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Autore: _SamanthadettaSam_    16/05/2012    2 recensioni
Questa è la mia prima fanfictions e la dedico alla persona che mi ha aiutato a scriverla: Marty_Angel!
Spero che vi piaccia, non vi anticipo niente vi dico solo questo: sarò la protagonista (assieme ai concorrenti di a tutto reality) di un giallo causato dal sentimento più antico del mondo: la Vendetta!
Buona lettura a tutti ^^
Genere: Avventura, Azione, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La vendetta del Mostro - 7 Sei tu il colpevole?

- Oh mio Dio! Ma è… ORRIBILE! – urlai prima di vomitare dietro un piccolo cespuglio di erbacce lì vicino.
Lo spettacolo a cui stavo assistendo era degno di un buon film dell’orrore:
Davanti a noi, legata ad un albero grazie ad un gancio conficcato nel cranio, penzolava una testa dall’espressione alquanto terrificante;
Aveva una smorfia di atroce dolore dipinta sul volto, e due grandi occhi verdi spalancati dal terrore; cose che avrebbero fatto accapponare la pelle persino a Duncan.
Il sangue colava da quella testa interrottamente, dipingendo di rosso le more del cespuglio sottostante.
Dopo aver fermato l’ondata di vomito, mi girai verso Dawn:
era completamente sconvolta da quella visione, e lo si poteva notare dagli occhi sgranati, e dai suoi tentativi di fermare i frequenti conati di vomito che la percuotevano.
Mi sedetti su un tronco d’albero, cercando di calmarmi, ma qualcosa mi provocò un taglio alla mano: era un dente di squalo insanguinato.

Ma non un dente qualsiasi.

Era quello portafortuna di Scott!!!

Allora…

Era lui l’assassino!

Cominciai a pensare a quell’ipotesi:
Scott era senz’altro l’unico ex-concorrente a possedere un oggetto simile, ed era anche quello che poteva risentire più odio nei confronti di Chris, dato che era stato proprio lui a lanciarlo dalla catapulta con lo squalo mutante Zanna, riducendolo ad una prigionia nel robot.

Presi lo strano oggetto e cominciai ad osservarlo bene.
Qualcosa, però, interruppe i miei pensieri:

- No! Non può essere vero, non… LUI! – Dawn stava guardando il dente sconvolta, ricominciando a piangere.
- Dawn devi essere forte! Sono sicura che Scott non centra niente con questa storia, coraggio! – Le dissi cercando di calmarla, ma ero certa del contrario.

Presi Dawn per mano e, insieme, andammo in direzione della mensa dove, in quel momento, Chef stava servendo la colazione.

Arrivata a destinazione, attirai l’attenzione di tutti: ero sicura di essere arrivata alla conclusione di quel caso.
- Ho un annuncio da fare: Stamattina il Mostro ha colpito ancora, io e Dawn abbiamo trovato la testa della sua ultima vittima nel bosco. – A quella affermazione, seguirono una serie di mormorii e l’immancabile svenimento di DJ.
- Se questo vi ha sconvolto, non avete ancora sentito niente: l’assassino è proprio uno di noi. –
Altri bisbigli ed occhiatacce tra i presenti.
Mi avvicinai al tavolo dei ragazzi e, con un abile movimento di polso, lanciai il dente di squalo insanguinato nella ciotola di cereali del suo proprietario: Scott.
Gli occhi di tutti, in un nanosecondo, cominciarono a fissare il rosso.

- Ammettilo Scott! Sei tu l’assassino! –
- COSA?... IO NON… DAWN, DIGLIELO CHE NON SONO IO! – Riuscì a dire la Iena, guardando speranzoso Raggio di luna, che cominciò a piangere ancora più forte.
- Dì la verità Scott, sei stato tu ad uccidere Bob, Emmy e l’uomo nel bosco, non è vero? –
Dissi, cercando di farlo confessare ma senza successo.

- SEI SICURA DI NON ESSERTI FUMATA NIENTE, DI RECENTE?
QUANTE VOLTE TE LO DEVO DIRE:
NON-SONO-IO-L’ASSASSINO!!! –

Continuammo per molto tempo così: urlandoci contro, senza il minimo cedimento da parte di entrambi, finché…

- SMETTETELA!!! – Questa volta, era stata Dawn ad urlare.
Sia io che Scott ubbidimmo a Raggio di luna, sorpresi dal suo strano comportamento.
La bionda si avvicinò al ragazzo, poggiò la piccola mano sulla sua spalla, chiuse gli occhi e assunse un aria concentrata.
Dopo due minuti di silenzio, Dawn riaprì gli occhi, si voltò verso di me con un grande sorriso che stonava con i suoi occhi rossi per il pianto:

- Olga, Scott non è l’assassino. Fidati, lo leggo dalla sua aura e loro non mentono mai. – Disse prima di stringere il ragazzo in un dolce abbraccio.
Scott rimase sorpreso da quella piccola dimostrazione d'affetto, ma poi ricambiò con piacere.
Quella vista mi intenerì moltissimo, ma solo per qualche istante.

Cominciai a pensare:

Se non era Scott, allora chi poteva essere il colpevole?

Mi sedetti su una sedia lì vicino, appoggiando la testa tra le mani, facendo sì che i miei lunghi, ricci capelli castani nascondessero il mio volto.
Ero ritornata al punto di partenza:
L’unica cosa che avevo a mia disposizione per la risoluzione di quel caso, erano le impronte fantasma di sangue e il diario di Emmy che, ovviamente, non mi portavano da nessuna parte e questo mi rendeva frustrata e furiosa allo stesso tempo.

Quella mattina, ero talmente assorta nei miei pensieri che non toccai cibo, mi limitai a giocarci pigramente con la forchetta, prima di ritornarmene alla roulotte sconsolata.

Quando aprì la porta, lanciai un urlo raccapricciante.
Avevo davanti a me, forse, la cosa più spaventosa e orribile che avessi mai visto in tutta la mia vita.

Angolo dell'autrice:

Ehilà, eccomi di nuovo con un capitolo corto e pieno di suspense:
mi piace tenere i miei lettori sulle spine xD (TUTTI: a noi no! u.u)
Se vi è piaciuto o meno questo capitolo 7:
RECENSITE, RECENSITE, RECENSITE!!! xD
Non perdetevi il prossimo, mi raccomando C=
Un bacione ^^

Ogghylapazza97

   
 
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