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Autore: endlessharold    19/05/2012    15 recensioni
'Mi hai abbandonata, potevo anche essere morta, ma a te che importava? Avevi già un'altra relazione da portare avanti, così ti sei tirato indietro con me, appena hai saputo della mia gravidanza mi hai lasciata da sola, ho cercato di rintracciarti in tutti i modi anche solo per avere la tua presenza accanto, non ti sei fatto trovare quando avevo bisogno di te. Pensi che chiedere scusa basti per riparare tutto questo Justin? Sei un codardo, un'infame, e io che parlo ancora con te, che schifo mi fai' mi dice.
'Momento momento, tu sapevi di Angèlie?!' esclamo di getto.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Un anno dopo.



'MaryKathe! Derek piange da mezz'ora, vai a vedere cos'ha invece di alzare il volume della radio!' mi urla mia madre dal piano di sotto sbattendo violentemente la porta scorrevole.
Mi alzo, lascio il computer e la scrivania, abbasso la radio, vado nell'altra stanza dove fino a poco fa dormiva Derek, mio figlio. Prendetemi per pazza, ma ho diciannove anni, sono ancora una bambina sotto certi aspetti, essere mamma a questa età è un'impresa piuttosto dura da vivere, soprattutto se non si ha accanto il ragazzo con cui ci hai fatto questa meravigliosa creatura. Oh sì, quel codardo di suo padre, Justin, non voleva il bambino, diceva che "non era ancora pronto per diventare padre", così ha deciso di liberarsene, neanche se ne prende cura.
Ricordo tutto troppo bene, anche se è passato un anno da quando solcai la soglia della porta e il dottore annunciò ai miei genitori della crescita di una piccola forma di vita nel mio ventre, Justin si mise le mani sul viso, fece dei no con il capo senza senso e scappò fuori, tirando pugni e calci ad ogni cosa che incontrava. E ho passato la gravidanza da sola, fortunatamente la mia famiglia mi ha accettata e insieme siamo arrivati fino a qui, ed è solo grazie a loro.
Si è comportato da bambino, più piccolo di Derek, ma non avrei mai voluto abortire, mai e poi mai.
Sto crescendo il mio piccolo principe senza una figura paterna, senza il padre naturale, anche se ogni tanto quando sono obbligata a portare il bambino a scuola perchè mamma e papà sono al lavoro, giocano un po' insieme.
Ma stare con il proprio figlio per tre-quattro ore e poi scomparire non è come prendersene cura e crescerlo, no?
Prendo Derek dalla culla, quasi si rompe, lo coccolo tra le mie braccia facendo placare in qualche modo le strilla che lancia pur essendo piccolissimo. Lo porto in camera mia, ci sediamo sul mio letto, gli sistemo un calzino che ha al piede quasi scoperto, mi fermo a guardarlo mentre farfuglia qualcosa. Ha gli occhi e le labbra di Justin, forse è anche per questo che non riesco ad odiarlo, anche perchè ora non so neanche se stiamo insieme o no, per interi mesi non si è fatto sentire, probabilmente si sentiva in colpa, e sono affaracci suoi, doveva assumersi delle responsabilità e fare il ragazzo maturo, anzi l'uomo. Ogni tanto lo incrocio nei corridoi della scuola e va a giornate; alcuni giorni mi bacia e si preoccupa, altri si limita a sapere come sta il bambino e lanciare qualche battutina poco divertente. Oltretutto se Justin non vuole riconoscere Derek c'è sempre il ragazzo con cui mi sto frequentando da qualche mese, Josh, ci siamo conosciuti ai corsi di latino, riccio, castano con gli occhi verde zaffiro, somiglia molto ad Harry Styles, un componente dei One Direction, e di certo non sarebbe codardo come Justin, magari potrei proporglielo, forse è meglio se ne parlo prima con Justin.
Un piccolo rumore mi fa scattare di colpo, la schermata del mio computer si illumina, lascio Derek sul letto e mi assicuro che non cada, per stare più tranquilla lo prendo in braccio e prendo il passeggino che ho vicino al letto, lo metto dentro e lo lego, poi mi avvicino alla scrivania.
Oh, ma tu guarda, Justin vuole fare la video chiamata di Skype, sicuramente entro sera pioverà rosso.
Guardo il bambino, è sdraiato a pancia in su, muove le manine e i piedini mentre dalla sua bocca escono dei mugolii, versi incomprensibili, e senza pensare accetto la richiesta. In pochi secondi sul mio schermo appare la figura di Justin suddivisa in pixel, intento ad accordare la chitarra, ma appena si accorge che la webcam si è accesa la mette giù. Per fortuna si vede abbastanza bene, che strano, Justin abita a qualche kilometro di distanza da me e per parlarmi mi manda la video chiamata?
‘Ehi’ dice con tono dolce e leggermente imbarazzato.
‘Ehi anche a te’ dico con un piccolo sorriso sulle labbra.
Justin è così, timido, chiuso, impacciato, tende a tenere tutto dentro e soprattutto è insicuro, troppo. Ha sempre bisogno di qualcuno che dia conferma a tutte le sue domande, cerca appoggio per qualunque cosa, anche sui gusti da scegliere per un gelato, lui ha sempre bisogno di qualcuno, un po’ come me. Già, per nove mesi avevo bisogno di qualcuno accanto, e non parlo dei miei genitori. Justin finalmente è riuscito a mettere a posto la chitarra, sta trafficando da mezz’ora.
‘Okay okay, ci sono’ dice sistemandosi la maglietta bianca con la scritta “hooligans”.
Gli sorrido, non ho molta voglia di parlare, soprattutto con lui. Prendetemi per patetica, ma voi come vi sentireste se il vostro ragazzo vi mettesse incinte, e poi scomparisse per più di nove mesi? Non bene credo. E il biondino qua non l’ha ancora capito, prende tutto come un gioco, pensa che io ci sia passata sopra, invece no, certe cose non si dimenticano, soprattutto se hanno conseguenze come queste. Vedo Derek che si agita nel passeggino, le manine vengono inquadrate dalla mia webcam e suscitano la curiosità di quell’essere insensibile dall’altra parte dello schermo.
‘Prendi il bambino, voglio salutarlo!’ dice sorridendo sporgendosi per cercare di vedere.
‘Si chiama Derek tanto per cominciare’ dico sbuffando e slacciando la cinta del passeggino.
‘Oh sì, è vero, me lo dimentico sempre’ dice grattandosi il capo.
Una piccola creatura piena di voglia di scoprire tutto ciò che lo circonda è fra le mie braccia, sulle mie gambe, bello come non mai. Spero di aver capito male, non si ricorda neanche il nome di suo figlio, ma che razza di persona sei Justin?!
‘Ciao piccolo, ma quanto sei bello, hey!’ dice facendo la voce da idiota, sorridendo come un matto.
Subito Derek si agita, porge le braccia verso la webcam, come per voler passare per il computer ed abbracciarlo, automaticamente sul mio viso appare un dolce sorriso, poi guardo la webcam.
‘Senti Justin, stavo pensando’ dico facendo cavalluccio a Derek sulle mie gambe per farlo calmare ‘visto che il bambino non ha una figura paterna, magari avrebbe potuto riconoscerlo Josh come suo figlio’.
‘Parliamone faccia a faccia, vieni da me tra un quarto d’ora’ scollega la linea, penso si sia arrabbiato.
Ma cosa vuole, non sono io la codarda che lascia la propria ragazza da sola in un brutto periodo.
Mi alzo, prendo il bambino, avviso mamma e mi dirigo verso la casa di Justin.  

MaryKathe.

 





Spalanco gli occhi incredulo, ho sentito bene?
La linea del mio router va a farsi fottere ogni volta, devo dire a mamma di cambiarlo e prendere la connessione wireless, è decisamente più figa e funziona meglio. Spengo il computer ormai scarico, mi alzo dalla sedia nera in stoffa con le rotelle e mi butto sul letto, mentre aspetto che arrivi MaryKathe con il bambino. Sono con la mia chitarra, rinchiuso in camera mia a cantare. (http://www.youtube.com/watch?v=tbEniex3n_A)
Non so, queste due canzoni mi fanno sentire meglio ogni volta che le canto, è una sensazione stupenda. Guardo l’orologio, sono le 21.00 e ancora nessun suono del citofono, che strano. Giusto il tempo di preoccuparsi un poco che mi arriva un messaggio. “Stiamo arrivando.” Okay, preoccupazione svanita. Riprendo la chitarra e il mio plettro, riprendo da dove ero rimasto. Scrivere canzoni è l’unica cosa che mi riesce bene, per il resto sono un vero e proprio disastro. Sono un disastro in amicizia, figuratevi in amore, appena ho saputo che MaryKathe aspettava un bambino ed era anche mio, sono andato in crisi, sono troppo giovane, è stato un errore, e comunque ero ubriaco marcio. Mia madre si era seriamente preoccupata, ho addirittura digiunato per una giornata intera, e stare senza cibo non è da me.
Ma scappare era l'unica cosa che potessi fare in quel momento, mi frequentavo con un'altra ragazza nello stesso tempo, stavo con due ragazze contemporaneamente, ma nessuna delle due ha sospettato dell'altra, fortunatamente, forse perchè vivono in due città diverse, e tra qualche bugia riesco sempre a cavarmela.
Ho conosciuto Angèlie appena mi sono iscritto a KickBox, giusto un anno fa, ed è totalmente diversa da MaryKathe, a partire dal nome, è molto più dolce e non è scontrosa come quest'ultima.
Con Angèlie mi trovo bene, è quasi la mia copia al femminile per quanto riguarda il carattere, ed è stupenda.
La voce squillante di mia madre dal piano di sotto mi perfora i timpani, facendomi saltare di mezzo metro.
'Justin, è arrivata MaryKathe!' urla dalle scale.
Mamma non ha mai avuto problemi con le ragazze con cui sono stato, forse perchè ha un carattere totalmente diverso dal mio, assomiglio più a mio padre, e sto seguendo le sue orme senza accorgermene.
Sento dei passi avvicinarsi, in meno di dieci secondi vedo il viso mezzo assonnato di MaryKathe sulla soglia della porta, con in braccio un piccolo angelo, molto somigliante a me nella prima età.
'Ehi' dice guardandomi fissa negli occhi facendomi tremare.
Cerco di spostare lo sguardo dal suo viso, mi concentro sul bambino, glielo prendo dalle mani e lo faccio volteggiare.
La faccio entrare nella mia stanza, sposta la chitarra e si siede sul mio letto, io chiudo la porta e la affianco.
Continua a fissarmi, quei suoi occhi di ghiaccio mi trapassano il cuore, mi fanno paura, inizio a balbettare.
'Dimmi' dico con voce tremante, poco dopo mi pento di aver aperto bocca, appena sento la sua voce tramutarsi in una frase così di sorpresa, mi vengono i brividi su tutto il corpo.
Ho paura. Ho paura di quello che sta per dirmi e non so neanche perchè io sia così terribilmente preoccupato.

Justin.

 


okay, non ce la facevo ad aspettare,così ho pubblicato prima del previsto fhfhjsj.
che ne pensate di questo Justin Cagasotto? hahahahahah come sono crudele uù.
vi ringrazio come al solito per le recensioni che mi lasciate,siete adorabili vhhcjksg.
spero di non deludervi con questa ff, ci starei troppo sad lol.
lasciatemi una recensione eh uù dai dai *occhidolci* c:
se cliccando il link non si apre la pagina di youtube,basta fare copia e incolla. #js
un bacione grande grande a tutte quante :) #muchlove
arianna - @ciastin on twittah.
  
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