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Autore: MIKI    07/12/2006    2 recensioni
"......Ogni volta Moe era sempre bella, con ogni vestito, questo è quello che pensava Rei. Si chiese anche come facevano gli altri a non notare la sua bellezza, a restare indifferenti a ogni suo sorriso, ed è così che gli venne in mente che magari lei era una ragazza normalissima, forse anche banale, ma per lui era la più bella, la più dolce e la più speciale ragazza su questo pianeta!....." QUESTA FICCY PARLA PRINCIPALMENTE DELLA STORIA DI REI CON UNA RAGAZZA MA NON MANCA L'AVVENTURA, L'AZIONE E ANCHE UN PO' DI MISTERO (forse verso la fine)!!!! per saperne di più .... leggete ^^
Genere: Generale, Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Nuovo personaggio, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Aereoporto

Aeroporto. Tutti che scaricavano i bagagli, gente che andava incontro abbracciando gli amici o i parenti tornati, persone che vendevano gadget; Moe si sentiva parecchio spaesata, Rei un po’ meno. ad un certo punto sentirono una voce squillante, molto famigliare

- REEEEI!!! MOE! SIAMO QUI!!!!! - Mao urlava e agitava le braccia in fondo alla piazzetta

- ciao ragazzi! – Rei fu accolto con un generale abbraccio, Moe solo con una stretta di mano

In quel momento si sentiva come una moglie che doveva passare una vacanza coi parenti del marito, e la cosa non l’attirava più di tanto! Poi guardò il viso bello e sorridente di Rei “pur di stare con lui farei di tutto” pensò

 

Erano tutti sdraiati o seduti sull’erba di un parco, dopo aver mangiato, e dopo essersi raccontati le ultime novità. Il sole picchiava forte, così erano tutti attaccati sotto l’ombra di un pino

- sentite questa – disse Kiki raccontando una barzelletta – un signore molto alto entra in un bar e dice: vorrei un caffé lungo! - tutti scoppiarono a ridere

- sei davvero spassoso – disse Moe

Mao andò da Rei e gli disse nell’orecchio a bassa voce – scusa Rei posso parlarti un attimo –

Il ragazzo annuì ed entrambi si allontanarono dal gruppo, subito il sorriso scomparve sul volto di Moe – dove vanno? – chiese preoccupata, ma cercando di non darlo a vedere.

La cinesina l’aveva portato dietro un’alta parete di cespugli, un posto ben riparato dalle orecchie dei ficcanaso

- è successo qualcosa? – domandò il moro

- si…o meglio, non è successo niente! – rispose la ragazza imbarazzata

- spiegati meglio -

- Rei io ho provato a dimenticarti, ma proprio non ci riesco! Ho cercato di uscire con altri ragazzi ma è stato tutto inutile! Per me ci sei solo tu!-

Rei diventò rosso, imbarazzatissimo. Non si aspettava certo una cosa del genere! E ora che avrebbe fatto?

- Mao, io…-

- lo so che stai per dire – iniziò intristita – che non mi ami più e che ti piace un’altra! Però ti prego ripensaci! Stavamo bene insieme no? Rimettiti con me! Io piango quasi ogni sera! Non ce la faccio- e scoppiò in lacrime, Rei con un gesto protettivo l’abbracciò – ti prego dammi un’altra possibilità! Solo una! –

- Mao io non so che dire – si staccò dall’abbraccio – davvero…non so che fare –

- è tutta colpa di Moe vero? – chiese irritata – è lei la causa di tutto! se non ci fosse tu ora staresti con me!

- cosa c’entra Moe adesso? Questa è una questione tra me e te, lasciala stare! –

- lo vedi? La difendi come difendevi me prima! Ora io non conto più e c’è solo lei! –

- Mao ti prego smettila con questi discorsi! – disse in difficoltà

- perché non lo vuoi ammettere? Ma io non mi arrendo, continuerò a percorrere la strada che ho scelto e che tu lo voglia o no prima o poi ritornerai da me! – detto questo se ne andò

 

Era sera ed erano tutti dentro casa, dato che fuori aveva cominciato a piovere forte. Mao si era chiusa in camera, gli altri stavano giocando a carte: Moe e Kiki contro Gao e Lai. La prima coppia stava vincendo per un totale di tipo 10 a 0. Rei li guardava ma era con la mente altrove, del tutto confuso, e Moe non tardò a rendersene conto

- Rei c’è qualche problema? – chiese dolcemente

- no assolutamente – rispose con altrettanta dolcezza scuotendo il capo “perdonami Moe, non riesco a dirtelo! Non voglio farti preoccupare”

- ah ah ti ho fregato di nuovo: full! – disse allegro Kiki prendendo i soldi sul tavolo

- fermo – lo bloccò Gao – poker d’assi! – e si prese il piatto lui

- noooo! Ho persooooo – piagnucolò Kiki

- dai smettiamola di giocare – propose Lai – è più di un’ora e mezza! –

- povera Mao, è stata rifiutata un’altra volta da Rei – sospirò Kiki

- cosa? – Rei rimase molto sorpreso che l’amico lo sapesse

- scusa ma tu che ne sai? –

- molto semplice cara Moe, ormai la conosco fin troppo bene! È una testa dura, finché non ha ottenuto quello che vuole non si arrende! È così vero Rei? –

- già –

- ma Rei ha detto di no perché insistere? Cioè, non può forzarlo contro la sua volontà! – disse Moe più che altro per vedere la reazione del bel cinese, che però non mosse ciglio

- la cosa ti preoccupa? – le chiese malizioso Lai

- co…cosa? A me? E perché? – cercò di sembrare più naturale possibile

- no, dicevo così per dire! E ora…tutti a nanna!!

 

Il giorno dopo la tempesta era passata, e aveva lasciato spazio ad un bel cielo sereno con un sole che spaccava le pietre. Moe si era alzata presto ed era andata a fare una passeggiata per un grande prato, bagnato dalla pioggia del giorno precedente. Camminando vide Mao seduta sul promontorio che fissava le onde del mare scagliarsi contro gli scogli

- ehm…qualcosa non va? – domandò sorridente

La ragazza si girò di scatto. Avrebbe voluto picchiarla, urlarle contro, ma non poteva. Avevano già fatto pace e non aveva nessun motivo per odiarla, a parte il fatto che ora era lei la preferita di Rei

- Moe, buongiorno – disse con un falso sorriso – come mai già sveglia? -

- trovo che l’aria di questo paese sia fantastica! –disse sedendole accanto

- dopo 14 anni che ci abito lo saprò no? – rispose acida “cavolo non dovevo sbottare così”

- ah, scusa pensavo fosse un accorgimento! Come va Galux? – cambiò argomento

- benissimo! è migliorato un sacco – mantenne sempre un tono acido

- beh potremmo fare un’altra sfida che ne dici? –

- non ci tengo a farmi battere da te di nuovo! – accortasi del tono sprezzante si tappò la bocca con le mani

- ho come l’impressione che tu ce l’abbia con me –

- ma figurati! “stai calma Mao, stai calma!” –

- se hai qualche problema dimmelo – le disse ingenuamente – possiamo risolverlo –

- cazzo, TU sei il mio problema! – scoppiò, Moe restò di sasso – TU mi hai portato via Rei, TU giri sempre in torno a lui, lui vuole stare con TE! TE, lo capisci? Non con me! –

- Mao ma che dici? Guarda che ti sba…-

- no non mi sbaglio! So perfettamente quello che dico! Ma ora bada bene: non permetterò che la prima che passa me lo porta via! Farò di tutto per farlo tornare da me! Di tutto! Questa considerala pure una guerra! – e se ne andò

 

Moe si stava facendo un bel bagno caldo, dopo una stressante giornata passata a visitare i templi più caratteristici. Era distesa nella vasca coi capelli raccolti e non faceva che pensare alle parole di Mao. Non solo aveva paura che riuscisse nel suo intento, ma anche che potesse farle qualcosa di cattivo, come avvelenarle il bicchiere o soffocarla nel sonno. Pensando a queste cose le scappò una risata – maddai! Che vado a pensare! ^^ - però le tornavano in mente la frase lui vuole stare con te! Te, lo capisci? E le scappò un’altra risatina. Poi controllò l’orologio: erano già due ore che era dentro. Uscì dalla vasca e si avvolse in un asciugamano, poi andò fuori dal bagno. Camminava per il lungo e buio corridoio isolato e pregava che non passasse nessuno perché avvolta in quel mini asciugamano si vergognava. Ad un tratto vide qualcosa che sfrecciava e come un fulmine le andò contro facendole un taglio sulla spalla. Indietreggiò spaventata e quella cosa le fece un altro taglio sulla gamba, poi un altro sulla mano, e un altro ancora sulla guancia, poi cadde a terra svenuta. La cosa che l’aveva ferita si fermò, era un bey di colore viola. Dal corridoio oscuro si vide l’ombra di una ragazza che raccolse il bey – forse ho esagerato, ma deve capire che io non scherzo! Andiamo, sta arrivando qualcuno! –

Rei stava camminando per andare in bagno, quando girò l’angolo e vide l’amica a terra piena di tagli gli prese un colpo

- Moe! Cavolo, ma che è successo? – la prese in braccio – ma chi ti ha ridotto così? – le sfiorò la guancia ferita con un dito, accarezzandola – piccola, giuro che la farò pagare a chi ti ha fatto questo!-

 

Pian piano aprì gli occhi: si trovava nella sua stanza e davanti a lei c’erano Rei, Kiki, Gao, Lai, Mao e un signore sulla cinquantina. Si guardò addosso. Dove aveva i tagli più profondi, cioè sulla spalla e la gamba portava dei grossi cerotti, invece sulla guancia e la mano non aveva niente

- Moe ti sei svegliata! – Rei le accarezzò la testa – ci hai fatto preoccupare -

- signorina come si sente? – chiese l’uomo

- be..bene – balbettò guardandosi intorno spaesata, portava anche una lunga maglia bianca invece dell’asciugamano, chi l’aveva cambiata?

- questo è il dottor Toyama, ti ha medicato le ferite che avevi – disse Lai

- la ringrazio –

- ho fatto solo il mio dovere, signorina! E comunque deve ringraziare il suo ragazzo, mi ha chiamato in tempo prima che uscisse troppo sangue! – e fece un sorriso a Rei – entrambi diventarono rossi

- non…è il mio ragazzo – disse timidamente, poco convinta

- oh, no? Allora è solo questione di tempo – e fece a tutti e due l’occhiolino - Ma posso farle una domanda? –

- certamente! –

- ha per caso avuto un violento scontro di beyblade? –

- no! – rispose sorpresa dalla domanda – ma cosa c’entra? –

- dunque…a giudicare dalla stranezza dei tagli non escluderei la possibilità che siano state la lame di un bey a ferirti!-

- cosa? – gridarono tutti all’unisono, Mao restò ferma, impaurita

- ora che ci penso…qualcosa di veloce e rotante mi ha colpito! Potrebbe essere come dice lei! – affermò Moe

- ma chi avrebbe potuto? È una cosa così crudele – disse Gao

- beh, qui dentro c’eravamo solo noi – fece notare Kiki

- se è stato qualcuno di voi lo dica subito! Se lo vengo a sapere da solo mi incazzo sul serio e sarà peggio per lui! – disse arrabbiato il bel moretto

- ma dai Rei, ti pare? – gli disse calma Moe – non credo che qualcuno mi farebbe una cosa del gen…- poi pensò alle parole di Mao e un brivido le percosse la schiena, poteva essere stata lei?

- comunque non c’è da preoccuparsi, nell’arco di pochi giorni le ferite guariranno da sole! Ora vi auguro buonanotte – e Toyama se ne andò

- andiamo anche noi, è mezzanotte passata! Rei resta a farle compagnia – Lai gli fece l’occhiolino

Mao era troppo terrorizzata che venisse scoperta così invece di restare se ne andò col fratello e i compagni

- posso chiederti una cosa? -

- spara –

- ma chi è stato a cambiarmi? – chiese imbarazzata

- e…ehm…i…io – rispose altrettanto imbarazzato

- COSA? Brutto porco maniaco – e sta per dargli un pugno ma lui la ferma

- però non ho visto niente, giuro! –

- non ti credo! – e gli tira una cuscinata – esci fuori di qui pervertito! –

- ok ok – disse lui divertito – buonanotte…- poi aggiunse a bassa voce – piccola mia -

 

 

Cosa posso scrivere???????? Booooooooo non mi viene in mente! Ah si, ho pubblicato il primo capitolo della mia ficcy su kingdom hearts, se vi capita andate a dargli un’occhiata ^^

SCIAOOOOO

 

 

  
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