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Autore: elaia86    07/12/2006    2 recensioni
Odio, amore. Questi due sentimenti si intrecciano continuamente nella vita di Cameron e House: è una bilancia che pende dall'una o dall'altra parte. Ma Cameron sta maturando... riuscirà ad avere 'ancora un pò di pazienza'?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allison Cameron, Altri, Greg House
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2 -La rabbia e l'orgoglio

Capitolo 2 -La rabbia e l'orgoglio

 

La rabbia di House era incredibile. Wilson sentì che stava per perdere il controllo: “House...House...” - “Stai zitto! - grugnì l'amico - “Quella stupida, quella falsa buona, quella mentecatta di una dottoressina...”

 “House!”, Wilson lo fermò prima che potesse dire cose ancora più spiacevoli, gli afferrò il braccio e lo scosse tentando di calmarlo. “House, ma cosa sta facendo di male?!” - “Tu non l'hai vista qui poco fa!” - “Qualunque cosa abbia fatto prima, tu non hai il diritto nemmeno di arrabbiarti!”, forse era stato troppo duro, però riuscì a farlo calmare. “E' vero...non ho il diritto... - Wilson tirò un sospiro di sollievo, troppo presto però – Ma non me ne frega assolutamente niente se non ho il diritto! Ora scendo e li faccio a pezzi.”, a quel punto l'amico capì che doveva ricorrere alle maniere forti per fermare quel pazzo. Si azzuffarono: House tentava di raggiungere la porta e Wilson lo bloccava in tutti i modi. “Ti rendi conto che quello che stai facendo è totalmente irrazionale?!” - “Non me ne frega niente, non può fare la smorfiosa con me e poi sbaciucchiarsi con un altro!”. L'oncologo non poteva credere a quello che il suo amico stava dicendo: ma quando mai gli era importato di Cameron? E se anche gliene fosse importato non avrebbe mai agito in quel modo, non era proprio da lui! Intanto House aveva quasi raggiunto la porta quando davanti ad essa comparvero due donne con un'espressione di assoluto stupore.

 

“House, Wilson..che diavolo state facendo?!!”, una delle due era proprio la Cuddy, piuttosto infuriata per giunta. “Non lo vedi, sto cercando di uscire per fare a pezzi qualcuno, hai presente 'Shining'?” - “Lisa, non so che gli stia succedendo! E' diventato una furia...” quindi Wilson, ancora impegnato a placcare il suo amico, indicò con lo sguardo la finestra. Cuddy dopo un attimo di esitazione rinunciò a scoprire perchè House si comportava così. “Basta House! La vuoi finire di fare il bambino?! Non vedi che c'è qui anche un'ospite?!”, solo in quel momento House si rese conto che c'era anche un'altra donna accanto alla Cuddy, e si calmò. “Ahah Cuddy! Hai deciso di passare all'altra sponda? Beh, visto che con gli uomini non ti è andata bene era anche giusto che ti rivolgessi ad altri generi...”. La Cuddy spalancò gli occhi, imbarazzata per il comportamento del suo miglior medico davanti ad 'estranei'. “Dottoressa lo scusi, è un gran burlone...anche se il termine adatto sarebbe un altro”, la Cuddy pronunciò le ultime parole quasi tra i denti, esercitando tutto il suo autocontrollo per impedirsi di dire altro. “Oh, dottoressa Cuddy non si preoccupi. Sono preparata a tutto...Piacere dottor House, piacere dottor Wilson, sono la dottoressa Sorrentino.”, gli tese la mano accompagnandola con un sorriso divertito. House, ormai in piedi, gliela strinse velocemente: “'Sorrentino'?! Italiana? Cuddy ma da quando in qua l'ospedale si preoccupa di accogliere gli immigrati?”, la Cuddy impallidì all'ennesima figuraccia che gli faceva fare quel bastardo, ma la risatina della collega d'oltreoceano la convinse che era davvero preparata a tutto: “Dottoressa, mi dispiace...” - “Ma no, non si scusi! Dottor House, non sono un'immigrata, vengo qui a lavorare per lei con regolare permesso di sei mesi...” - “Sicura? Me lo faccia vedere!”, House stesso si meravigliò di come le sue frecciate velenose non sortivano alcun effetto sulla donna, quindi decise di cambiare tattica: “Anzi no, mi dica: in cosa è specializzata in Italia?” - “Diagnostica, proprio come lei, dottor House.” - “Ah, bene! La Cuddy l'ha chiamata per sostituirmi?” - “Ma certo! Sa, in Italia ci pagano di meno, quindi prendere il suo posto mi faceva comodo e non è stato difficile convincere la sua direttrice...” - “Ah ah! Bella battuta, dottoressa Napoli...peccato che non faccia ridere...”, House sbuffò e invitò la Cuddy a spiegare il motivo della visita. “Non l'hai ancora capito? Lei lavorerà per te! Sarà nel tuo team insieme agli altri!” - “Ah, e meno male che l'ospedale mancava di fondi...cos'è dottoressa, lavora gratis?” - “No, ma l'ospedale italiano da cui provengo mi paga il 50% del salario, visto che sono qui per loro...” - “Si, la dottoressa è qui per conto del 'Policlinico Gemelli' di Roma, per approfondire la conoscenza sul nostro sistema sanitario.” - “Oh, e ci voleva tanto per dirle: 'fa schifo, ma meno del vostro?', bisognava farla venire dall'Italia?”. No, la Sorrentino non cedeva, continuava a ribattere alle sue battute con un sorrisetto divertito. “Ok mi arrendo, ha superato l'esame, può lavorare nel mio team...”, disse House esasperato.

“Questo tanto l'avevo già deciso io, House. Comincerà da domani. Accompagno la dottoressa all'uscita.” - “Arrivederci dottor House.”, Elly Sorrentino era contenta di aver finalmente fatto la conoscenza del dottor House, era proprio come glielo avevano descritto: burbero, sarcastico, e incredibilmente affascinante!

Mentre si avviavano fuori dallo studio di House la Cuddy lanciò uno sguardo furioso al diagnosta, il quale capì che fra poco sarebbe tornata a minacciarlo. “Ehi Wilson, meglio che andiamo via da qui, la vedo nera con la Cuddy...” - “E dove vorresti andare? Ormai conosce tutti i tuoi rifugi...” - “Si, ma non si aspetta che io usi le scale per scendere...”, House fece una smorfia terribilmente maliziosa.

              

Prima di uscire con Wilson rivolse un'occhiata di sfuggita alla finestra e ricordò, dimenticando tutto il resto.  

Zoppicò verso la finestra per arrivare a guardare fuori: Cameron era sparita, e con lei...Un brivido lo percorse di nuovo. “Wilson perchè ho reagito così?” - “Non lo so House. Si vede che ti ha dato fastidio vederla con...” - “        ...”, gli occhi azzurri di House fissavano il vuoto davanti a sè. “Ti fidavi di lei?” - “Si. Era l'unica di cui sapevo potermi fidare ciecamente, senza se o senza ma. Persino più di te o la Cuddy.” - “Ma in fondo non ha tradito la tua fiducia. Non ti ha denunciato, non ti ha mentito mai, non...” - “Infatti...In fondo che me ne frega se si è trovata un altro uomo? Dovrei essere contento! Così si toglierà dai piedi una volta per tutte!” - “Ti posso chiedere una cosa? Chi ti dice che fosse il suo ragazzo?” - “Cameron non prende per mano tutti, non sorride con quel sorriso spettacolare a chiunque...a meno che non sia un paziente malato grave”, aggiunse sarcastico. “Ti dà così tanto fastidio vederla con un altro? Insomma, tu l'hai respinta per anni!”, House lo guardò malissimo. “Discorso chiuso. Andiamo via, prima che l'amazzone furiosa torni a vendicarsi di me...”

Il discorso, comprese Wilson, era davvero chiuso. Inutile tentare di riparlarne.

 

Cameron era felicissima. Finalmente l'aveva rivisto! Era tanto tempo che per motivi di lavoro non si erano mai potuti incontrare, nemmeno per le feste.

Quella sorpresa era stata davvero meravigliosa. Potevano trascorrere poche ore insieme, meglio non sprecarle...

 

  
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