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Autore: audreyslook    16/05/2012    6 recensioni
"Perchè?" gridai. Lui si girò e mi sorrise, era parecchio brillo. "Perchè mi hai lasciato! Io....sono incinta!" gridai, nuovamente. Lui mi raggiunse correndo e mi guardò. "Scherzo, era per creare l'effetto drammatico! Come nei film, hai presente?"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO
"Quando impararei a non rispondermi, signorina?" le grida di mia madre risuonavano nella stanza. "Quando tu imparerai a conoscermi e non a giudicarmi come fai ogni santissimo giorno!" sputai quelle parole, non rendendomi conto di cosa stessi dicendo.   Solo di una cosa mi accorsi in quel momento. Le 5 dita di mia madre ben piazzate sulla mia guancia. "Te ne vai a Londra." 5 parole...5 cause:  nuove amicizie, nuova casa, nuova scuola, nuova città...nuova vita! E' stato lì che il mondo, sembrava essermi crollato addosso.  "Non puoi farmi questo..tu...non te lo permetterò!" gridai, piangendo. Ovviamente, quella che consideravo mia madre, non mosse un dito, niente rimpianti, niente di niente! Ti piace vedermi soffrire? Ti piace vedermi combattere? Bene. Soffrirò, combatterò. Stavo  lasciando un pezzo della mia vita, alla mie spalle ed io, bhe io non me ne rendevo neanche conto. In quel momento volevo solo scappare via. Inutilmente. Si, inutilmente perchè stavo già andando via. La differenza? Semplice. Quella, almeno, era una MIA scelta, questa mi è stata imposta da un essere superiore a me. Sentirà la mia mancanza quella donna? Io speravo di si..A Londra viveva mio padre con la nuova compagna. Mai vista. Di lei sapevo solo il nome e l'età. Caroline. 35 anni, 10 anni di differenza tra lei e mio padre. Mio padre è sempre stato un uomo affascinante, anche adesso a 45 anni. Simpatico e estroverso. La valigia era bagnata da lacrime doloranti. Pensavo a tutto ciò che poteva accadere in una città completamente diversa da quella che, il giorno dopo, avrei dovuto abbandonare per un bel tempo. I miei monologhi interiori furono bloccati da un messaggio che stava facendo vibrare, il mio cellulare. *Mi mancherai tantissimo, te lo giuro. Ti penserò sempre. Fallo anche tu però ok? Non fare casini. Ti voglio bene. Simona.* Ecco che le mie lacrime continuano a cadere inzuppando anche il cellulare.



Era una giornata fredda a Londra..essendo il 15 di Settembre.  Già. 15 di Settembre. 3 anni dal mio arrivo qui a Londra.  Mi presento. Sono Renesmee ma, vi prego non considerate il mio nome..chiamatemi Nessie.  Dicevo? Ah, si sono Nessie. Una ragazza che si deve sbrigare altrimenti, rischia di arrivare in ritardo a scuola. Scendo velocemente le scale e raggiungo la cucina. "Ciao" salutai mio padre con un semplice 'ciao'. Non mi piacciono le infusioni mattutine. "Ciao Caroline" salutai,invece, la compagna di mio padre. "Ciao tesoro" risposero all'unisono. Da quando mi sono trasferita ho capito che donna dolce e premurosa fosse Caroline. Dopo aver chiuso la porta con 'delicatezza', mi avviai verso la scuola. "Nessie! Nessie!" mi sentii chiamare. "Ciao Alice" risposi quando la mia amica mi raggiunse. "Allora, novità?" non ci posso credere pure lei..."No..senti non è che ti sei dimenticata qualcosa?" chiesi io per spronarla. Cazzo, mio padre e Caroline va bene ma, lei. No, lei non se ne poteva dimenticare! "Hai ragione. Senti Nessie ho lasciato il cellulare nella tasca posteriore dello zaino. Me lo potresti prendere?" Fanculo. "Certo Alice" Aprii la cerniera della tasca e..."   Alice qua non sta niente!" dissi io, scocciata.  "Guarda bene!" Infondo c'era qualcosa. Una scatoletta. La aprii. "Ma-Ma allora non te lo sei dimenticata Alice!" la abbracciai forte, forte. Sapevo di poter contare sulla mia Alice. "E come me lo potrei dimenticare il giorno del tuo compleanno? Auguri Nessie! Ah, i dolci 16 anni!"  Aprii la scatoletta e ci trovai una bellissima collana con appeso 'Nessie'. Guardai la mia amica con occhi sognanti, la abbracciai, ringranziandola. Ci avviammo verso la scuola, finalmente. "Che hai alla prima ora?" mi domandò la mia amica, non appena fu varcato il cancello. Il chiasso che provocavano gli altri studenti era insopportabile e terribilmente alto! "Blown, matematica. Tu?" urlai, per farmi sentire o almeno capire. "Torricelli, arte! Vabbè ci vediamo alla prossima ora Nessie." La mia amica si allontanò e così feci anch'io dirigendomi verso l'aula 234. Varcai quella soglia che divideva il corridoio con la classe e, con molto stupore, vidi che c'era solo un ragazzo seduto all'ultimo banco. Lui alzò la testa, osservandomi e poi mi sorrise. "Buongiorno" accennai io, con un pò di imbarazzo. "Ciao" mi rispose il ragazzo. "Ehm...posso?" feci io, indicando con l'indice la sedia affianco alla sua. "Certo" acconsentì lui, sorridendomi. "Uh, che maleducato!" fece lui, schiaffeggiandosi la fronte con il palmo della mano. "Sono Niall Horan" disse poi, porgendomi la mano. "Ciao Niall Horan" gli strinsi la mano "Io sono Renesmee Cosgrove. Ma per favore chiamami Nessie. E' troppo strano Renesmee" divenni rossa per l'imbarazzo. Ma Niall mi sorrise e disse: "Renesmee è bellissimo!" Lo ringraziai e intanto, minuto per minuto la classe si incominciava a riempire. Neanche me lo ero accorta! Troppo presa dagli occhi celesti del ragazzo. Nel frattempo, entrò anche il professor Blown. Il bello del primo giorno di scuola è che non si fa una pippa. "Signorina Cosgrove!" esclamò appena finì l'appello. "Oggi è il suo compleanno! Auguri!" Porca put..."Ehm..grazie prof." Mi sentivo troppo osservata. Era il mio compleanno, embè? Con mia profonda gioia, potevo vedere che anche il mio compagno mi fissava. "Auguri Renesmee, non me lo avevi detto che oggi compivi gli anni" mi sussurrò   una voce, calda, dolce che mi face rabbividire l'intera spalla. "Non era necessario, credimi" risposi con la testa basta.  Passò un'ora e cercavo disperatamente Alice. Camminavo, guardandomi a destra e a sinistra. Mi facevo spazio tra la folla ma, qualcosa andò storto e andai a finire contro qualcuno. "Sc-scusa.."balbettai raccogliendo i libri che avevo fatto cadere al ragazzo. ..."Hei, Renesmee!" non appena mi alzai, riconobbi la figura. "Hei, Niall...scusami tantissimo. Non ti ho proprio visto!" feci io per scusarmi. "Hei Nessie, fa niente!" mi rassicurò Horan.  "Adesso devo andare  Nessie! Ci vediamo dopo" mi fece gesto con la mano e si diresse verso la palestra. Niall Horan. Morivo dalla voglia di conoscerlo meglio.

  
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