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Autore: hobrienxx    16/05/2012    1 recensioni
Una nuova storia dove i protagosti sono Zayn e Alison, due ragazzi che si incontrano d'estate, si divertono senza però pensare alle conseguenze.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Un bacione grande grande a Francesca -


'Vorrei che fossi stata forte a sufficienza da sollevare non solo uno, ma entrambi noi due. Un giorno sarò forte a sufficienza da sollevare non solo uno, ma entrambi noi due.'


3 anni prima.
'Pronto Zayn?' dissi sbadigliando prendendo il cellulare sul comodino, stavo dormendo così bene.
'Chi è Zayn?' ci misi mezzo secondo per capire che al telefono c'era Neville, mossa falsa Alison, avresti dovuto stare zitta, pensai tra me e me.
'Cosa?' cercai di confonderlo.
'Tu hai detto Zayn'
'Ma cosa ti sei fumato, Nev? Chi ha detto cosa?' dai che forse funzionava.
'Hai detto Zayn, ti ho sentito anche io'
'Nev, chi era?' avevo un sospetto ma volevo esserne certa.
'E' Alex, anche lui ha sentito il nome, dai sputa il rospo'
Alex, ma non poteva farsi una vita? Lui con i suoi capelli sempre ingellati, il suo sorriso così falso e maligno, i suoi occhi malvagli, ancora mi chiedo come Neville riesca a sopportarlo. Egoista, egocentrico, sempre lui doveva sflilare per primo, finire sulle copertine, mentre noi dovevamo fargli da cornice.
'Simpatico!' sbuffai e mi sedetti 'Zayn è un ragazzo che ho conosciuto qui' sul mio viso apparì un sorriso pronunciando quella frase 'E' incredibile' e sospirai.
'Te lo sei portato a letto?' chiese lui punzecchiandomi.
'Ma la smetti?' risi 'Lo so che mi conosci troppo bene ma finiscila di voler sapere sempre tutto'
'Ne ho tutto il diritto, te lo avevo vietato' borbottò.
'Sta volta è diverso'
'Alison, era diverso anche con Logan, Shay, Ed.. tre per non citarli tutti'
'No, sta volta è diverso, con lui sto bene, ho passato due giorni a ridere, lui è gentile, dolce, non mi vuole solo per il mio corpo.'
'Dicevi così anche per Nathan' sospirò.
Lo sapevo benissimo, Neville non lo faceva per farmi la predica o per elencarmi tutti i ragazzi con cui ero stata ma per mettermi in guardia da come ero fatta, dicevo sempre che era la volta buona poi bevevo, andavo a letto con due ragazzi, davo spettacolo.. Ma questo Zayn era il migliore di tutti, sarei rimasta volentieri per conoscerlo meglio, per scoprire cosa si nascondeva dietro a quel sorriso che sembrava non comparisse sul suo bel viso da un sacco di tempo.
'Ti fidi di me?' chiesi ad un tratto
'Certo, sono il tuo migliore amico per un motivo'
'Allora credimi se ti dico che è diverso con lui'
'Ok, ci vediamo domani tesoro, mi raccomando prendi il volo giusto'
'Si...' e attaccai.
Ultimo giorno, oggi avrei dovuto dire addio a quello splendido ragazzo.
Mi aspettava nella hall, ieri avevo deciso che sarei rimasta nel loro stesso hotel, dopo aver passato del tempo con Zayn, un biondo peperino e un altro ragazzo di cui avevo rimosso il nome, avevo deciso di andare a dormire in un'altra stanza, con il sapore ancora delle sue labbra sulle mie.
Scesi le scale con la mia canotta bianca preferita, un paio di pantaloncini azzurri e dei piccoli tacchi bianchi. Mi batteva forte il cuore, avevo paura ma non vedevo l'ora di incrociare il suo sguardo.
Svoltai l'angolo e lo trovai lì, seduto sul divanetto con un altro ragazzo, appena mi vide sorrise e mi fece andare a mille il cuore.
'Ciao bella' disse baciandomi la guancia.
'Ciao' sorrisi senza muovermi.
'Andiamo a fare colazione? mi chiese prendendomi per mano.
Sorrisi con le guancie che se avessero potuto avrebbero preso fuoco. Nessuno ci era riuscito. Io ero la stronza a cui piaceva mettersi in mostra, dimostrare che ero piu' bella delle altre, ma sta volta non c'era qualcosa da dimostrare, Zayn aveva scelto me quella sera e non avevo neppure mosso un passo per farlo cadere nelle mie braccia.. forse è proprio per questo che è diverso.
'Un cornetto alla nutella' dissi al cameriere e lui mi guardò ridendo. 'Che c'è?' dissi alzando un sopracciglio.
'Ci vai giù pesante' rise 'Io un caffè, grazie'
'Mah?' risi facendogli un pizzicotto 'Non bere troppa caffeina che poi scleri' e gli feci la linguaccia.
Il nostro rapporto in tre giorni era diventato qualcosa di speciale, qualcosa da conservare, qualcosa da prendere e non lasciare andare piu' via. I suoi occhi erano così profondi, a volte si fermava e pensava, mi faceva sorridere, era così buffo ma bello.
A volte avrei voluto accarezzarlo per capire se era vero o di cera.
'Devo dirti una cosa, Alison' disse dopo che finì di riflettere.
'Parla...' sospirai.
'Non avrei mai voluto dirtelo, ma questo è un addio, sai?' si toccò lo stomaco 'Non so se ci rivedremo mai..' chiuse gli occhi 'Parto sta sera'
Sbarrai gli occhi 'anche io..' Alison, calma, respira, puoi farcela, te lo sei goduta tre giorni, è stato bello, epico, ora si torna alla realtà.. la solita triste e monotona realtà. 
'A-Alison non so se ti conviene starmi vicino tutto il pomeriggio... piu' stiamo insieme piu' staremo male..' e si vedeva che non lo pensava veramente.
'Non mi importa, voglio ricordarti sempre e finchè possiamo voglio passare del tempo con te' gli presi la mano e gliela strinsi.
Si toccò di nuovo lo stomaco e mi venne spontaneo chiedergli se stesse bene.
'Quando sono nervoso o triste è come se il mio stomaco si contorcesse' mi fissò negli occhi.
'Zayn devi fare qualcosa ora e dopo?' chiesi a bruciapelo.
'No..' sorrise
'Allora vieni con me' mi alzai portando il mio cornetto che non avevo toccato su in stanza, l'aprii e entrammo.
'ALISON' disse ridendo 'MA CHE CASINO C'E' QUI?' continuò piu' forte.
'Ehm.. si non sapevo cosa mettermi sta mattina' guardai intorno, c'erano pile di vestiti ovunque.
'Ogni cosa andava bene' disse lui facendosi spazio sul letto.
'Sorridi pinguino' dissi scattandogli una foto.
'Ma che fai?' borbottò e io buttai i vestiti in un armadio, sedendomi affianco a lui.
'Scatto foto, lo sai che è il modo di ricordare le persone più facile e bello che esita?' e ne scattai una insieme.
'Mettila giù' e me la fece posare e inizò a baciarmi piano, anche se spesso continuava a toccarsi la pancia.
'Aspetta' non andava bene 'Devi strae tranquillo ok?' mi inventai qualcosa al momento 'Ci sentiremo, ci scriveremo, abbiamo 18 anni, ci rincontreremo ok?' e piano iniziai a massaggiargliela.

'Ci rincontreremo' ripetei a voce alta 'Si come no'
'Ci siamo rivisti non vedi?' disse lui cercando di farmi stare bene.
'Si dopo tre anni' scossi la testa 'Eravamo così dolci'
'Siamo.' corresse lui 'Lo siamo ancora, lo devi solo volere.'
'Tu sei famoso, hai le fans, hai concerti o che so io. Io ho un figlio, un lavoro, una famiglia da mantenere.' mi allontanai un pò.
'Ero famoso anche tre anni fa, avevo delle fans, dei tour...' 
'Si ma è diverso perchè lui.. perchè.. lascia stare.' non potevo dirlo, no.
'Perchè? Ora lo dici'
'Fraebbe troppo male, sia a te che a me.' e lasciai cadere il discorso.

'Torna da me, torna da me, come faresti se questo fosse un film' canticchiavo queste parole mentre sistemavo gli armadi e mentre lui era sdraiato sul mio letto, era malinconico.
'Canta ancora ti prego' disse piano
'So che le persone cambiano e queste cose succedono' sorridevo tra una nota e l'altra, non sapevo cantare ma lui mi aveva detto di continuare, forse gli piaceva.. 'Chiusa tra le tue braccia ed i tuoi amici stavano ridendo perchè niente di tutto ciò sarebbe mai potuto succedere a loro.' 
'Mi piace, davvero' sorrise 'Tornerò tranquilla.'
'Il tuo bel sorriso non è piu' come prima, non voglio restare un tuo ricordo malinconico, voglio che quando ne parlerai ai tuoi amici, alle tue fidanzate, a tuo figlio, dirai che una volta avevi conosciuto una ragazza di nome Alison e mentre scandirai il mio nome loro dovranno vedere un sorriso sulle tue labbra' ero convinta di tutto questo.
'Non posso non essere triste ora' esclamò 
'E invece, balla con me' risi e lo coinvolsi in una danza strana
'Sei speciale, Alison, grazie di tutto.'
'Grazie a te' lo baciai come non mai.
Sarebbe stato il primo di una serie di baci che ci dammo in quella giornata, le lacrime in areoporto, lui partiva per Parigi, io per Londra, le strade si dividevano, ed è proprio quello che succede d'estate.. dovrebbero vietare di innamorarsi durante le vacanze, rimane sempre quell'amaro in bocca, un sentimento di mancanza.. maledette senzazioni.
Sapevo che non lo avrei mai piu' rivisto, ma credere nel mai dire mai è così sbagliato?

'Alison io non ti capisco, non piu'.' esclamò lui alzandosi.
'Zayn non mi capirai mai, sono un'altra persona.' alzai le spalle
'NO. Hai solo paura di dirmi perchè fai così.. perchè prendi tante pastiglie, perchè non vuoi dirmi chi è il padre di Christian, perchè non vuoi starmi vicino, perchè hai paura di lasciarti andare e perchè sei così triste..' mi prese il viso tra le mani.
'E' difficile da spiegare sai? Una gravidanza difficile, tante cose non sai di me che sono successe in questi tre anni, tanti errori..'
'Tutti facciamo gli stessi errori, fidati' mi fissò negli occhi e non riuscii a reggere il suo sguardo.
'Tu non sei rimasto incinto..'
'Dovevamo affrontare insieme tutto, ricordi? Non mi importa di chi è il figlio, io ho amato te la prima volta, solo e solo te.' 
'Romeo finiscila.' borbottai.
'E' vero, Alison, ascoltami!' disse quasi piangendo.
'E' difficile, troppo, affrontare tutto questo.' mi morsicai il labbro inferiore.
'Lasciami guarire le tue ferite, lasciami consolarti, renderti una persona felice, insegnami a fare il padre, posso provarci davvero. Non ti lascerai mai andare, ora' 
'Mi hanno insegnato una cosa, una grande persona me l'ha detto, che non si può davvero guarire un cuore' Nell'ultimo periodo quando stavo male prendevo le cuffie e ascoltavo Demi Lovato.
'Ma possiamo cercare di rattopparlo con pezzi del mio, che dici?'
  
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