Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: meandmrjones    20/05/2012    8 recensioni
Esiste veramente l'amicizia tra maschio e femmina?
Non ci sono risposte bene precise, a volte si a volte no.
Spesso succedono cose che cambiano le persone e i loro comportamenti.
Questa è la storia di Ashley e Justin, due migliori amici, ma forse non troppo.
Si sono sempre piaciuti, inutile negarlo, ma è come se avessero cercato di riporre questi sentimenti in un piccolo cassetto e poi chiuderlo a chiave.
Ma si sa, tutto prima o poi viene a galla. E se in questo caso fossero dei sentimenti a venire a galla?
Cosa succederebbe, cosa cambierebbe?
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                          I woke up with you
Vado in cucina e afferro un coltello.
'non sali da solo'
Salgo lentamente le scale. Ad ogni scalino il mio battito aumenta.
In mano stringo il coltello, tremando.
Sento dei rumori dalla mia camera, c'è qualcuno che sta cercando disperato qualcosa. 
I suoi passi sono pesanti, lo sento aprire le ante dell'armadio, poi lo vedo fermo sulla porta.
Indietreggio.
'merda merda merda.'
Scendo di un paio di scalini e cerco il cellulare. Metto la mano in tasca e solo in quel momento mi ricordo di aver lasciato il cellulare nelle tasche della gonna.
Una lacrima mi riga il volto. Il respiro si fa affannoso. 
Mi mordo il labbro inferiore sentendo ancora il sapore di justin sulle mie labbra.
Improvvisamente vedo quest'ultimo in bagno, esattamente di fronte a me. 
E' rannicchiato dietro la panca degli asciugamani puliti.
Mi fa segno di fare silenzio e poi vedendomi preoccupata mi sorride.
La mia vista si appanna dalle lacrime.
L'ombra esce dalla mia camera.
Per un secondo il cuore mi cade giù. Mi sento senza fiato.
Non riesco a distinguere bene i particolari del volto, ma è enorme. Un'uomo sui cinquantanni, muscoloso e tozzo. 
Justin esce dal bagno e gli salta addosso, ingenuamente.
L'uomo si libera dalla presa di justin e lo sbatte contro muro.
Justin cade inerme sul pavimento freddo.
Sussulto e mi sbraccio verso lui.
Gli prendo il viso tra le mani, piangendo e implorando qualche dio di salvarci.
-Non pensavo sarebbe bastato dare una spintarella al tuo ragazzo per trovarti- gnigna divertito l'uomo, uscendo dalla penombra -non ti facevo così stupida.
E' lui. Quella bestia che ha ucciso mio padre. Quell'alcolizzato. Sapevo che prima o poi sarebbe venuto a farmela pagare. Sono stata così stupida a pensare che sarebbe stato di più in prigione, così da non ricordare dove vivevamo, da non ricordare me. 
-Che cosa vuoi?- urlo in preda al nervosismo totale, puntandogli il coltello contro.
-oh ragazzina modera il tono- ringhia a denti stretti.
-Dimmi cosa vuoi- urlo cercando di mostrarmi più forte.
Sento il cuore battere talmente forte che sarebbe in grado di trapassare la gabbia toracica.
I suoi occhi sono neri e mi fissano vittoriosi. 
-Fartela pagare- afferma con un ghigno divertito sulla bocca.
Mi sento gelare il sangue.
Si avvicina verso di me come se il coltello che gli sto puntando contro sia solo un giocattolo.
Ed eccomi faccia a faccia con l'ulima persona che mi vedrà. 
'no, non sarà l'ultima.'
Mi pizzicano gli occhi e le lacrime escono veloci e senza fine.
Sento Justin respirare affannosamente. Sulla sua fronte c'è del sangue.
Butto il coltello per terra.
-eccomi- sibilo singhiozzando -prendimi ma ti prego lascia stare lui.
Lo sento ridere.
Mi gira la testa.
-non ora- afferma con tono divertito -questo era solo un avvertimento, tornerò e ti distruggerò. Distruggerò tutto ciò che hai, tutto cio che ami. Te la farò pagare.
Lo vedo allontanarsi, ma i miei occhi non reggono più.
Cado per terra senza forza e mi abbandono.









Delle voci bisbigliano qualcosa, un segreto, non sento.
Mamma, è la voce di mamma. 
Qualcosa mi sfiora la guancia delicatamente. Provo ad aprire gli occhi, ma la luce è troppo forte.
Ci sono delle figure nere che mi accerchiano.
-Ashley- è mamma.
Una lacrima scende giù veloce sulla mia guancia.
-Tranquilla, la mamma è qui con te- sussurra stringendomi la mano -la mamma non ti lascia.
Sento delle sirene e tanta gente.
Chiudo gli occi sicura di quella stretta e cado giù nel vuoto.







Sussulto.
Gli occhi mi bruciano ancora e la testa mi gira.
Strizzo gli occhi cercando di capire chi è la persona addormentata con la testa sul mio lettino.
-Justin- sussurro con un filo di voce.
Una donna con un camice bianco si avvicina e mi sorride.
-Buongiorno- dice regolando la flebo.
Un momento, la flebo?
-Cosa è successo?- chiedo stranita.
-Tesoro, ti sei appena svegliata dal coma- mi dice sorridendo la donna, dovrebbe essere un'infermiera.
-Coma?
-Si, qualcosa ti ha traumatizzato e sei entrata in coma, appena è arrivata l'ambulanza.
Poi dei flash di quello che era successo passano nella mente.
'Te la farò pagare' furono le
 sue ultime parole.
Rabbrividisco.
-E' il tuo ragazzo?- mi chiede indicando con lo sguardo Justin -è rimasto qui per tutto il tempo.
Sorrido. 
-Si- affermo stupita.
Ancora non avevo avuto il tempo di ragionare su quello che realmente fosse Justin, ma una cosa era certa: 
Amavo quel ragazzo.
La donna mi sorride e poi esce dalla stanza.
I miei occhi ritornano su Justin.
-Justin- sussurro scuotendo con la mano la sua spalla.
Lo sento lamentarsi e poi dice con gli occhi chiusi -la prego mi lasci dormire con lei.
-Justin, sono io- dico alzando un pò il tono della voce.
Alza gli occhi incredulo -Ti sei svegliata!
I suoi occhi sono stanchi e rossi e due grandi occhiaie solcano il suo viso.
Ma rimane lo stesso bello.
Si alza e avvicina il suo volto al mio lentamente.
Mi prende la mano e la stringe - Ho avuto così paura, Ashley.
-Anche io Justin, tanta.
Posa le sue labbra sulle mie e mi dà un bacio dolce.
Si stacca e si ferma a fissare i miei occhi.
I suoi occhi sono di un oro intenso e brillano.
-Non provare a farmi più una cosa del genere- sussurra dandomi un bacio sulla guancia -pensavo di averti persa per sempre.
-Non ti libererai così facilmente di me, Bieber- sorrido beffarda.
Ride andando verso la porta -Vado a chiamare tua madre.
-Hey, aspetta- Cerco di scendere dal letto appoggiandomi alla ringhiera del letto.
Justin si gira e si avvicina per aiutarmi.
Afferro la flebo e la porto con me.
Arrivo alle braccia di Justin e mi ci appoggio.
Prendo il suo viso tra le mie mani e lo bacio.
Lo sento stringermi a se, mi stacco e lo guardo dritto negli occhi.
- Vengo con te.
Mi prende per mano e andiamo verso i corridoi dell' ospedale.





 
Lo so fa schifo, ma  ho sonno e l'ho dovuto fare di fretta e furia.
Vi amo.
Ah, passate  
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1072182&i=1 e ditemi che ne pensate.
SCAPPOOOOOOO.
(dal prossimo capitolo J e A saranno motlo di più una coppia) 
Bacioni
la vostra -Giuls
P.S. LEGGETE QUESTA OS SU BIEBER! http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1074923&i=1n
  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: meandmrjones