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Autore: Lady A    19/05/2012    4 recensioni
«Goku, devo chiederti una cosa…»
Il ragazzo la guardò e gli sorrise calorosamente.
«Dimmi pure…»
«Tu mi hai sposato solo per mantenere fede alla promessa?»
Il ragazzo si grattò il capo, era evidente il suo imbarazzo.
«Hem, beh… sì!».
La ragazza si voltò, le lacrime ormai cominciarono a pizzicarle gli splendidi occhi d’ebano.
«Quindi non provi nulla per me?»
«Cosa? Ma no! Io sono... molto affezionato a te, davvero!»
Il moro ebbe una stilettata in pieno petto quando sentì singhiozzare la moglie.
«Io ti amo invece! Ecco... non proviamo gli stessi sentimenti, forse è meglio se me ne vado»
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chichi, Goku | Coppie: Chichi/Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le ora passavano e le grida disperate di Chichi aumentavano sempre di più. Goku era seduto a terra, fuori casa, non aveva neppure mangiato. Era preoccupato per la moglie, perché soffriva così? Era normale? E se le fosse successo qualcosa? Come avrebbe fatto senza di lei.
«Urca! Ma quanto si decide ad uscire il bambino!», mormorò con aria infantile il moro, gonfiando le guance. Non ne poteva più, quelle urla gli straziavano il cuore. Decise, quindi di andare ad allenarsi nel bosco, così almeno avrebbe pensato ad altro. Calò la notte, Goku ormai esausto, tornò a casa ma la situazione non sembrava essere cambiata. Aprì il frigo e mangiò un intero pollo, però non lo divorò con la sua solita foga, si sdraiò sul divano e chiuse gli occhi. Tre ore dopo venne svegliato dall'ostetrica
Coraggio, ragazzo è nato e devo dire che le somiglia pure! Soltanto che ha la coda!».
«Mmmmh eh? Cosa?», mormorò il moro con gli occhi ancora chiusi. La grossa donna gli diede un poderoso ceffone e lo fece cadere dal divano.
«E’ nato suo figlio!»
«Cosa? Urca, finalmente! E dov'è? lo posso vedere? Chichi come sta?»
«Stanno entrambi bene, il travaglio è stato lungo, ma c'è l'hanno fatta. Comunque come ho già detto suo figlio ha la coda!», e detto ciò l'ostetrica lasciò la casa.
«Urca! Sono diventato papà», mormorò sottovoce Goku. Fece un respiro ed entrò in camera da letto, la sua adorata mogliettina era avvolta tra le candide lenzuola e aveva tra le braccia un minuscolo pargoletto.
«Goku.»
«Chichina, eccomi!»
«Questo è nostro figlio»
Gli occhi di Goku si illuminarono, non riusciva ancora a capacitarsi che quella minuscola creatura fosse anche sua, provò un emozione immensa! Era così piccolo, delicato, aveva delle guance paffute, delle manine minuscole, gli occhi era chiusi e in testa aveva pochissimi capelli.
«Com'è carino! Certo che per essere così piccolo hai sofferto tantissimo!»
«Già...», mormorò sottovoce la moglie per poi addormentarsi stringendo il piccolo.I l moro li guardò intenerito, sentiva già di voler un bene profondo a quel pargoletto. Gli avrebbe insegnato molte cose, sarebbe diventato un forte guerriero, proprio come il suo papà! Goku si sdraiò lentamente sul letto affianco a loro, si appisolò per un po’ quando fu svegliato dal pianto disperato del bambino.
Vide Chichi che lo teneva teneramente in braccio e lo cullava.
«Certo che questo piccolino ha proprio una gran voce!»
La moglie gli sorrise, era diventata finalmente mamma, era una gioia immensa. Aveva sofferto tantissimo, ma alla fine tenere tra le braccia il suo cucciolo la stava ripagando di tutto.
«Goku? Dobbiamo decidere il nome da dare al bambino! »
«Hai ragione, non ci avevo pensato! Anche lui deve avere un nome!»
«E allora come lo chiamiamo?»
«Hem...non so! Adesso vado a mangiare e poi ci penseremo!»
Chichi rimase ad osservarlo, possibile che pensasse a mangiare anche quando bisognava scegliere il nome da dare al loro bambino? Dopo aver mangiato ritornò in camera dalla moglie.
Chichi aveva messo il piccolo nella culla, ora dormiva beatamente, aveva un espressione così dolce.
«Chichina...ma non ti sembra troppo piccolo?»
«Goku ma che dici?  E' un neonato e le sue dimensioni sono giuste!», rispose strizzata la corvina.
 «Quindi crescerà?»
 «Certo!»
«Chichina, non ho ancora capito delle cose, da dove è uscito? Sì, insomma stava nella tua pancia, ma non mi spiego come ha fatto ad uscire…», chiese Goku grattandosi il capo. La moglie diventò rubiconda.
«Tesoro è una cosa che preferisco evitare, potresti rimanerne scioccato!»
«Uffa, ma io lo voglio sapere!»
«Ok, lo hai voluto tu! Hai presente quella cosa che le donne hanno in mezzo alla gambe?»
«Hanno un bambino in mezzo alla gambe?»
«Ma no! Possibile che non lo sai?»
«Cime faccio a saperlo?»
«Ma come? Tu devi saperlo...»
«E allora perché non lo so?»
«Sei un caso disperato! Te lo spiegherò un'altra volta!»
«Dici? Allora dimmi come ha fatto a finire nella pancia?»
 «Me lo hai messo tu.. quella notte...»
 «Te l'ho messo io cosa? Quale notte?»
 «Quella notte che abbiamo fatto l'amore!»
 «Urca! Quindi ti ho infilato un bambino? Ma da dove?»
 «Goku! Insomma, sono domande un po’ imbarazzanti! Cerca di sforzarti un po’, secondo te da dove me lo hai infilato?»
Il giovane si grattò il capo e sorrise.
«Ci sono! Te l'ho infilato dalla bocca ed è sceso fino alla pancia!»
«Cosa? Ma no, che diamine dici!»
«Allora non saprei! Anche perché prima di oggi non avevo mai visto nostro figlio e quindi non mi ricordo di averlo preso e avertelo infilato da qualche parte!»
«Goku, ma nostro figlio quando me lo hai infilato non c'era ancora! Lo hai generato tu!»
«Eh? cosa significa che l'ho generato io? E come sarebbe che prima non c'era?», chiese preoccupato.
«Goku, possibile che tu sia così tonto!»
«Chichina ma non è colpa mia se non capisco certe cose!», piagnucolò il ragazzo.
«Beh ti ricordi quello che abbiamo fatto in camera da letto la prima notte di nozze?»
«Abbiamo dormito!»
«Sì, ma prima?»
 Il ragazzo divenne visibilmente vermiglio, si grattò il capo varie volte.
 «Hai detto che abbiamo fatto l'amore?»
 «Ecco! E ti ricordi quello che abbiamo fatto?»
 «Che abbiamo fatto quando?»
 «Quando abbiamo fatto l'amore!»
 «Ahhhhhhhh! Ehehe…»
 «Allora? Lo abbiamo altre dodici volte, comunque!», replicò innervosita la corvina.
 «E allora perché di bambino ne è uno solo?»
 «Ma che centra! Se un ovulo è già fecondato…»
 «Eh?»
La moglie lo guardò esacerbata, a volte la sua ingenuità non aveva proprio limiti! Perfino un bambino lo avrebbe capito!
«Goku, ora sono stanca, ne parleremo tra qualche mesetto!»
«Me lo prometti?»
«Promesso!»
La giornata passò velocemente, la notte non molto, i pianti disperati del piccolo, i cambi di pannolino, le poppate tennero svegli i due coniugi Son. Ma tutto ciò era normale, erano diventati genitori!
  
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