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Autore: Depeep    17/05/2012    3 recensioni
Ossequi! In questa raccolta si narrano alcune vicende che hanno visto come protagonisti diversi personaggi di SE quando erano piccoli. Spero che vi piaccia.
Di nascosto. - Non andava agli altri. Ma questa era la loro realtà, non la sua.
Anniversario. - - Grazie, Spirit - disse soltanto, afferrando il mazzo come se fosse stata costretta ad accettarlo.
Come i grandi. - Non avete mai colpa di nulla. Quella... è sempre mia.
Paura di un no. - Se lui non avesse voluto giocare, le avrebbe ugualmente detto di no.
Farfalla agrias. - Perché quell’espressione preoccupata, padre? E’ totalmente antiestetica.
Tetto di nuvole. - Ma non la vide, perché a nasconderla c’erano le nuvole.
Senza risposte. - - Gli strumenti non provano emozioni - bisbigliò l’altro con gli occhi umidi.
Cameratismo. - Il nostro è semplice cameratismo. Noi non siamo amici.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Black Star, Death the Kid, Maka Albarn, Soul Eater Evans
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7: Senza risposte (Crona Makenshi)

Sembrava stesse cercando qualcosa. Qualcosa di chiaro e sicuro, come una breve speranza… Un mare nel deserto.
Ma non lo trovava, non c’era da nessuna parte. Il suo sguardo cadde su un bastoncino. L’unica cosa che si trovava lì, e lui sapeva bene a cosa servisse. Disegnò sulla sabbia un grande cerchio. Vi si sedette all’interno, cacciando la testa tra le braccia, incrociate sulle ginocchia. Sospirò. –Nessuno deve entrare qui- si diceva-questo è l’unico posto sicuro per me, non posso uscire, non posso uscire.

Non sapeva per quanto tempo sarebbe rimasto seduto lì, all’interno del cerchio. Non sapeva nemmeno perché si trovava in quel deserto. Non sapeva neanche cosa stesse provando in quel momento. Rimase immobile per un tempo indefinito, senza fiatare né battere ciglia. Finché arrivò.

La sua ombra. La sua maledetta ombra che sbucava fuori ogni volta che lui si trovava in quel luogo. Si allungò davanti agli occhi del bambino, ostentando un sorriso trasparente.
-Ciao, Crona- disse, con una voce cristallina.
-Nessuno deve raggiungermi in questo posto. Nemmeno tu…- replicò l’altro, incerto.
-Voglio solo parlare con te…
Il piccolo alzò lo sguardo. –Io no.
Il sorriso sull’ombra si spense. –Perché non vuoi?
Il bambino roteò la testa, senza rispondere.
-Crona, perché ti rifiuti di guardarti dentro?
Il bambino parve pensoso. Il suo piccolo volto bianco si contrasse, sembrava stesse per piangere.
-Perché ho paura di cosa ci potrei trovare. E… non so come comportarmi con la paura.
-La paura è solo un’emozione- fece l’altra con voce neutra –come me.
Il bambino rituffò la testa tra le braccia. –Medusa dice che non dovrei provare emozioni.
L’ombra si rattristò. –Quindi per te non dovrei esistere?
Il bambino mugugnò.
-Crona, Crona! Perché non vuoi parlarmi?
L’altro sfregò il naso sulle braccia, senza proferire parola.
-Crona, hai paura di tua madre?
Continuò a scuotere il capo con aria assente, gli occhi tremanti.
-Perché hai paura di tua madre?
Portò le manine alle orecchie, rifiutandosi di sentire.
-Crona, perché ti tappi le orecchie? Devi dare ascolto alle tue emozioni!
-Gli strumenti non provano emozioni- bisbigliò l’altro con gli occhi umidi.
Anche all’ombra uscì una lacrimuccia. –Ah, dunque è questo quello che pensi di me?
-Basta, vattene via!- urlò il piccolo tra le lacrime, premendo ancora le mani sulle orecchie –Smettila di farmi queste domande! Smettila, per favore, smettila!
L’ombra tremò, piangendo. –Crona- sussurrò –così non troverai mai il mare in questa spiaggia…

~
 

Note: Men and gentleladies(?), prima di tutto, scusatemi. Vi avevo detto che ci sarebbe stato un bel Ragnarok tenerone, qui. Mi rincresce, ma quando all'ultimo ho riletto la shot ho storto il naso. La sua presenza faceva perdere valore all'introspettività della storia, prima menava Crona, poi si metteva a fare metafore sulla vita... Naah. Così sono passata al piano B. Mi ha molto colpito la scena in cui Crona parla con la sua ombra nella "spiaggia senza mare", poco prima di fare amicizia con Maka. Ho pensato che quella di ritrovarsi in suddetta spiaggia fosse un'azione ricorrente del piccolo Crona, per cui l'ho... riprodotta. Spero non sia troppo simile all'originale, eh... In genere scrivo più che altro i pensieri dei personaggi, mentre questo capitolo è occupato in gran parte da un dialogo lungo lungo. Ma in fondo, qui Crona parla con se stesso, quindi ci sta, credo. Naturalmente Crona cerca il mare nel deserto perché questo mare è metaforicamente qualcos'altro... Cosa? A voi l'onere di rispondere, mi piace essere vaga nelle storie! Questo è il penultimo capitolo. Dopo aver sentito diverse opinioni, ho deciso che ne pubblicherò solo un altro, sull'infanzia di Stein e Spirit alla Shibusen. Spero non vi crucci. Grazie sempre a chi mi legge e recensisce. Note obbrobriosamente lunghe. Fa' niente... See ya!

  
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