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Autore: tyus    11/12/2006    2 recensioni
Nuovo protagonista, nuovi Keyblade (di originali ci saranno sola la Catena Regale, il Lontano Ricordo e il Portafortuna), NUOVA STORIA !
la storia verrà raccontata in prima persona dal protagonista
Genere: Romantico, Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Senza Titolo

DRRRRIIIIIIIIINNNNNNNNNNN

Finalmente l’ultima capanella è suonata, non c’è la facevo più. Mi alzo e con Rita esco dalla mia classe e mi avvio verso l’uscita dove poi si aggiunge anche Ryan.

Dopo 5 minuti di attesa vedo il pulmino arrivare, io e Ryan salutiamo Rita che si siede con una delle sue amiche, mentre noi ci prendiamo il solito posto in fondo a tutto

Dio non c’è la facevo più, non vedo l’ora di arrivare a casa

Pur avendo Ryan al mio fianco il viaggio di ritorno è molto tranquillo, dopo 10 minuti dalla fermata di Ryan, il pulmino si ferma fuori dal mio viale, esco e mi avvio verso casa.

“GUARDATE !!!”

Grida uno nel pulmino puntando l’indice al cielo, alzo lo sguardo e quello che vedo mi fa mozzare il fiato

Dal cielo, scendono centinaia di comete nere, molte colpiscono la città in vari punti causando numerosi incendi, dalle fiamme nere

“HAAAAAAAAAAAA !!!!!!!!”

“PARTI PARTI MUOVITI !!!!!!”

Li sento urlare e pochi secondi dopo vedo il pulmino allontanarsi a grande velocità da qui, rialzo lo sguardo e vedo una gigantesca cometa nera puntare verso di me...

Vedo tutto come a rallentatore...la cometa non si schianta su di me ma pochi metri più avanti, dritto sulla mia casa...

L’esplosione è enorme, l’onda d’urto mi manda a decine di metri più indietro

Mentre sto per toccare di nuovo il suolo non vedo trascorrere la mia vita davanti agli occhi come dicevano che succedeva a chi era ad un passo dalla morte, no io ho deciso di fare una cosa che non facevo da molti molti anni..., ho deciso di pregare, anche se sono ateo prego il signore che mia madre non fosse ritornata in orario da scuola, prego che mia madre non si trovasse sotto le macerie di casa mia...morta...

La preghiera dura poco dato che pochi secondi dopo tocco il suolo non molto teneramente, sento che sto per perdere conoscenza, e prima di arrendermi completamente alle tenebre che avvolgono i miei occhi dico con un sussurro...

“mamma...”

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Apro un’occhio, poi l’altro poi molto lentemente cerco di alzarmi...mi fa male d’appertutto eppure sono ancora vivo, non capisco come ma sono ancora vivo e la cosa più sorprendente è che non sento nessun osso rotto, ma ora non è tempo di pensare a questo devo controllare se lei è ancora viva...deve essere viva...

Mi fermo un’attimo per vedere quella che una volta era casa mia, ora è solo un cumolo di macerie

Incomincio a cercarla spostando le macerie, incurante delle fiamme nere di qua e di la

cerco, cerco, cerco, cerco ma di mia madre non c’è traccia, incomincio a credere che è davvero in ritar...

Mi blocco...vedo una mano penzolare fuori da delle travi...rimango per un’attimo li immobile a fissare quella mano annerita...incomincio subito a spostare le assi di legno che la ricoprono...
con una velocità e con una forza disumana, nessuna asse sembrava troppo pesante, ma ora non importa, non m’importa sapere cosa sta succedendo a me e al resto del mondo, quello che voglio sapere o meglio vedere è la persona sotto di me...finalmente sposto l’ultima trave facendole fare un volo di 100 m, e vedo in faccia quella persona dalla pelle ustionata e annerita sopra un lago di sangue dove una delle travi l’aveva trafitta...era lei, mia madre...la guardo e le do una gentile carezza sulla sua guancia...era così...fredda...immobile...morta...

La guardo di nuovo e noto delle macchioline umide sulla sua guancia, mi porto la mano agli’ occhi e noto solo ora che stavo piangendo per tutto il tempo...

La predo e la porta tra le mie braccia continuando a piangere silenziosamente

Sono distrutto, non riesco a pensare più a niente mi sento come se una parte della mia anima se ne andata via, per sempre

Non so per quanto tempo sono rimasto attaccato a mia madre so solamente che non la potrò più vedere sorridere, parlare, camminare, correre...ripenso amaramente quando mio padre partì per uno dei suoi viaggi, egli mi disse queste parole:

“Den, quando io non ci sono sei tu l’uomo di famiglia, perciò proteggi tua madre e comportati bene” allora ero molto piccolo ma quelle parole sono rimaste impresse nel mio cuore, eppure oggi non sono riuscito a proteggerla, chissà cosa direbbe papà...

La appoggio dolcemente a terra e le incrocia le braccia al petto

Mi giro e per la seconda volta nella giornata mi si mozza il fiato

Davanti a me uscendo dalle fiamme, escono gli esseri neri del sogno, vedendo quegli esseri mi ritornano in mente quelle parole

‘oggi si compierà il tuo destino’

La mia mano si illumina e, comparendo dal nulla, mi ritrovo a fissare la chiave-spada del sogno
...ora capisco...il mio destino...è quello di combattere con questa chiave

Alzo il mio sguardo verso questi mostri, uno sguardo assassino...nel mio cuore non c’è più amore, amicizia, dolore...c’è solo uno dei sentimenti che albergano il cuore umano, il più terribile, l’ira

Vendetta, è questa ciò che voglio

‘E’ questo il mio destino ? Combattere contro questi mostri ?...Mi sta bene loro hanno ucciso mia madre ora io ucciderò loro !!!’

Con un’urlo selvaggio mi slancio in avanti verso di loro distruggendoli tutti con un fendente a mezzaluna, altri esseri si formano e mi circondano

Attacco quelli davanti a me ammazandone 3, subito dopo ne faccio fuori 2 alla mia sinistra, uno dietro di me cerca di colpirmi alla schiena ma riesco a schivare facilmente il colpo e contrattaccare uccidendelo

Uno di questi trova il momento giusto mi graffia al braccio , mi fa 3 brutti tagli ma nemmeno li sento, mi giro di scatto e lo taglio a metà

Gli ultimi due decidono di ritirarsi, si allontanano velocemente da me ma con un salto umanamente impossibile li raggiungo subito e con un sol fendente li elimino

Mi guardo intorno e vedo che non ne è rimasto nessuno, alzo lo sguardo al cielo, ora nero, e vedo un’enorme palla nera

‘Forse ne troverò di più se vado vicino a quella palla...’

Con questo pensiero mi avvio con la chiave in spalla sterminanndo, per la mia strada, qualunque cosa fosse nera

Ci metto poco ad arrivare grazie alle mie nuove capacità, comunque avevo ragione qui ci sono più mostri

Faccio un respiro profondo e mi lancio contro questi mostri

Fendende a sinistra, fendende a destra, affondo in avanti, parata, schivata, andava avanti così da ormai una mezzora senza pensare minimamente alle ferite che stavo riportando, tutto quello che riuscivo a pensare era una solo parola: vendetta

Vado avanti così per non so quanto altro tempo finchè un’urlo non mi fa calmare per un momento

Mi giro per vedere la fonte dell’urlo e quasi non mi viene un’infarto

“Rita...”

Elimino gli ultimi esseri attorno a me e vado poi in suo soccorso

Elimino due mostri e dirigo un affodo alla testa dell’ultimo, questo sorprendentemente riesce a schivarlo e contrattacca dandomi un calcio facendomi volare, mi rialzo a fatica da terra, incomincio ad essere stanco e certamente i calci non aiutano

Mi preparo di nuovo, il mostro mi attacca ma io riesco a schivarlo, attacco di nuovo alla testa ma all’ultimo momento lo prendo di sorpresa roteando la mia chiave colpendolo alle gambe mozzandogliele, poi gli do il colpo di grazia alla testa eliminandolo

Rimango fermo a pensare

‘Questo qui era diverso, non solo nell’aspetto, era anche più forte e intelligente. Forse ci sono diversi tipi di questi mostri ?’

Alzo il mio sguardo verso Rita che mi ha fissato per tutto il tempo con la bocca spalancata...se questo non fosse un momento maledettamente serio mi metterei a ridere

“Stai bene ?”

“S-si più o meno...”

“Bene, be penso che sia meglio per te andare in un posto sic-”

Non riesco a finire la frase che lei mi si getta addoso in lacrime, lascio cadere per terra la chiave e la tengo stretta me mormorando parole di conforto

“Den, a-avevo così paura, l-loro li hanno uccisi e poi h-hanno cercato di uccidere me !!!!”

Stringe ancora di più la presa

“L-li hanno uccisi Den me li hanno portati via !!! Tutti quanti !!! S-sono l’unica della mia famiglia ad essere rimasta in vita !!!”

Stava piangendo disperatamente sulla mia spalla, io non potevo far altro che tenerla stretta a me

Non sono l’unico ad aver subito un lutto ,che stupido sono stato a credere che tutte le sofferenze del mondo sono ricadute su di me...questi bastardi la pagheranno...giuro che la pagheranno !

“Rita...”

Lei alza lo sguardo verso di me, io la guardo negli occhi e le dico

“Ti proteggerò io...”

Lei mi guarda shokkata, io continuo

“D’ora in poi farò tutto ciò che posso per proteggerti...puoi considerarmi il tuo angelo custode peché non ti lascerò mai, sarò per sempre la tua protezione...”

Detto questo le do un bacio in fronte, poi anche se a malincuore, sciolgo l’abbraccio

“Rita questo non è un posto sicuro dobbiamo andar- che c’è ?”

Rita aveva uno sguardo terrorizzato, non risponde neppure alla mia domanda

Mi giro lentemente e per la terza volta mi si mozza il fiato

Davanti a me c’è l’essere piu grande e mostruoso che abbia mai visto

“Merda ! Rita trova un posto sicuro e nasconditi, qui ci penso io !!!”

“Cosa !?!?!? Non ti lascerò fare l’eroe, è una follia !!!”

“Non c’è tempo per discutere vai !”

“Ma...”

“Niente ma ! Senti ti prometto che ritornerò da te “

“Farai meglio a mantenere questa promessa !!!”

Detto questo mi da un bacio sulla guancia e se ne va

Io prendo la chiave e mi preparo per il combattimento

Il gigante cerca di schiacciarmi con un pugno, ma con un salto riesco a schivarlo, ci riprova ma riesco a saltare di nuovo, stavolta cerca di spazzarmi via con una manata ma con un salto all’indietro evito anche quella

Il gigante non mi da un’attimo di respiro, questo infatti cerca di darmi un altro pugno ma stavolta invece di schivarlo salto sul braccio e corro fino alla sua spalla, poi salto di nuovo per colpirlo sulla testa, ma putroppo sembra che non solo il solo ad avere i riflessi pronti, il gigante infatti mi da un pugno che mi fa sbattere contro un palazzo 50 m più indietro

Cadendo da un altezza di 30 m dopo aver sbattuto alla velocità del suono un palazzo di cemento armato avrebbe ucciso qualunque normale umano

Ma io non sono più un normale umano, non so come ma non ho niente di rotto , però sono completamente sfinito riesco a stare alzato solo grazie all’ausilio della chiave

A quanto pare il gigante ha capito che non sono più un’avversario pericoloso

Incomincia di nuovo a camminare per la sua via quando si ferma di nuovo fissando qualcosa per terra

Seguendo lo sguardo del gigante vedo l’oggetto del suo interesse...e impallidisco...era Rita...
il gigante porta l’avambraccio all’indietro per preparare il suo pugno

“NOOOOOOO !!!!!!!!!!!!”

Spinto da non so quale forza incomincio a correre a velocità supersonica, pochi secondi prima che il pugno schiacci Rita sono riuscito a raggiungerlo e a mozzargli la mano, il gigante stava per ritirare il braccio ma non era finita qui, salto sul braccio e corro di nuovo verso la spalla, il gigante cerca di nuovo di colpirmi ma stavolta ero preparato, salto sul pugno che stava per colpirmi e da li salto sulla sua testa, stavolta riesco a colpirlo in fronte poi roteando la chiave la affondai nel collo che passa da parte a parte, mi lasciai cadere per terra, mentre il gagante svaniva, atterro in piedi ma subito dopo mi accascio per terra sfinito

Subito dopo sento un paio di braccia che mi sollevano il torso

Guardo in alto e vedo Rita , gli sorrido lei risponde con un’altro sorriso

“Hei h-hai visto, glielo fatto il m-mazzo a quello stronzo eh”

“hehe si glielo hai fatto, però la prossima volta che vuoi fare l’eroe ti strozzo !”

“N-non ti rispondo perché sono stanc-...”

Non riesco a finire la frase che mi addormento tra le calde braccia di Morfeo

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“WHAAAAAAAAW”

Mai fatto uno sbadiglio così rumoroso. Mi stiracchio un pò e mi alzo, mi accorgo di stare in un vicolo...
...
...
...

Un momento !!!! Un vicolo !?!?!? Mi ricordo perfettamente che quando sono svenuto ero in una piazza ma soprattutto NON C’ERA UN SOLE COSI’ MALEDETTAMENTE LUMINOSO !!!!!!!

Ok manteniamio la calma per prima cosa bisogna uscire da questo vicolo...

...
...
...

“Dove diavolo sono capitato ?!”

Insegna:WELCOME TO SUNSHINE CITY




(continua...)

  
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