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Autore: MadLucy    20/05/2012    3 recensioni
-Grazie, Light... grazie.- sussurrò flebile, impregnando ogni sillaba di patetica gratitudine. Stava denudando tutta la sua debolezza, inerme fra le mie braccia. Ogni barriera crollò, in una pioggia di carte incapaci di mantenere il loro fragile equilibrio.
Lei, Misa Amane. Lei, la mia nuova arma. Così debole, così potente. Fragile come il cristallo e letale quanto un pugnale.
Lei, così ingenua.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Misa Amane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Strangers.









La strinsi. Un abbraccio duro, paragonabile ad una stretta di mano. Sicuro e forte. Avevo preso la mia decisione.
-Non posso essere il tuo ragazzo.- ammisi a bassa voce. -Ma posso recitarne la parte.-
Il suo corpo sottile e sinuoso tremava appena, scosso da singhiozzi silenziosi a stento contenuti. Troppe emozioni lottavano nella sua anima consumata da lacrime amare.
I suoi capelli sottili, d'oro pallido, riflettevano la luce intensa sopra di noi. Profumavano.
-Grazie, Light... grazie.- sussurrò flebile, impregnando ogni sillaba di patetica gratitudine. Stava denudando tutta la sua debolezza, inerme fra le mie braccia. Ogni barriera crollò, in una pioggia di carte incapaci di mantenere il loro fragile equilibrio.
Lei, Misa Amane. Lei, la mia nuova arma. Così debole, così potente. Fragile come il cristallo e letale quanto un pugnale.
Lei, inconsapevole. Ingenua. Resa cieca dal suo dolore, ignara di ciò che mi stava offrendo: non un semplice quaderno, ma la sua vita. Non meri vecchi ricordi, ma la sua incondizionata dedizione.
-Riuscirò a fare in modo che tu mi ami davvero, un giorno.- promise, un pianto doloroso e sollevante a scorrerle lungo le guance diafane.
Sorrisi. Lei era mia, qualsiasi cosa sarebbe successo.
Lei era mia, da quando il nome dell'assassino dei suoi genitori era stato da me tracciato sul Death Note. Il destino me l'aveva promessa, un agnello candido sull'altare della giustizia, un pedone immacolato su una scacchiera imbrattata di sangue.
Lei era mia, io ero la sua più grande maledizione.
Sorrisi ancora. Da me voleva bugie, la verità era futile. Entrambi la conoscevamo.
Ed entrambi la ignorammo, lì, abbracciati. Due sconosciuti. Ma lo saremmo stati ancora, dopo questo?
Misa Amane piangeva e io continuavo a sorridere.






























Note dell'Autrice: Buongiorno a tutti. ^-^ Questa è la prima flashfiction su Death Note a cui mi dedico, poichè sono solamente ai primi episodi dell'anime... Beh, l'episodio 12 mi ha colpito profondamente. Non mi aspettavo certo che Misa si rivelasse tanto debole e ferita dal suo passato, anzi!
Light è... è. Non ci sono proprio parole per descriverlo. E' semplicemente uno dei personaggi più complessi e magnifici che abbia mai affrontato.
Grazie per avere letto, mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate!
Lucy
ps: le battute non sono riportate letteralmente, perdonatemi.

  
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