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Autore: Jump_WithHoran    22/05/2012    5 recensioni
-“ Niall per due anni, sono stata con l’immagine del tuo viso stampato in testa, per due anni ho sperato che ti rifacessi vivo, per due anni sono stata di merda e ora tu ritorni, e non mi guardi nemmeno negli occhi! Niall guardarmi.”
-“ Io.. non ci rr-riesco..” come immaginavo.
-“ E io non riuscivo a capacitarmi del fatto che il mio migliore amico avesse realizzato il suo sogno, lasciandomi da un parte.”
-“ Io ti voglio ancora molto bene.”
-“ Non basterà un ti voglio bene a risistemare le cose.”
-“ Potrebbero aggiustarsi quindi?”
-“ Non lo so Niall. Dimmi, come pensi di farti perdonare due anni di assenza? Anche perché non so se esista un modo.”
-“ Farò tutto ciò che serve. Ti prometto che ci sarò sempre. Sarò il migliore amico che meriti, Jal.”
-“ Eri il migliore amico del mondo.”
-“ Ritornerò ad esserlo, parola di Niall James Horan.”
********
Hello! :3
Questa FF parlerà di una ragazza, che è stata abbandonata dal suo migliore amico, che ritornerà presto.
Questo le sconvolgerà ulteriormente la vita, con l'arrivo di altri 4 amici, con nuovi amori, tradimenti, amicizie, bugie e quant'altro.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Paradise  

 

 
-“ Ho comprato due nuovi pesci! Uno è rosso ed uno è una carpa gialla, che è bellissima perché ha tutte le pinne che fanno fuuusshhh..”
-“ Che fanno fuusshh..?” dissi imitando i movimenti delle mani di Hope.
-“ Sii sono tutte movimentose e sono una figata.”
-“ Si Hope, movimentose.” Come ti descriveva le cose Hope, non lo faceva nessuno.
-“ Comunque, cosa pensi di fare adesso con Niall?” mi chiese a bruciapelo.
-“ Io? Assolutamente niente. E’ lui che deve farsi perdonare.”
-“ Certo, questo lo so. Ma so anche che tu cederai troppo presto.”
-“ In che senso?”
-“ Nel senso che tu non resisti a Niall, lo perdoneresti in un secondo. Lui ti ha fatto del male, e per quanto possa essere cuccioloso, tu devi fargli sputare sangue.” Il lato crudele di Hope era venuto fuori.
-“ Okay, hai ragione. Però tu devi aiutarmi.”
-“ Aspettavo da molto questo momento, pulce..”
-“ Hope, sei inquietante. Non so cosa tu voglia farmi fare, ma guai a te se..”
-“ Tranquilla, so contenere i miei piani malefici.”
-“ Ti ringrazio, ora devo andare a Letteratura. Ciao tappa.” Sapevo che mi odiava quando la chiamavo così
-“ Ciao stronza.”
 
 
Uscì da scuola, non aspettando Hope, perché sapevo che era uscita prima.
Cominciai ad incamminarmi verso casa, quando sentì un clacson alle mie spalle. Mi girai, e vidi un testa bionda uscire dall’auto.
-“ Hei, Jal!” quant’è bello quando sorride..NO. Ricordati quello che ha detto Hope. Distaccata. Fai la stronza.
-“ Hei..” cercai di rispondere con poco entusiasmo.
-“ Ehm.. volevo chiederti, se ti andrebbe di venire a pranzo da noi. Così magari stiamo un po’ insieme..”
-“ Non so.. ho parecchio da studiare” brava Jal, vai così.
-“ Ti prometto che per le 5.30 massimo sarai a casa.”
-“ Mi avevi promesso anche che mi avresti chiamata.” Ribattei tagliente. Si rabbuiò, ed abbassò lo sguardo. Non riuscivo a vederlo così. Eddai Jal, non fare la cretina. Vuoi stare con lui. Al diavolo Hope.
-“ Okay vengo, però solo se viene anche Hope.”
Diventò improvvisamente felice, ed io con lui. Stavo per sorridere, perché era contagioso, ma cercai di trattenermi.
-“ Ma certo! Assolutamente si, potrebbe venire anche tuo nonno se vuoi!” sorrisi. Adoravo sapere che era felice grazie a me.
-“ Avverto Hope.”
-“ Certo, ti aspetto in macchina.” Per poco non si metteva a saltellare.
Mandai un messaggio a Hope, scrivendole l’indirizzo di casa dei ragazzi.
-“ Eccomi.. wow. Altro che il motorino che usavamo per tornare a casa.” Dissi ammirando quella figata di macchina che si ritrovava.
-“ Già, anche se preferirei quel motorino, così mi abbracciavi di sicuro.” Disse con un sorriso amaro
Salì in macchina, il tragitto fu silenzioso, tranne un momento in cui mi chiese cosa avevo combinato a scuola.
Appena arrivammo a casa, mi sommerso di abbracci, nonostante ci fossimo visti il giorno prima.
-“ Ciao belli.” Sorrisi a tutti.
-“ Ehi, siamo arrivati l’altro giorno, e già sono due volte che sei a pranzo da noi, ci stai esaurendo le scorte di cibo!”
-“ Styles, non penso che vi manchino i fondi per comprarvi qualcosa da mangiare, e se era una battuta, non farebbe ridere nemmeno mia sorella di due anni.”
-“ ODDIO E’ VERO! Tua mamma era incinta quando noi siamo.. partiti. Sono passati due anni ed è logico che tua sorella sia nata e che abbia due anni!” Soliti ragionamenti di Louis.
-“ Come si chiama?” chiese Liam
-“ Jazmyn” risposi con un sorriso, guardando Niall. 3..2..1..
-“ Come la sorellina di Bieber!” disse Niall tutto contento.
-“ Lo sapevo che l’avresti detto!”
-“ Mi conosci.” Mi rispose guardandomi. Mi persi per l’ennesima volta in quei due occhi.
Il campanello mi distrasse, facendomi scuotere la testa.
-“ Oddio, chi è?” chiese Louis agitato.
Non gli risposi ed andai ad aprire. Una Hope che mi fissava molto, ma molto arrabbiata mi si presentò davanti.
-“ Mi devi la vita, pulce.” Mi disse in un orecchio.
Che esagerata, ma perché mi aveva detto cos..ZAYN!
-“Ehm.. ops.. non ci avevo pensato! Scusami.” Le dissi dispiaciuta.
-“ Dai va, muoviti.” Disse entrando.
Non appena arrivammo in salotto, quei 5 erano stravaccati sul divano a parlottare fra loro.
-“Ehm.. ragazzi, vi ricordate di Hope?”
Alzarono gli occhi di scatto, prima un attimo confusi, e poi annuirono, ricordandosi improvvisamente l’esistenza della mia migliore amica.
D’istinto guardai Zayn e poi Hope. Si stavano guardando, quando ad un certo punto Hope distolse lo sguardo salutando gli altri.
-“ Ehi, ciao!” Liam la salutò tutto contento.
-“ Amo la tua maglietta arancione carota!” e chi poteva essere a dire una stronzata del genere..?
-“ E io amo i tuoi pantaloni color mela avvelenata di Biancaneve.” Gli rispose con un sorriso Hope. Lei, a differenza mia, era molto più estroversa, e raramente si sentiva in imbarazzo, o fuori luogo.
-“ Ed io amo i tuoi jeans stretti, piccola.” 
-“ Sei un esperto di capi di abbigliamento, Styles?” rispose Hope a tono.
-“ Sono molto esperto a sfilarli, più che altro.”
-“ Ne sono contenta. In questo caso, impara a sfilarti i tuoi, metterti il pigiamino, e a sognare di sfilare i miei, tesoro.” Rispose Hope sorridendogli strafottente
1-0 per Hope, Styles.
-“ Oh oh, hai trovato pane per i tuoi denti, Styles.” Disse Louis, facendo l’occhiolino a Hope.
Mi accorsi che Zayn stava fulminando Styles con lo sguardo. Ma  non è che..
-“ Zayn tutto ok?” Scosse la testa come per riprendersi
-“ Eh? Cosa? Sisi, tutto ok..”
-“ Tu non me la racconti giusta, dopo parliamo.” Sbuffò ma poi acconsentì.
Mi rigirai a guardare Hope, e mi accorsi che parlava con Liam, era da sposare quel ragazzo.
-“ Jal, vieni ad aiutarmi in cucina, per favore?”
Mi girai di scatto e sentì Niall chiamarmi.
Gli annuì e lo seguii in cucina.
-“ Allora, Jal.. che hai fatto di bello in questi due anni?” Lo guardai, per capire se era serio o stava scherzando.
-“ Depressione.. Hope che mi consolava.. depressione.. scuola.. notti in bianco per colpa di Jazzy.. depressione..  due anni pieni di vita. Tu invece?” che razza di domanda gli avevo fatto? Sapevo già la risposta.. sono nella band più famosa del momento, sono giovane, bello e ho tutto ciò che voglio.
-“ Ho fatto un sacco di soldi.” Esclamò tutto contento.
Mi misi a ridere vendendo la sua faccia, che cretino che era.
-“ Sono contenta per te.” Gli risposi sorridendo
-“ Si e..” Sparì per un attimo non so dove.
-“ Dove sei andato?” gli chiesi curiosa
-“ A prendere una cosa..”
-“ Cosa?”
-“ Chiudi gli occhi.” Obbedii, volevo vedere cosa aveva intenzione di fare.
Sentì qualcosa di freddo sul collo. Quando aprii gli occhi mi ritrovai davanti ad uno specchio, ad ammirare quella cosa meravigliosa.
-“ Niall ma..è.. oddio. E’ stupendo!”
Mi aveva regalato una collana stupenda, dove c’erano due ciondoli incastrati fra loro, un J e una N.
Le nostre iniziali.
La mia era piena di brillantini rossi, la sua verdi.
Lo abbracciai, dopo tanto tempo.
Il suo profumo mi stava invadendo le narici, le sue braccia mi stringevano, ed io ero in paradiso.

  
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