Carissimi!!! Eccomi qua ad aggiornare nuovamente!!!!! Siamo
già al chapter 16
!!!
Comunque
buona lettura!!
È
quasi Natale!!!
Dovrò
scrivere qualcosina di BellaNatalizio?
Vedremo….
Besos!!
^__^
Tess
Crac!
Capitolo
16
Questione di sguardi
Bella
era parecchio indecisa e, in effetti, la scelta era una delle più ardue.
Troppo
difficile… ma anche volendo, non avrebbe potuto sceglierli
entrambi.
Come fare
quindi?
-Bella, hai
intenzione di rimanerci tutto il giorno? No, dico, fammelo sapere, così mi
organizzo. Occupo il tempo con qualche utile attività.
- Già, non ti
sembra di esagerare??
I suoi compagni
non sembravano molto solidali, né propensi a sostenerla in un momento tanto
critico: avrebbe dovuto, ancora una volta, cavarsela contando sulle sue sole
forze.
L’imputata
aggrottò le sopracciglia e si chiese per l’ennesima volta se fosse meglio il
pasticcio di tonno e patate o il polpettone con le verdure.
-Lascia
perdere…è sempre la solita storia…ti avverto: anche stavolta farai raffreddare
tutto, poi ti ingozzerai e arriverai in ritardo alle lezioni del pomeriggio. E
ti ricordo che Piton non è uno che ama aspettare, soprattutto noi
Grifondoro….
- Sce vole e do
ua magno sceiere…- s’intromise Ron, a bocca piena.
- Sempre pronto
tu! Guarda nel tuo, di piatto!! – lo redarguì sua sorella, fissandolo in malo
modo.
Ovviamente
Bella non aveva badato alle chiacchiere intorno a lei, impegnata com’era nello
scegliere. Prendere una decisione definitiva non era mai stato il suo forte.
Pasticcio o polpettone? Cioccolato Nocciolatoso o Fruttarella Zuccherosa?
Maglietta nera con le borchie o maglietta nera con le scritte argento?
Erano
problemi.
Gli intrugli
per il corpo glieli confezionava la nonnina con le sue mani d’oro - il profumo
alla vaniglia insegna - quindi evitava di passare ore e ore in un qualche
negozio di profumeria per le vie di Diagon Alley o di
Hogsmeade.
Ma per quanto
riguardava il resto..beh, era un disastro, su tutti i
fronti.
- E se un
giorno ti dovessi malauguratamente trovare a scegliere tra due ragazzi, che
faresti? Me lo dici?
A quelle parole
di Seamus lo sguardo di Bella corse inesorabile al tavolo vicino al loro.
Attratto come
da una calamita.
Dopo ciò che
era successo quella mattina, infatti, aveva deciso di sedersi sulla panca
opposta alla solita, di modo da poter avere sempre sotto gli occhi i Serpeverde.
O per poter essere tenuta sotto controllo.
Chissà come
mai.
Ce lo chiediamo
tutti.
Aveva avuto
tempo di ragionarci un po’: che l’agognato principe del suo cuoricino le
elargisse tutte quelle attenzioni era una novità tutt’altro che negativa!
-Molto
probabilmente li farebbe attendere il responso per ere geologiche, valutandone i
pro e i contro…-rispose Andy, uno del sesto anno.
-Sì, come no…e
quando avrà preso una decisione si troverà davanti due vecchi – continuò
Dean.
-Sì! Tipo i
gemelli Weasley al quarto anno, dopo la pozione
invecchiante!!
- Giusto
Seamus!
Incurante di
tutto quel cicaleccio, Bella sospirò e continuò a fissare di fronte a sé, anche
se l’oggetto dei suoi pensieri non la degnava della minima
occhiata.
Eccolo lì,
bello da togliere il respiro, il biondo sovrano di tutti i suoi
pensieri.
Si stava
portando alla bocca una forchettata di…
-Pasticcio di
tonno e patate!
-Che?
-Ho deciso!
-Finalmente.
-Era
ora.
-Non era così
difficile, no? – le disse Hermione, riscaldandole il piatto con un tocco di
bacchetta e porgendole la sua porzione.
Ginny scosse la
testa e alzò gli occhi al cielo.
-Ma come devo
fare con te?
Bella iniziò a
mangiare.
-Okay, tornando
al discorso di prima…
-Che
discorso?
-Come “che
discorso”? Quello di prima, no? Quello sullo scegliere tra due
ragazzi.
-Ah! Quel
discorso!
-Già. Beh, per
quello non mi devo preoccupare. Mi passi l’acqua per
favore?
-Perché non te
ne devi preoccupare? Guarda che nella vita non si può mai sapere…tieni -buttò lì
saggiamente Hermione.
-Dice così
perché sa già che sono io l’uomo della sua vita!
-Va bene,
Seamus.
Nessuno lo
degnò di uno sguardo convinto.
-Ehm…dicevo.
Non corro questo rischio perché…beh,
Ginny lo sai!!
-No, che non lo
so.
-Sì che lo
sai.
-Oh Merlino.
Ancora questa storia??
Bella sbuffò.
Perché Ginny doveva prenderla così?
Insomma.
Se ne era
certa, ne era certa.
Punto.
Nessuno le
sarebbe mai piaciuto come Malfoy.
-E poi - continuò, come non ci fossero state
interruzioni, dopo aver inghiottito un altro boccone – non credo mi troverò mai
in una situazione del genere.
-E perché mai?
Sentiamo la cazzata del giorno.
-Ginny!!
Le tirò un
pugno sulla spalla.
-Dai,
dai…dimmi, sono curiosa. Veramente.
-Beh…non c’è
niente da spiegare. È già tanto se riesco a trovarne uno, di spasimante,
figuriamoci due, nello stesso momento!!!! Non scherziamo.
Hermione la
guardò sconcertata.
-Ma, Bella,
perché dici così? Non dovresti buttarti giù...
-Già! - Harry
s’intromise, tra un boccone e
l’altro di polpettone, attirando l’attenzione su di sé – Beh…voglio dire, c’è di
peggio, no?
-Ma che modo è
di dire a una ragazza che è carina?
Alle parole di
Ginny e al suo sguardo di fuoco, Potter tornò a parlare con Seamus e Dean.
Meglio non intromettersi, quelli erano discorsi da donne.
-Infatti…e poi
che mi dici di mister sono-il-più affascinante-Corvonero-che
abbia-mai-frequentato-Hogwarts?
Maliziosa, la
piccola Weasley, che non si faceva mai sfuggire l’occasione di appioppare quei
ridicoli nomignoli a chiunque le fosse capitato a tiro.
Il pasticcio
andò di traverso a Bella, e il mondo trattenne il fiato: sarebbe sopravvissuta
all’ennesimo rischio di soffocamento da cibo?
Per fortuna o
purtroppo se la cavò anche quella volta.
Dopo due
abbondanti sorsate d’acqua, si voltò a spiare il tavolo dei Corvonero, tentando
di individuare la capigliatura corvina dell’affascinante Roberts. Non fece in
tempo a posare i suoi occhi sul bel volto del ragazzo che subito quello si
accorse del suo interesse. Con il bicchiere in mano le rivolse un piccolo
brindisi e le fece l’occhiolino, ammiccante.
Arrossendo
vistosamente Bella tornò veloce a fissare il proprio piatto.
-Ohhh…altro che
innocentella….qui le cose si fanno interessanti….
-Piantala
Andy.
-Eddai…-
continuò quello, ignorando la forchetta che si agitava minacciosa nelle mani di
Bella e, anzi, rifilandole una gomitata -…abbiamo visto cosa è successo
oggi…
- Ti avverto Andy…
-Dici che si
sfideranno a duello? – si intromise la biondissima e riccioluta Denise, del
quinto anno. – Sarebbe cooosì
roomantico….
-Ma di che
diavolo stanno parlando? – chiese Ron, scendendo dalle
nuvole.
- La nostra
Bella è contesa da due dei più ambiti ragazzi della scuola…-rispose Hermione,
sorridendo gentilmente alla brunetta, sempre più imbarazzata da tutte quelle
attenzioni…non richieste, peraltro.
-Ma per favore!
Saranno mica così ambiti quei due lì, no?
-Ron…sappiamo
che odi Malfoy…
-…e che Roberts
è quello che ha segnato più volte nella tua porta…
-Non c’entra
niente, Ginny!!
-Come
no?
-Guarda
che…
E finalmente Bella potè concentrarsi nuovamente sul suo
pasticcio di tonno e patate: la conversazione si era spostata sul Quidditch e su
chi fossero i giocatori più bravi e su chi avrebbe vinto
Spinta dalla
curiosità, si voltò ancora a guardare i Corvonero, fu questione di un attimo,
però. Edward Roberts aveva gli occhi puntati su di lei, mentre parlottava con il
suo migliore amico, un certo Liam Mcbl…e qualcosa.
Le sorrise,
ancora. Aveva dei denti bianchissimi.
Glieli frantumo
io quei denti.
-Un bolide
stregato a dovere…potrebbe fare al caso mio…
- Draco, che
stai blaterando?
-Eh?
Uhm…niente.
Era da quando
si erano seduti a tavola che aveva tenuto sott’occhio
Lei però non
era di sua proprietà.
Ma voglio che
lo diventi.
Perché?
Non lo so. È
così e basta.
La voglio
adorante a fissarmi mentre studio.
La voglio in
visibilio sugli spalti mentre gioco a Quidditch…e straccio
Roberts.
Voglio che mi
sogni.
Che pensi solo
a me.
Pensò con
rabbia.
-A
proposito..
-Lascia perdere
Pansy.
La ragazza fu
costretta a lasciar perdere
veramente.
Convinta da un
calcio ben assestato di Zabini sotto al tavolo. Lo squadrò malamente. Era vero
che avevano stipulato un accordo, ma i calci sotto al tavolo poteva tenerseli
per lui. Avevano deciso che dovesse essere lui a sondare il terreno con Draco:
era decisamente più diplomatico e meno coinvolto da tutta quella situazione
bizzarra.
Dal momento in cui avevano preso posto a sedere il loro amico non aveva fatto altro che lanciare occhiate furtive alla Bothwell, impegnato
a non farsi beccare dalla ragazza e borbottando strane minacce a chiunque le
rivolgesse la parola o la toccasse.
Zabini era
veramente sconcertato da tutto ciò.
Insomma, cosa
cui trovasse in quella, non avrebbe saputo dirlo.
E cosa ci fosse
veramente tra i due rimaneva un
mistero.
-Draco.
-Che
c’è?
-Anche se lo
fissi così, Roberts non cadrà morto nel piatto.
Draco si voltò
lentamente verso il compagno, che, dopo aver lanciato quella bordata, era
tornato a occuparsi del suo polpettone.
Strinse gli
occhi a due fessure: possibile che si fosse esposto così?
Certo Draco.
Ancora un po’ e ti avrebbero invitato al tavolo dei
Grifondoro.
-Forse no. Ma
lo ucciderò entro la fine del pranzo, questo è poco ma sicuro - continuò
tranquillo e sicuro di sè, prima di bere un sorso d’acqua.
Blaise
rabbrividì: sembrava veramente convinto.
-Ma dico! –
esclamò il biondo, sbattendo il bicchiere sul tavolo. –E continua a fissarla!
Cosa si aspetta? Che le spuntino gli occhi anche sulla
schiena??
-Draco…
-Che
c’è??
-Ma mi spieghi
che cavolo c’è da scaldarsi tanto?? Per una sciacquet-
Draco si passò
una mano nervosamente sul viso.
-Pansy. Guarda,
ti giuro, non è il momento. Lascia perdere me,
-La
torta?
-Pansy!
-Uffa! Ma vi
siete messi d’accordo per tapparmi la bocca?? Andate al diavolo!
La ragazza,
imbronciata più che mai, si voltò verso la sua vicina, ignorando sia Draco che
Blaise.
Che non si era
ancora arreso.
-Senti
Dray…
Ma Draco era
tornato a fissare Bella, a borbottare cose senza senso e a pianificare morti accidentali per un
Corvonero di sua conoscenza.
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