Sepolto nella
disperazione nelle tenebre aspettava si ferma il corpo la fine
le mani io sono con rabbia razionalità gesti con rabbia si cheta la
notte ancora qua ancora il dolore io sono le vene sottopelle nell’aria
reprimere una carezza d’amore mortuario malattia un giorno se uccidere con
violare inibita dai baci in bilico credevo lo sguardo caldo in penombra
paralisi io sono oppure ossa cadaveri ma poi un sorriso caos amaro denti tuoi
morto tagliando la perfezione dimenticata abusata dei sensi anche sapore
angosciante pulsione con te eppure vivo squisita ma ovunque graffiando violenta
la vita nell’orrore nella solitudine andando dei morsi con ansia mentale
I seguaci
del dadaismo e del surrealismo usavano questo gioco originale per comporre
poemi, i primi prendevano un articolo di giornale della lunghezza che volevano,
ne tagliavano le parole e le mettevano in un sacchetto per poi estrarne una ad
una, i secondi utilizzavano il gioco dei “Cadaveri Squisiti”
.
La mancanza
di punti e virgole mira a far leggere lo scritto in modo diverso da chiunque, a seconda dell’interpretazione.