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Autore: NeVeRgIVeUp_91    23/05/2012    7 recensioni
Dovergli dire addio quando meno se l'aspettava era stato così difficile che a malapena era riuscita a guardarlo negli occhi, prima che quel maledetto treno partisse. E quando lo vide correre dietro la locomotiva, era quasi arrivata a urlare di fermarla per scendere e ritornare tra le sue braccia; non lo fece solo perchè sapeva che Finn non lo avrebbe voluto.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Finn Hudson, Rachel Berry, Un po' tutti | Coppie: Finn/Rachel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera bellezze! Dopo aver visto il finale della terza stagione, con il cuore a pezzi e le lacrime che non smettono di scendere dai miei occhi, ho deciso di scrivere questa fan fiction, pensando a come potrebbe andare tra Finn e Rachel dopo che lui l'ha lasciata libera, perchè lei realizzi i suoi sogni. Spero vi piaccia. Io ho pianto  tantissimo nel scriverla; sono in uno stato emotivo decisamente alto dopo ieri sera LOL Vi abbraccio tutte *-*

WILL YOU SURRENDER?

"Ciao amore,

spero non ti dia fastidio se ti chiamo ancora così. So che sono passati mesi da quando me ne sono andata, ma voglio solo farti sapere che non ti ho dimenticato, che ti amo ancora come ti amavo il giorno in cui hai deciso di 'lasciarmi libera'. Oggi sono stata a Bow Bridge, in Central Park e non ho potuto fare a meno di pensarti. Non immagini quanto avrei desiderato trovarti nel tuo smoking nero, con un mazzo di fiori tra le mani, ad aspettarmi per portarmi a cena da Sardi's.

Mi manchi. Mi manchi così tanto che spesso mi ritrovo a combattere contro me stessa per non prendere il primo treno e tornare da te. L'unico motivo che mi trattiene dal farlo è il sapere che tu ti arrabbieresti se lo facessi.

Ti amo, sempre.

xo Rach"

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Erano trascorsi quattro mesi esatti dalla sua partenza forzata per New York. Forzata, si.
I suoi piani erano stati totalmente stravolti, capovolti, distrutti.

Era così felice quando il suo fidanzato era arrivato a prenderla a casa sua, convinta che stessero fuggendo per sposarsi; si era ritrovata invece a salire improvvisamente su un treno che sperava di vedere un anno più tardi e che invece l'aveva strappata con violenza dal amore della sua vita.E la sua fiaba dal finale felice si era trasformata in un incubo quando lui lasciò uscire le parole che le spezzarono il cuore.

"Sai che dobbiamo fare? Arrenderci."

Dovergli dire addio quando meno se l'aspettava era stato così difficile che a malapena era riuscita a guardarlo negli occhi, prima che quel maledetto treno partisse. E quando lo vide correre dietro la locomotiva, era quasi arrivata a urlare di fermarla per scendere e ritornare tra le sue braccia; non lo fece solo perchè sapeva che Finn non lo avrebbe voluto.

Dopo quel giorno i due si erano tenuti in contatto solo via e-mail. Lui aveva provato a chiamarla una volta, ma sentire la sua voce non lo aiutava ad andare avanti, soprattutto quando la ascoltava tra i singhiozzi soffocati dal pianto.  

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Finn era distrutto. Sapeva di aver fatto la cosa giusta nel lasciarla andare per la sua strada, ma andare avanti senza di lei lo stava facendo impazzire.

Si malediceva per averle mentito, dicendole che sarebbe entrato nel esercito, andando in Georgia. Ma lo aveva fatto per il suo bene, perchè non avesse ostacoli che le impedissero di diventare la stella che era sempre stata. La verità era che lui sarebbe rimasto a Lima e in autunno avrebbe iniziato a lavorare al fianco di Will Shuester per mandare avanti il Glee Club. Lo sapevano tutti, tranne lei. Ed era meglio così.

Erano gli ultimi giorni d'estate e lui, Kurt e i loro genitori erano appena tornati dalle loro vacanze a Toronto.
Entrò nella sua stanza e posò il suo borsone sul pavimento, dirigendosi verso la sua scrivania, per poi accendere il computer. Entrò nella sua mail box e tra pubblicità e notifiche di twitter, trovò il suo nome.

"Rachel.." Sussurrò nel leggere il suo indirizzo e-mail. Esitò per qualche secondo, prima di decidersi ad aprire il messaggio e trovare il coraggio di leggerla.

Sentì le lacrime invadere violente i suoi piccoli occhi scuri quando lesse le prime parole.

"Ciao amore" Il suo cuore perse un battito. Dio solo sapeva quanto gli mancava sentirla pronunciare quella parola nel chiamarlo. Leggerla faceva lo stesso identico effetto, come se lei fosse li a sussurrargliela al orecchio.

"Voglio solo farti sapere che non ti ho dimenticato, che ti amo ancora come ti amavo il giorno in cui hai deciso di 'lasciarmi libera'."

Strinse i pugni quasi fino a bloccare il flusso sanguigno delle mani. Sorrise nel leggere il suo ricordo di Central Park, la loro cena romantica a Sardi's. E nella sua mente comparve quel sorriso raggiante che le illuminava il viso quella notte, mentre passeggiavano tra le strade di New York, pochi giorni prima di tornare di nuovo insieme.

"Mi manchi. Mi manchi così tanto che spesso mi ritrovo a combattere contro me stessa per non prendere il primo treno e tornare da te. L'unico motivo che mi trattiene dal farlo è il sapere che tu ti arrabbieresti se lo facessi."

Non riuscì più a trattenersi. Le lacrime bagnarono il suo volto senza alcuna pietà. Portò le mani tra i capelli e riempì i polmoni d'aria, nella speranza di riuscire a leggere le ultime parole di quella mail senza crollare. Dannazione se le mancava. Le mancava così tanto da sentirsi venire a meno non appena il suo nome gli sfiorava i pensieri.

"Ti amo, sempre.

xo Rach."

 

"Ti amo anche io, sempre." Le rispose, come se lei riuscisse a sentirlo. Come se fosse convinto che Rachel potesse percepire le sue parole, senza il bisogno di dovergliele scrivere. 


  
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