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Autore: Crudelia_Burns    18/05/2012    0 recensioni
A Neverland sanno succedendo un sacco di cose strane, omicidi inspiegabili, la polizia brancola nel buio, ma una ragazza con l’aiuto della sorella riusciranno forse a risolvere questo grandissimo mistero.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mio corpo era seduto su quella poltrona d’aereo, ma la mia mente era disdratta da molti pensieri mentre i miei occhi osservano quel paesaggio sopra le nuvole.
Improvvisamente le urla di mio zio al telefono mi fecero tornare alla realtà, non riuscivo a capire bene cosa stesse dicendo, ma in quel momento non gli diedi nessuna importanza.
“Sarà per una questione di affari.” Pensai nella mia piccola testa.
Lo zio era il governatore dell’isola e anche un grande imprenditore, lui viveva solo per gli affari, l’unica cosa che per lui contasse erano i soldi e scoprire come poterne guadagnare di più, il resto per lui non contava, nemmeno sua figlia, per questo una volta morta sua moglie dando alla luce la sua bellissima bambina decise di lasciarla crescere dai genitori della sua defunta consorte.

“Nancy tra quanto arriveremo?” Domandai all’hostess del jet privato dello zio, era una ragazza poco più grande di me, con una voce così dolce da riuscire a rilassarti.
“Tra ci rca due ore.”
“Così tanto?” Ero così impaziente di tornare a casa che avrei voluto già esserci.
“Fretta di tornare a casa?”

Stavo per rispondere quando la voce scontrosa dello zio ordinò a Nancy di portargli un drink.

“Problemi con il lavoro zietto?”
“Non sono cose che ti riguardano.” Rispose irritato, come se non avesse voluto che io gli facessi quella domanda.

Non badai più tanto alle sue parole, mi rimisi le cuffie e accesi il mio ipod.
Amo viaggiare in aereo, perdermi in quei magnifici paesaggi sopra le nuvole mentre ascolto un po’ di musica, dicono che il tempo passi più velocemente se c’è una dolce melodia che distrae la tua mente, ma quella volta non era affatto così, quelle due interminabili ore sembravano non passare mai, avrei voluto che quell’aereo andasse più veloce ma sembrava quasi tornare indietro invece di proseguire il suo viaggio per riportarmi a casa, e io ero sempre più impaziente di rivedere mia sorella Amy, la nonna, ma soprattutto il nonno.

“Allacciate le cinture, stiamo per atterrare.” Le parole di Nancy mi sembrarono un miraggio, era per tutto il viaggio che stavo aspettando che le pronunciasse.
“Era ora, credevo che non arrivassimo più.”
“Sarebbe stato meglio. Non ho ancora finito di sistemare il mio discorso.” Lo zio non era mai in pari con il suo lavoro, sembrava sempre che gli mancasse qualcosa, nonostante non staccasse mai un attimo era come se lo volesse finire.

L’aereo non fece tempo ad atterrare che io mi ero già precipitata giù dalla scaletta muovendo la testa in tutte le direzioni, per cercare la persona che mi era mancata più di tutti, quando mi accorsi che non c’era ci rimasi malissimo.
“E’ al recinto che ti aspetta, corri.” Disse Roger, l’autista della limousine dello zio.
Senza farmelo ripetere due volte mi misi a correre, appena vidi la sua testolina bionda cominciai ad accelerare sempre di più finchè non la raggiunsi.
“Potevi nasconderti meglio la prossima volta.” Dissi ansimando. “Troppa fatica, poi so che mi avresti trovata. Conoscendo Roger deve aver fatto di nuovo la spia.” Rispose Amy.
“Mi sei mancata sorellina.” Dissi buttando la borsa a terra e saltandole al collo.
“Anche tu.” Rispose lei.
Eravamo abbracciate, quando improvvisamente sentii una lingua bagnarmi la faccia, mi girai e vidi un cavallo bianco, mi staccai da Amy e lo abbracciai dicendo:”Anche tu mi sei mancato Fulmine.”
Recuperata la mia borsa, montai a cavallo ed Amy salì sul suo pony Tony, e insieme ci avviammo verso casa.
“Successo qualcosa di interessante a Yale?” Chiese mia sorella.
“Te lo racconterò solo se mi batti.” Risposi io.
“Ma non è giusto. Il tuo è un purosangue ed ha le gambe lunghe.” Sbottò lei.
“Non è colpa mia se hai scelto un pony quella volta.”
“E’ lui che ha scelto me.” Il suo pony accelerò di colpo. “Ci vediamo a casa.” Disse allontanandosi da me.
  
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