le due si guardarono sorridendo.

-Beh Jenny li segue da parecchio, io solo da aprile. E incontrarli è stato fantastico. E tu perché non mi avevi detto che lavoravi per loro?-

Tim sorrise –Semplice non lo sapevo che avrei lavorato con loro… mi hanno assunto poco fa. E devo anche comunicarti qualcos’altro. –

-Dimmi. Non tenermi sulle spine. –

-Li seguirò come bodyguard anche i Europa. –

Il sorriso scomparve dal volto della mora.

-Ah… beh sono felice per te. –

Disse fingendo.

Dentro di lei si sentiva morire.

Le stavano portando via quello che avrebbe potuto essere un ragazzo perfetto per lei.

-Non serve che fingi con me… anche a me dispiace lasciarti qui. Se vuoi possiamo provarci comunque!-

-Ci penso….-

Erano arrivate al loro hotel.

Entrarono velocemente salutando i ragazzi della reception.


La loro camera era molto semplice.

Sicuramente non l’avrebbero osservata nei minimi dettagli visto la stanchezza che avevano addosso.

Honey prima di addormentarsi pensò al ballo della sorella.

Chissà come era andato?

Il ballo dell’ultimo anno era sempre stato molto importante per qualsiasi ragazza.

Precedeva gli esami, per gli studenti era l’ultima occasione di svago prima del grande impegno.

Si addormentò velocemente.



**


Hilary era al ballo fasciata nel suo splendido abito color argento.

Il tutto abbinato con degli accessori stupendi.

L’aveva aiutata Honey nella scelta e doveva ammettere a se stessa che così era stupenda.

Il suo compagno di classe sarebbe passato a prenderla.

Lei sapeva che Ryan era segretamente innamorato di lei, ma non voleva illuderlo.

In fin dei conti al termine degli esami sarebbe partita per la Germania.

Sentì il campanello, si affrettò a scendere le scale mostrandosi al ragazzo e ai genitori che restarono senza parole.

Dopo le foto di rito partirono alla volta della festa.


La musica, le luci e tutto il resto creavano un atmosfera unica.

Sarebbe stata la serata da ricordare per tutta la vita.

Ballarono tutto il tempo, chiacchierando del college.

Entrambi avrebbero abbandonato la loro città natale per andare dall’altra parte del mondo.

Avevano dei dubbi, cosa avrebbero fatto senza la loro famiglia?

Ma un'unica certezza: realizzare il loro sogno.

Mancava pochissimo alla conclusione della serata.

E secondo la bionda non sarebbe potuta finire in maniera migliore.

Ci fu un bacio.

Atteso da entrambi per 5 lunghissimi anni.

Il bacio più bello della sua vita.

Hilary però sentiva che doveva chiarire delle cose con lui.

-Sai che non possiamo stare insieme vero?-

-Purtroppo… anche se mi piaci da una vita dovrò rinunciare a te per altri 5 anni. –

-Che stai dicendo?-

-Beh possiamo restare in contatto. –

-Mi stai chiedendo di aspettarti?... non posso voglio vivere la mia vita. –

-Hai ragione… meglio se andiamo adesso. –

Hilary ritornò a casa.

La serata si era conclusa male ma almeno aveva chiarito tutto con lui.

Ora avrebbe dovuto pensare solo allo studio per gli esami e ai preparativi per la partenza.

  
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