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Autore: Nefele    08/12/2006    5 recensioni
“Sofia, Sofia..ehi mi senti…che hai? Stai male?” aggiunge Micael mentre la scuoteva con forza, ma nulla la faceva sembrare sana, neppure lontanamente. “Mic…dobbiamo andare a chiamare il signor Asclepi, deve portarla in infer…”diceva agitatissima la minuta ragazza dai capelli corti, ma non ebbe il tempo di terminare la frase perché dalle labbra rosee di Sofia uscì una voce cupa che pareva venire da molto lontano. “Quando la tonda signora che i lupi risveglia nascerà nel suo regno animato da piccole luci, colui che porta il segno e i suoi fidati verranno nella casa assolata dei maghi .” Un rantolo informe concluse la frase. Le palpebre di Sofia batterono sugli occhi tornati finalmente vigili, quindi scorgendo i volti terrorizzati degli amici scherzò:” Che avete da guardare così? Mi hanno forse fatto una fattura orcovolante?”
Genere: Generale, Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Sorpresa | Coppie: Ron/Hermione
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: Incompiuta
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Cap

The stone and the raven

Cap. 1

Alle porte dell’autunno

Era una mattina di fine settembre come tante ad Abraxa, la scuola era iniziata da poco più di tre giorni e nella grande sala tutti gli studenti erano riuniti a fare colazione. Tanto intenti a mangiare le leccornie che si erano materializzate sul tavolo non badavano agli affreschi del soffitto che tra i fastosi stucchi bianchi ripetevano ogni giorno scene di mitologia diverse (quel giorno era la volta di Eros e Psiche). Tutta la stanza era attraversata da un leggero chiacchiericcio di studenti più o meno assonnati, più o meno agitati per qualche interrogazione. Tutti seduti intorno all’enorme tavolo a ferro di cavallo che occupava gran parte della sala. I piccoli putti bianchi che completavano la decorazione andavano svolazzando qua e là facendo dispetti o discorrendo con gli allievi.

Noooooooo!!”

Sbam, crash…splshhhh

“ERICAAAA…..ma che cosa cavolo combini?!?! Guarda che hai fatto!!! Hai rovesciato tutto il mio latte sul tavolo… e…che ti si frantumi al bacchetta!…hai sporcato il MIO libro di Antiche Rune !!! Con quello che costa!!!!”

“Ragazze per favore la piantate di fare tutto questo chiasso? Ci stanno guardando tutti!”

A parlare per ultimo era stato Micael un ragazzo castano, con capelli lisci di media lunghezza. Si era in quel momento alzato dalla sedia e con un piccolo sospiro di rassegnazione aveva estratto la bacchetta dal mantello e facendo un piccolo gesto circolare aveva enunciato “Gratta e netta” e così magicamente tanto la tavola quanto il libro erano tornati come nuovi.

Poi mentre con uno sbuffo scansava i capelli dagli occhi e con un tonfo si risedeva sulla sedia imbottita, disse”Comunque Erica, visto che hai fatto tutto questo casino, almeno spiegaci che cosa di sconvolgente c’è scritto su Il Corriere dei Maghi!”

Erica, la ragazza che aveva gridato si risedé pesantemente; sul volto dalla rotondo ed in genere allegro apparve un’espressione molto triste. A questo punto Sofia, la proprietaria del libro di Antiche Rune, di nuovo calma avvolse le spalle dell’amica le domandò con voce dolce “Ehi Rika…che hai fatto? Che è successo?”.

La reazione di Erica era davvero preoccupante, Micael e Sofia si scambiarono uno sguardo preoccupato, di quei tempi una reazione del genere provocava immediatamente brividi di paura. La notizia del ritorno del Signore Oscuro si era espansa in tutto il mondo magico, ben oltre i confini dell’Inghilterra, fin da loro, in Italia.

“E’ morto Silente” mormorò tristemente con un nuovo sospiro mentre la mano destra passava tra i corti capelli color del grano con piccole meches biondo platino, come faceva sempre quando era agitata.

Un nuovo sguardo tra lo stupito e il rattristato corse tra la bruna Sofia e il ragazzo che non trovò di meglio da dire che “Silente?…quello delle cioccorane?”. Tale affermazione gli costo una bacchettata di Sofia sulla testa accompagnata da”No scemo! Silente il preside di Hogwarts, la scuola di magia in Inghilterra, quello che è considerato il mago più potente insieme a Vol…”

“Stai zitta! Non lo dire!” La sgridò il giovane.

Perché cosa credi? Che se pronuncio il suo nome si materializzerà qui davanti a noi! Ma fammi il piacere!”Ribeccò Sofia con aria di sfida.

E lui è quello che vorrebbe fare l’Auror! Ahaha!” Lo sbeffeggiò Erica

Bhé…vedo che ti sei ripresa in fretta!” Disse a voce piuttosto alta il ragazzo incrociando le braccia imbronciato.

Ma non capite?- continuò Erica lanciando uno sguardo di traverso a Micael- E’ una cosa gravissima! Io sono molto preoccupata”

“Già, perché sembra che Silente fosse l’unico mago in grado di incutere un qualche timore a Voldemort- Micael si tappò le orecchie- a parte…quel ragazzo… mi pare abbia la nostra stessa età, si chiama Harry Potter se non sbaglio” concluse Sofia.

“Già Harry Potter! Il bambino sopravvissuto! Si dice che ad appena 2 anni sia rimasto vivo dopo un attacco di V…Vo...insomma di QUELLO!”Disse in un sol fiato il ragazzo provocando una risata soffocata nelle due amiche. Il riso delle ragazze fece indispettire ancora di più Micael che si alzò in piedi guardandole infuriato mentre quasi urlava”Ridete ridete…intanto se non ci fossi io con voi stareste da un pezzo a studiare in qualche scuola babbana! Per non parlare del tuo prezioso libro di antiche rune Phi! Cuginastra da quattro soldi!”

“Oh andiamo Mic sempre a tirare fuori questa storia del salvataggio del primo anno!- rispose con aria furbetta Sofia - Lo sanno pure i muri in questa scuola che stai sempre appiccicato a noi perché hai una cotta per Rica!” a queste parole il volto di Micael diventò color peperone, Erica per poco non si strozzò col cappiùccino ( uno speciale cappuccino magico, molto popolare tra i maghi italiani, che sapeva dosare alla perfezione la quantità di caffé e latte a seconda dei gusti del proprietario, per non parlare della schiuma che era sofficissima e che non finiva finché il bevitore non lo desiderava). Accompagnato dalle risatine di Sofia il ragazzo si allontanò dal tavolo borbottando qualcosa di incomprensibile ancora col volto scarlatto. Nello stesso momento Erica lanciava un’occhiatina fulminante a Sofia che se la rideva sotto i baffi…di cappiùccino.

Proprio in quel momento, dal tavolo del corpo docenti si alzò una donna piuttosto anziana abbigliata con una splendida veste da strega rosso fiamma ricamata in una tonalità appena più scura con un motivo di rose. I capelli, striati di bianco, erano raccolti in un torciglione e semi celati dal grosso cappello a punta dello stesso colore dell’abito. Sul piccolo naso erano poggiati occhiali dorati a forma di mandorla.

Aveva un’espressione molto seria in viso, al posto di quella svagata e sognante che la caratterizzava in genere. I grandi occhi castani passarono in rassegna tutta la sala. Poi la donna di nome Selene Svaragata battè le mani e ogni pietanza scomparve dal tavolo della colazione, con sommo disappunto di Erica che proprio in quel momento stava addentando un grande biscotto e che invece si ritrovò a mordere solo la sua lingua.

Quindi le labbra sottili della Preside si mossero delicatamente e da esse fuoriuscì una voce dolce e materna, seppure un po’ acuta: “Miei cari studenti, come qualcuno di voi avrà letto sul Corriere dei Maghi è venuto a mancare, ormai da qualche mese (chissà poi perché la notizia non si è diffusa prima) il grande mago, nonché mio amico nonché Preside di Hogwarts, il professor Albus Silente. Da tempo nella sua scuola si verificano strani fatti, come lui stesso mi aveva comunicato via gufo, e a quanto pare Colui- che- non- deve- essere- nominato è tornato accompagnato da tutti i suoi fedeli Mangiamorte. –la preside qui malgrado tutto gli sforzi non riuscì trattenere un accorato sospiro- Immagino che tutti voi, dai più piccoli ai più grandi, vi rendiate conto che ora non siamo più totalmente al sicuro neppure qui ad Abraxa… il professor Silente mi stava giusto accennando qualcosa quando ho perduto ogni sua notizia. Tuttavia non temete, alcuni Auror saranno posti a guardia della scuola, che come sapete è già ben protetta da potenti incantesimi... alcuni dei quali furono attuati dal caro Albus…- la voce di Selene Svagarata tremò come se stesse per piangere poi concluse- mi raccomando quindi di osservare più che mai ogni regola della scuola e di non fare sciocchezze. Ora prego, andate a prendere posto nelle vostre classi.

Tutti gli studenti seduti nella grande sala si alzarono in un silenzio quasi irreale, interrotto solo da alcuni brevi sussurri tra i quali c’erano anche quelli di Erica e Sofia.

-Accidenti Rica! Non ho mai visto la Preside ridotta in quel modo… in genere è sempre così pimpante!

-Già la situazione è molto grave a quanto pare, dobbiamo tenere gli occhi ben aperti!

-Sì…- Mentre uscivano dal grande portone in vetro della sala grande e salivano le scale per dirigersi al quarto piano, dove si trovava la loro aula, Sofia si guardò intorno giocherellando con un bel ciondolo di zaffiro blu trattenuto da una montatura a forma di zampa di uccello. Come al solito al suo passaggio in molti si ritraevano spaventati, facendola sentire a disagio e terribilmente triste. Il motivo di tanta diffidenza da parte di quasi tutti gli studenti dell’Abraxa nei confronti di Sofia era la sua innata abilità di legimens e il fatto che all’inizio del primo anno del Ciclo di studi Magici Superiore avesse avuto una visione, non proprio benevola, su un suo compagno di classe e che questa si fosse prontamente verificata. Da quel momento le era stato appiccicato addosso l’epiteto di porta sfortuna e perciò tutti quanti si premuravano di starle il più possibile alla larga. Solo Micael ed Erica, insieme a pochissimi altri avevano avuto il buon senso di guardare al di là delle apparenze e di essere suoi amici, nonostante i suoi poteri tanto particolari.

Erica trascinò Sofia che era rimasta come imbambolata lungo il corridoio che portava alla loro classe. La ragazza dai lunghi capelli scuri disse –Chissà dove è finito quel testone di Micael?

Erica tornata di nuovo rossa si strinse nella spalle e corse verso l’aula.

Quando infine anche Sofia vi arrivò la sua amica stava confabulando con Marco e Priscilla che come lei facevano parte di una delle squadre di Quidditch della scuola.

La ragazza bruna si mise a sedere all’ultimo banco, attendendo da sola l’inizio della lezione approfittando per ripassare Antiche Rune, qualcosa le diceva che oggi la Professoressa Gexara l’avrebbe interrogata. Qualche minuto dopo Erica si sedette accanto a lei e Sofia sorrise sentendola mormorare- Speriamo non mi chiami, non so nulla !

Lo diceva ogni mattina, anzi ad ogni lezione e la ragazza mora ormai lo considerava un piccolo rituale scaramantico dell’amica che, invece, se la cavava sempre.

Ecco qui il primo capitolo della mia prima fiction sul mondo di Harry Potter che adoro alla follia. Spero vi piaccia e vi incuriosisca abbastanza. Mi raccomando recensite! Sono un po’ timida nello scrivere e se vedo che i miei racconti non piacciono sono certa mi bloccherò! ;)

Ne approfitto per ringraziare tutti coloro che hanno commentato *L’ultimo sole*(Lady Aria, Seiryu, Minako, Frulli) e ringrazio tutti gli eventuali lettori che non hanno commentato.

Ciriciao!!!!!!!!

  
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