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Autore: xhappinessx    17/05/2012    3 recensioni
A Francesca mancava Londra. Le mancava tanto. Le mancava tutto. Le mancava Zayn. Le mancava Liam. Le mancava la sua vecchia vita. Quella vita che, 5 anni prima, aveva dovuto abbandonare a causa dei suoi. Le mancava la sua vecchia città. Quella città che l'aveva fatta crescere. Quella città che le aveva fatto vivere tanta gioia e felicità. E dolore, tanto dolore. Si, perchè anche se lei non lo ricordava, il dolore c'era e c'è tutt'ora. C'è il dolore del suo primo cuore spezzato, del suo primo grande amore che l'ha lasciata andar via, della sua migliore amica che, alla prima occasione, l'aveva pugnalata alle spalle. E anche se lei non ricordava nulla, il dolore c'era. Perchè lei è fatta così, dimentica chi le causa del dolore per paura di riprovarlo ancora. O forse fa solo finta di dimenticare, perchè, ogni qual volta la causa del suo dolore torna a far parte della sua vita, lei ricorda tutto il dolore provato che, a quel punto, è ancora più forte e doloroso...
HOPE YOU LIKE IT :)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-2

I HAVE HURTED YOU. YOU HAVE HURTED ME.

 

 
-Mi dispiace.- continua a ripetere Harry, stringendomi sempre più forte.
E io continuo a piangere e non riesco a smettere. Il dolore è troppo forte e non ha intenzione di diminuire. Il ricordo di noi è sempre più vivo nella mia mente e avere Harry così vicino non aiuta di certo.
-Perché ti sei comportato così?- gli chiedo tra un singhiozzo e l'altro, provando a smettere di piangere.
Non risponde. Singhiozza, ha iniziata a singhiozzare anche lui.
Mi stacco da lui. Lo guardo negli occhi. Sono lucidi. Non li ho mai visti così. Sono ancora più belli. Ma fanno sempre più male.
-Cazzo Harry, perchè ti sei comportato così?- gli chiedo ancora, questa volta quasi gridando.
-Non lo so- risponde stupidamente.
-Che risposta è “NON LO SO”?- gli chiedo incazzata.
-Non lo so. Non lo so e basta. Non so perchè ho preferito una partita di calcio a te, perchè ti ho lasciata andar via senza nemmeno salutarti, perchè non ti chiesto di restare, anche se sapevo che saresti dovuta partire per forza, ma almeno ci avrei provato. E avrei dovuto chiamarti, o almeno mandarti un messaggio per chiederti scusa , ma non ne avevo il coraggio. Non riuscivo ad accettare il fatto che un' altra ragazza avrebbe vissuto in casa tua, che quando sarei passato lì sotto, non avrei più dovuto fermarmi a salutarti. Non riuscivo ad accettare il fatto che tu non saresti stata più mia, che avresti vissuto 10 ore d'aereo lontano da me, che qualcun altro ti avebbe abbracciata, baciata e resa felice. Non ci riuscivo. Ho provato a farmene una ragione, ma non ci riuscivo, giuro. Sappi però che in questi 5 anni avrei voluto chiamarti tantissime volte per mettere a posto le cose, ma la paura me lo impediva. Si lo ammetto, avevo paura, avevo paura di come l'avresti presa tu, di come l'avrei presa io se qualcosa non fosse andata secondo i miei piani. E allora ho preferito lasciare le cose com'erano. Ma, credimi, non ho mai smesso di pensarti in questi 5 anni. E riaverti qui adesso mi fa star bene perché posso rimettere finalmente a posto le cose e far tornare tutto come prima.-
-Chi ti dice che io voglia far tornare le cose com'erano prima?- interrompo bruscamente il suo discorso -Forse tu non immagini tutto il dolore che mi hai fatto provare. Ho pianto giorni e giorni per te. Mi mancavi più di qualsiasi altra persona lasciata a Londra.-
-Mi dispiace per tutto, davvero.-
-Non me ne faccio niente dei tuoi sensi di colpa adesso, Harry. Io stavo male. Pensavo ti fossi dimenticato di me, di tutto ciò che eravamo stati, dell'amore che avevamo provato e condiviso. Pensavo mi avessi usato per farti figo agli occhi dei tuoi amici avendo una fidanzata a differenza loro. Pensavo che per te non ero mai significata niente, che non ero mai contata niente, E allora stavo ancora più male. Ma tu non capisci...-
-Credi che io non abbia provato lo stesso? Credi che per me sia stato facile sapere che tu saresti dovuta andare via e che io non avrei potuto far niente per impedirtelo? Credi che io non abbia sofferto quanto te? Ti sbaglia Fra. Ti sbagli di grosso. Forse quel giorno ho preferito quella partita di calcio a te per non farti vedere la mia debbolezza e per non vedere piangere te. Volevo ricordarti sorridente, felice, non triste e debole.-
Il pianto, che per poco aveva smesso di avere la meglio su di me, ricomincia. Sento gli occhi bruciare e la testa girare.
-Devo andare adesso. Dì a Zayn e Liam che mi dispiace tantissimo, ma devo andare.- Corro via, ancora.
Lo sento gridarmi qualcosa. Non mi concentro sulle sue parole. Corro semplicemente via, corro sempre più veloce. Piango, di nuovo, sempre di più. Arrivo alla metro, prendo la prima che passa, fortunatamente è quella che passa per casa mia, mi siedo, piango ancora. Non ho più lacrime, ma i miei occhi vogliono piangere ancora, forse per solidarietà per il cuore.
Non voglio pensare.
Così inizio a giocare con una bambina seduta affianco a me.
-Perchè stai piangendo?- mi chiede con la sua vocina dolce
-Perchè il mio cuore è in tanti piccoli pezzettini.-
-Dalli a me, te lo ricostruisco io. Mi piacionno i puzzle.-
-Non è così semplice, tesoro.- Dico abbassando la testa
-Ah, allora mi dispiace tanto.- Abbassa la testa anche lei
Le accarezzo la testa. Le si gira verso di me e mi sorride. Iniziamo a giocare con il peluche che aveva in mano. Si chiama Boo. Dice che è il suo migliore amico e che un giorno lo sposerà. Dice che mangiano sempre il gelato insieme, il gusto preferito del koala è la vaniglia, mentre a lei piace molto il cioccolato.
-Amore di mamma, domani pomeriggio andrai dalla nonna. Non ho trovato nessuna baby-sitter che possa stare con te.- dice la madre avvicinandosi a noi.
-Lei può farmi da baby-sitter!- afferma fiera la bambina.
-Per me va bene. Sarei stata chiusa dentro casa a guardare la tv. Se le serve una mano signora, io posso aiutarla.- rispondo gentilmente.
-Oh grazie mille. Ma non so nemmeno come ti chiami-
-Sono Francesca.- le dico, porgendole la mano.
-Paula- risponde afferando la mia mano.
-Io sono Charlotte- risponde la bambina mentre sfoggia un sorriso a 32 denti.
La madre mi da il suo numero di cellulare e io le do il mio. Ci mettiamo d'accordo per il giorno seguente. Mi fa qualche domanda per saperne di più su di me.
Poi la metro si ferma.
E' la mia fermata.
Le saluto e scendo.
Adesso sono di nuovo sola e le parole di Harry tornano a regnare nella mia testa.
Poi il mio cellulare squilla. E' un avviso di chiamata da parte di Zayn, poi un altro, un altro ancora e infine uno di Liam.
Poi dei messaggi. Li leggo tutti, ma rispondo solo a Zayn che mi chiede dove sono.
 
Sto tornando a casa.
Poi ti spiego tutto.
Xoxo F.
 
Ok, ma sappi che dopo ti chiamerò
per sapere cosa è successo con Harry.
Xoxo Z.
P.s: ti saluta L.
 
Salgo a casa, mamma e papà sono ancora svegli.
-Come mai sei già tornata? Sono appena le 10.- ,i chiede papà.
-Non mi sento molto bene e Zayn è stato così gentile da riaccompagnarmi a casa. Però adesso è tornato al locale.- mento spudoratamente.
Mamma se ne accorge.
Non sono mai stata brava a mentire.
Però mamma si accorge anche degli occhi rossi e gonfi al causa del pianto.
Si alza, si avvicina a me, mi abbraccia e mi da un bacio sulla guancia.
Forse ha già capito tutto.
Lei sa della mia situazione con Harry. Non gliel'ho detto esplicitamente, ma lei l'ha capito. Sapeva che tra di noi c'era qualcosa di più di una semplice amicizia, anche se avevamo solo 13 anni, e sapeva anche che mi aveva spezzato il cuore e che io mi ero disperata per lui.
Mi abbraccia di nuovo e, finalmente, mi lascia andare in camera mia. Mi butto sul letto a peso morto. Non voglio pensare e così incomincio a giocare al mio vecchio Ds.
Ma poi il mio cellulare s'illumina.
E' un messaggio.
E' Liam.
 
Sai che sono un ragazzo sensibile,
allora perchè hai risposto solo a Zayn?
 
Lol :) Scusami Liam, è stata pura casualità.
Il fatto è che non mi va di parlare con nessuno per il momento.
Forse, se ne avrò voglia, dopo ti chiamo.
Goditi la serata...
 
Ci provo,
ma sarà difficile senza di te.
Voglio sapere tutto per filo e per segno.
Sei riuscita a rendere Harry triste. Wow.
LOVE x
 
Harry era triste per me?
Allora quello che aveva detto prima era vero.
Forse davvero aveva sofferto, pianto e sentito il cuore spezzarsi.
Forse anche io sono stata causa di dolore per lui.
Forse eravamo solo troppo piccoli per innamorarci in quel modo. Eravamo troppo piccoli per dipendere così tanto da un' altra persona, per provare quel certo tipo di emozioni. Perchè, anche se io fossi rimasta a Londra, il nostro rapporto prima o poi sarebbe finito male. E forse da un parte è anche meglio che sia finito in quel modo così brusco, è meglio il fatto che abbiamo dovuto risanare le ferite dei nostro cuori lontani l'uno dall'altro, senza doverci incontrare e scambiarci stupidi sorrisi falsi solo per mostrare che era tutto passato, anche se in realtà non era passato un bel niente. Forse è meglio che sia andata così, che abbia avuto solo il suo ricordo per risanare le ferite, che sia stata lontana perchè non credo sarei riuscita a soppravvivere a un tale dolore se l'avessi dovuto ricominciare a guardare con gli occhi di una semplice amica.
The sun goes down, the stars come out, and all I want...
La suoneria del mio cellulare interrompe tutti i miei pensiri e le mie teorie.
-Pronto?- rispondo senza nemmeno leggere chi mi stesse chiamando.
-Fraaa, sono Zayn- grida dall'altro capo del telefono del rompicoglione vogliosaperesempretutto del mio migliore amico.
-Non mi va di parlarne, Zayn- gli dico, già sependo lo scopo della sua telefonata.
-No tu adesso racconti e basta. Io sono ancora sveglio per sapere cosa è successo-
-Ma ho sonno adesso.-
-Non m'importa! Inizia a parlare o mi presento a casa tua e ti costringo a farlo con la forza.-
-Fanculo.- respiro lentamente e inizio a raccontare tutto.
Zayn non parla. E' assolto nelle mie parole, o forse si è addormentato.
Finisco la mia storia. Senza versare nessuna lacrima, fortunatamente.
-Wow- è l'unica cosa che dice Zayn.
-Ma non sprecarti troppo. Dovresti sforzare un po' di più quel fottuttisimo unico neurone che ti ritrovi.- gli rispondo irritata.
-Ricordavo dell'amore tra te e Harry e del fatto che lui non fosse venuto a salutarti, ma non credevo fosse finita così tragicamente tra di voi.-
Io taccio, lui tace.
-E' un coglione.- dice Zayn.
No,non lo è. Non è un coglione. Io non lo considero un coglione. Aveva solo 13 anni.
E poi non è tutta colpa sua.
-Forse- rispondo.

 

 

 

 

RAGAZZUOLE :)

Come state?

Ecco a voi il 2° capitolo.

Non mi piace granchè.

E' un capitolo piatto.

Non succede niente.

Questa povera Crista (?) si dispera solo.

Povera D:

Anyway, il prossimo sarà scoppiettante.

Lo giuro.

 

XOXO

 

Francesca

  
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