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Autore: giulia971    22/05/2012    1 recensioni
Beh, le mie amiche sono pazze e io con quei 5 ragazzi non ci voglio avere niente a che fare.. beh tranne che con uno.. :3
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bene, ora voi penserete che i ragazzi, essendo ricchi sfondati, ci avessero portato in un grande ristorante dove la cosa che costa di meno arriva alle 30£.
Beh quando svoltammo l’angolo, e ci ritrovammo davanti a un chioschetto  di hot dog e Fish & Chips, rimanemmo scioccate.
Più che scioccate eravamo in un certo senso felici e sollevate, sinceramente non avevamo voglia di stare attente a quello che prendevamo e soprattutto quello che ordinavamo.
Quando con un “ Ta-Tan” Niall ci indico il chioschetto noi ci complimentammo per l’ottima scelta, quella sera di sicuro non l’avremmo dimenticata.
Era tutto perfetto, nei sbagli si trova l’imperfezione No?
Ero così contenta, ero partita con la luna storta, più che storta, e adesso mi stavo divertendo con le mie amiche e con dei nuovi amici, o magari qualcosa di più… Ma che dico, basta Giulia non fantasticare troppo.
La mia pancia emise una sottospecie di boato, come un orso affamato.
Tutti si girarono e incominciarono a ridere, screanzati.
Io accennai un sorriso, e le mie guance si colorarono, che vergogna!
“ Beh Giù, non ha tutti i torti anche io ho fame” ammise Louis, stava cercando di togliere l’attenzione che stavano rivolgendo a me. Gli inviai un Grazie mentale con un’occhiata, che lui di sicuro percepì perché mi guardò dritto negli occhi e mi sorrise.
Ok sto per svenire, e sciogliermi contemporaneamente, qualcuno prenda uno straccio per raccogliermi dal pavimento.
I suoi occhi, di quel BLU così profondo come il mare, potevo nuotarci volendo.
Oltremodo, prendemmo tutti Fish & Chips, mmhhh che buono..!!! :Q______
Stavamo parlando, ridendo scherzando, e cosa fondamentale ci stavamo conoscendo.
Ogni minuto che passava, scoprivo che infondo i ragazzi, non erano così male anzi, avevo incominciato a riconoscere i loro tratti caratteriali;
  1. Niall era dolce, simpatico ma sottosotto era un vecchio marpione ;D,
  2. Harry era il ragazzo che ci provava con tutte, e questo lo avevo già capito dall’incontro al locale
  3. Liam, o Liam il ragazzo più educato dolce e gentlemen che potesse mai esistere nella faccia della terra.
  4. Zayn lui era strano, molto timido e stava molto sulle sue, ma in compagnia dei ragazzi, sembrava un bambino con i suoi compagnetti  dell’asilo.
  5. Louis, beh che c’è da dire, per descriverlo forse io non ero la persona più adatta, ero un po’ di parte, ma era simpatico (un buffone), premuroso, pieno di sorprese, e con lui di sicuro non ti annoiavi.
 
Questi erano i ragazzi che stavo imparando a conoscere, e di cui mi stavo affezionando troppo velocemente.
Lì vicino c’era un parchetto, dove delle papere scorrazzavano felici e tranquille nel loro laghetto, e noi che passeggiavamo mangiando la nostra cena.
Due ragazzine, in lontananza stavano saltando la corda doppia, cantando ballando.
“Andiamo andiamo andiamo andiamo, ti prego..!!” Niall ci stava facendo gli occhioni dolci e la faccia da cucciolo, cercando di convincerci.
Niall non sapeva che sarebbe riuscito a convincermi anche senza avere quell’aria tenera.
“Tieni un attimo questo” Dissi a Louis che stava passeggiando al mio fianco, porgendogli la mia cena.
“Si certo ma…” cerco delle spiegazioni Louis, ma io non gli feci finire la frase, che afferrai Niall per il braccio, e correndo ci dirigemmo verso quelle ragazzine che giocavano.
Nella corsa stavamo più ridendo che correndo, sovraeccitati per l’idea che mi era venuta.
I ragazzi erano rimasti indietro, perché non avevano voglia di correre, e ci stavano urlando.
“Scusate ragazze” tentai io “ possiamo fare 2 salti anche noi?” e io e Niall gli sorridemmo.
“Certo, prego entrate nel cerchio, giriamo noi” ci concessero le ragazze molto gentilmente, contente della nuova conoscenza.
Le ragazze incominciarono a muovere le corde, e io e Niall a saltare, ridendo come due bambini al luna parck. Per mantenere il ritmo, i ragazzi stavano battendo le mani, e ridevano di gusto vedendo le nostre face.
Niall ed io mentre saltavamo, ci facevamo le smorfie, sempre continuando a saltare come due canguri.
“Beh Horan, sei piuttosto bravo, ma accetta questa sfida, chi cede per primo, paga il gelato a tutti.”
“Ci sto Giù, affare fatto.” E con un sorriso continuammo a saltare.
Dopo 5 minuti i primi segnali di stanchezza incominciarono a farsi vedere.
I sandali che avevo indossato per la serata, erano nelle mani di Louis, che da perfetto gentlemen li aveva raccolti da terra, dove erano stati abbandonati dalla padrona.
8 minuti erano ormai passati e io non c’è la facevo più, quindi mi tolsi dalle corde, con un invidiabile salto, degno di un trapezista del circo.
Niall mi sorrise e anche lui saltò fuori dal giro delle corde.
“Beh il gelato allora lo offro io!” dissi ai ragazzi, che erano disposti in semicerchio davanti allo spettacolo appena finito.
“Mhh no, lo deve invitare Louis il gelato, e anche gli extra” Mi disse Zayn, con un sorrisino stampato in faccia.
“Cosa?” chiesi io rivolta verso quest’ultimo.
“Eh già, avevamo piazzato una scommessa, se vincevi tu io avrei dovuto pagare il resto della serata, e se invece vinceva Niall, Louis avrebbe dovuto pagare tutto il resto.” E con un sorrisino Zayn concluse.
L’unica cosa che uscì dalla mia bocca fu un “OH” imbarazzato.
Mi ripresi le scarpe dalle mani di Louis, e me le infilai, pulendomi i piedi alla bene e meglio con le mani.
“Bene, quindi io vorrei 2 palline amarena e pistacchio” ci diede l’ordinazione Liam.
“anche io due palline, però fragola e mirtilli” ci sorrise Rosa.
“io 1 al cioccolato” ammicco Penny
“io 2 nocciola e panna” sorrise Zayn
“io 2 crema e bacio” urlo Sofy
“io uguale a quella di Sofy” ci ordinò Harry, facendo avvampare le guance di Sofy, che fra un po’ sarebbe sprofondata nel terreno dalla vergogna.
“io ne vorrei 3 limone, puffo e cioccolato fondente grazie.” Ci fece l’occhiolino Niall.
“WOW Niall addirittura 3??” rimasi scioccata.
“Oh non farci caso è Irlandese, mangia sempre come un maiale.” Buttò li la scusa Liam, scompigliando i capelli del biondo.
Io sorrisi a quelle effusioni di affetto.
“Bene allora vado, tu Giù non vuoi niente” mi chiese Louis.
“Ehy, ho perso anche io quindi devo scontare la mia pena, vengo anche io, così ti aiuto a portare i gelati, e ordino il mio.” Gli risposi io.
Mentre ci avviamo alla ricerca di una gelateria vicina, mi senti urlare da dietro “ Ehy voi due, tornate presto, abbiamo fame” indovinate chi poteva essere??
Ma quel simpaticone del biondo.
Noi gli sorridemmo e gli urlammo che ci avremmo messo il tempo debito.
Camminavamo, cercando una gelateria. In realtà, io seguivo Louis che senza dubbi conosceva Londra meglio di me. Un silenzio imbarazzante ci avvolgeva, così decisi di romperlo.
“Beh scusa se ti ho fatto perdere la scommessa” buttai giù le mie scuse.
“Ma figurati, intanto avrebbero fatto pagare tutto a me comunque quindi non ti preoccupare” mi sorrise Louis, lanciando un’occhiata obliqua, mi stava squadrando.
Io arrossì violentemente e per poco non rischiavo di svenire all’istante, porca vacca quanto era bello, i suoi occhi, i suoi capelli, la sua bocca, oohhhh la sua bocca. Lo stavo fissando e lui lo sapeva, però per non farmi fare una figuraccia continuava a camminare e a guardare dritto davanti a sé, cercando una gelateria, anche se  era visibile il suo sorriso.
Appena mi accorsi di quello che stavo facendo, arrossì ancora di più, se poteva essere possibile, e abbassai lo sguardo guardandomi le scarpe.
“ Oh eccola la” mi fece notare Louis. Nella via parallela alla nostra un insegna luminosa ci indicava una gelateria aperta tutta la notte.
“ quella è una delle più buone di tutta Londra, e sempre piena di gente” mi fece notare Louis.
Attraversammo la strada, e Louis si mise gli occhiali da sole, anche se era notte.
“ ma che fai, sei così delicato che le luci al neon ti danno fastidio agli occhi?” gli chiesi scherzosamente io dandogli piccole gomitate al braccio. Ma quanto ero stupida.
Lui si mise a ridere “ no in realtà, potrebbero riconoscermi, e dovrei stare qui a firmare autografi tutta la notte.” E indicando la fila che si era formata per le ordinazioni continuò “ beh ci sarà da aspettare.”
“Eh già, avevi ragione è pieno qui dentro, deve essere molto buono il gelato se c’è tutta questa fila” affermai io.
La fila era, appunto, lunga, molto lunga, e dopo 5 minuti in piedi passati a guardarci intorno, Louis proferì parola.
“ Beh dato che dobbiamo aspettare, parlami un po’ di te, non so neanche da dove vieni, beh oltra al fatto che sei italiana” mi sorrise lui.
“Allora vediamo un po’, siamo venute a Londra con una “borsa di studio” finanziata dalla nostra scuola, e frequentiamo tutte e 4 l’università. Io frequento dei corsi per stuntman, ma in realtà la mia università è medicina” gli sorrisi.
“WOW ho un futuro dottore al mio fianco” scherzò Louis.
“Eh già” Louis si accigliò “ ma come fai a studiare medicina e oltretutto frequentare corsi per stuntman, e poi non ci azzeccano l’uno con l’altro.” Rise di gusto Louis.
Io gli fecci cenno con la mano di abbassarsi, e gli sussurrai all’orecchio “ sono una cervellona, non dirlo a nessuno.” E risi anche io. Scoppiamo a ridere, facendo voltare le persone che ci stavano al fianco.
Louis si coprì la faccia, cercando di trattenere le risate e io invece gli ridevo spudoratamente in faccia.
“Shhh” mi fece segno Louis.
Mi ricomposi e continuai il mio racconto, “ Penny invece sarà un’astrologa, e Rosa invece con il suo fare precisino sarà un futuro avocato.” Continuai il mio racconto.
Louis era stupito “Wow abbiamo conosciuto delle ragazze molto intelligenti allora” scherzò.
“Eh già dovete stare attenti o potremmo rovinarvi” scherzai io.
Mi schiarì la voce e un po’ imbarazzata gli chiesi “ Beh tu e i ragazzi quindi siete una band molto famosa, e scusa l’ignoranza, ma io non ne so niente, non mi sono mai interessata a i One Direction” ammisi imbarazzata.
SI SI SI 1000 punti per Giulia grazie, sono riuscita a ricordarmi i  nomi per una buona volta, evitando una grande figuraccia. GRAZIE GRAZIE GRAZIE.
A quei pensieri mi scappò un risolino, che contagiò anche Louis che mi rispose
“ OH questo è un colpo basso” mi prese in giro, e io arrossì violentemente.
“ Scusa, ma le ragazze mi hanno ossessionato così tanto, che ero arrivata al punto di odiarvi” ammisi.
“Ma figurati, non possiamo piacere a tutti, e per fortuna, immagina un mondo in cui a tutti piace la stessa musica e tutti hanno la stessa opinione. Il mondo è bello perché è vario no?” mi chiese retoricamente lui sorridendomi.
“ Eh già” fu la mia risposta sospirata. Magari tutto il mondo fosse uguale a quei cinque ragazzi, di quello non mi sarei lamentata molto. ;D
Anyway torniamo al racconto.
 
Era arrivato il nostro turno e neanche me ne resi conto, solo quando la voce di Louis che ordinava ruppe il mio flusso di pensieri mi ritrovai davanti alla commessa pronta per prendere le ordinazioni dei nostri gelati.
Louis parlava con la cassiera in un inglese talmente stretto che in 10 parole io ne capivo solo 8.
Quando mi chiese che gusto volevo, la mia mente prese una boccata d’aria e allora risposi
“ io vorrei 2 palline, tiramisù e limone” sorrisi alla commessa.
“ Idem” disse Louis sorridendomi.
Pagò il conto e ci avviamo verso il parco, con una scatola contenente le coppette di gelato, gli unici con il cono eravamo io e lui, ma per farci perdonare avevamo fatto aggiungere sopra il loro gelato una spolverata di nocciole.
Ci avviammo a passo svelto nel luogo dove avevamo lasciato i ragazzi, i gelati, pur essendo a fine settembre, incominciavano a sciogliersi e quindi non avevamo molto tempo.
Quando li raggiungemmo un Alleluja ci accolse.
Distribuimmo le coppette e ci sedemmo anche noi nei gradini di quella sottospecie di anfiteatro.
Mangiammo tranquillamente il gelato nel mentre che ridevamo scherzavamo e ci conoscevamo.
Verso mezzanotte, ai ragazzi venne in mente un idea. Avevano tanto insistito per farci vedere Londra di notte.
E così ci avviammo verso il centro.
Una volta arrivati, noi ragazze rimanemmo a bocca aperta.
Londra era stupenda, le luci del London Eye  illuminavano il Tamigi, Tower  Bridge era stupendo, il Big Ben tutto era stupendo, le nostre bocche formavano un °O° .
I ragazzi ridacchiarono per la nostra espressione, ma noi eravamo imbambolate, solo la voce di Harry ci riportò alla realtà.
“ anche a me ha fatto questo effetto la prima volta” ammise.
“eh già” furono le uniche due parole che uscirono dalla bocca di Louis.
Eravamo appoggiati a un muro, e guardavamo tutti quello spettacolo notturno.
Louis si girò verso di me, mi sorrise e per minuti interminabili ci fissammo negli occhi.
Ricambiai il sorriso. Lui si avvicinava sempre si più, e il mio battito accelerava, eravamo sempre più vicini, così vicini che riuscivo a sentire il suo respiro in faccia, sempre più vicino e……..
 
 
 
 
 
 
Ciao bei ragazzi. Come state?? Spero bene. Scusate per il ritardo ma con la fine della scuola le interrogazioni sono sempre più fitte, e bisogna studiare a mala voglia.
Spero che il capitolo vi piaccia, cercherò di pubblicare al più presto il prossimo. Bacioni.
   Lot of love
 
                                                                                                                     Giulia xx 

  
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