Anime & Manga > Digimon
Segui la storia  |       
Autore: Werewolf1991    20/05/2012    2 recensioni
Ormai viviamo in un modo dove Digiword è conosciuto da molti e basta un semplice portatile per poter accedere a questo fantastico mondo.
Tutto sembra procedere per il verso giusto... ma le cose stanno per cambiare.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo VII: Emergenza a Devil-Land
 

- Chiaraaaaaaaaaaaaa!- un improvviso urlò causò l’interruzione brusca della conversazione. La nominata si voltò nella direzione dalla quale proveniva, così come tutti gli altri. Una  piccola palletta con le ali si stava avvicinando. Una volta che fu abbastanza vicinosi scoprì che si trattava di un Demidevimon

- Chiara! Chiara! uff… finalmente…ti ho… trovata…- disse  il piccolo Digimon, respirando affannosamente, dopo essersi accasciato al suolo. La ragazza, dopo un paio di occhiate confuse con gli altri membri del gruppo, si avvicinò al piccolo, che sembrava essere esausto ma che allo stesso tempo pareva essere anche molto agitato.

Chiara si chinò vicino al demone e gli poggiò una mano sulla testa – Che c’è, piccolino? Devi dirmi qualcosa?- domandò con voce dolce. Poi lo guardò meglio e lo riconobbe.

-Si…- rispose con un sussurro lui, rosso in volto.  Si rialzò a fatica e poi disse – C’è un’emergenza.- a quel punto Chiara si allarmò. Poteva trattarsi di un attacco di quel PigDemon forse. – Devi venire con me.- riprese Demidevimon – Dovete venire tutti- si corresse avendo visto i ragazzi – ma soprattutto tu!- riprese. Chiara voleva assolutamente saperne di più, quindi disse:

-Che cosa è successo? Dove dobbiamo andare?-

-Dovete venire a Devil-Land. È successa una cosa molto grave. Serve che tu venga insieme agli altri Digi-Prescelti. Dobbiamo fare in fretta.-   disse lui tutto d’un fiato, alzandosi in volo.

- Ma cos’è successo?- s’intromise a quel punto lady, essendosi avvicinata anche lei a Chiara, così come stavano facendo tutti gli altri.

- Non ho tempo per dirvelo adesso. Dobbiamo sbrigarci!- riprese il demone con voce rotta dal nervosismo. Poi si voltò verso Angewomon. Un attimo dopo, i suoi occhi si accesero di una luce rivelatoria e un’espressione divertita si dipinse sul suo volto.

- Ci si rivede, micetta!- esordì con una punta di dispetto, avvicinandosi alla bionda, che all’inizio parve confusa, poi sembrò capire.

-Sei tu!- disse con voce acida. L’altro ridacchiò divertito finendo per aumentare l’irritazione dell’altra.- Il tuo padrone ti ha tolto il guinzaglio?- disse con tono finto dolce la bionda per tentare di mettere in difficoltà l’altro.

- il mio caro amico Myo mi ha gentilmente permesso di andare a vivere per conto mio.- disse l’altro, al che i ragazzi rimasero a bocca aperta. Angewomon sembrò stupita da questa rivelazione. –E non dovresti trattarlo così male, visto cos’è successo l’ultima volta che vi siete visti- disse poi il demone, con un ghigno che fece irritare oltremodo Angewomon, che cercò con lo sguardo la sua nemesi, preoccupata che lasciasse trasparire qualcosa.

Quella mattina non era stata solo la Dark Lady ad assentarsi per un po’. Anche la bionda si era allontanata, senza dire niente però, finendo col fare un incontro molto poco piacevole per lei, ma che si era risolto in maniera inaspettatamente positiva, nonostante tutto.  Lo sguardò della demone fece tirare un sospiro di sollievo all’angelo, perché significava che non avrebbe parlato. Aveva nascosto l’accaduto dicendo di essersi appisolata, ma Lady doveva aver visto qualcosa, perciò adesso tutto dipendeva dal suo silenzio. E da quello di Demidevimon. Sulla prima poteva stare sicura, sul secondo invece…

Fece appello a tutta la sua forza mentale e a tutta la sua pazienza, e sperò con tutto il cuore che il demone si fermasse lì. Sperò soprattutto che gli altri non facessero domande.

-Myotismon è vivo?- domandò incredula Chiara, distruggendo inesorabilmente tutte le sue speranze. A quel punto le rimaneva un’unica soluzione. Una cosa che mai avrebbe voluto trovarsi costretta a fare in tutta la sua vita.

 Sapeva bene che quello che stava per fare avrebbe comportato un enorme sacrificio da parte sua e che il demone non attendeva altro che una simile occasione per tormentarla, e che ne avrebbe approfittato il più possibile. E questo avrebbe comportato la compromissione del suo segreto.

E proprio lei gli stava servendo una tale occasione su un piatto d’argento! Purtroppo però, non poteva più tirarsi indietro. Dire la verità a quel punto, avrebbe significato un mucchio di domande, alle quali non voleva e non sapeva come rispondere.  Auto-maledicendosi mentalmente per l’ennesima volta, prese un lungo respiro e sorprendendo tutti, compresa se stessa, Angewomon si avvicinò a lui cercando di essere il più gentile possibile nonostante tutto
    
 Si-disse Demidevimon, e sembrava essere sul punto di vuotare il sacco, per poi interrompersi vedendola avvicinarsi. Lei gli disse  –Demidevimon, posso parlare un attimo con te? In privato?-

L’altro la guardò un momento stupito, poi disse – Veramente sono sicuro che gli altri vorranno saperne di più, tu non credi?- a quel punto i ragazzi che già erano sorpresi dal fatto che Myotismon fosse tornato e adesso dal fatto che Angewomon volesse parlare col suo antico rivale,  dato che ormai era ovvio fosse lui, cominciarono ad insospettirsi.

-Per favore!- insistette la bionda, agitata. Se quella piccola canaglia avesse parlato chissà come sarebbe finita.

Kat si avvicinò ad Angewomon, confusa. Era sicura che la sua Digimon le stesse nascondendo qualcosa, e già scoprire che Myotismon era ancora vivo l’aveva scioccata, ma soprattutto ora che ci rifletteva la reazione della sua amica a quella rivelazione non era stata quella che ci si sarebbe potuti aspettare visti i suoi trascorsi col vampiro, e adesso voleva addirittura parlare col suo rivale ai tempi in cui era schiava dello stesso, e sembrava essere molto decisa in questo. Come se avesse paura di qualcosa.  Adesso era davvero molto preoccupata. Che Angewomon sapesse di più di quanto volesse far credere? La ragazza voleva disperatamente convincersi che la sua Digimon non sapesse nulla di questa storia, ma le circostanze la stavano portando a ritenere il contrario.

-Angy? C’è qualcosa che dovremmo sapere?- avrebbe voluto chiedere, ma Chiara s’intromise dicendole – aspetta.  Lasciamola fare- cercando di essere rassicurante. Kat avrebbe voluto strozzarla in quel momento, tanta era l’angoscia che l’attanagliava, e per cui l’irritazione per la sua intromissione, ma la riccia la prese da parte e le disse:

-Questa storia non piace neanche a me. Credo che anche Lady sia coinvolta in qualche modo.-

-Che c’entra lei? È della mia Digimon che si tratta, non della tua!- disse stizzita la mora, gettando uno sguardo preoccupata verso la Digimon, che stava ancora davanti a Demidevimon. Gli altri guardavano ora loro, ora la bionda, confusi. Chiara fece cenno ai ragazzi di avvicinarsi. Disse a Wolfmon di restare lì con Lady, e poi riprese a parlare

- Sentite ragazzi, questa storia mi puzza. C’è qualcosa sotto. Non so di che si tratti ma se Angewomon sembra non volercene parlare c’è sicuramente un motivo.-

-Già. Sono sicuro che sia così.- asserì Chris, sorridendo per cercare di calmare Kat, che sembrava sull’orlo di una crisi isterica.

-Sono d’accordo anch’io- disse Boarmon, dando il suo pieno appoggio al suo partner.

-E anche noi!- dissero Tim e Leomon all’unisono.

-E così anche gli angeli hanno dei segreti da nascondere. Chi se l’aspettava?- commentò Mummymon, con fare cospiratorio.

-Diamole fiducia- disse Rick, come al solito flemme.

-Dite che dovremmo lasciar stare per adesso?- chiese Kat con voce lievemente stridula. Chiara annui.

-Se c’è qualcosa che non va, sono certa che Angewomon ce lo farà sapere. Magari non ha detto nulla per non allarmarci.- in realtà anche lei era molto dubbiosa ma cercava di calmare la mora. – Comunque più tardi cercherò d’interrogare Lady per saperne di più.-

-Scusate se m’intrometto…- disse Ophanimon, che si era avvicinata senza che se ne accorgessero. I ragazzi sussultarono sorpresi.

-Ophanimon!  Ci hai fatto prendere un colpo!- la rimproverò Chiara, che aveva tempestivamente tappato la bocca di Kat, prima che la mora potesse emettere un grido proveniente dalla tensione che aveva in corpo.

-S-scusate- balbettò un po’ sorpresa la dama angelica, per poi riprendere il discorso di prima – Comunque pensavo che forse dovreste lasciarla fare.-

-Tu dici, Ophanimon?- domandò Kat, non appena Chiara le tolse la mano dalla bocca.

-Si. Mi sembra già molto preoccupata, se doveste insistere troppo potrebbe sentirsi peggio. Lo dico soprattutto a te, Kat, dopo quello che ha passato con Kari, sono certa che rimarrebbe scossa se anche tu cominciassi a dubitare di lei-

La mora sembrò profondamente colpita dalle parole della creatura celeste e disse – Hai ragione, non voglio che passi qualcosa di simile a quello che le è già successo. non sarebbe giusto. Non conosco nessun altro che abbia avuto tutti questi problemi e che si comporti ancora così bene con tutti. Lei non merita la mia diffidenza.-

-Hai pensato tutte queste cose da sola?- chiese Chiara, scherzosamente, guadagnandosi una mezza occhiata di rimprovero dalla seppur in parte divertita Ophanimon. La riccia sfoderò un sorriso a trentadue denti allora, con tutta la faccia tosta che non credeva neanche di possedere.

-Allora è deciso. Lascerò che faccia come crede!- affermò convinta Kat, riportando l’attenzione del gruppo alla conversazione che stava svolgendosi poco distante da li.

-Bene. Questo vuol dire che dobbiamo prepararci ad andare via.- esordì seria Chiara, richiamando l’attenzione di tutti – Mi raccomando, non lasciate nulla qui, perché non credo che torneremo tanto presto. A proposito, ma come mai Elecmon non è qui?- domandò ricordandosi di non aver visto nessun altro a parte l’angelo.

-Per il momento sto badando io al villaggio- rivelò Ophanimon per poi spiegare – Dopo l’incidente avvenuto con Lady, abbiamo deciso che sarebbe stato meglio che ci fossi io a guardia del posto.- disse l’angelo scuotendo la testa, al vedere la nominata alla quale la riccia aveva fatto cenno di avvicinarsi, insieme a Wolfmon, ghignare fiera del suo operato. Chiara le diede una bella gomitata ad un fianco, al che la demone perse l equilibrio, cadendo di sedere, causando uno scroscio di risate da parte di tutti.

- Mamma!- disse Leafmon spaventato per poi mettersi a piangere. Gli altri guardarono ora Lady ora il cucciolo insicuri di cosa fare. Alla fine Chiara ridacchiò divertita, per poi aiutare Lady ad alzarsi da terra e dire
-Non temere, piccolo. La tua mamma è a prova di bomba!- il piccolo parve sollevato al sentire questo. Chiara aggiunse con un sorrisino di scherno – Lo stesso non si può dire per il suo lato B!- guardando la sua Digimon intenta a massaggiare il punto dolorante.

Inutile dire che questo causò un’altra cascata di risate, stavolta anche di Ophanimon, che di conseguenza spinse Lady a fulminare Chiara con lo sguardo, causando un improvviso calo del silenzio.

Lo sguardo raggelante che le stava dando Lady fece quasi tremare la ragazza e i ragazzi si prepararono al peggio. Ma, inaspettatamente non fu Lady a reagire.

-Ahia!- strillò Chiara, cadendo anche lei a gambe all’aria, tenendosi il naso.

-Tiè! Così impari- disse Leafmon, gonfiandosi e guardando male Chiara –Hai fatto male a mamma! Non si fa!  Sei cattiva!- aggiunse con la sua vocetta infantile, ma con tono serio.

 Gli altri erano rimasti a bocca aperta. Il piccolo, dopo aver rivolto un’ultima occhiataccia alla riccia, saltò in braccio a Lady, guardandola con adorazione e le disse – Non ti preoccupare mamma! Ti difende Leafmon da quella cattivona!-

Sotto gli occhi esterrefatti e increduli del gruppo, Lady fece la faccia più impensabile che si potesse concepire. I suoi occhi brillarono di una strana luce e le sue labbra si dischiusero in un sorriso incredibilmente tenero. Poi prese a coccolare il cucciolo con una delicatezza quasi inumana e sussurrò amorevolmente – Grazie, piccolo mio! Ti voglio tanto bene!- poi si voltò versò gli altri e riprese un’espressione acida – Beh?- li apostrofò rabbiosamente – Che avete da guardare? Circolare! Non c’è niente da vedere! Sciò!-

I ragazzi e i Digimon si guardarono negli occhi per poi alzare le spalle all’unisono, come a dire “è sempre lei”

-Degno figlio di sua madre!- fu il commento piatto di Rick, che rivolse un’occhiata compiaciuta a Lady, la quale sibilò minacciosamente verso di lui, e strinse ancora più forte a se Leafmon.

Intanto Chiara, aiutata da Wolfmon si era rialzata in piedi e ripulita. Poi si era avvicinata a Lady e le aveva detto – Scusa per la battuta di prima. Ho esagerato- l’altra l’aveva guardata male per un po’, poi le aveva detto –Almeno adesso siamo certi che tu sia umana!- gli altri ridacchiarono alla battuta. Chiara ci rifletté un attimo, poi ci arrivò e rise anche lei.

-Bene. Sarà il caso di mettersi in marcia. Non appena Angewomon avrà finito di parlare con Demidevimon!- riprese Chiara, al che gli altri annuirono e si prepararono ad andare via. Salutarono Ophanimon, che augurò loro buona fortuna e si avviarono verso il punto in cui i due ex-nemici stavano discutendo. Rimasero ad una certa distanza, per non intromettersi, anche se erano tutti molto curiosi di sapere che cosa si stessero dicendo.

Mentre succedeva questo, Angewomon, preso da parte Demidevimon aveva esordito dicendo

-Ascolta, Demidevimon…-

-Sono tutto orecchi, bionda!- aveva risposto scherzosamente lui

-Ho un grosso favore da chiederti…- proseguì la bionda incerta.

-Davvero?- chiese Demi, che già pregustava di prendersi una bella rivincita su di lei. Anche se la sua vita era cambiata parecchio da un po’ di tempo  a quel momento, ma lei non lo sapeva, quindi che male c’era?

-Si. Vedi, il fatto è che io… non ho detto nulla di quanto è successo stamattina e così…-aveva detto nervosamente la bionda, sperando che il demone non se ne approfittasse ma sapendo che con tutta probabilità sarebbe stato così.

-E questo significa che… tu vuoi che io mantenga il segreto, giusto?- disse lui, con un tono che fece venire i brividi alla bionda. Inorridì al pensiero di quello che la sua nemesi potesse avere in mente in quel momento, ma cercò di mantenere un contegno.

-Ma, non saprei…- cominciò con tono malignamente incerto lui. – Non capisco perché tu non abbia detto nulla. Soprattutto considerando che prima o poi l’avrebbero scoperto lo stesso. E soprattutto, perché mai dovrei fare qualcosa che tu mi stai chiedendo. E non credo che sia carino, nascondere questo alla tua partner-

Quella parola fece sbiancare la già nervosissima Angewomon e Demi non mancò di notarlo. Decise dunque di continuare il suo gioco. Sapeva perfettamente di averla in pugno, ma non sapeva ancora esattamente perché. Questo glielo fece capire.

-Non vorrei certo perderla di nuovo. Sai, se io fossi la tua partner e tu mi avessi nascosto una cosa simile molto probabilmente come minimo mi sarei arrabbiata. Magari avrei anche cominciato a dubitare di te…- s’interruppe volutamente, studiando la reazione dell’altra. Aveva cominciato a tremare, senza rendersene conto. Aveva fatto centro.

-…oppure, potrei addirittura decidere di…- proseguì, pregustando la reazione della bionda alle sue parola. -…cacciarti!- aveva detto questo con indifferenza, ma nella sua voce si poteva avvertire chiaramente una punta di piacere. La reazione dell’altra non si fece attendere.

-No!- gemette, sottovoce. Non voleva e non poteva pensare ad un’eventualità simile. Si sentiva le gambe molli come gelatina, sudava freddo, il cuore aveva preso a batterle all’impazzata, mentre le parola di Demidevimon riecheggiavano in maniera sinistra nella sua mente. Specialmente l’ultima ipotesi addetta da Demidevimon, si era materializzata nella sua mente in maniera spaventosamente realistica.

Il demone in quel momento provava una gioia immensa mista a qualcosa di diverso. Stava effettivamente godendo nel vederla in quello stato, però una parte di lui sentiva qualcosa di molto strano e molto fastidioso. Cosa poteva essere? Era simile a quella sensazione che provava quando  non riusciva a portare a termine un compito assegnatogli dal suo ex-padrone, ora sua amico. Che si stesse… sentendo in colpa? Guardò verso la bionda e si rese conto che, si, effettivamente si sentiva un pochino in colpa.

-Demidevimon! Per favore! Non dire niente!- implorò Angewomon, trattenendo a stento le lacrime. Dopo un po’ non le riuscì più e dovette abbassare leggermente la testa per nasconderle –Ti prego! Non posso permettere che lo sappiano! Non ancora!- ormai le lacrime colavano copiose dalle sue guance, gocciolando dal mento della Digimon.

-S-se dovessero saperlo in questo modo…se davvero Kat dovesse cacciarmi…io…io…- sussurrò, con la voce rotta dal pianto. Si bloccò scossa dai singhiozzi e non le riuscì di spiccicare parola. Boccheggiò nel tentativo di dire altro, ma dalla sua bocca uscì solo qualche verso strozzato.

Il demone decise di godere ancora per qualche istante della sofferenza di Angewomon. –mah, non saprei… in fondo che cosa ci guadagno a tenere la bocca chiusa?- disse, in tono indifferente, ma nei suoi occhi si leggeva il piacere che provava nell’infliggere ulteriore sofferenza nella povera Digimon già tormentata e scossa.

-Io… farò qualsiasi cosa… ti prego!- insistette, con aria sconfitta la bionda, alzando lo sguardo. I suoi occhi, scoperti, perché aveva dovuto rimuovere l’elmo, a causa delle lacrime, lucidi e arrossati dal pianto, insieme alla pelle chiara delle guance rigate di lacrime, e il suo mordersi il labbro tremante, davano all’angelo un aspetto ancora più fragile ed etereo, oltre che disperato, contribuendo a suscitare in chiunque l’avesse vista, un’immensa tenerezza per quella povera creatura sofferente.

Tanta fu la sorpresa che il piccolo Digimon provò nel vedere l’espressione fortemente addolorata della sua ex-rivale, che di colpo, tutte le espressioni appositamente studiate per far aumentare la pena dell’altra, svanirono all’istante, come spazzate via dal vento. Subito dopo il piccolo sentì una stretta al cuore e quell’ opprimente sensazione di colpa si fece ancora più forte. Tanto da sommergerlo e bloccarlo.

Stette ancora qualche secondo immobile, ma, quando vide che l’altra stava portando le mani al viso, in procinto di scoppiare in un pianto disperato, s’affrettò a dire, cercando di suonare il più confortante possibile.

-Ok, ok… non c’è bisogno di piangere! Mi hai convinto! Terrò la bocca chiusa, ok? Ma soltanto perché sei tu!- nel dire questo, aveva sorriso cercando di essere incoraggiante.

L’altra era rimasta a bocca aperta, non si aspettava certo he lui avrebbe accettato. Si era già preparata psicologicamente, per quanto possibile, a dover dire addio a Kat, e invece…

-D-davvero? Lo farai?- aveva chiesto, incerta.

-Si. Ma ci sarebbe una condizione. Ne parleremo più tardi, d’accordo?-rispose lui, calmo.

-Oh, grazie! Grazie! Grazie mille, Demidevimon!- disse la bionda, sollevata.

-Ugh! Ok, ok! Adesso basta! Così mi strozzi!- si lagnò lui, stretto nell’abbraccio di Angewomon, la quale presa dall’entusiasmo aveva gettato le braccia al collo (si fa per dire) del suo antico rivale e ora lo stava stringendo forte a se, colma di gratitudine.

-Scusa! – disse, allentando la stretta e posandogli un bacio sulla guancia. Il piccolo arrossì, mentre la bionda si allontanava leggermente da lui. Una volta ripresosi dallo stupore disse –Shalla, Sorellina!-

Angewomon, che stava per avviarsi verso gli altri, si bloccò di scatto, voltandosi verso di lui. –Come, scusa?-

-Sorellina!- ripeté con ovvietà Demidevimon, sorridendo. – Come credevi che ti considerassi, prima?- le chiese, osservando l’espressione stupita dell’altra.

Sorellina! Angewomon era scioccata. Rivale, odiosa, ostacolo, palla di pelo irritante, troppo saccente e chi più ne ha più ne metta, ma … sorellina?!

-Tutto tranne questo!. Rispose infine la bionda.

-Beh, adesso lo sai…- disse il demone, per poi avvicinarsi in volo e dire –Riguardo a quella condizione… vorrei che mi portassi in braccio!-

Lei, che si aspettava qualcosa di estremamente umiliante, si stupì maggiormente quando sentì la richiesta del diavolo. Comunque, visti i presupposti, non poté far altro che acconsentire. Ma sentiva che qualcosa non andava.

-E un’altra cosa…- aggiunse Demidevimon. –Ecco, mi chiedevo dove fosse la fregatura- pensò la bionda, guardando il piccolo che gongolava come un bambino che l’ha fatta franca dopo aver rubato delle caramelle

–Potresti restare senza elmo?- l’altra stava per replicare, quando lui riprese –Stai benissimo senza. Hai due occhi bellissimi. Perché nasconderli?- con assoluta sincerità.

A quelle parole, qualcosa scattò in Angewomon. Quel commento così inaspettato, scatenò in lei una reazione imprevedibile. Specialmente i suoi occhi, che tante pene le avevano causato tempo addietro, ora venivano definiti bellissimi, proprio da colui che credeva la odiasse maggiormente.

A quel punto la bionda rimise meccanicamente su un fianco la mano con la quale intendeva rimettersi l’elmo, e, preso tra le braccia Demidevimon, s’incamminò verso gli altri, dicendo –D’accordo, allora, fratellone!-

Gli altri, che erano voltati di spalle, non si erano accorti di quanto fosse avvenuto poc’anzi e così, quando videro arrivare Angewomon con in braccio Demidevimon e senza elmo, rimasero scioccati.

-Ma, che significa questo?- domandò esterrefatta Kat, quando si vide riconsegnare l’oggetto dalla sua Digimon

-Tienilo tu, per favore.- domandò tranquilla l’altra. – Non mi dici sempre che ogni tanto dovrei prendere un po’ di sole? Adesso ne ho voglia.-

L’altra sbatté le palpebre, ripetutamente, per qualche secondo poi disse –Mi riferivo a D…-

-abbiamo chiarito alcune cose!- s’affrettò a dire Angewomon, capendo al volo. Poi aggiunse, guardando il nominato, sorridendo – Vero, fratellone?- questa affermazione lasciò tutti a bocca aperta. Perfino Chiara, che di solito passava il tempo ad immaginare ipotesi incredibili, rimase di stucco. Quello che più sbalordì i presenti, però fu la replica del demone –Certo, sorellina!- ma il “colpo di grazia” che distrusse definitivamente l’ultima speranza che fosse tutto un sogno, fu LadyDevimon, che si avvicinò ai due e disse, guardando Demidevimon

-Così adesso anche lei fa parte della famiglia, cugino?-

Chiara era sotto schock. Gli altri la guardavano increduli. Di solito non si scomponeva di fronte a situazioni bizzarre, proprio perché cercava sempre di considerare tutte le possibili variabili, ma questa volta pareva proprio che anche lei avesse raggiunto il suo limite. Dopotutto, si dissero, anche lei era un’umana, ed aveva dei limiti, come tutti. Solo che essendo stata la loro guida fino a quel momento, avevano quasi dimenticato che, sotto tutta la sua fermezza, c’era una ragazza normale, come loro.

Perfino Kat, che aveva sognato a lungo un momento simile per metterla in imbarazzo, si sorprese a capirla. Forse dipendeva dal fatto che anche lei era scioccata dall’evolversi degli eventi. Così, si avvicinò e appoggiò una mano sulla sua spalla, così come aveva fatto Chris, del resto. Chiara si voltò, fissandoli, con una certa dose di sorpresa e gratitudine. Sorrise ad entrambi, poi si voltò verso Lady e le chiese

-Voi siete parenti?- la sua voce suonò strana e incerta, perfino a lei, ma non poteva essere diversamente, del resto.

Lady, in parte divertita dall’inaspettata reazione della sua partner, quasi cercò di farle uno scherzo. Ma subito dopo si fermò. Sentiva una profonda tenerezza verso di lei, in quel momento. Le venne voglia di abbracciarla. Sembrava così fragile, così indifesa, così…umana. Quasi una bambina, si disse. Scosse da se il pensiero di andare ad abbracciarla e nasconderla al resto del mondo, e nascose quell’immagine nella sua mente, in modo da farsela venire in mente, in caso avesse nuovamente dimenticato che la sua partner era comunque e sempre un’umana, con tutti i limiti che la sua condizione comportava.

-Certo. Non hai notato la somiglianza?- disse, con tutta la sfacciataggine che riuscì ad imprimere nella voce, cercando di farla ridere. Funzionò, perché un secondo dopo, Chiara disse –Beh, ora che mi ci fai pensare… si!- e subito dopo scoppiò a ridere. Anche gli altri lo fecero, tranne Rick, che si limitò a sorridere.

-Va bene, adesso vi siete chiariti?- domandò poi, quando si furono zittiti tutti. Era di nuovo la solita Chiara. sempre pronta e sicura, per quanto possibile, sempre con in mente l’obbiettivo da raggiungere. Gli altri stentarono a riconoscere, nell’espressione seria e determinata presente sul suo volto, la ragazza sorprendentemente e genuinamente incredula di poco prima.

-Si!- risposero in coro i due.

-Bene. Allora, ragazzi, andiamo a salutare Ophanimon, recuperiamo i due piccioncini e si riparte!-

-D’accordo!- dissero in coro tutti quanti.

-Bene, Ophanimon, noi siamo pronti ad andare!- disse Chiara, estendendo una mano verso l’altra, che gliela strinse, senza esitazione. –Grazie di tutto!- disse la riccia, al che l’altra rispose –Grazie a voi di essere venuti.-

-Mamma!-gridò una voce infantile rivolta a LadyDevimon. Era Leafmon.

-Shh, piccolo mio, shhh! Mamma deve andare via, ma tornerà presto, vedrai!- le disse lei, per calmarlo. Lui allora le si accoccolò addosso, e le schioccò un bacio sulla guancia. Gli altri guardarono inteneriti la scena.

-Dai, sono certa che andrà tutto bene!- disse incoraggiante Chiara, abbracciandoli. Lady si asciugò una lacrima, e lasciò il piccolo a terra. Leafmon posò gli occhi su Chiara

-Tranquillo. Penserò io alla tua mamma.- gli disse lei.

-E anch’io!- le fece eco Wolfmon, facendo un’ occhiolino complice al piccolo. –Dopotutto, sono uno zio, per te!-  disse, per poi voltarsi un momento verso Lady e Chiara che annuirono. Lui era sempre stato una sorta di  fratello per Lady e dal momento che Chiara aveva creato lui e modificato Lady, poteva considerarsi una sorta di madre per loro. Quindi il piccolo era una specie di “nipote” per lei.

-Caspita, non ho neanche 21 anni e già sono nonna!- commentò divertita. Gli altri ridacchiarono.

-Attenta a non perderti la dentiera, nonnina!- disse Kat, ridendo. Chiara, anziché prendersela, le sorrise amabilmente, per poi dire –Tranquilla, per quello c’è il Kuckident. Tu , piuttosto, attenta a non dimenticarti il pannolone, cara.- a questa risposta, il viso della mora si fece rosso come il fuoco. Gli altri scoppiarono a ridere. Perfino Angewomon, che per ovvi motivi di solito si sarebbe trattenuta, non poté fare a meno di lasciarsi andare a una risata di gusto.

-Sentite, ragazzi!- disse Ophanimon, dopo essersi ripresa dall’attacco di risate che l’aveva colta. –Se volete, posso occuparmi io di Leafmon! Qui sarà al sicuro, visto che sono in grado di rendere invisibile questo luogo, tramite una speciale barriera che ho creato appositamente per questo!- gli altri si dissero d’accordo.

-Bene, allora! Possiamo ripartire!- disse Chiara, per poi rivolgersi a Demidevimon e dire – fai strada, ti seguiamo!-

-Si, però la strada è lunga. Forse vi conviene farvi portare!- disse lui, sempre in braccio ad Angewomon.

-Beh, certo, capisco…- disse Chiara, pensosa. –Solo che è un bel problema. Ammettendo che Angewomon porti te, ci sono sempre da sistemare Tim, Katrina, Vegiemon e Floramon.-

-Io posso portare quei due, insieme a Chris!- disse Boarmon, convinto.

-Si, ma Tim? E Leomon?-

-Se de-digievolvo a livello intermedio, forse potrebbe portarci Wolfmon?-

-Si. Ed io dovrei stare con Lady, quindi…- disse Chiara, che ricevette un’occhiata di rassegnazione, seguita da una scenetta degna delle migliori sceneggiate napoletane da parte della sua Digimon

-Oh, me misera e tapina… cosa ho fatto di così male, per meritarmelo?- domandò fingendo di soffrire terribilmente.

-Veramente sarebbe ancora meglio se poteste volare, tutti!- puntualizzò Demidevimon a quel punto.

-E questo ecslude automaticamente Wolfmon…- disse Chiara. –Però forse…- riprese poi, in tono riflessivo- Ci sono!- disse,, poi si voltò verso gli altri – Ascoltate ragazzi! Ho un’idea!-


-Sei sicura che funzionerà?- domandò incerta lady, dopo che Chiara ebbe finito di esporla.

-Certo! Non ti preoccupare! Andrà tutto a meraviglia!- disse lei felice.

Il piano era il seguente: dato che dovevano arrivarci tutti in volo, i Digimon che non erano in grado di farlo, dovevano regredire di livello e farsi portare dagli altri. Questi erano Leomon, Wolfmon e Boarmon. E poi c’erano anche Vegiemon e Floramon. E poi c’erano da considerare i ragazzi. Dal momento che solo Lady, Mummymon e Angewomon erano in grado di volare, e che la bionda poteva portare al massimo una sola persona, avendo già da portare Demidevimon, rimaneva comunque qualcuno fuori. Se Rick stava in braccio al suo Digimon, e portava per esempio Puppymon, Lady non poteva certo portare da sola Chris, Tim e Leormon!  Anche perché così facendo Chiara restava fuori. E anche Vegiemon e Floramon!

-Ok. Siete pronti, ragazzi?- chiese Chiara, fremendo dall’eccitazione.

-S-scusa Chiara!- disse tim, cme al solito terrorizzato

-Dimmi.- gli disse lei.

-Se cado, poi che succede?- domandò il ragazzo, tremando.

-Ti prendo io!- annunciò decisa Lady. Il ragazzo si rasserenò all’istante.

-Ok! Sarà fichissimo!- esultò Chreis, sorridente. Saltellava da una parte all’altra, con impazienza.

-Il sogno della mia vita si realizzerà, finalmente- disse Rick, con voce atona, ma i suoi occhi luccicavano dall’emozione.

-Ok! Si parte!- disse Chiara. subito dopo, si concentrò. Sentì il suo potere scorrerle dentro e decise di utilizzarlo su se stessa. lo concentrò, in modo che formasse una sottile membrana intorno al suo corpo, che vi aderì in maniera elastica e lasciò tutt’intorno un luccichio piuttosto piacevole alla vista. Esso er stato pensato per opporsi alla gravità e permettere alla sua utilizzatrice di…

-Funziona! Funziona!- esultò Chiara, librandosi in aria, seppur un po’ a fatica, dato che non lo aveva mai fatto prima. All’iniziò ebbe un po’ di difficoltà, non tanto per mantenersi in aria, quanto per muoversi, per poi decidere di provare a nuotare.

Dopo un po’ di tempo, e delle grasse risate di LadyDevimon, che le disse –Scusa! Non riesco a trattenermi! Sei uno spasso!- per poi alzarsi in volo, ed aiutarla, finalmente le riuscì di muoversi con una certa fluidità. Una volta soddisfatta del risultato ottenuto, disse- Forza, ragazzi, raggiungetemi!-

I ragazzi, increduli e allo stesso tempo ansiosi, si affrettarono ad imitare la loro compagna, chi come Chris, dopo un paio di giravolte. –Ehi, ragazzi! Ho capito come funziona! Dobbiamo usare la testa, per darci la forza! Avete presente quanto ci sporgiamo dalle finestre e ci dicono di non farlo, perché potremmo cadere? Ebbene, è proprio quella che dobbiamo usare! È la parte più pesante! Se la giriamo abbastanza forte, il resto del corpo le viene dietro!-

A dimostrazione di quanto appena detto, il ragazzo fece due capriole a mezz’aria, e gli altri a quel punto si gettarono anche loro.

Kat riuscì quasi immediatamente, ma, disorientata momentaneamente dal cambio di prospettiva, o così affermava, quasi cascò addosso a Chiara. fortunatamente Angewomon fu lesta ad afferrarla.

-Graize. – disse lei, dopo essersi raddrizzata –è meraviglioso!- aggiunse, felice come non lo era da molto.

Poi fu il turno di Rick. Arrivò dritto vicino a Mummymon, e , una volta lì, disse – Non male.- La sua fluidità stupì molto  ragazzi. Era come se lo avesse sempre fatto. Dimostrava una naturalezza ed una spontaneità invidiabili.

L’ultimo a lanciarsi nell’impresa fu Tim, che fece ridere tutti, perché aveva cominciato a nuotare a rana, lentamente.

-Ti conviene nuotare a stile libero! A dorso, sarebbe meglio!- suggerì Chiara, cercando di mantenere un tono dignitosamente gentile, nonostante le risate. Tim allora ci provò e finalmente si unì alla truppa. Si avvicinò a Lady, guardandola speranzoso.

-Beh, come ranocchio non saresti male…- fu il suo commento, che fece quasi intristire il ragazzo. Subito dopo Lady aggiunse –Ma in fondo, anche Chiara ha avuto difficoltà all’inizio, quindi tutto sommato, te la sei cavata bene!- detto questo gli arruffò i capelli, in maniera insolitamente affettuosa. Il ragazzo rimase a bocca aperta e le guance gli si imporporarono.

Chiara sorrise, non vista, e disse –Dai, adesso facciamo come vi ho detto prima!- subito, ognuno dei ragazzi prese in braccio un Digimon. Chiara aveva Puppymon, Chris Bakumon, Tim Leormon, e Rick Vegiemon. Floramon era in braccio a Kat.

-Siamo pronti!- asserì Chiara, rivolta a Demidevimon, che era alla testa del gruppo, in braccio ad Angewomon.

-Bene! Allora si parte!- disse il diavolo, per poi dire –Verso Nord-est! Arriveremo prima del tramonto, se ci sbrighiamo!- i cinque ragazzi e gli otto Digimon si avviarono nella direzione indicata dal diavolo.

-Lady? Come mai non mi hai mai detto che tu e Demi eravate cugini?- chiese Chiara, curiosa.

-Tu non me lo hai mai chiesto.- rispose semplicemente lei.

-Si. Hai ragione. Solo che non pensavo che i Digimon avessero parenti. Una famiglia, come la intendiamo noi umani.- aggiunse Chiara.

-Beh, non tutti ce l’hanno. Io si. E Demi ne fa parte. Tu non mi hai mai parlato della tua famiglia, a proposito.- disse Lady, guardando Chiara, che sorrise per poi dire

 –Hai ragione. Però pensavo che avrei potuto portarti a casa e presentartela direttamente nel mondo reale-  Lady si sentì lusingata a quel punto. E anche un po’ triste. Chiara se ne accorse e le disse – Dai, è tutto ok. Dovremmo soltanto posticipare le presentazioni a quando l’emergenza sarà rientrata. Questo ci darà il tempo di prepararci alla riunione di famiglia. Credimi, ne avremo bisogno entrambe-

-Ok.- disse Lady, un po’ confusa dal tono di voce di Chiara. Sembrava un misto tra rassegnazione timore. Chiara si voltò e le disse – A proposito di prima…sai, con Tim…-

-Non ricominciare!- disse, in tono di avvertimento Lady. Chiara si limitò a sorridere e disse – Volevo solo dirti che… sono proprio orgogliosa di te!- a quel punto Lady si sentì strana. Sentiva uno strano calore invaderle il corpo, e questo la faceva sentire tranquilla. Era come quando l’aveva abbracciata mentre dormiva. Era come se tutte le sue ansie, paure ed insicurezze fossero svanite senza lasciare traccia. Era bellissimo.

-Sei stata brava, davvero.- le disse Chiara, poi si voltò verso Demidevimon, per controllare che stessero andando dalla parte giusta. Lanciò uno sguardo sui ragazzi che stavano tutt’intorno. Ognuno di loro sembrava assolutamente entusiasta dell’esperienza. Perfino Tim era più allegro di come lo avesse mai visto.

Puppymon dormiva fra le braccia di Chiara. la ragazza lo carezzò lievemente. Si voltò verso Lady, che aveva messo il broncio. Stava per avvicinarsi a lei, per abbracciarla, quando si accorse che c’era qualcosa di strano.

-Lady? Perché sei senza cappuccio?- domandò, costatando che la Digimon lo aveva tolto e che adesso lo aveva appoggiato dietro la schiena, per non esserne intralciata mentre volava. I capelli ora svolazzavano ancora più forte, non avendo più un freno a coprirli.

-Beh, che c’è? Devo fargli prendere un po’ di sole, no?- rispose scherzosamente Lady, accennando con la testa al punto in cui era Angewomon. al che Chiara comprese. A quel punto, dato che la Dark Lady aveva rimesso il broncio, che senza cappuccio faceva ancora più effetto, per la cronaca, Chiara le si avvicinò e le stampò senza alcun preavviso, un grosso bacio in fronte.

-è una forza, vero Rick?- stava dicendo Chris, felice come una Pasqua, mentre i suoi capelli ribelli danzavano nel vento. Bakumon, meravigliato, sporgeva dalle sue braccia, ridacchiando, perché il vento gli faceva il solletico al pancino.

-Si.- fu la risposta dell’eccentrico ragazzo moro, che si rivolse a Mummymon dicendo –Forse dovrei togliertele- riferendosi alle ali, al che il Digimon fece un’espressione rattristata –No, tienile. Farai colpo su Arukenimon, con quelle!- disse poi, al che la mummia rispose –Mmhhh… non ci avevo pensato! Hai ragione! Evvai!- subito dopo, si produsse in una grottesca quanto divertente imitazione di Superman. Questo causò una risata divertita da parte di Vegiemon, che comunque subito dopo tornò a fissare Floramon, che stava ammirando il panorama in braccio a Kat.

-Tim, potresti andare un po’ più veloce, per favore?- chiese Leormon al ragazzo, che aveva rallentato momentaneamente –Si, certo!- rispose e poi accelerò.

-Angy!- chiamò Kat, felicissima. –Dimmi!- le rispose la bionda – Non credevo che volare fosse così fantastico!- le disse la mora, sorridendo. L’altra annuì, ridendo, al vedere l’espressione di felicità infantile dipinta sul volto dell’altra, che, indispettita, le fece una linguaccia, dopo averla guardata male. Poi, mettendosi le dita sui lati degli occhi, tirando i lati verso l’alto, restando sempre con la lingua di fuori, che ondeggiava a causa dello spostamento d’aria, facendo una smorfia che causò l’ilarità generale.

Mentre i ragazzi si avvicinavano al luogo in cui era in atto l’emergenza, dalla boscaglia li intorno diverse paia d’occhi li osservavano.

Chiara sentì distintamente delle presenze ostili, ma non fece in tempo ad avvertire gli altri che subito una voce femminile, dall’accento molto duro intimò

–Altolà! Siete circondati! Atterrate e arrendetevi senza opporre resistenza!-  

Questa voce fece bloccare i ragazzi che presero, dapprima a guardarsi intorno confusi, poi tutti gli sguardi furono puntati su Demidevimon. Il povero diavolo, aveva una faccia talmente sconvolta, che non era possibile fosse stato lui ad architettare tutto.

Subito dopo, gli sguardi si posarono su Chiara, che disse – Non è stato lui! Siamo circondati, ragazzi. Sono molti. Credo che ci convenga fare come dicono loro, per il momento!-

-Sei sicura?- domandò Kat, incerta. Chiara annui.

-Siamo d’accordo con te.- disse Chris, determinato, sempre sorridente. Nonostante tutto, voleva mantenersi ottimista. C’era però un’evidente traccia di preoccupazione sul suo volto.

-Non serve spaventarsi- aggiunse Rick, piatto.

-I-io h-ho p-paura!- disse Tim, stringendo forte Leormon.

-Atterriamo!- disse Chiara.

C’era una forte tensione nell’aria, mentre i ragazzi atterravano. Si strinsero tutti attorno a Chiara. la ragazza in quel momento era molto agitata. La situazione era molto strana e pericolosa. Si chiese se non ci fosse lo zampino di PigDemon. Sapeva che era un tipo molto risoluto quindi era molto probabile che il “comitato d’accoglienza” fosse opera sua. Per non parlare del resto. Perché, Chiara ne era certa, quello non era che l’inizio. Si voltò, facendo scorrere lo sguardo sui ragazzi e sui Digimon.

Kat stava stretta ad Angewomon, che aveva in braccio un impaurito Demidevimon. Il diavolo gettò uno sguardo di scuse a Chiara, che annui.

Floramon era stretta a Vegiemon, e tutti e due tremavano come foglie.

Rick stava ritto vicino a Mummymon, impassibile, al contrario della mummia che tremava vistosamente.

Chris stava vicino a Kat, con Bakumon in braccio, cercando di mostrarsi sereno nonostante tutto.

Tim stava vicino a Lady e stringeva convulsamente a se Leormon.

La dark Lady si era parata di fronte a Chiara, all’inizio, per poi  decidere di stare alle sue spalle e avvolgere le ali su lei e Puppymon, con la mano artigliata pronta a scattare al minimo segno di ostilità.

La ragazza in quel momento era tesa come una corda di violino. In quel momento sentiva più che mai la responsabilità che aveva nei confronti di tutti gli altri. La vicinanza di lady la confortava, ma non poteva fare a meno di essere preoccupata. I ragazzi e i Digimon che erano con lei, avrebbero dato la vita per loro, e lei era la loro guida. In quel momento, più che in qualsiasi altro, si rese conto che le loro vite dipendevano da lei. Le avevano affidato il comando, se non esplicitamente, per via implicita, perciò, se fosse accaduto loro qualcosa, sarebbe stata sua la colpa. Fece un solenne giuramento, in quel momento

-Le vite di tutti loro, dipendono da me. Non permetterò in alcun modo che succeda loro qualcosa! Li difenderò con tutta me stessa!- con questa risoluzione, nello spirito, e sopprimendo con tutte le forze le immagini dei ragazzi e i Digimon orrendamente mutilati che la sua mente aveva creato, guardò il gruppo sorridendo, per infondere in loro tutta la forza possibile. I ragazzi e i Digimon ricambiarono il sorriso, speranzosi.

Subito dopo, si guardarono intorno, chiara lanciò uno sguardo di sfida allo squadrone di Digimon che, nel mentre, erano emersi dai cespugli e che li avevano circondato.

Si trattava di un gruppo di Devimon e IceDevimon, capitanati dalla LadyDevimon, che, Chiara notò, era leggermente più bassa e più in carne della sua e che, evidentemente, era colei che aveva intimato loro la resa, pochi minuti prima.
 
Aveva, oltre alla normale tuta della sua specie, diversi ornamenti tra i quali spiccavano delle medaglie, molto simili a quelle di un generale, e soprattutto un ciondolo con scritto qualcosa che non si riusciva a leggere, per via della distanza. Era comunque un linguaggio particolare che possedevano solo due specifiche specie di Digimon: quelli angelici e quelli demoniaci.
Chiara avvertì una forte ostilità proveniente da tutti loro, mista ad un forte dubbio, e anche una parte di rispetto che pareva essere rivolto a lei, in particolare. Non se ne spiegò il motivo, ma decise che questo giocava a loro vantaggio. Lei e la LadyDevimon si guardarono negli occhi. La tensione salì alle stelle.

Da poco lontano da lì, qualcuno osserva i ragazzi con un’espressione a metà tra il compiaciuto e l’incerto.

Questi. altri non era che PigDemon. Da una parte era compiaciuto perché il suo piano stava dando i suoi frutti, dall’altra incerto, perché se questa volta avesse fallito, sarebbe finita male per lui.

-PigDemon, mio caro- chiamò una voce a lui ben nota. –Si, cara?- rispose lui, guardando colei che possedeva la voce con bramosia. –è lei, vero?- chiese l’altra, indicando Chiara, con un dito, coperto da un guanto d’oro.

-Si. Proprio lei.- disse. – Non ti cruciare! Fra poco la riavrai indietro!-aggiunse notando l’espressione triste dell’altra.

-Lo spero, mio caro, lo spero proprio.- disse con voce triste l’altra. Poi si voltò verso il muro. –Oh, Leah…- sospirò.

PigDemon tornò a guardare i ragazzi, concentrando lo sguardo su Chiara. stavolta sarebbe riuscito a prenderla. E avrebbe pagato a caro prezzo l’umiliazione che gli aveva inflitto. Pensando questo, i suoi occhi si accesero di desiderio e crudeltà. Poi, il suo pensiero volò alla su Lady, e un sorriso sognante si dipinse sul suo grugno.

-Presto, mia adorata…presto sarò da te- sussurrò sottovoce, per non farsi sentire dall’altra occupante della stanza, che in quell’istante lo chiamò, con voce suadente.

Lui si voltò e non si sorprese nel trovarla intenta a spogliarsi. Lui amava Luna, certo, ma nel frattempo… per il bene della missione si poteva fare tutto. Pensando ciò, si avvicinò all’altra, lasciandosi abbracciare e avvolgendo la coda intorno a lei, mentre le loro labbra s’incontravano e lui si lasciava trasportare dal calore del loro bacio.

 




Finalmente mi decido a pubblicare! Per farmi perdonare ho scritto ben 2 capitoli, anziché uno! E ho deciso che i ringraziamenti sono d’obbligo:

Grazie a Kymyt, che ha messo la storia tra le preferite e che recensisce sempre con tanta costanza e soprattutto in maniera molto approfondita. Grazie di cuore, cara! Non so come farei senza le tue splendide recensioni che mi riempiono sempre di gioia!

Grazie a Lyu-Chan, che ha messo la storia tra le preferite e le seguite e che mia ha addirittura aggiunta tra i  suoi autori preferiti, cosa della quale mi sento molto onorata. Grazie mille anche a te!

Grazie a Mars-16. Ciao Cugino! Alla fine ho seguito il tuo consiglio, e ho deciso di dividere il tutto in due capitoli! Grazie di aver messo la fic tra le preferite e le seguite. Ti voglio bene. Un bacio.

Grazie anche a Ren92 che ha messo la storia tra le seguite. Sei stato molto gentile, davvero.

Grazie anche a tutti coloro che si limitano a leggere o anche solo che danno una sbirciatina, tanto per curiosare!
 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Digimon / Vai alla pagina dell'autore: Werewolf1991