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Autore: Lady Warrior    22/05/2012    0 recensioni
Katherine era una bambina normale. Viveva con la sua famiglia, sino a che lui, Will-occhi-di-ghiaccio, il capo dei vampiri, non la morse. Da quel giorno la sua vita cambiò. Costretta bad ubbidirgli, deve ora abitare coi vampiri e arrendersi all'idea di essere una di loro. Ma perchè hanno morso proprio lei quel giorno? Per fare un dispetto ai suoi genitori, dei cacciatori di vampiri? E sarà vero ciò che dice Will, che lei è la loro massima risorsa?
Il tempo scorre, e lei riuscirà a vedere Will, ma succederà una cosa che stravolgerà la sua già burrascosa relazione con Josh, un altro vampiro. Ma un'altra sorpresa sconvolgerà la sua vita. E questa volta dovrà fare una scelta che le cambierà decisamente la vita.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Lotharius tornò a casa dopo  aver parlato con Will. Gli era sembrato preoccupato. Era la prima volta che lo vedeva così. L’amore …. Se a Liz fosse capitata  la cosa che stava accadendo a Katherine lui sarebbe stato veramente agitato.  Le sarebbe stato sempre accanto, anche se lei si fosse adirata con lui. Cercò di scacciare tale pensiero, accorgendosi però che anche Liz era in pericolo. La situazione coinvolgeva tutti loro. Doveva proteggere Liz anche a costo della sua vita. Ma doveva proteggere troppe persone: Will, Katherine, Liz, lui stesso … a volte il suo lavoro, che pur amava tanto, lo faceva adirare. Aveva troppa responsabilità. Era il generale più forte, più astuto e più intelligente. Aveva visto il terrore negli occhi dei suoi nemici, eserciti cadere sotto il suo comando, nobili chinarsi dinnanzi a lui e Will chiedendo grazia, tutte le sue strategie di guerra erano riuscite e i suoi piani realizzati, ogni sua intuizione si era rivelata giusta, i suoi nemici fuggivano alla sua vista. Godeva di un potere e di un prestigio che nessun vampiro che non fosse stato Will aveva il privilegio di avere, neppure Marius.  E ora possedeva ciò che aveva sempre desiderato con tutto se stesso, Liz. Sorrise al solo pensiero di lei. Liz era il sole che scacciava le nuvole nella sua vita, quel luogo di tranquillità in tanta agitazione, il luogo dove poteva sentirsi al sicuro. E temeva di perderla. Inoltre tutta quella faccenda lo stava tenendo troppo impegnato, aveva paura di allontanarsi da lei proprio quando era riuscito a conquistarla una volta per tutte. Sapeva che Liz era cosciente che lui non l’avrebbe mai tradita e che Katherine non rappresentava assolutamente una minaccia per lei, ma era turbato ugualmente. Voleva stare sempre con Liz, anche a lavoro. E a causa di Katherine ciò non era stato possibile.
Era arrivato al suo appartamento. Aprì lentamente la porta e posò le armi. Attaccò il giubbotto sull’attaccapanni e uscì fuori a fumare una sigaretta.  All’improvviso qualcuno gli sfiorò dolcemente la spalla, appoggiando su di essa la sua mano. Lotharius si voltò di scatto, reprimendo l’istinto di prendere la pistola che teneva alla cintura.
-         Ciao Loth … scusa, non volevo farti paura.
-         Tranquilla, non devi scusarti di nulla- disse Lotharius accarezzando la guancia di Liz.
Stranamente la ragazza gli prese la mano e la tolse dal suo volto, indietreggiando un poco.
-         Cosa …?- chiese Lotharius spaventato. Si chiese se avesse fatto qualcosa che non doveva fare.
Liz entrò in salotto e si sedette sul divano.
Lotharius la seguì e si inginocchiò davanti a lei.
-         Liz … scusa, cosa ho fatto?
Lei non rispose. Il suo sguardo era pensieroso. Lotharius provò l’istinto di accarezzarla, ma lo represse. Sentiva un vuoto allo stomaco. Soffriva enormemente quando Liz stava male.
-         Mi ami Lotharius?
Il vampiro rimase interdetto per un attimo.
-         Liz, cosa …
-         Non mi hai risposto. MI AMI O NO?
Questa volta Liz si era alzata. Lotharius si accorse che gli veniva da piangere. E anche a Liz. Chi le aveva messo in mente quelle strane idee?  Le posò una mano sulla spalla,  ma lei subito si scrollò e gli urlò di non toccarla.
-         Liz, io ti amo, lo sai …
Liz scosse la testa e se ne andò piangendo, lasciando Lotharius pietrificato.
Il vampiro si sedette sul divano, con il vuoto allo stomaco ancora più grande. Scoppiò a piangere. Se Will l’avesse visto probabilmente l’avrebbe licenziato. Lotharius, l’uomo di ghiaccio, l’uomo terrificante stava piangendo.
C’era una sola persona che poteva consolarlo.
Uscì di casa ve bussò all’appartamento di Marius, che aprì quasi subito.
-         Scusa, Marius, non volevo disturbarti a quest’ora, ma …
-         Lotharius, hai per caso pianto?
-         Io … - Lotharius si strofinò gli occhi – sì.
-         Non hai represso i tuoi sentimenti?
-         Sono stato addestrato per farlo. Ma Liz a quanto sembra è più forte del mio addestramento e di me.
-         Avete litigato?
-         Sì.
-         Cosa è successo esattamente?
-         Beh Liz è venuta da me … - Lotharius iniziò a raccontare all’amico tutto per filo e per segno.
-         Perché non sei là da lei allora? Perché non chiarisci?
Lotharius rimase fermo un minuto e poi si precipitò di sotto al piano dove abitava Liz.
Suonò il campanello.
Istanti di silenzio interminabile seguirono, finché una flebile voce non chiese chi era.
-         Liz sono io, Lotharius.
La ragazza aprì la porta e lo fece entrare.
-         Cosa vuoi?- gli chiese.
-         Sapere cosa ti è preso. Ti sei adirata da un momento all’altro …
-         Non mi è preso niente, Lotharius. Voglio sapere cosa è preso a te.
-         Ho capito. Ti sei adirata perché mi sono voltato di scatto.
-         Non fingere, Lotharius. Con me non attacca.
-         Senti, se non ti va bene … potrei diventare meno superbo, potrei portarti domani in vacanza, fare shopping tutti i giorni,  comprarti tutto. Ho capito, vuoi che io lasci il lavoro. Lo farò. Ma resta con me, ti prego …
-         Piantala! Confessa, tanto so tutto.
Lotharius si avvicinò alla ragazza e fece per prenderle la mano.
-         Non mi toccare- disse lei, come poco prima.
Liz si scostò da Lotharius e andò un po’ più in là in una sorta di distanza di sicurezza. Incrociò le braccia sul petto, toccando le spalle in segno di protezione, come faceva quando era ferita e delusa. E, in qualche modo, Lotharius non sapeva in quale, era stato lui a ferirla e a deluderla. Sapeva che era inutile tentare di distruggere quella barriera. Liz non voleva parlare con lui.
-         Va bene, passo domani. Magari ti passa- disse Lotharius.
-         Non mi passerà mai. Vedo che oltre a essere un uomo spregevole sei anche un vigliacco. Perché non confessi? Tanto lo so che  sei stato a letto con Katherine.
Lotharius strabuzzò gli occhi e guardò Liz.
-         Io cosa?
-         Hai fatto l’amore con Katherine. Lo so. È inutile che tu menta.
-         Ma che cosa? Liz sei per caso impazzita? Io non ho fatto nulla. Come credi che avrei potuto tradirti dopo tutto quello che ho fatto per conquistarti? Ti ho anche chiesto di sposarmi, cavolo! Mi sono fatto umiliare in pubblico per te, ho sbaragliato eserciti con te e per te, per rendermi bello ai tuoi occhi, ho fatto di tutto e tu ora mi vieni a dire che ti ho tradita?
-         Esattamente.
-         Bene, dammi una prova, avanti.
-         Eri con lei stanotte.
-         Ah, bene. Se domani andrai in missione con Marius, o con Lawrence o con chicchessia avrò anche io qualcosa da ridire su di te.
-         Credevo di potermi fidare di te, Lotharius. Tu sai che io non sono mai stata a letto con Will. Volevo che … che la mia prima volta fosse con te. Mi sono illusa. Sei solo un uomo come tutti gli altri. Non sei quello che credevo.
Lotharius restò amareggiato da quelle parole.
-         Ero io quello che credevo di potermi fidare di te. Credi più a delle voci insensate che a me-
Detto questo Lotharius uscì dalla stanza sbattendo la porta e si rinchiuse in casa sua. Uscì sul terrazzo e si sedette a terra appoggiando la testa sulle ginocchia, iniziando a piangere.
Colui che aveva sbaragliato eserciti, riempito di terrore i nemici, che aveva visto eserciti cadere sotto il suo comando, nobili chinarsi dinnanzi a lui e Will chiedendo grazia colui le cui strategie di guerra erano riuscite e i suoi piani realizzati, colui ogni intuizione del quale si era rivelata giusta stava piangendo, era stato sconfitto dal suo amore, dal suo troppo amore per una donna. La cosa più semplice era stata la più nociva.
Guardò la foto di Liz che teneva nel portafogli piangendo.
Dopo un po’ di tempo qualcuno bussò alla porta. Lotharius corse per aprire, credendo fosse Liz.
Ma non era lei, era Marius. Un’espressione di profonda delusione si manifestò nel suo volto.
-         Entra.
-         Allora, cosa era successo?
-         Crede che la abbia tradita con Katherine. Glielo ha detto qualcuno.
-         Chi, Lotharius?
-         Se lo sapessi a quest’ora non sarei qui, ti pare?
Marius tacque.
-         La lascerò andare. Io voglio solo il meglio per lei. E il meglio a quanto pare non sono io. Lei è troppo per me. Io non sono alla sua altezza, non lo sono mai stato. Quando camminavamo insieme per il centro, tutto il mondo mi sembrava migliore. I suoi capelli color del sole riempivano tutto della sua aura. Mi piaceva vivere più di prima. Mi sembrava di essere l’uomo più fortunato del mondo.
-         Lotharius, Liz ti ama. Qualcuno le deve avere messo in testa questa strana idea. Sai che non si fida degli uomini. Sapevi che con lei sarebbe stato difficile. Adesso va’ e cerca di scoprire l’inventore di tutta questa faccenda. Io ti aiuterò. Se Liz verrà da me le dirò cosa ne penso.
 
 
Liz uscì dalla sua stanza. Doveva parlare con qualcuno. Aveva pensato a Katherine ma poi si era ricordata chi era. Il suo cuore adesso era tagliato a metà. Lotharius, il suo Lotharius, l’uomo di cui era riuscita finalmente a fidarsi l’aveva tradita con la sua migliore amica. L’unica sua amica. Adesso era sola. Non poteva certo chiedere aiuto a Marius. Era probabile che fosse dalla parte di Lotharius.
Si incamminò per il corridoio con la testa che le scoppiava. Le tenebre avvolgevano tutto. Sembrava strano ma lei a volta aveva paura di questo. Ma se era con Lotharius non aveva paura di nulla.
Qualcuno la fermò.  Braeden.
-         Il tuo caro fidanzatino ha confessato tutto?
-         No, Braeden. Lasciami in pace.
-         Ti volevo solo consolare, Liz. Una bella ragazza come te ha proprio bisogno di essere consolata.
-         Vattene. Voglio stare da sola.
Braeden guardò in alto e lo vide.
Lotharius era sulle scale e li stava osservando, e sentì il suo cuore frantumarsi in mille pezzi. Scosse la testa e corse verso il suo appartamento.
Anche Liz vide il suo fidanzato guardarli e poi correre via. Gli stava bene. Doveva soffrire. Dentro di sé ringraziò Braeden, ma poi si pentì. Anche lei stava soffrendo. Voleva andare da qualcuno, sfogarsi, ma non sapeva dove andare. Salì al piano superiore e le venne in mente un’idea. Sarebbe dovuta andare da Will. Katherine probabilmente era da lui. Gli avrebbe detto tutto e lei avrebbe pagato perciò che aveva fatto. Liz era profondamente delusa da Lotharius, che credeva l’uomo della sua vita e da Katherine, quella che pensava fosse la sua migliore amica.
Liz salì fino all’ultimo piano e suonò il campanello della porta dorata.
Fu Katherine ad aprire e Liz represse a stento l’istinto di prenderla a botte.
-         C’è qualcosa che non va Liz?- chiese Katherine.
 
 
Quando aprii la porta vidi Liz davvero sconvolta. Temetti avesse litigato con Lotharius. Non glielo avevo mai detto, ma non mi piaceva poi tanto che stessero insieme. Prima di tutto perché erano due persone opposte e poi perché lui era un uomo molto istintivo a volte. La feci entrare, notando che era molto adirata. Mi chiesi cosa poteva essere accaduto. Will era seduto sul divano e stava bevendo un bicchiere di champagne.
-         Sono felice che ci sia anche tu Katherine- disse Liz.
Forse era andata a cercare Will.
-         Devo dirti una cosa, Will. Beh, io ho sempre pensato che da quando Katherine è qui siano accadute più disgrazie di quando non c’era. E ho sempre ritenuto che lei stessa sia una disgrazia-
 
A Liz faceva fatica dire quelle parole, perché non erano vere. Era stata lei a convincere tutti della bontà di Katherine, era lei quella che la aveva sempre consolata, che le era sempre stata accanto, che la aveva sempre difesa, ed era lei che adesso veniva ferita più di tutti. E da Katherine. Le aveva voluto troppo bene. E ora pagava il conto.
-         Un’enorme disgrazia, anzi-
-         Liz cosa ti prende? Non permetto che tu offenda Katherine. Se sei qui per piantar grane vattene. E dì soltanto un’altra parola su di lei e sarai licenziata- disse Will.
-         Tanto mi sarei già licenziata da sola. Non lo voglio più vedere. Non la voglio più vedere. Voglio stare da sola. Will, davvero, ascoltami. Io e ...- Liz singhiozzò nel pronunciare quel nome, il nome dell’uomo che aveva amato e che amava ancora – e Loth ci siamo lasciati.
-         Senti, per quanto mi dispiaccia non hai il diritto di …
-          Ci siamo lasciati perché lui ha fatto l’amore con Katherine-
 
 
Strabuzzai gli occhi a quelle parole. Cosa stava blaterando? Io? Con quell’idiota? Restai impalata mentre Will sputò tutto lo champagne che aveva in bocca sul tappeto.
-          Cosa?- chiese Will.
-          La tua ragazza ti ha tradito con Lotharius- disse fermamente Liz.
-         Io non ho fatto un bel nulla!- esclamai
-         è la stessa cosa che ha detto lui.
-         Io non tradirei mai Will! Specialmente con quell’idiota arrogante di Lotharius.
-         NON OFFENDERLO!- urlò Liz.
-         Tu hai offeso me
-         Io posso! Io … sai quanto sto soffrendo nel vederti qui? Ti credevo la mia migliore amica! Ho fatto tanto per te! E tu non hai mai fatto nulla per me, anzi, mi hai complicato la vita e basta! Ti odio!- urlò Liz, prima di scappare via.
 
 
Liz corse giù dalle scale e si rinchiuse in casa. Si sedette in terra in un angolo con la testa fra le mani, piangendo.
Lotharius intanto era ancora sdraiato sul letto a piangere e disperarsi.
Will guardò Katherine e le urlò di andarsene.
Katherine iniziò a piangere dicendo che era innocente e non aveva fatto niente.
 
-         Katherine, tu mi hai tradito!
-         E tu ci credi? Chissà perché l’ha detto quella!
-         A me sembrava convinta!
-         Io …
A quel punto qualcuno bussò alla porta. Era Lotharius, chiaramente sconvolto.
-         Will … Liz … io … - balbettò prima di prendersi un pugno in faccia da Will. Lanciai un gridolino.
Qualcuno salì le scale.
-         Calma, Will! Lotharius non ha fatto nulla! Qualcuno deve aver detto una bugia a Liz - intervenne Marius.
A quel punto si chinò verso Lotharius che era rimasto sdraiato con la testa fra le mani a piangere.
-         Ehi, Loth, andiamocene. Cosa credevi di ottenere qui?
Lo aiutò ad alzarsi e lo accompagnò giù.
-         Will, devi credermi.
-         Sì. Scusa … sono sconvolto.
-         Immagino. Anche io. Ma chi ha detto a Liz una cosa del genere?
-         Non ne ho idea. Dovrei scusarmi con Lotharius.
-         Secondo me dovresti lasciarlo solo. Deve riflettere.
Will annuì e si sedette sospirando sul divano.
 
 
Ne avevano passate tante, ed erano sempre rimasti assieme, uniti. E adesso Lotharius l’aveva tradita. Non poteva essere. Non voleva ancora crederci.
Liz smise di singhiozzare e urlò disperata.
E se Braeden le avesse detto una bugia? Se Lotharius fosse stato innocente? Liz lo amava ancora, ecco perché aveva urlato a Katherine di non offenderlo. Ormai era mattina e poteva andare da Lotharius.
Bussò lentamente alla sua porta. Dopo poco Lotharius aprì. Liz notò che aveva pianto tutta la notte. La stava guardando negli occhi, perciò Liz abbassò lo sguardo.
-         Perché sei qui?- chiese Lotharius.
Liz singhiozzò e lo guardò. Ad un tratto lo abbracciò forte.
-         Loth non mi lasciare, ti prego … è tutto così, così … complicato
-         Com’è che ora hai cambiato idea su di me?
Liz affondò la testa sul petto di Lotharius bagnandogli di lacrime la camicia.
-         Sono stata un’idiota- disse.
Lotharius le accarezzò dolcemente i capelli e la abbracciò a sua volta.
-         Non lo dire nemmeno per scherzo, va bene? Tu sei la persona più intelligente che io abbia mai conosciuto.
-         Non è vero Lotharius.
-         Non ti mentirei mai.
-         Perdonami se non mi sono fidata di te. Non capiterà più.
-         Lo so. Vieni, entra.
Lotharius la prese per mano e la condusse in soggiorno.
-         Loth, ho detto tutto a Will …
-         Me ne sono accorto. Mi ha mollato un pugno in faccia.
-         Ti ha fatto tanto male?
-         Non ti preoccupare.
Si sedettero sul divano. Lotharius era felice che Liz fosse ritornata da lui, aveva avuto troppa paura di perderla per sempre.
La ragazza si sdraiò poggiando la testa sulle ginocchia di Lotharius.
-         Loth, sono stanca. Troppo stanca, di tutto. Di questa faccenda …
-         La risolveremo, tesoro. Tranquilla.
Liz pensò che doveva andare da Will e Katherine e scusarsi. Aveva combinato un guaio enorme.
Salutò Lotharius e corse da Will. Non era sicura che l’avrebbe voluta rivedere.
 
 
Sentimmo sentire il campanello. Will andò ad aprire: era Liz.
-         Cosa vuoi ancora?- le chiese Will.
-         Scusarmi-
-         Bene. Scuse accettate. Adesso vattene.
-         No, Will. Voglio parlarle. In privato- mi intromisi.
Will la fece entrare e andò in camera sua.
-         Liz devo dirti delle cose.
-         Ti ascolto-
-         Riguardo a Lotharius. Io non voglio intromettermi di certo nella tua vita privata. Ma ti consiglio di lasciarlo. Insomma, Lotharius non ti ha mai tradita, è vero, ma è un individuo un po’ particolare. Sai meglio di me quanto è intelligente, arguto, eccetera. Ma sai anche quanto è istintivo, irritabile, arrogante …
-         E con ciò? Cosa vuoi dire?
-         Voglio dire che puoi metterti in un mare di guai. Cosa accadrebbe se vi litigaste? Quell’idiota potrebbe farti del male!!!
-         NON OFFENDERE LOTHARIUS!
-         Non lo sto offendendo, ti sto solo facendo notare le sue caratteristiche, Liz.
-         Io lo conosco meglio di te! Tu non hai il diritto di intrometterti nella mia vita privata!
-         Lotharius è un uomo arrogante e insopportabile, apri gli occhi!
-         Basta! Ne ho abbastanza di te!- urlò Liz e scappò via.
 
 
Liz corse da Lotharius, quando lui le aprì, ella lo abbracciò forte.
-         Non voglio più a che fare nulla con lei!- urlò.
-         Cosa dici?
-         No, no! Non voglio- disse Liz divincolandosi dall’abbraccio di Lotharius.
-         Vieni, siediti.  Cosa è successo?
Liz incrociò le braccia e gli raccontò tutto.
Lotharius alzò gli occhi al cielo e sospirò.
-         Le vado a parlare io, tesoro. Sta’ tranquilla.
-         No, non andare. È solo un’idiota.
-         Voglio mettere le cose in chiaro.
Lotharius diede un bacio in guancia a Liz e uscì di casa.
 
 
Gliel’avrebbe fatta pagare a quella ragazza, eccome! Come aveva potuto dire quelle cose a Liz? Doveva essere discreto, però. E doveva anche controllare la sua rabbia, altrimenti sarebbe stato peggio per lui.
Si nascose vicino alla casa di Will e seguì di nascosto Katherine quando uscì da questa. La ragazza entrò in casa sua  e fu allora che Lotharius suonò il campanello.
Katherine aprì la porta.
 
-         Ciao Lotharius. Cosa ci fai qui?
-         Cosa hai detto a Liz prima?- mi chiese lui non appena lo feci entrare.
-         Niente di importante.
-         Niente di importante. È così? Lei mi ha detto tutto, bellezza. Non provare a nascondermi niente. So tutto.
Strinsi i denti, lo dovevo sapere che Liz gli avrebbe detto tutto, ero stata un’ingenua.
-         E con ciò? Ho solo espresso la mia opinione-  risposi.
-         La tua opinione? Come ti permetti di dire quelle cose su di me a Liz? Io non mi sono mai intromesso nelle faccende tue e di Will e nemmeno te devi farlo. Se dicessi cosa penso di te a Will, ci rimarresti male, molto male. E forse lo farei riflettere.
-         Bene. Dimmelo in faccia. Cosa pensi di me?
-         Che sei solo una ragazzetta stolta, figlia di due sporchi assassini che andrebbe uccisa anziché lasciata in vita. Va bene così, o devo aggiungere che sei una ficcanaso pronta a rovinare la vita degli altri nonché a tradire i tuoi stessi amici? Vuoi che non sappiano tutti che sei rispettata solo perché sei l’amante di Will? Se lui ti lascerà tu non sarai nulla, e lo sai benissimo, perciò tienitelo stretto.  E mi congratulo con te per il bellissimo ringraziamento che hai dato a Liz per averti sempre aiutata e appoggiata in ogni cosa. Sai quante volte le ho detto di lasciarti perdere perché tanto la avresti fatta soffrire e basta? Ma lei ti voleva bene e ti ha aiutato sempre. Ha litigato con me e con gli altri a causa tua, senza di lei tu saresti sola, senza amici. Avresti solo Will, forse … ma a te non importa niente di lei e dei suoi sentimenti, vero? A te importa solo di te stessa e di ritrovare i tuoi amati genitori per tradirci tutti, non è vero? Per me sei e rimarrai sempre solo la sgualdrina di Will, bellezza. Con me hai chiuso per sempre- rispose  Lotharius, sdegnato.
L’uomo se ne andò sbattendo la porta e io scoppiai in lacrime, perché forse le sue parole erano vere, o almeno lo erano in parte.
Trascorse un’ora e qualcuno suonò il campanello. Inizialmente credei fosse Lotharius, ritornato a chiedermi scusa, poi pensai a Liz e infine a Will.
Invece era Marius che mi voleva fare una sorpresa.
-         Ho azzeccato il momento sbagliato?- chiese, vedendomi in lacrime.
Annuii un poco e lo feci entrare. Gli raccontai tutto, citando ogni parola di Lotharius.
-         Ah, non ti preoccupare. Quel briccone non si fida di nessuno, solo di lui stesso. Non lo ascoltare, suvvia. Se dicesse cosa pensa di tutti scommetterei che uscirebbe lodata solo Liz. Lotharius odia il mondo, è un tipo un po’ fuori dagli schemi a cui piace gettare fango sulla gente. Ma sa essere simpatico. Io lo conosco bene, Kathe. Non è cattivo e scommetterei che non pensa veramente ciò che ti ha detto. Era solo furibondo con te per ciò che hai detto a Liz. Anche io lo sarei stato. Ti sei comportata male, Kathe. Lotharius sarebbe un uomo simpatico, gioviale, generoso e gentile ma si è costruito una corazza per farsi vedere forte. Secondo lui comportandosi come fa, si dimostra forte, potente. Ma se lo si conosce bene si sa che non è quello che vuol far sembrare. Ehi, Kathe, non lo ascoltare, suvvia. Non importa da dove provieni, o chi sono i tuoi genitori, ma chi sei- spiegò Marius.
-         E se io vi tradissi veramente?
-         Scommetto che non lo farai. Non piangeresti all’idea di tradirci, altrimenti, no?
Per la prima volta sorrisi un poco. Aveva ragione.
 
 
Quando Lotharius tornò da Liz si sedette accanto a lei.
-         Il nostro amico Braeden. Adesso penseremo a lui. Si pentirà di essere la spia dei nostri nemici. 
   
 
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