Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Hyles    19/05/2012    0 recensioni
London..... One Love.....One Dream....One love story...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Raccontato da Zayn
Passò circa una settimana da quando rividi Juliet, fu una settimana interminabile piena di dubbi e indecisioni. Finalmente però arrivava come ogni giorno la sera; era il momento che più preferivo in assoluto mettermi nel letto e pensare. Talvolta che Chantal era con me non riuscivo mai a far niente e mi addormentavo risvegliandomi al mattino con i soliti pensieri.
-“Ehi Zayn, cos’hai?”. Vidi avvicinarsi a me Chantal si sedette sulle mie gambe e mi baciò.
-“No Chantal, non ho niente, sono solo un po’ pensieroso e soprattutto stanco”.Le risposi.
- “Uh amore mio! Cosa pensi? Chi è che turba la tua mente? Hai per caso litigato con i ragazzi?”. Continuò iniziandomi a baciare il collo.
-”Non voglio parlarne, okey! Tutte queste domande! E tutti che mi chiedete come sto! Io sto B   E    N    E!!!”. dissi alzandomi dal divano molto nervoso.
-“Zayn datti una calmata con me non alzi la voce! Non ti permettere mai più! Io so cosa pensi, tu pensi a quella, a quella stronza di Juliet! È lei che invade i tuoi pensieri rendendoti così nervoso”. Mi alzai di scatto la gettai sul divano, mi misi sopra di lei e le strinsi i polsi per non farla liberare.
 -“Chantal tu non devi parlare di lei così, è chiaro?” la guardai con aria minacciosa e la lasciai andare, lei si alzò e mentre andò via mi mandò a quel paese.
Quel gesto mi fece capire che ci tenevo ancora a Juliet, ma com’era possibile!? Per me lei ormai era morta dopo tutto quello che mi ha fatto ma ancora ci stavo male, non riuscivo a capacitarmi di quello che pensavo in quel momento.
D’improvviso sentii poggiarsi una mano sulla mia spalla, mi voltai e vidi Louis dietro di me.
-“Cosa c’è Zayn?”. Mi chiese con aria dubbiosa.
-“Chantal mi ha appena mandato a quel paese e ho scoperto di provare ancora qualcosa per Juliet, direi di stare bene”.
-“Sei in una situazione molto critica,sai?”.
-“Già Louis,  penso di essere stato troppo cieco da non capire cosa avevo avanti e sono stato troppo frettoloso nel fare tutto. Me ne pento amaramente ma ormai”
-“Zayn, non è detto che tutto debba andare storto, prova a parlarle!”. Mi disse sorridendo.
-“No. Non posso dopo tutto quello che è successo. Non ci riuscirei!”.
-“Ti aiuto io! Sennò a cosa servirebbero i componenti della band!”. Disse ridendo.
-“Grazie Louis!”. Dissi abbracciandolo.
 
 
Raccontato da Juliet.
Passò una settimana da quella sera in cui rivide Zayn, e nonostante tutto provavo ancora qualcosa per lui ma dovevo togliermelo dalla testa dopo tutto quello che è successo. Con Lottie non parlavo più di Zayn, ma penso che lei abbia capito che mi era ritornata la “scintilla”.
Ma dovevo far di tutto per dimenticarlo, la mia permanenza a Londra sarebbe finita una settimana prima del previsto; l’Italia, la mia famiglia mi mancava troppo sentivo il bisogno di rivederli. Non avevo avvertito nessuno, sarei partita di nascosto per non soffrire più.
Ma una mattina accadde che:
quel giorno mi svegliai molto tardi, in casa non c’era nessuno. Erano tutti fuori. Andai in bagno mi feci una bella doccia rilassante, indossai una bella felpa pesante turchese e un pantalone bianco. Un filo di trucco ed ero perfetta.
Mentre sistemavo le ultime cose suonò il campanello; scesi giu ed andai ad aprire.
-“Louis, ciao! Cosa ci fai qui?”.
-“Ciao Juliet, posso entrare devo parlarti!”.
-“Si entra pure”.
Tolse della neve tra i suoi capelli ed entrò in casa; mi diede il suo giubbotto e lo feci accomodare sul divano.
-“Posso offrirti qualcosa?”. Chiesi gentilmente.
-“No, grazie. Sono apposto!”. Rispose sorridendomi.
-“Allora cosa dovevi dirmi?”.
-“Si tratta di Zayn”. Mi disse seriamente.
-“cosa c’è ora ho preso in giro la sua ragazza e me la farà pagare?!”.
-“No, no. È pentito e sta male per tutto quello che è successo!”.
-“Povero, io stavo male e lui non si è mai interessato. Ora devo avere compassione per lui!”. Risposi alzando leggermente la voce.
-“Per questo  fatto ha litigato con Chantal”.
-“Ecco, allora! Lui ha litigato con Chantal ed ora pensa di trovare compassione da me?! se lo scordasse!”.
-“Juliet, lui voleva parlarti ma non ne ha mai avuto l’occasione”.
-“Louis ti prego, non voglio più saperne niente di cosa fa, se è fidanzato, se via ancora quà, se mangia non me ne frega niente!”.
Mi alzai ed andai vicino il camino.
-“Lui vuole parlarti oggi, se ti va questo è l’indirizzo! Tutto è per stasera alla festa della band, festeggeremo per l’album ”.
Mi diede il bigliettino bianco in mano ma non l’aprii.
-“Grazie ma non voglio parlargli. Poi stasera parto torno in Italia”.
-“Come? Ritorni in Italia?”.
-“Si la mia permanenza qui è finita torno a casa”.
-“Ma Niall non mi ha detto niente”.
-“Lui e Lottie non sanno niente, e tu non devi dire niente a nessuno! Promettimelo!”.
-“Juliet ma… non posso nascondere questa cosa.. e con Zayn?!”.
-“Non si concluderà nulla io torno a casa, giurami che non dirai niente a nessuno!”. Non mi diede risposta continuava a fare su e giù con la zip della sua felpa. Ripetei la domanda .
-“Okay Juliet non dirò niente, ora devo andare ho un impegno! Ti auguro un buon viaggio spero di rivederci presto! Mi mancherai piccola!”. Mi strinse forte a se e poi mi diede una bacio sulla fronte, prese la sua giacca e se ne andò.
Mi sedetti sul divano e continuavo a giocherellare con il biglietto fin quando non decisi di aprirlo. La festa sarebbe iniziata alle 21:30. Mezz’ora prima del mio volo per Italia.
 
Ore 119:00
-“Juliet sei sicura di non voler venire alla festa?”. Mi domandò Lottie.
-“Sicurissima, preferisco restare a casa e guardarmi un bel film. La festa andrà bene anche senza di me!”.
-“Non è per Zayn?”.
-“No,no no è per lui. Davvero preferisco restare qui, tu e Niall andate. Poi non mi sento tanto bene”.
-“Va bene, io inizio a vado a farmi una doccia. Devi rilassarmi”. Intanto si sentii Niall chiamare Lottie ad alta voce la quale corse velocemente da lui.
 
 
Ore 20:45
Lottie e Niall uscirono di casa, ci salutammo normalmente ignari della mia partenza. A malincuore mi dispiaceva non avergli detto niente ma era l’unico modo per poter partire tranquilla. Salii in camera presi la mia valigia e aspettai l’arrivo del taxi. Scostai un po’ la tenda per vedere l’arrivo del taxi, ma niente arrivava; la strada era ricoperta dalla candida neve che rendeva tutto così fiabesco.
Alle 9 il taxi arrivò; il tassista mi aiutò a mettere la valigia in macchina e così partimmo.
Mi dispiaceva lasciare quella città che mi aveva dato tanto, ma la nostalgia era troppa; davanti ai miei occhi rivedevo ogni momento della mia permanenza a Londra, scese una lacrima ma subito l’asciugai e sorrisi per non piangere. Infilai la mano in tasca per prendere un fazzoletto ma cadde il bigliettino della festa; lo presi, lo guardai e subito dissi al tassista di cambiare strada per portarmi all’indirizzo della festa.
Arrivai davanti ad una villa, scesi dal taxi presi l’ombrello per potermi riparare dalla neve. Mi avvicinai al portone verde, ero pronta per suonare il campanello ma non ci riuscii e scappai ritornando nel taxi. Richiesi al tassista di riaccompagnarmi in aeroporto.
 
Raccontato da Niall.
Alle 21:30 precise io e Lottie arrivammo puntuali alla festa. Scesi dall’auto presi l’ombrello per poter riparare Lottie dalla neve. Veloci entrammo in casa. Vidi in lontananza Harry e Liam ed andai a salutarli; Lottie andò da Danielle seduta su un diavanetto a parlare con Chantal.
Non c’era l’ombra di Zayn e di Louis, strano. Chiacchierai con i ragazzi poi vidi uscire da una porta marrone Zayn che discutevano. Non riuscivo a capire cosa fosse successo, la musica era altra e la gente era tanta. Mi avvicinai a loro.
-“Ragazzi cosa succede?”.
-“Succede che la tua amica non ne vuole sapere più niente di me!”. rispose Zayn infuriato.
-“Non capisco cosa sta succedendo”.
-“Avevo chiesto a Juliet di incontrarci stasera mandando Louis da lei, ma è stato tutto inutile”.
-“Non ne sapevo niente, Julie stasera era strana però non mi ha parlato della venuta di Louis a casa strano”.
-“Louis, ma sei andato da lei?”. Chiese Zayn perplesso.
-“certo che sono andato! E lei mi ha detto che…..”.
Non continuò più la frase e si bloccò.
-“Louis c’è qualcosa che non mi hai detto?”.
Louis non rispose…. Poi fece un respiro profondo.
-“Juliet mi ha chiesto di non dire niente!”.
-“Louis cosa ti ha detto!”. Disse Zayn alzando la voce.
-“Oggi sarebbe ritornata in Italia ma nessuno doveva sapere di questa partenza”.
-“Cosa?”. Esclamammo all’unisono io e Zayn.
Zayn prese di corsa la sua giacca e scappò fuori, io andai da Lottie per dirle la notizia e insieme andammo all’aeroporto. Zayn prese l’auto e corse veloce.
 
 
Raccontato da Zayn
In quel momento non capivo più nulla! Come ha potuto farlo abbandonarmi così, in quel momento capii quanto Juliet forse importante per me e che Chantal era solo una stupida copertura per nascondere il mio amore verso Juliet. Nel bel mezzo della mia corsa verso l’amore della mia vita l’auto mi abbandonò in mezzo l’autostrada.
-“Cavolo! Proprio ora no!”.
Scesi dall’auto ed inizia a correre verso l’aeroporto. Mi fermavo solo qualche istante per poter riprendere fiato.
Guardai l’orologio erano le 21:55cercai di affrettare il passo ma fu tutto inutile. Arrivato in aeroporto guardai i cartelli per vedere l’ultimo volo per l’Italia quando lessi le 22.00 il mio cuore si fermò. la mia corsa fu inutile. Mi accomodai sulle sedie d’aspetto  ma una voce mi colpì dritto al cuore.
-“Mi scusi saprebbe dirmi il prossimo volo per l’Italia?”.
Alzai lo sguardo e vidi Juliet parlare con una donna. Ma alzai ed andai verso di lei. Ormai ero sicuro di tutto quello che avrei fatto. Ero nervoso, le mani mi sudavano ma niente poteva fermarmi.
Ecco stavo per avvicinarmi a lei, stavo morendo; mi scontrai verso di lei e lei  esclamò
-“Scusami non ti ho vis…”.
Le sorrisi, lei era immobile. Sentivo gli occhi riempirsi di lacrime  ma non volevo piangere davanti a lei. La presi e la strinsi forte a me per non farla scappare; lei non accennò una parola ne un movimento proveniva dal duo corpo, era IMMOBILE.
-“Scusa”. Le sussurrai piangendo. Le lacrime presero il sopravvento su di me.
Juliet si staccò dall’abbraccio anche lei piangeva. Era doloroso vederla in quello stato. Fece un respiro profondo ed iniziò a parlare.
-“Z…zayn, ora cosa pretendi il mio perdono? Venendo qui pensavi di aver risolto tutto?”.
-“Io volevo parlarti oggi, ma tu non sei venuta”.
-“Io non so come funziona qui a Londra l’amore tra due persone. Ho sofferto per mesi e mesi, mi sono pentita di una marea di cose!”.
-“Juliet ti prego”. Le presi la mano e la strinsi nella mia.
Mi lasciò la mano e andò via, cercai di rincorrerla ma lei correva più di me. eravamo a due metri di distanza quando urlai per tutto l’aeroporto
-“Juliet ti amo!”.
Lei si voltò e si fermò a guardarmi. Tutte le persone mi fissavano, ero imbarazzato  ma dovevo urlarlo. Juliet si inginocchiò e portando le mani al volto pianse. Cautamente mi avvicinai a lei e mi inginocchiai difronte.
-“è vero quello che hai appena detto? Mi ami davvero?”. Disse singhiozzando.
-“è la verità, se vuoi lo ripeto!”.
Mi alzai e mettendomi in piede su una sedia urlai.
-“Signori e signore io amo Juliet Montler! Io la amo pazzamente e non smetterò mai di farlo!”.
Scesi a mi avvicinai a lei che si era già alzata.
-“Ora ti sei convinta? Ci credi che ti amo!”. Le abbassò lo sguardo,
-“Credo manchi qualcosa!”. Si avvicinò a me e mi diede il bacio più bello di tutta la mia vita. Le nostre labbra si distaccarono lei era felice, sorrideva era da molto che non la vedevo così. La strinsi forte a me, un applauso di tutte le persone nacque quella sera nell’aeroporto. 
-“Una domanda, era il bacio la cosa di cui te ne pentivi di non averlo fato?”.
Arrossendo mi rispose.
-“Si, è questa”. Rispondendomi così mi baciò di nuovo.
Mi prese per mano ed uscimmo fuori, presi la sua valigia e aspettammo un taxi per riportarci a casa.
Era tardi e nemmeno l’ombra di un taxi, ad un tratto passò un pullman il famoso LONDON BUS. Feci segno di fermarsi e così salimmo. Appena entrati ci accorgemmo che era un pullman turistico pieno di cinesi e giapponesi. Io e Juliet scoppiammo a ridere. Salimmo al piano di sopra e trovando sue posti ci sedemmo. Il mio cellulare squillò era Niall e gli dissi che Juliet era cin me finalmente.
-“Sarà una storia molto romantica e divertente da raccontare ai nostri figli”. Disse Juliet sorridendo.
Rimasi sorpreso da quella frase, poi ripensandoci non era male lei mia moglie la sig. Juliet Malik, suonava bene. La strinsi a me e ci baciammo. Poi lei mi sussurrò dolcemente.
-“Ti Amo Malik!”. 


SPAZIO AUTRICE

non poso crederci la storia è finita! ora piango xD 
Spero che questi 12 capitoli vi siano piaciuti, me ne accorgo dalle visualizzazioni, siee troppo gentili :D <3

non so come ringraziarvi per aver letto questa FF. Ho già in mente di scrivere una nuova FF ma questà volta ho già in mente il protagonista che non sarà più Zayn :D <3

siete dolcissimi, vi voglio bene, graie per aver letto LONDON BUS. Un BACIONE 

ILoveDJMalik xoxo

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Hyles