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Autore: Horrorealumna    16/05/2012    3 recensioni
C’è un posto abbandonato e dimenticato nel profondo del cuore di ogni essere umano, dove la realtà e la finzione sono un’unica cosa, dove la verità e la bugia non hanno alcun valore e la paura del silenzio non esiste, così come quella della morte.
E io ne ero completamente a conoscenza.
Il resto del mio cuore era accanto ad una bambina sui sette anni, dai capelli corti e neri, in una città lontana, chiamata Silent Hill.
Genere: Horror, Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Mason
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fear of ...'
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Il Diario Di Alessa
 
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La fotografia sembrava essere abbastanza vecchia. Era stata messa in una semplice cornice nera ed era poggiata sul macchinario, rivolta verso il lettino. L’afferrai delicatamente e osservai quel viso: una ragazza dai corti capelli scuri, sembrava stesse a guardarmi; un ciuffo di capelli le ricadeva sull’occhio destro; lo sguardo amareggiato era rivolto altrove, non all’obiettivo; le labbra erano piccole e carnose. La cosa che mi colpì di più fu il suo abbigliamento: indossava un’uniforme scolastica... identica a quella di quell’altra ragazza che si era dissolta nell’aria nella sala caldaia della Midwich! Erano la stessa persona quindi?!
La ragazza nella scuola, però, portava i capelli più lunghi; per di più la foto mostrava una bambina, non una ragazza!
La foto di una bambina... in un ospedale?
Subito affiorò nella mia mente l’immagine di quella barella all’esterno dell’ospedale.
Alessa... un nome strano.
- Ma se questa è una stanza per pazienti – mormorai a me stesso – perché si trova nel piano inferiore, sotto una botola?
In effetti, questa era l’unica stanza presente nel sotterraneo, oltre ai tanti magazzini di medicine.
 
Silenzio.
Eppure mi sembrava di udire un profondo respiro venire dal lettino.
 
Gli occhi di quella ragazza, Alessa, erano davvero meravigliosi: anche se la foto era priva di colori, potevi riconoscere nei suoi occhi dei lineamenti eleganti ma, allo stesso tempo, malinconici.
Era curioso: quella bambina somigliava moltissimo alla mia piccola Cheryl... ma non potevano essere la stessa persona! Sul retro della foto c’era scritto: 1976.
Quindi quella foto era stata scattata sette anni fa, quando Cheryl era ancora una neonata.
Eppure la somiglianza era a dir poco stupefacente.
Notai che il contorno della foto era nero e stropicciato, come se fosse stato bruciato.
Strano.
Posai la foto al suo posto, sempre osservandola, e afferrai il diario poggiato là accanto. Era rivestito di cuoio ma la copertina era sporca di sangue; sulla copertina, con una graziosa calligrafia, c’era scritto:

Diario di Alessa

Quindi era il diario della bambina nella foto.
Lo aprii: era pieno di strani disegni e simboli; le ultime pagine scritte erano macchiate di sangue.
Le lessi:
 
23 Marzo
Ho provato ancora. Ho ficcato l’arnese nella pancia per vedere se il dolore finiva, ma invece no... non ce la faccio più. Mamma e altri signori sono venuti; facevo finta di dormire e li ho sentiti avvicinarsi a me. Parlavano e parlavano... credo che gli adulti sappiano fare solo quello...
 
24 Marzo
Quando mi sono addormentata veramente mi hanno fatto qualcosa, ne sono certa. A volte mi chiedo il perché... si sono arrabbiati molto quando hanno visto le ferite sulla pancia. In effetti hanno ragione...
 
27 Marzo
Non posso scriverti sempre, diario: quelle donnacce, quando mi vedono, iniziano ad agitarsi e, delle volte, mi legano al lettino e mi mettono gli aghi nel braccio; dicono che vogliono vedermi dormire ma HO BISOGNO DI ARIA! Voglio vedere il cielo... tutto questo tempo... ho dimenticato quanto è accecante la luce del sole.
 
29 Marzo
... mamma ...
 
2 Aprile
Il mio angelo mi ha dato una buona notizia: presto potrò togliere le bende dalla faccia... il resto del corpo ancora no. Volevo sorriderle ma già scrivere sul diario si sta rivelando una tortura con tutte queste flebo e tutte queste bende... avrei tanto voluto continuare a dormire, come dicono quelle donne... credo che non si riferiscano al normale sonno... credo si riferiscano al coma...
 
11 Aprile
Saranno iniziate le belle giornate... no!
Vorrei giocare fuori come gli altri bambini... ma non a casa mia... a Silent Hill... no... la odio...
L’unica che ancora mi mantiene viva è l’amore del mio... ma chi voglio prendere in giro... non esiste!
 
13 Aprile
Credo che oggi sia una giornata importante per --------
Oggi pomeriggio il ciccione ha fatto uscire l’angelo dalla stanza... poi è arrivata mamma.
Credevano stessi dormendo ma sono brava a fingere.
Sussurravano velocemente qualcosa. Non ho capito tutto, ma parlavano di me.
 
16 Aprile
Stanno parlando ancora una volta. Con loro c’è anche il papà della mia sorellina. Come lo odio!
Sembrano agitati. Questa volta non parlano di me!
Dicono che qualcuno presto verrà a trovarmi!
Che bello!
 
17 Aprile
Mi hanno svegliata le urla di quelle infermiere. L’orologio segna le 03:30. Voglio dormire.
 
Sono spaventati. Si agitano.
 
Vorrei chiedere il perché ma credo di aver perso la voce durante “l’incidente”.
 
Parlano di morti che stanno tornando in vita.
 
Parlano di bambini deformi.
 
Parlano di esseri mostruosi.
 
Parlano di inferno, di apocalisse.
 
Parlano del cielo vuoto e della polvere che viene giù dalle nuvole.
 
Parlano di persone ridotte ad ammassi di schifezze.
 
Gridano e si lamentano.
 
Mi piace.
 
18 Aprile
Nessun suono. Posso riposare in pace. Tutto tace.
 
19 Giugno
Non ti ho scritto molto perché mi sono divertita moltissimo.
Lei mi ha fatto gli auguri: oggi è il mio -------------- compleanno.
E’ spietata ma gentile; le voglio bene.
Chissà come sta l’altra...
 
21 Giugno
Mamma sta male... non la vedo da molto...
 
22 Giugno
L’infermiera gentile sembra impazzire. Si guarda intorno come se non credesse ai suoi occhi. Si ostina a portarmi quella schifosa zuppa fredda. Non posso usare bene le mani... altrimenti l’avrei buttata a terra!
 
23 Giugno
Mamma si è ricordata del mio compleanno... dopo quattro giorni!
Mi ha regalato un ciondolo sferico che si può aprire: è completamente argentato e, appena userò le mani, ci metterò dentro qualcosa. Lo porto al collo adesso.
Mamma sembra scossa...
Dice che l’ospite arriverà presto...
 
24 Giugno
Io conosco l’ospite...
Lui non si ricorda di me, ma io lo ricordo benissimo.
Non potrei mai dimenticare il suo volto.
La mia ----- mi ha detto chi è... stavo per piangere dalla gioia!
 
25 Giugno
Tanti auguri a lei
Tanti auguri a lei
Tanti auguri felici
Giorni lieti per te!
E’ anche il mio compleanno! Solo io lo so!
 
26 Giugno
Riceverò l’ospite con il mio nuovo ciondolo. Vorrei guardami allo specchio... ma cosa ci vedrei dentro, riflesso?
30 Giugno
Presto arriverà.
Ho già un bel piano per accoglierlo calorosamente e felicemente. E’ un sogno che si realizza.
L’ultimo dei sogni...
Ah, avrei un altro desiderio: vedere la piccola Claudia... chissà come sarà cresciuta e diventata bella; io sono un mostro...
 
2 Luglio
Manca poco, lo so.
 
3 Luglio
Non ho detto a mamma che so chi è l’ospite.
Meglio non rivelarle ancora che... o forse lo sa?
 
4 Luglio
Il mio angelo diventa ogni giorno più strano.
Il mio fantasma diventa ogni giorno più forte.
 
5 Luglio
Chissà se LEI si ricorda di me... non credo: era un infante quando la tenevo in braccio e le cantavo la ninnananna.
 
18 Luglio
Manca poco, lo so.
 
22 Luglio
Sì li sento! Stanno arrivando!
La mia ----- dice che li accoglierà. E io devo prepararmi. Oggi lei mi ha persino pettinato i capelli. Erano secoli che non accadeva. Ho cercato di canticchiare ma dalla gola non esce alcun suono. Sono felice.
Si sta svegliando... la sento...
Sarò --------... finalmente!
Vorrei tanto incontrarlo di persona ma ci vorrà tempo...
 
PS: Ho già addosso il ciondolo!
 
23 Luglio
Mi sente...
La mia ----- è andata a trovarli.
 
24 Luglio
Sono partiti.
 
25 Luglio
Sono arrivati.
La città, adesso, è tutta SUA.
Il tempo si ferma...
Mi sveglio...
L’incubo sta per terminare!

 
 
Cos’era questo? Uno scherzo?
Il 25 Giugno era il compleanno... di Cheryl!
Io e Jodie la trovammo quel giorno e...
Il diario terminava lì...
Anzi no!
Mentre formulavo gli ultimi pensieri, vidi sbucare dalla pagina bianca una scritta rossa... sangue, sbucato come per magia a formare una frase:
 
Che buffo! Continua a fissare la mia foto e il mio diario sembra piacergli... peccato non possa ancora vedermi...
C’è ancora tempo per quello, in effetti...

 
Mi venne quasi un colpo leggendo quelle parole...
Qualcuno mi osservava... Alessa?
Posai il diario, aperto, al suo posto.
Respirai: in quella stanza era davvero impossibile farlo... mi sentivo soffocare.
- Allora vattene!
Una voce... oh no! Ancora no!
Prima di lasciare la stanza, mi voltai a dare un ultimo sguardo alla foto.
Mi chiedeva aiuto...
Ma io devo pensare a Cheryl...
Mi dispiace, Alessa...
 
Chiusi la porta.
 

Cheryl?
Povero illuso!
Se tu sapessi la verità, Harry Mason, daresti la vita per salvarmi.
Tanto, volente o nolente, sarai tu a strapparmi dall’incubo.

 
 
   
 
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