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Autore: ceandzm    18/05/2012    2 recensioni
“Lasciala stare!” urlò all’improvviso il mio ‘angelo’. Quel pezzo di merda mi teneva stretta a lui con una forza che almeno io,non riuscii a respingere. Alzai il viso riconoscendo la sua voce e trovai i suoi occhi azzurro cielo,quegli occhi che mi davano sicurezza solo a guardarli. Elle non preoccuparti,ora c’è Niall si risolverà tutto. Respira. Sentii che l’uomo lasciò la presa dopo l’urlo di Niall. Mi rimase stesa a terra inerme. Avevo dolori dappertutto e la mia forza ormai non era più con me. Mi sentii crollare. Tutto d’un tratto. Solo il buio.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-I want just my MERIT.

Quella maledettissima sveglia non la smetteva di perforarmi il timpano.Erano le 6:35 ascoltavo quel suono rompi coglioni da 5 minuti,ma ero troppo stanca per alzarmi e buttarla in qualche armadio per farla smettere.Niall russava beatamente come un ghiro in calore e per il bene delle mie orecchie fui costretta ad alzarmi e spegnere quella rottura.Mi buttai addosso al mio migliore amico e con un gemito di dolore si svegliò.

"Elle porca troia la schiena!" urlò,o per meglio dire, piagniucolò mettendosi il cuscino sulla testa.

"Sveglia biondo già siamo in ritardo" risposi ancora attaccata alla sua schiena,adoravo il suo profumo.L'ho sempre amato,fin da piccola,capitan ovvio colpisce ancora; ha usato sempre lo stesso profumo,si. Come due nonnetti in pensione ci alzammo dal letto e scendemmo giù per fare colazione,dormivano ancora tutti.Il sabato i genitori di Horan non lavoravano e Mike,culone della madonna, non aveva scuola.Per dirla breve eravamo gli unici sfigati a doverci alzare presto per "uscire". Niall sbranò 3-4 cornetti io mi limitai a bere un po' di latte,non mangiavo molto,il giusto.Mi andai a lavare prima io,ci mettevo tempo,ero abbastanza lenta.Presi i miei vestiti ancora in valigia: Jeans,converse,canotta e felpa.Sciolsi i miei biondi ricci un po' di mascara e il mio fisico era pronto per affrontare la giornata,si perchè la mia mente era ancora a dormire beata sotto alle calde lenzuola del mio letto.Uscimmo di casa e raggiungemmo il "carcere minorile".Il biondo parcheggiò la sua macchina nel parcheggio del carcere e raggiungemmo i suoi amici,odiosi.

"Hei ragazzi!" disse per poi avvicinarsi a loro e salutarli con un segno del "cinque".

"Ciao" dissi senza entusiasmo.Apparte che erano appena le 8 di mattina e poi,non mi andavano tanto giù quei quattro soprattutto quel riccio,il mio cervello addirittura si rifiuta di ricordare il suo nome.Lo trovavo davvero irritante,al contrario quello con i capelli che gli cadevano leggermente sulla fronte,quello che diceva e faceva tutte cazzate,me in versione maschile in pratica,mi stava molto simpatico.Erano tutti più grandi di me onestamente non so quanti anni avessero.

"Tu sei Elle giusto?" mi chiese per l'appunto il simpaticone della combricola,il riccio. La sua presenza mi dava i nervi, gli avrei tirato un calcio in bocca ogni volta che parlava.

"Ehm si è lei" rispose Niall al mio posto,lo notò dalla mia faccia seccata che mi stava sulle palle e per evitare che potessi risponderlo in modo non femminile mi anticipò. Grande angelo! Gli occhi del simpaticone non si staccavano dalla mia figura.Che minchia ci guardi?

"Niall io vado ci vediamo all'ora di pranzo" li liquidai in breve tempo ed entrai a scuola.Il corridoio come sempre affollato,pieno di ragazzi che correvano a destra e a sinistra,con i libri in mano che si dirigevano ognuno nella loro aula.Io stavo comodamente poggiata al mio armadietto con in mano un quaderno e una penna,avevo l'ora di filosofia,materia noiosissima e che mi sta sui coglioni.L'avrei saltata,lo stesso sarei andata in classe e mi sarei addormentata quindi che motivo aveva andarci? Presi il mio pacchetto di Merit dall'armadietto,premetto non sono una fumatrice,ma un paio di sigarette al giorno non fanno male. Uscii in cortile e mi sedetti sulla panchina.Come al solito il cielo di Londra era cupo e nuvoloso,avrei tanto voluto abitare in quelle città piene di sole,spiaggie per fare un nome a caso? Los Angeles,era il mio sogno. Accesi la sigaretta e feci il primo tiro aprendo il quaderno che era sulle mie gambe.Sentivo il fumo penetrarmi i polmoni,chiusi gli occhi e appoggiai la schiena allo schienale della panchina.

"Hai d'accendere?" subbalzai sentendo quella voce così vicino a me.Stavo per bestemmiare tutti gli alberi esistenti sulla terra,aveva interrotto il mio momento di pace mattutino.Mi fermai quando lo riconobbi,era l'amico di Niall,quello moro.

"Certo" dissi porgendogli l'accendino rosso fuoco,amavo il rosso.In camera mia ogni cosa era rossa.Lo prese e dopo essersi acceso la sua Malboro lo posò sulla panchina di ferro.

"Niall lo sa che fumi?" come prego? Non farmi domande alle 8 del mattino potrei morderti.Ritornando alla sua stupida domanda,in
verità no.Odiava l'idea di vedermi fumare,non gli ho mai detto questa cosa perchè la ritenevo poco rilevante,insomma sono solo un paio di sigarette al giorno,che sarà mai.

"Ti importa?" dissi facendo un altro tiro e girandomi verso di lui.Era davvero bello,mi toccava dirlo ma i capelli neri,il giubbino di pelle e quell'aria da stronzo gli donavano.

"Non lo sa, bene,potrei dirglielo io però.." sossurrò soffiandomi il fumo in faccia. Ma da dove cazzo sei uscito oh? A me già girano le palle perchè vorrei essere nel letto a dormire ora ti ci metti tu a fare lo stronzo.Elle sta per esplodere,siete pregati di fare attenzione.

"Senti Zan,Zail,Zoil o come cazzo ti chiami,non osare di dire una sola parola di questa mattina a Niall.Altrimenti questo bel ciuffo che ti ritrovi sulla tua testa di cazzo finirà diritto nel cesso" oh lo so sono stata poco fine ma chi si credeva di essere? Voleva stuzzicare qualcuno,quel qualcuno sta mattina sarei stata io,hai sbagliato giorno caro. Mi ripresi il mio accendino e mi alzai,feci un ultimo tiro e gettai la sigaretta sul prato spiaccicandola poi con un piede.Quel pozzicone si disintegrò tanto che ci passai il piede sopra.

"Primo mi chiamo Zayn,e secondo non dirò nulla di tutto questo solo se risponderai a una domanda" no ma ho sentito bene? Questo è un ricatto bello e buono,anvedi un po' a sto stronzo mi vuole prendere per il culo a me. Ma stiamo al gioco,vediamo che succede.

"Sarebbe?" chiesi avvicinandomi dinuovo a quella cosa di ferro.

"Da uno a dieci quanto ti sta sulle palle Harry?"

"Chi è Harry?"

"Il riccio,sveglia bionda!! Sei ancora nel mondo dei sogni?" Stava superando il limite,mi aveva chiamata BIONDA io odiavo essere chiamata in quel modo. Adesso mi stai sul cazzo più tu che quell'Harry.

"Non credo siano affari tuoi,ciuffo" risposi girandogli le spalle per allontanarmi.

"A lui piaci" disse bloccandomi per un braccio.Ma chissenefotte? Mi irrita solo vederlo 5 minuti la mattina immaginiamoci averlo 24 ore su 24 tra le palle.

"Lui a me no,riferisci.Sembra di essere all'asilo,assurdo!" esclamai.

"Non sa che ti ho parlato di questa cosa,non l'ha detto ancora a nessuno ma io lo conosco bene e l'ho capito nel modo in cui ti guarda" disse facendomi l'occhiolino,abbasso la testa e fece un fischio.

"Però niente male,devo ammettere che ci ha visto bene sta volta Hazza". Possibile che Niall si fosse trovato degli amici ancora più coglioni di lui? Aveva appena fatto apprezzamenti sul mio fondoschiena,io sono una ragazza che si sconvolge a queste cose Zan non dovresti.Ma chi prendi per il culo Elle? Liberai il braccio dalla sua presa e dopo avergli alzato il dito medio,quindi dopo averlo mandato a fanculo,rientrai nei corridoi.

"Conosci Malik? Oddio presentamelo ti prego Elle!" Chi sei? Che cosa vuoi? Il mio cervello non riesce ad identificarti.Dopo svariati minuti la riconobbi: era la rompicoglioni di Carol,17 anni,mora,bel fisico,occhi nocciola e mia amica dalle medie.

"Malik?"

"Elle! Zayn,lo conosci?" mi domandò saltando.Ma che aveva mangiato a colazione?

"Ah Zan..si lo conosco e mi sta sul cazzo perchè?"

"Zan?" domandò per scoppiare in una risata,la guardavo scettica.Che c'hai da ridere? Mah.

"Presentamelo dopo ti prego,ci vediamo alla mensa". Mensa,che brutta parola.Odiavo quel posto,odiavo quel cibo schifoso che davano a pranzo.Bleah! Rivoltante.

"Si vabbè,ciao" dissi per poi entrare in bagno.

"Ciao bella!" Oh ma tutti io incontro stamattina? Oggi che voglio essere una forever alone tutti che mi trovano e mi salutano,la sfiga si è abbattuta su di me.Mi girai verso la voce e riconobbi la mia amica Allyson,io la chiamavo Ally per abbreviare.Ho sempre odiato parlare tanto. Anche lei bionda,la conoscevo dall'anno scorso una ragazza molto simile a me,solo che combinava meno "guai". La salutai con un sorriso.

"Filosofia eh? Io ho letteratura,che palle".

"Già il sabato alla prima ora me la spasso in questo lurido bagno per quella stupida materia"

"Beh io vado,ci si vede" disse e si chiuse la porta alle sue spalle.Finalmente sola.

-Drin,Driiiin,Driiiiiiiin- quella schizzofrenica della camapnella segnò la fine della prima ora.Adesso mi toccavano: Storia,Inglese,Matematica,Fisica e Spagnolo.Che du palle.Uscii dal bagno e mi ritrovai dinuvo in mezzo alla folla dei corridoi,cercavo la mia aula ma trovai il riccio,lì..come ha detto che si chiamava? Har..Har.. "Harry" esclamai a voce alta,dopo essermene resa conto misi una mano sulla bocca.Primo "guaio",o per stavolta,figura di merda della giornata.Speriamo non abbia sentito,merda!


Rieccomi a rompervi,non riesco a smettere di scrivere questa storia,sarà che è nata all'improvviso,ma l'adoro!
Spero piaccia anche a voi.Se recensirete,stavolta sarò seria,vi spedirò a casa i ragazzi con tanto di coccarda *O*.
Grazie a tutte quelle che hanno recensito il capitolo precedente,chi l'ha letto.
Alla prossima,spero al più presto anche io <3 #muchlove
  
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