°°°ONE
WAY STREET°°°
Il sigaro
bruciava nel posacenere, molto lentamente, producendo un puzzo quasi
insopportabile e un fumo che sembrava annebbiare la vista.. Si allontanò da
esso, strizzando gli occhi, quando finalmente Hito lo prese e cominciò a tirare
profondamente, quasi volesse finirlo in un solo botto. Si appoggiò
allo schienale della sua poltrona, dietro ad una scrivania, guardando perso un
piccolo ma pesante fermacarta egizio. -Siediti..-HITO L'uomo davanti
a lui si sedette, impaurito.. Hito gli aveva da sempre messo paura.. e quella
volta, non appena fosse venuto a sapere quello che era successo, non l'avrebbe
passata liscia.. avrebbe dato la colpa a lui.. Certo, perchè quello che aveva
il compito di accudire come degli schiavi gli allievi di quella scuola
infernale, di trasformarli in gelidi robot, di farli rimanere tali.. beh era
lui! E non solo.. era un addetto alla sicurezza, dava ordini agli altri del
ramo.. e di certo avrebbe solamente dovuto cacciare quella ragazza non appena
aveva messo piede lì dentro, secondo gli ordini.. ma non l'aveva fatto.. che
male poteva fare una ragazza? Vide Hito
prendere lo stesso fermacarta che poco prima stava guardando con poca
attenzione, posando quasi simultaneamente il sigaro nel posacenere
avvicinandolo ancora Borcov, che indietreggiò con la sedia. Giocò con quella
piccola Sfinge per qualche istante: sembrava non volesse mai parlare.. Ma
improvvisamente la posò violentemente a pochi centimetri dalla mano del suo uomo,
appoggiata tranquillamente, o quasi, alla scrivania. Borcov sussultò, ma cercò
di nascondere il suo spavento: più ti facevi vedere spaventato, più inferiva
sulla tua paura.. -Dimmi
quello che è successo..-HITO Lo sguardo
del vecchio non poteva dirsi dei migliori.. sembrava dire: "dì qualcosa di
sbagliato e ti spezzo le gambe", ma la sua voce era pacata, come sempre..
Fu proprio quello a dare al suo fedele uomo il coraggio di parlare.. -Ivanov..
si è rifiutato di sottoporsi alla sua seduta..-BORCOV Rizzò la
schiena, stringendo i pugni, nell'attesa della peggiore reazione che Hito
avesse mai potuto avere. L'uomo dall'altra parte della scrivania spense il
sigaro con violenza, premendo sul posacenere quasi avesse voluto romperlo;
guardò il suo uomo con sguardo gelido per qualche istante.. ma non gridò..
stranamente non lo fece.. -Che hai
detto?-HITO -Beh ecco..
si.. non ha voluto..-BORCOV Solo allora
l'anziano signore ebbe uno scatto di rabbia improvvisa; si alzò dalla sua
enorme poltrona e afferrò Borcov per un lembo del mantello sporgendosi in
avanti, facendolo alzare a forza. Quest'ultimo sembrò spaventarsi a morte sotto
quella presa, ma ancora una volta cercò di mantenere la calma.. -E tu
glielo hai permesso??!-HITO -I..io..
noi.. abbiamo provato.. ma.. lui ha steso due nostri scienziati.. è scappato..
e..-BORCOV -Dov'è
ora?? Siete un branco di incapaci!! Non sapete tener testa ad un
ragazzino!! Giuro su Dio che se se n'è andato, io..-HITO -No no no
signore.. è.. è alla prigione..-BORCOV Sentì la
presa di Hito allentarsi, ma senza mollarlo del tutto. Ci fu qualche attimo di
silenzio tra i due: Borcov riusciva a sentire il respiro nervoso del capo
dell'organizzazione, il che non l'aiutò a pensare che si fosse in realtà
calmato.. non poteva essere..! Aveva ragione! Erano solo stati un branco di
imbecilli! Non avevano saputo trattenere un ragazzino dalle sue sciocche
pretese, dai suoi sciocchi sentimenti.. -Le..le
assicurò che procederemo al più presto..-BORCOV Hito, a
quel punto, lo lasciò, facendolo ricadere sulla sua sedia, mentre lui stesso
tornò poi a sedersi nervosamente, sbuffando sonoramente. Incrociò le dita
poggiando i gomiti sulla sua grande scrivania, fissando un qualcosa di
impreciso, prima di ricominciare a parlare.. -Com'è
finito lì dentro.. sentiamo un po' che hai in mente..-HITO Il suo uomo
si calmò, riuscendo questa volta a fare un discorso logico senza interruzioni.. -Ce
l'abbiamo sbattuto perchè non ha eseguito i nostri ordini.. opponeva
fortemente resistenza, si dimenava come un diavolo infuriato e, come le ho
appena spiegato, ha anche riuscito a stendere due nostri scienziati..-BORCOV -Si si.. ma
non mi sembra una ragione logica.. potevate obbligarlo con la forza.. non credo
che un ragazzino sappia resistere alla forza di due o più uomini messi
insieme!-HITO -Si, ha
perfettamente ragione ma..-BORCOV L'uomo si
bloccò.. no, non poteva dirlo... se il suo capo avesse saputo che lui non aveva
eseguito i suoi ordini.. che lui non l'aveva cacciata a tempo dovuto, quando
gli era stato ordinato di farlo, ma l'aveva fatto solo dopo quella rovinosa
sconfitta per la Borg.. Dio non voleva nemmeno immaginarselo.. -Ma? Avanti
parla!!-HITO -Ecco.. io
penso, signore, che quel ragazzino abbia bisogno un po' di disciplina..-BORCOV Vide Hito
abbassare lo sguardo dubbioso, prima di scoppiare in una sonora risata.. -Disciplina?
Yuriy? Il nostro miglior blader? Il più spietato e gelido?? Non riesco a
crederci..-HITO L'anziano
uomo si alzò dalla poltrona, avvicinandosi poi all'enorme finestra che dava sul
cortile interno di quel gigantesco monastero. Diede un'occhiata in giro: gli
allenamenti proseguivano da ormai chissà quanto tempo.. tutto procedeva
regolarmente.. Sospirò.. quella notizia lo aveva lasciato stupefatto.. o ancora
meglio, deluso.. Yuriy.. si era sempre sottoposto ai quei macchinari di sua
spontanea volontà, gli aveva sempre obbedito con diligenza e rispetto.. era il
balder a cui aveva da sempre dato più fiducia, prima di quella sconfitta.. Ripensò a
quel giorno per qualche istante, mentre l'uomo dietro di lui lo stava a fissare
stranito, non riuscendo minimamente ad ipotizzare una sua improvvisa reazione.. Quel giorno
il suo balder più forte e spietato aveva perso.. contro un bambino.. un
ragazzino che non poteva essere alla sua altezza, all'altezza di quei
bit-power, della loro tecnologia.. Sapeva che era stato un altro il motivo
della sua sconfitta.. Era stata
lei.. solo a lei si poteva dare la colpa.. solo a quella stupida sentimentale,
che lo aveva fatto diventare come lei! Ma lui aveva già capito da tempo quello
che c'era tra i due.. aveva immaginato come sarebbe andata finire, la rovina
che presto avrebbe sopraffatto Yuriy, rovinandolo completamente per i loro
scopi.. Aveva ordinato a Borcov di cacciarla non appena li aveva visti
insieme.. Da quel giorno non si era più vista lì al monastero, o almeno così
sembrava.. Ma possibile che la loro rottura avesse condizionato il suo fedele
blader in quel modo?? Non era da lui.. affatto! Non poteva averlo cambiato in
quella maniera, Yuriy non aveva sentimenti.. o forse si..? Si girò di
scatto, tornando a fissare il suo uomo, che subito sembrò rimettersi
sull'attenti. Anche se avesse avuto dei sentimenti, essi non si sarebbero
potuti rafforzare in soli 7 giorni.. Era convinto di aver rotto la loro
storia sul nascere.. convintissimo, perchè Borcov non disobbediva mai ad un suo
ordine..! Lì c'era
qualcosa che non quadrava.. per niente.. -Dimmi
Borcov.. posso sapere il motivo della disobbedienza di Yuriy?-HITO Borcov si
sistemò meglio sulla sedia, prendendo fiato.. non poteva mentirgli.. -Beh.. lei
sa perchè abbiamo fatto costruire quella nuova macchina: nient'altro che un
potenziamento della vecchia vasca incubatrice..-BORCOV -So che
l'avete fatto per farlo tornare quello di una volta.. ma ora posso sapere come
tutto ciò è potuto accadere? Perchè si è opposto quel ragazzino,
insomma??!-HITO L'uomo
seduto davanti a lui sobbalzò a quello scatto improvviso, per poi rispondere
con un fil di voce: -Lui diceva
che.. che non voleva.. tornare come prima.. lui.. voleva avere un cuore..
perchè.. ehm.. le voleva bene..-BORCOV Vide il
volto di Hito contorcersi in una smorfia: le voleva bene?? Assurdo!! Bah, che
cose oscene gli toccava sentire.. -Signore,
il fatto è che non voleva cancellare il suo ricordo.. l'abbiamo persino
minacciato di morte.. ma lui, a quanto pare, preferisce morire..-BORCOV Smise di
parlare: il suo capo aveva battuto un pugno sulla scrivania molto fortemente, e
il suo sguardo poteva dirsi molto più che semplicemente irato.. Non aveva
più parole.. era nervoso, avrebbe voluto gridare, ma non avrebbe saputo che
dire.. Quella maledetta ragazzina!! Non poteva averlo ridotto in quello stato..
era debole, dannatamente debole.. a lui non servivano elementi del genere!! A
lui servivano ragazzi spietati, senza rispetto per nessuno se non per
lui e per la Borg.. Ma Yuriy era uno dei migliori, non potevano perderlo..
Ma invece a quanto pareva lui preferiva morire che dimenticarla.. Dimenticare?
Cosa poteva esserci da dimenticare della loro brevissima, se si poteva chiamare
così, storia?? Niente, non poteva esserci niente!! Non potevano esserci
sentimenti, non poteva soprattutto esserci amore tra i due.. Qualcosa non
andava.. per far crescere un qualcosa di così grande ci voleva parecchio tempo..
un qualcosa che spingeva Yuriy a sacrificarsi per lei.. Un qualcosa di immenso,
che il suo balder non aveva mai conosciuto in vita sua, e che non poteva
nascere in così poco tempo.. -Assurdo!!
L'abbiamo cacciata non appena ha messo piede qui dentro, lui non può dire di
volerle bene!! Non può accettare di morire per lei!! In un periodo così breve
di tempo niente è potuto nascere tra quei due, niente!!-HITO Borcov si
alzò dalla sua sedia, ormai troppo nervoso per rimanere ancora seduto su di
essa.. -Io.. io
non so cosa gli sia potuto succedere, non lo so ma..-BORCOV Hito gli si
avvicinò, tornando a prenderlo per un lembo del maglione, riuscendo quasi ad
alzarlo di peso.. -Tra quei
due c'è stato molto di più.. loro hanno continuato a vedersi ancora per molto..
la loro storia è andata avanti anche dopo che avresti dovuto cacciarla da
qua!!-HITO Aveva
capito.. ormai aveva capito: quell'uomo era troppo furbo.. ma non doveva
ammettere un bel niente..! O quella prigione avrebbe ospitato qualcuno in più:
lui.. -Non so di
cosa stia parlando..! Io l'ho cacciata come mi aveva ordinato di fare!-BORCOV L'anziano
uomo lo fissò con sguardo penetrante: era intimorito, un altro segno
intangibile che qualcosa non andava.. -Io non so
cosa tu abbia fatto, ma io non ti ho pagato per fallire.. Quella macchina
ospiterà Yuriy molto presto, sono stato chiaro??-HITO -S..si..
certo signore..-BORCOV -Io non
rinuncio al mio miglior blader!! Lui tornerà ad essere quello di un tempo, lui
dovrà scordarsi di lei!! E qua dentro non metterà più piede nessun'altra
ragazza..-HITO -Ma.. ma
certo signore..-BORCOV Lo mollò di
scatto, facendogli quasi perdere l'equilibrio;quest'ultimo si sistemò il
maglione, mentre il suo capo lo stava a guardare con un ghigno perfido dipinto
sulle labbra.. -Se non lo
capisce con le buone, lo capirà con le cattive.. ti autorizzo a
convincerlo nel modo che più ritieni opportuno, fagli vedere cosa significhi
essere un debole qua dentro..-HITO il suo uomo
sorrise diabolicamente.. strano, non se l'era presa con lui, nonostante
sicuramente avesse intuito come fossero andate veramente le cose..
probabilmente gli stava più a cuore il futuro crudele di Yuriy.. era lui il suo
interesse principale.. -Ma bada
bene a non ucciderlo..-HITO -Non si
preoccupi.. non se ne pentirà..-BORCOV -Cosa???-SERJEY -Si..-IVAN Ivan era
appena entrato nella stanza di Serjey, dove aveva pensato bene di riunire tutti
i suoi compagni di squadra: era giusto informarli dell'accaduto.. Si sentì
improvvisamente il tonfo di una sedia cadere al suolo: Boris si era alzato,
sbattendo a terra il povero oggetto con violenza.. -E' pazzo!!
E' completamente pazzo!! Lo uccideranno!! Rischiare di essere ucciso per una
ragazza!!? Non esiste, specialmente per lui!!-BORIS -Guarda che
è uno come tanti altri..-IVAN -Beh..
quanto meno lo è ridiventato dopo il suo arrivo..-SERJEY Il ragazzo
dai capelli viola si mise a camminare avanti e indietro per la stanza, nervoso
come non mai, prima di appoggiarsi contro il muro con la schiena sbattendoci il
piede contro. Si passò una mano tra i capelli stringendoli, senza sapere
minimamente cosa pensare di quel ragazzo.. Non era normale, non poteva esserlo!
Lo avrebbero ucciso, sicuramente! Aveva disobbedito agli ordini
dell'organizzazione, si era lasciato andare in forti sentimenti, in quella roba
che tutti lì dentro chiamavano "cosa per deboli".. non poteva essere
accettato ancora.. Come se
avesse potuto leggergli nel pensiero, Serjey cercò di tranquillizzarlo.. -Non lo
uccideranno..-SERJEY -E tu come
fai a dirlo??-BORIS -Tsk.. ti
dimentichi che è il blader più forte qua dentro.. non potrebbero mai fare a
meno di lui, soprattutto quando c'è una macchina che potrebbe
cambiarlo..-SERJEY Boris
abbassò la testa.. si forse aveva ragione il suo compagno.. non l'avrebbero mai
potuto uccidere.. -Vedrai che
presto tornerà con noi..-IVAN -si, ma
tornerà da noi presentandosi come quello di un tempo..-SERJEY A quel
punto Boris ebbe l'ennesimo scatto di rabbia acuta; si voltò verso Serjey,
cominciando a gridargli contro: -E allora, dimmi
tu cosa fare!!! Sai benissimo che qua i deboli non sono accettati!! Sai anche
tu che l'unico modo che ha per salvarsi è quello di accettare di sottoporsi a
quella fottutissima seduta!! Non vorrai mica vederlo morire per.. per quella
là!!?? Sembra che tu preferisca questo per lui che vederlo come un
tempo..-BORIS -Si chiama
Kim.. non "quella là"..-IVAN Il ragazzo
che aveva appena inveito contro Serjey si voltò allora verso Ivan, ancora più
irritato di prima.. -Come
diavolo si chiama!! Sai cosa penso?? Penso che anche voi siate stati
condizionati da lei.. sentitevi un po' come parlate!! Come se ci teneste a lei
come a Yuriy!! Come se vi dispiacesse che il suo ricordo gli venga
cancellato dalla mente.. come se approvereste quello che sta facendo!!-BORIS -hey, non
gridare e stammi a sentire.. noi non approviamo un bel niente, è solo che lui
l'amava.. tu non ti immagini nemmeno cosa stia passando quel poveretto, e
nemmeno noi possiamo immaginarcelo..-IVAN -Si, hai ragione,
io non lo capisco!! Io non m'immagino quello che sta provando!! Io se fossi in
lui penserei a salvarmi la pelle, e non a morire da grande sentimentale eroe
del nuovo millennio!! Non volete che torni come prima??! beh, lui sarà come una
volta, e sarà meglio così!! Staremo tutti meglio poi, tutto tornerà come prima,
come quando quella là ancora non era entrata nella sua vita!! Cazzo, stavamo
tutti bene.. e invece è arrivata lei ad aiutarlo a perdere, ad aiutarci a
guadagnarci il disprezzo di Hito!!-BORIS -Adesso
basta Boris!!-SERJEY Ancora
prima che l'enorme ragazzo potesse finire la frase, fu addosso al suo compagno;
lo spinse contro il muro, bloccandolo, ma senza riuscire a farlo spaventare.. -Datti una
calmata, stai esagerando!! Anche se non ti immagini quello che sta provando,
prova un attimo a metterti nei suoi panni!! Tu dici che siamo stati tutti
condizionati da lei.. è vero, perchè anche tu lo sei stato!!-SERJEY -Non
sparare minchiate!!-BORIS -Non sto
sparando minchiate!! è ora che tu comincia ad ammettere come noi che ti manca..
forse un pochino.. ma non ti piaceva vedere Yuriy felice?? Smettila di
disprezzarla solo per dare sfogo alla tua rabbia!! Tutti siamo inkazzati neri,
tutti abbiamo paura.. ma la colpa non è stata di lei.. nè di lui..-SERJEY Boris
rimase zitto.. era vero.. era incazzato nero per quella faccenda.. o forse..
aveva paura? Si aveva paura di perdere il suo capitano.. Beh certo non
riusciva a capire le sue intenzioni, ma Serjey aveva perfettamente ragione..
Respirò a fondo: la colpa non era di nessuno dei due.. Kim aveva reso Yuriy
felice.. bastava guardarli mentre si abbracciavano.. mentre si stringevano o
semplicemente si guardavano prima di salutarsi dandosi appuntamento al giorno
dopo.. Lui non aveva mai creduto in quelle cose, non aveva mai voluto nemmeno
sentirne parlare.. Però l'amore esisteva, e di certo si sapeva fosse una cosa
enorme.. fuori dal mondo.. Ma mai avrebbe pensato che il gelido Yuriy fosse
caduto in una trappola di fuoco rosa.. Era vero:
se lei non fosse mai entrata nella sua vita, tutto sarebbe forse filato liscio
come l'olio.. non sarebbe successo nessun casino.. Ma che colpa ne avevano loro
due? -La colpa è
solo di Borcov.. e di Hito.. lo sai benissimo.. loro non c'entrano niente..
dimmi, sono forse colpevoli di essere stati felici??-IVAN Ancora una
volta il ragazzo contro il muro rimase zitto.. l'atmosfera si stava facendo
sempre più tesa.. Era ora di smetterla.. Serjey lo
lasciò, per poi sedersi sul letto con i gomiti appoggiati sulle ginocchia,
guardando a terra sconsolato.. -Ormai
quello che è fatto è fatto.. non ci resta che aspettare e sperare che non gli
facciano niente di male..-SERJEY -No.. non
lo uccideranno.. non possono..-IVAN Calò il
silenzio più totale nella stanza, mentre ognuno era intento a fissare qualcosa
di diverso: Ivan si incantò sulle lancette della sveglia, quasi ci fosse dovuto
essere di lì a poco un qualcosa di importante.. come la scarcerazione di Yuriy,
il suo ritorno... Serjey teneva lo sguardo basso, fissando le mattonelle ormai
vecchie che costituivano il pavimento, perdendosi quasi in quel grigio topo
orrendo.. e Boris.. beh lui guardava fuori dalla finestra.. Guardava la neve
scendere.. irritato, nervoso.. ma anche molto triste.. A tutti aveva fatto
piacere vedere il loro compagno finalmente realizzato e felice.. a tutti aveva
fatto piacere sentire, almeno una volta al giorno, le risa di quella ragazzina
per quelle tristi stanze, mai controllate.. l'unico posto dove lei era sempre
stata: mai aveva osato, durante le sue brevi visite, spingersi più in là in
quel monastero.. le avevano detto delle centinaia di telecamere che lo tenevano
d'occhio in ogni secondo.. La sua
presenza sembrava divertirli.. tutti.. anche lui..! No, non l'aveva mai
ammesso.. Dio solo sapeva il perchè! Ma le loro litigate.. c'era un qualcosa in
quelle discussioni che aveva quasi del divertente..! Aveva sbagliato a dire
quelle orrende cose su di lei.. a tutti aveva fatto piacere averla con loro,
anche se solo per un'ora al giorno, in quel monastero.. A tutti aveva fatto
piacere la loro storia, era inutile negarlo, soprattutto cercando di dare sensi
di colpa a chi non ne aveva assolutamente... _______________________________________________________ Se ne
stava nella sua stanza, in piedi nel bel mezzo dell'incavatura tra i due letti.
Era mattina, ed era dannatamente prestissimo.. erano le 5 e fuori c'era ancora
un buio che poteva far pensare di essere nel bel mezzo della notte. Purtroppo
era stato svegliato nel peggiore dei modi: il chiodo che reggeva una
piccola croce in legno aveva ceduto, permettondole così di finire diretta sulla
sua testa! Fortunatamente non era molto pesante, e gli aveva solamente lasciato
un piccolo livido in fronte. Sentì
bussare alla porta.. -Avanti..-BORIS La
sentì aprirsi e poi.. -Ciao
Boris!-KIM Si girò
di scatto, guardando la ragazza come se fosse stata un'aliena, proprio come la
prima volta che l'aveva vista! -E tu
che ci fai qua a quest'ora?? >.<-BORIS -Non
sei contento di vedermi? ^__^-KIM -Tsk..-BORIS -ç__ç
>.<-KIM -Scherzavo..
che c'è?-BORIS -Niente,
volevo solo dirti che sono passata a chiamarti perchè Yuriy mi ha detto che
stamattina inizierete prima gli allenamenti.. anche per questo che sono qua
adesso..-KIM Boris
sorrise di nascosto: la voglia di stare insieme a Yuriy la spingeva ad alzarsi
nelle ore più impensate della mattina per venire in quel posto prima che gli
allenamenti cominciassero, di nascosto da tutti.. E tanta era anche la voglia
che il suo compagno aveva di vederla che era disposto a fare quelle levatacce
impensate.. -Perchè,
lui non poteva venire?-BORIS -Oh ma
che palle che sei!! >.<"-KIM -Umpf..-BORIS Tornò
a cercare di appendere il chiodo al muro, sotto gli occhi della ragazza, che,
non sentendolo dire altro, improvvisò un dialogo da sola, scherzosamente,
imitando in alcune frasi la voce del ragazzo in piedi sul letto: -"Grazie
Kim" "Ma di niente Boris, allora a dopo" "ok, ciao"
"ciao"..-KIM -..-____-""-BORIS -Cmq
sta attento che i letti non sono uniti, potrebbero aprirsi da un momento
all'altro..-KIM -Sta
zitta, so quello che faccio!! >.<%-BORIS -Uffa.. beh, ciao..-KIM La
ragazza chiuse la porta, sotto i ridolini silenziosi del ragazzo.. che roba che
era! Una cosa impensata..! Si divertiva a farla arrabbiare, perchè ogni volta
che diventava nervosa lo faceva ridere con quella sua faccia da bambina
imbronciata..! La prima volta che l'aveva vista con Yuriy, aveva subito pensato
che avrebbe potuto tranquillamente credere di più ad una navicella spaziale
atterrata nel cortile del monastero che a lui insieme ad una ragazza.. Ma ormai
ci stava facendo l'abitudine.. o quasi.. Kim
stette per passare alla camera di Serjey, quando sentì un frastuono incredibile
provenire dalla camera appena lasciata.. BOOM BOOOM!!! -O__O-KIM Subito
accorse e riaprì la porta, trovandosi davanti la più bella scena che avesse mai
potuto vedere.. qualcuno dall'alto aveva sentito il modo in cui Boris le aveva
risposto e.. -Mhuahahahah!!!
XD Io te l'avevo detto!!-KIM -Sta
zittaaaa!!! >.<%%-BORIS Il
ragazzo era incastrato tra i due letti, che si erano aperti sotto il suo peso,
ormai incapace di muoversi... -Smettilaaa!!-BORIS -Mhuahahah!!
Vedi cosa succede a non ascoltare chi ne sa più di te??-KIM -Grrrr!!
Vorresti darmi una mano ad alzarmi invece di ridere come una
gallinaccia??-BORIS -A me
gallinaccia!!?-KIM -Si a
te!! >.<%% Sbrigati!!-BORIS -No,
non ti aiuto!-KIM -Perchè
mai?-BORIS -Sei
uno stronzo!!-KIM -Io??
Come ti permetti??-BORIS -Mi
permetto.. ^__^-KIM -Dai
tirami fuori!!-BORIS -no!
Sei un grande uomo, non sai uscire da due letti?? XD-KIM -Grrrr!! Appena esco... >.<%%%%-BORIS Ci fu
un battibecco che durò per dieci minuti interi, finchè Kim non si decise a
dargli una mano ad uscire, sotto le imprecazioni madornali di Boris, che dettero
una mano a Serjey, nella camera di fianco, a svegliarsi.. ___________________________________________________ Si lasciò
scappare una risatina.. non le aveva fatto niente, dopo..ma si era divertito in
quella piccola litigata..! Alcune erano anche state molto più pensanti, ma
solamente perchè a lui piaceva prenderla in giro.. tutto lì.. Tornò a
guardare i compagni che, avendolo poco prima sentito ridere, lo stavano ora
guardando con un mezzo sorrisetto dipinto sulle labbra.. -Beh..?-BORIS -Anche a me
facevate ridere quando litigavate..-IVAN Boris lo
stette a guardare per qualche istante, prima di tornare a guardare fuori dalla
finestra, facendosi serio.. Dovette ammettere che sarebbe dispiaciuto anche lui
dimenticare quelle scenette da film comico.. si, forse sapeva cosa stava
provando Yuriy.. lui si stava trovando ad affrontare una battaglia molto più
grande.. Doveva dimenticare cose molto più preziose per lui.. Ma quello era
l'unico modo per salvarsi.. quella non poteva che essere una strada a
senso unico.. un senso orribile.. ma l'unico.. il solo..