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Autore: damagedkarma    20/05/2012    2 recensioni
"Ok, mettiamo in chiaro un paio di cose. Io non sono simpatica, non sono paziente e ho un carattere piuttosto complicato, in sintesi se mi fai irritare posso benissimo prenderti a calci con violenza senza rimpianti. Le uniche persone che mi sopportano sono le mie quattro amiche, e l'unico motivo per cui oggi io e te ci troviamo nella stessa stanza è perchè la professoressa ha avuto la splendida idea di farci fare insieme questo progetto. E non me ne frega se l'unico tuo interesse nella vita è quello di scompigliarti i capelli e portarti a letto quante più ragazze puoi, per due settimane tu ti impegnerai al massimo per avere una A. Ci siamo intesi Styles?"
"Signor sì signore!" rispose ridendo Harry. Sarebbero state due lunghe settimane, lo sapevo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Azzurra

 

La prima ora del lunedì è biologia. Non c’è modo migliore per iniziare la settimana, davvero. La mia trepidazione e la mia voglia di ascoltare quella stupida zitella di Mrs. Johnson mentre biascica cose incomprensibili sono alle stelle.
Tanto sono consapevole che la ascolterò lo stesso, e magari prenderò anche appunti fingendo di capire; è nella mia natura di secchiona.
Tra l’altro il lunedì non ho neanche un’ora in comune con le altre ragazze, ci vediamo solo a mensa; e così oltretutto in classe sono anche costretta  a sorbirmi degli idioti rumorosi e delle oche starnazzanti. Il lunedì è una merda in tutti i sensi.
Entro in classe e mi siedo vicino a Leslie Harmon: è una ragazza simpatica e un po’ grassottella, gli altri ovviamente la prendono in giro (quanto sono scontati) ma a me non interessa. E’ una buona compagnia, sicuramente meglio di quegli stupidi.
Premetto che io non sono di certo Miss Simpatia, anzi: ma almeno essere consapevoli dei propri difetti è un primo passo per riuscire ad aggiustarli. Loro invece non si rendono conto di essere ridicoli, e non fanno niente per migliorare la situazione; al contrario, pensano pure di essere fighi. Che tristezza.
“Ciao Leslie, come stai?”
“Insomma… Oggi la Johnson deve scegliere le coppie per il progetto, e dato che qui non parlo con nessuno sto un po’ in ansia… Spero che ci metta insieme” disse la ragazza con tono afflitto.
ODDIO IL PROGETTO. Me ne ero completamente dimenticata. La Johnson non ci avrebbe mai messo insieme, lei e la sua stupida teoria del “socializzare con tutti”; non voglio socializzare con nessuno di loro, ok? Non credo sia un problema.
“Buongiorno ragazzi” disse Mrs. Johnson entrando in classe. “Allora, come avevamo concordato oggi si decideranno le coppie che lavoreranno insieme al progetto. Come ben sapete, ho cercato di mischiare tutti voi in modo che non lavoriate con i vostri amici e le coppie siano il più eterogenee possibile.”
“Perfetto” sospirò Leslie.
“Iniziamo dalla signorina Harmon, che lavorerà con la signorina Berkley” disse la Johnson.
Leslie guardò Payson Berkley e poì si girò verso di me con aria spaventata: in effetti lei era l’oca regina, l’essere più starnazzante e odioso della scuola. Diedi una pacca sulla spalla di incoraggiamento a Leslie.
“Dai non è la fine del mondo, sono solo due settimane” le dissi cercando di essere il più convincente possibile.
“Tu invece Azzurra lavorerai con Styles” disse la Johnson prendendomi alla sprovvista.
NO. No no no no no. Non era possibile, non era vero. Avevo sentito male.
Istintivamente strabuzzai gli occhi e guardai Harry Styles, che di rimando sorrise e mi fece l’occhiolino. Era più forte di me, non lo sopportavo: il classico tipo carino e stupido che si era portato a letto almeno metà scuola, e progettava in che modo avrebbe potuto portarsi a letto anche la restante parte.
“Merda, merda, merda” dissi tra me e me. Era di sicuro il lunedì peggiore che avessi mai avuto.

 

“Voi vi rendete conto della situazione?”
“Dai Azzurra non esagerare, l’hai detto tu stessa che sono solo due settimane, passano in fretta”
“Con Styles no, fidati”
Io e le ragazze eravamo sedute a mensa; evitavo di guardarmi in giro per paura di veder comparire all’improvviso quella testa riccia e inopportuna con cui avrei dovuto condividere due settimane di studio.
“E poi comunque è figo, quindi un pensierino ce lo potresti anche fare” disse Vicky con aria maliziosa.
“Ti prego Vicky non incominciare eh, ti prego” dissi alzando gli occhi al cielo.
“Era solo una proposta per passare il tempo” rispose Vicky ridendo.
“Comunque sta di fatto che non è una tragedia, lo so che non sei proprio una persona… come dire, socievole, ma devi solo studiarci, non è niente di grave” disse Sammy.
In effetti aveva ragione, c’erano cose ben peggiori di dover stare per un po’ a contatto con quel tipo; e poi almeno Styles era bravo in biologia quando si impegnava, quindi potevamo essere una bella coppia. Di studio ovviamente.
“Ciao ragazze! Ho portato un intruso” alzai gli occhi e vidi Kath e Liam davanti a noi.
“Ciao Liam, dai sedetevi con noi” disse Amber facendogli posto.
“No ragazze grazie, ero solo passato per invitarvi ad una festa che ho organizzato a casa mia per venerdì, mi farebbe piacere se ci foste anche voi” disse imbarazzato passandosi  una mano tra i capelli.
“Certo, ci saremo sicuramente” rispose Vicky sorridendo.
“Ok, allora a venerdì. Ci vediamo in giro ragazze” disse prima di salutare Kath con un leggero bacio a stampo e allontanarsi.
“E’ un po’ timido, si vergognava a chiedervelo senza che ci fossi anch’io” lo giustificò Kath sorridendo.
“Immagino che ci sarà praticamente tutta la scuola” esclamò Vicky entusiasta  battendo le mani.
“Wow” dissi con un’espressione tutt’altro che entusiasta.
“E però devi vivere la vita tesoro mio, datti una svegliata, sciogliti un po’ che non ti si sopporta!” Sammy mi diede una pacca sulla gamba facendomi sobbalzare.

“Dai fallo per me, vieni anche tu, ti preeeego” disse Kath tentando di assumere un’espressione dolce.
“Va bene basta che la smettete di lamentarvi” sospirai sorridendo.
“Ce l’abbiamo fatta, alleluia!” esclamò Amber.
Ridendo guardai Amber, e all’improvviso  dietro di lei sbucarono Styles e i suoi ricci. Mentre camminava mi guardò intensamente sorridendo, e istintivamente distolsi lo sguardo.
Riusciva a mettermi in soggezione, e questo proprio non lo sopportavo. Continuai a mangiare il mio budino al cioccolato facendo finta di niente.

  
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