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Autore: RoloChan105    21/05/2012    5 recensioni
Volere un abito o un paio di scarpe non era un peccato, anzi e Nami ne era un esperta ormai di moda.
L’unica cosa che a Zoro non quadrava di tutto quel quadro quindi, non era la gioia femminile che sprizzava in modo silenzioso la sua compagna di ciurma, ma il negozio in questione.
E quel cartello.
La scritta Saldi…
Saldi, in un negozio di abiti da sposa.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quello giusto


Quella sbadata non stava più camminando e se ne accorse quando per poco, non andò a sbatterci contro.

Alzò gli occhi dalla strada solo per concentrarli contro la schiena nuda di Nami. Era immobile e con un aria trasognata negli occhi. Qualcosa non andava…

Spostò lo sguardo alla sua sinistra e notò la vetrina di un negozio.

“Saldi” c’era scritto in caratteri cubitali all’ingresso e la miriade di gente all’interno ne era la prova concreta. Una sola cosa non quadrava: riconosceva quello sguardo della ragazza, determinato e sognante nel volere a tutti i costi l’oggetto dei propri pensieri.

Volere un abito o un paio di scarpe non era un peccato, anzi e Nami ne era un esperta ormai di moda.

L’unica cosa che a Zoro non quadrava di tutto quel quadro quindi, non era la gioia femminile che sprizzava in modo silenzioso la sua compagna di ciurma, ma il negozio in questione.

E quel cartello.

La scritta Saldi…

Saldi, in un negozio di abiti da sposa.

Inarcò un sopracciglio e fissò con l’unico occhio sano, nuovamente la rossa. Si portò le mani ai fianchi e rimase in silenzio a osservare le sue mosse.

Non spiccicava parola però, non osava fare commenti e in pochi secondi, il suo sguardo da stupito, si spense. Una linea amara si dipinse sulle sue labbra e scuotendo il capo, riprese a camminare.

Chiuse gli occhi Zoro e inspirò forte.

Se conosceva bene la sua amica, sapeva fin troppo bene i suoi desideri.

-Perché non entri?-Le consigliò facendola fermare. I lunghi capelli color del tramonto, seguirono il suo spostarsi.

-Perché dovrei?-Domanda legittima ma anche scontata. Si strinse nelle spalle lo spadaccino e con un movimento della testa, la indirizzò nuovamente al negozio.

Nuovamente, scosse il capo.

-Abbiamo molte cose da fare-Tirò fuori dai pantaloni una lista dell’occorrente che si erano prefissati di comprare prima di partire.

-Vero-Ammise-Però, mi era sembrato che tu volessi entrarci…- La osservò increspare un sorriso.

-E comprarmi un abito da sposa?-Gli voltò le spalle.-Con il pericolo che Sanji mi veda indossarlo e pensi al peggio?- Sbuffò Zoro per l’ostinatezza di quella ragazzina.

-Però ci sono i saldi-Si avvicinò alla vetrina e osservò l’elegante abito color avorio che aveva una splendida linea a sirena.-Quando ti ricapiterà un occasione del genere?- Rimase basita e con la bocca leggermente aperta. Si avvicinò nuovamente alla vetrina e sorrise, vedendo il bellissimo vestito.

-Ho sentito che alcune ragazze, sentono quale sia l’abito giusto a pelle-Posò una mano sulla vetrina.-Sono veramente bellissimi-Notò l’alta definizione dei dettagli del corpetto a forma di cuore.

-Vai a provarne uno allora-Le rispose con naturalezza posandole una mano sulla spalla.

-Faremo tardi-

-Non importa-Le sorrise-Non ho fretta-Rimase a fissarlo per qualche secondo, prima di sorridergli e entrare dentro il negozio.

Una varietà di abiti pendeva da ogni scaffalatura, dai colori classici, fino a quelli più accesi e stravaganti. Dozzine di fanciulle, provavano e sfilavano con i loro abiti da sogno, piangendo e scoppiando dalla felicità.

Non sapeva dove guardarsi intorno Nami. Era tutto così…bello.

-Serve una mano?-Una donna sulla cinquantina si mostrò a loro. Quasi si vergognò a parlarle.

-Salve-Si presentò-Io…mi chiamo Nami-

-Molto piacere Nami-Gli strinse la mano con dolcezza-Il mio nome e Christine-Piegò da un lato la testa.-Sei qui per scegliere un abito?-Con imbarazzo scosse il capo.

-Volevo…provarne qualcuno…non so-Ammise fissando il pavimento.

-Ma certo-Le sorrise gentile indirizzando il suo sguardo verso il suo accompagnatore.-Lei è…?-

-Un amico-Si affrettò a rispondere Zoro prima che potesse equivocare qualsiasi situazione tra loro.

-Molto bene-Ridacchiò-Perché se era il futuro marito, non sarebbe potuto stare a guardarla-Fece segno di seguirla in un piccolo guardaroba.

-Come mai?-Si accigliò Zoro seguendo le due donne.

-Perché porta sfortuna-Gli diede una gomitata Nami.

Li fece accomodare su delle morbide poltrone e portò una serie di abiti da sposa da provare.

-Da quale vuoi cominciare?-Le domandò. Oh, erano uno più bello dell’ altro!

Osservò con attenzione i vari colori e iniziò con uno color avorio.

Era semplice in stile impero. Salì sul piedistallo e si guardò allo specchio. Non la convinceva…

-Che ne pensi?-Si voltò verso Zoro e lo vide perplesso. Non se ne intendeva molto di moda, ma il fisico di Nami, poneva sicuramente una grande ampiezza di scelta tra quei vestiti.

Quel vestito non le dava la giusta impressione.

-Non mi convince-Ammise stravaccandosi sulla poltrona.

-Nemmeno a me-Si voltò e tornò nel camerino. Ne provò altri tre e tutti, non li sentiva suoi.

-Perché non provi questo?-Le consigliò. Sospirò quasi nervosa e stanca ma decise di fare un tentativo.

La commessa l’aiutò ad infilarlo e senza alcun problema, le chiuse la cerniera del corpino.

Con la mano, passò i polpastrelli sulla delicata fantasia di pizzo che c’era sul corpetto che si estendeva fino a collo. Osservò le flessuose onde morbide del raso del vestito e le fini decorazioni con i fiori al lato sinistro dell’abito, quasi le reggessero un lembo dell’abito. Il colore era un bianco tenente leggermente al rosato. Le piaceva.

Si avvicinò allo specchio e spalancò la bocca. Si sentiva così…bella.

-Ti sta un incanto-La rassicurò la commessa tenendole lo strascico e alzandoglielo.-Davvero magnifico!- Si volse verso Zoro.-Lei che ne pensa?-

Cosa pensava? Si costrinse a chiudere la mascella e si alzò in piedi per avvicinarsi a Nami.

Bella, era splendida, meravigliosa non aveva mai visto niente di più favoloso e una strana sensazione gli attraversò la schiena. Decise di non darci troppo peso e sorrise all’ amica.

-Mi piace-Annuì-ti sta benissimo-

-Grazie-Si voltò verso lo specchio, ammirandosi-Non ho mai indossato niente di più bello-





Il pomeriggio stava tingendo di rosso il mare e la sunny, aspettava il rientro dei due compagni.

-Nami-sannn!-Urlò Sanji all’orizzonte sbracciandosi quando finalmente la vide. Si trattenne dal farsi uscire per l’ennesima volta quel giorno, il sangue dal naso e attese in un turbinio di cuori la compagna sul ponte. Era piena di buste, comprese Zoro e con una mossa, gli accollò tutta la spesa fatta quel giorno.

-Spadaccino della malora-Lo maledì ringhiandogli-Mi hai preso per un attaccapanni?-

-Quasi-Gli rispose e lo ignorò.

-Nami-san-Si concentrò sulla ragazza-Ti sei divertita? Quel barbaro ti ha fatto perdere le staffe?-Si stupì ma quel pomeriggio era stato tranquillo…sorrise e con i suoi pacchi, si diresse verso la sua cabina.




-Scema-Si sentì offendere da dietro le spalle. Non le occorreva girarsi, sapeva chi era.

-Pensala come vuoi…-Chiuse gli occhi e si lasciò cullare dal vento di quella sera. La cena era stata deliziosa ed era felice di poter riassaggiare i manicaretti che Sanji le preparava.

-Bene, perché penso che tu sia una scema-Si avvicinò al parapetto e si appoggiò coi gomiti.Osservò il mare calmo e sbuffò.-Era l’abito giusto-

-Pazienza-Sorrise rilassata chiudendo gli occhi-Mettiamola così-Cercò di trovare un lato positivo-Adesso so come voglio il mio abito-Gli sorrise facendogli fermare il cuore.

Arrossì Zoro e tossendo, la salutò biascicando che doveva andare al bagno.

Passò qualche minuto da sola, fino a che, decise di andare a dormire. Aprì la porta della cabina e trovò Robin già nel mondo dei sogni. In punta di piedi si avvicinò al suo letto e tolse da sopra, tutte le compere di quel pomeriggio. Si accigliò quando notò un enorme scatola bianca. Si guardò attorno e con delicatezza, decise di scogliere il fiocco. Quando sollevò il coperchio, per poco non smise di respirare. Eccolo lì.

L’abito che a malincuore aveva abbandonato in quel negozio. All’interno della scatola, c’era un semplice biglietto. Strizzò gli occhi leggendolo e sorrise facendosi scappare una lacrima.

è quello giusto Nami, non fartelo scappare!

Zoro”.

   
 
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