Capitolo secondo

Senza che Harry se ne rendesse troppo conto venne la sera e si ritrovò nel dormitorio con Ron.

Hermione aveva annunciato che sarebbe andata a letto e così anche loro erano saliti senza avere minimamente sonno.

«Dove sono gli altri?» chiese stupito Harry notando che nella stanza c’era soltanto Neville che russava come una locomotiva difettosa. Ron sorrise malizioso.

«A una festa con i serpeverde… penso che li abbiano invitati esclusivamente perché Dean ha una tresca con quella Greengrass. »

Harry annuì e abbassò il capo. La situazione si stava facendo piuttosto imbarazzante… insomma, si erano tenuti per mano per quasi un’ora e ora erano lì a far finta che non fosse successo niente, come se non fosse vero che entrambi morivano dalla voglia di parlarne. In ogni caso fu Ron a prendere l’iniziativa.

«Senti…» iniziò sospirando «mi dispiace, davvero, è solo che…»

Non riuscì a continuare, un po’ perché le parole non gli uscivano proprio di bocca e un po’ perché seriamente non sapeva di cosa si stesse scusando… semplicemente non voleva che Harry facesse finta di esserselo dimenticato o che –molto peggio- Harry pensasse che lui l’aveva dimenticato.

Harry però non disse niente: continuò a guardare in basso con aria imbarazzata, mentre Ron gli si avvicinava.

«Harry» disse sicuro mentre scostava una ciocca di capelli dal viso dell’altro «non c’è niente di male»

Harry alzò la testa e lo guardò titubante per un secondo, perché poi Ron lo baciò.

Fu un bacio a fior di labbra con la bocca semiaperta, un bacio di quelli che si danno senza ancora tanta sicurezza.

«non c’è niente di male» ripetè Ron staccandosi da lui e sorridendogli «Sei il mio migliore amico»

Che non è affatto una buona giustificazione, pensò Harry, e neanche mi piace sentirglielo dire.

Harry il giorno seguente si svegliò prima del solito e con la testa piena di pensieri.

Aveva baciato Ron. O meglio… Ron lo aveva baciato. Non riusciva a capacitarsi della cosa. Era semplicemente stato splendido.

Però una parte di Harry si sentiva offesa. Insomma, Ron lo aveva baciato, ma dopo gli aveva detto “sei il mio migliore amico”, che non è proprio l’ideale di quel che si vorrebbe sentir detto dalla persona che si ama…

Un momento. Mi sono innamorato di Ron?

Harry si chiese se seriamente si fosse innamorato del suo migliore amico. La risposta fu sì: e anche se non era proprio innamorato c’era davvero vicino. Altrimenti non si sarebbe offeso così… in fondo probabilmente Ron voleva solamente essere suo amico e un giorno aveva semplicemente voluto provare un’esperienza diversa.

Harry sperò con tutto il cuore che non fosse così.

Circa mezz’ora dopo Ron si svegliò e buttò subito l’occhio verso il letto di Harry.

Il letto era disfatto e lui non c’era.

Dove diavolo poteva essere andato alle sette e mezzo di sabato mattina?

Harry era seduto sul prato del parco.

Il cielo era quasi già luminoso come di giorno e una leggera brezza gli scompigliava ulteriormente i capelli, e cominciò a pentirsi seriamente di essersi messo solo una maglietta a maniche corte: probabilmente si sarebbe messo a piovere e il caldo se ne stava davvero andando.

Ma Harry probabilmente non sarebbe tornato al dormitorio neanche se avessero cominciato a cadere una grandine grande quanto una palla da rugby: era andato lì per cercare di pensare e onestamente non è che la cosa gli riuscisse tanto bene. Già di suo Harry non era un tipo troppo sveglio, in più era ancora frastornato per quel che era successo il giorno prima. Più cercava di pensare razionalmente a cosa avrebbe dovuto fare, più il suo cervello si rifiutava di farlo perdendosi nel ricordo delle labbra di Ron.

Harry comunque era riuscito a decidere che aveva tutto il diritto di sentirsi offeso. Va bene che era vero che Ron era il suo migliore amico, ma certo sbatterglielo in faccia dopo averlo baciato non era il massimo della gentilezza.

Soprattutto perché doveva essere proprio quel bacio a cambiare le cose, e invece a quanto pareva per Ron non era cambiato assolutamente niente e anzi, ci teneva pure a metterlo in chiaro.

Il ragazzo sbuffò e proprio in quel momento sentì una mano che gli si posava sulla spalla.

«Harry» disse una voce molto familiare.

Harry chiuse gli occhi e respirò a fondo… avrebbe dovuto trattenersi dal fare qualunque cosa e manifestargli il suo disappunto per la sua affermazione del giorno prima.

Ron gli girò intorno e si sedette davanti a lui.

«come hai fatto a sapere che ero qui? » chiese Harry senza guardarlo e cercando di mantenersi freddo.

«lo so e basta» rispose lui alzando le spalle, come se l’altro gli avesse fatto una domanda idiota «senti, hai presente cosa ti ho detto ieri…? »

Harry alzò lo sguardo e gli lanciò un’occhiataccia.

«sì, me lo ricordo perfettamente. E ora, se non ti dispiace, non mi piacerebbe affatto sentirtelo dire ancora»

Detto questo, Harry si alzò in piedi e se andò sentendosi un coglione ma avendo la vaga sensazione di aver fatto la cosa migliore. Almeno per se stesso.

Harry entrò nella sala grande che era già piena di persone che si accingevano a fare colazione con gli occhi ancora pieni di sonno. Non guardò in faccia nessuno e andò a sedersi accanto a Hermione.

«Buongiorno» disse lei allegra «stamattina mi sono svegliata prestissimo per andare a trovare Hagrid, ma anche tu hai l’aria di uno che non è proprio appena sceso dal letto…»

«ultimamente non fai altro che andare a trovare Hagrid» constatò cupo Harry evitando di rispondere all’ultima cosa che aveva detto Hermione «non è che avete una tresca? »

Hermione lo guardò male e gli tirò una leggera gomitata ma ridacchiò scuotendo la testa.

«Oh, buongiorno Ron! » disse poi.

Harry non ebbe il coraggio neanche di alzare lo sguardo per vederlo, anche perché era come se sentisse la sua presenza, come se sapesse che lui lo stava guardando.

Ron si sedette accanto a Harry e salutò flebilmente Hermione.

Harry si sentì avvampare e continuò a ignorarlo, poi sentì una risata acuta alle sue spalle.

«Potter… ehi, Potty! »

L’inconfondibile voce strascicata e provocatoria di Draco Malfoy per Harry risultò simile a una padellata in testa, ma si girò e lo guardò. Draco si sporse dalla panca.

«come mai oggi sei così freddo con Weasel? »

Harry avvertì una vaga sensazione di fastidio e un presentimento cominciò a insinuarsi in lui…

«ultimamente non facevi altro che fissarlo, ce ne siamo accorti tutti. Non ti sarai mica innamorato di lui? » rise Malfoy con faccia disgustata e Pansy Parkinson annuì ridacchiando. Harry si sentì avvampare di nuovo, anche perché anche se Ron continuava a stare girato stava sicuramente sentendo tutto.

«cosa…? »

«Avete per caso litigato perché a lui piace la mezzosangue e non tu? » chiese provocatoria Pansy giocherellando col piercing al sopracciglio.

«Parkinson, oggi sei più cretina del solito, come mai? » disse Hermione mentre si girò verso il tavolo dei serpeverde, sentendosi tirata in causa. Ron continuò a far finta di nulla e a tenersi di spalle rispetto a Malfoy.

«da quanto tu e Weasel state insieme, eh Potty? » chiese Draco ignorando totalmente Hermione.

Ron si girò improvvisamente e prese la mano a Harry.

«Da ieri sera. Perché, sei geloso Malfoy? » disse sfrontato.

La mascella di Draco arrivò quasi a toccare il pavimento e Pansy rise incredula, mentre Harry guardava il rosso esterrefatto e Hermione se ne stava lì immobile con gli occhi strabuzzati dalle orbite.

«Io… io geloso di te, Potty? » disse Malfoy con aria nervosa riacquistando il dono della parola.

Pansy guardò il serpeverde dubbiosa e ridacchiò.

«Pansy, che cazzo…? » le disse Draco incredulo e si girò sdegnato.

«Harry, Ron? È… è vero? » chiese Hermione guardando le dita dei due ancora intrecciate.

Harry cercò Ron come cercando una conferma.

«Sì, è vero. Non è più il mio migliore amico» rise Ron scostandosi una ciocca di capelli dal viso con la mano libera.

Harry annuì e gli stampò un bacio sulla guancia.

Hermione vide che la stanza girava girava girava intorno a lei e tutto diventava nero…

«è svenuta» constatò Harry preoccupato.

«prima o poi si abituerà» sorrise Ron, e Harry si sentì la persona più felice del mondo.

Eccoci qui! Mi è piaciuto tantissimo scrivere questa fan fiction… a voi è piaciuto leggerla?^^ ringrazio di cuore:

Janira: questa volta mi sono impegnata per non far passare due mesi dal primo capitolo perché mi sono sentita un po’ in colpa XD hai fatto benissimo a dirlo altrimenti mi facevo prendere dalla pigrizia e chissà quando aggiornavo!

Sara: Harry è molto medievale, hai ragione^^ però devi pensare che magari per due amiche ragazze è piuttosto normale prendersi per mano, ma per due maschi? Comunque grazie milleXD

Mezzosecolo: diciamo che c’è un Draco un pochino geloso=) sono onorata che tu abbia letto questa storia anche se non ti piace la coppia.

Lollo: infatti ho deciso di scriverla anche perché ce ne sono pochissime e a me i pairing piacciono davvero tuttiXD

MORFEa: spero che ti ispiri anche la fineXD comunque grazie!

fann1kaoriyuki: “che ciccia”?XD

AyNiM: ti piace Draco così?^^ hai ragione, prendersi per mano è una cosa molto romantica e intima, almeno secondo me… e poi per due ragazzi maschi risulta ancora di più come una cosa speciale, credo.

Azzurra Potter: sono contentissima che tu legga comunque tutte le mie ff anche se la coppia non ti piace!XD

Alyssa: grazie mille*.* scusa se non mi sono fatta più sentire, presto ti darò mie notizie^^

Maddy91: io ho letto la tua ff*__* pensavo di averla anche recensita, o forse mi sbaglio… comunque mi piace tantissimo^^

Far: /me arrossisce per l’”idolo”/ grazie mille cara! Tu hai più scritto nulla? Comunque grazie davvero!
Lisy: hai visto ci ho infilato anche la HERMY/AGRYD??XDXDXD ahahah, dio che ridere a scrivere quel pezzo… comunque loro non si amano UN PO, si amano UN PO MOTLISSIMO!!!!!1111 XDmi cadi su queste cose fondamentali, Lisy!