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Autore: Sigyn    24/05/2012    3 recensioni
"Dovevano essere in tre, per un'antica regola mai scritta eppure incisa nel loro codice genetico da ancora prima che nascessero. E il loro trio era esattamente quello che chiunque si sarebbe aspettato, immutabile nella sua perfezione."
Lily, Rose e Scorpius ... visti in modo un po' diverso dal solito.
Genere: Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Sorpresa | Coppie: Albus Severus Potter/Scorpius Malfoy, Lily/Scorpius, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Three
It’s A Magic Number




Erano in tre, come in ogni storia che si rispetti.

Dovevano essere in tre, per un’antica regola mai scritta eppure incisa nel loro codice genetico da ancora prima che nascessero. E il loro trio era esattamente quello che chiunque si sarebbe aspettato, immutabile nella sua perfezione.

Lei era Lily Luna Potter ed era assolutamente sicura di non poter essere l’altra.

Era una ragazza minuta ma atletica, dolce e accomodante ma dura e testarda, energica e solare ma timida e romantica ed un altro migliaio di coppie di ossimori, perché lei era la figlia di Harry Potter e poteva permetterselo senza che nessuno la accusasse mai di avere gravi problemi psicologici. Aveva grandi, splendidi occhi verdi dalle lunghe ciglia e lunghi e lisci capelli morbidi come seta e rossi come il fuoco – lo stesso colore di sua nonna, non di sua madre, di sua nonna, non di sua madre ... esattamente come la stessa Lilian si affrettava a ribadire a chiunque osasse insinuare che in lei vi fosse almeno un particolare che la rendesse più simile alla madre biologica che al fantasma della defunta nonna.

L’altra era Rose Weasley ed era decisa a dimostrare di avere tutte le carte in regola per essere lei.

Era la strega più brillante della sua generazione – benché nessuno fosse esattamente certo su chi le avesse attribuito questo titolo – ed era perciò intelligente, studiosa, sarcastica, saccente e noiosa. Ma sotto quella fredda e dura scorza da McGonagall ringiovanita batteva un cuore tenero e fragile che aspettava solo la persona giusta per aprirsi alle gioie dell’amore più puro e proibito e della trasgressione più scabrosa e altre amene delizie della vita da Mary Sue come lo bellezza improvvisa all’inizio del Settimo Anno o i festini nei Dormitori di Slytherin.

Insomma, Rose Hermione – perché non avere un secondo nome sarebbe stato un oltraggio imperdonabile per un membro della vastissima famiglia Potter - Weasley – era Hermione Granger con boccoli rossi e occhioni azzurri.

Lui era, ovviamente, Scorpius Malfoy.

E, per questa ragionevolissima motivazione, doveva certamente essere la copia esatta di Draco Malfoy alla sua età: un viziato, razzista, codardo figlio di papà ... o, a scelta, il tenebroso e sensuale Principe di Slytherin, un algido demone tentatore dedito a sedurre giovani e innocenti fanciulle Gryffindor.

L’importante, in fondo, era che avesse capelli color dell’oro, occhi grigi come il cielo prima di una tempesta e il celeberrimo Ghigno Made In Malfoy™.

Per questo, quando Lily e Rose videro passare per un corridoio un ragazzo con queste esatte caratteristiche, si gettarono subito al suo inseguimento.



- Hey, Albus! Perché tua sorella e tua cugina stanno inseguendo uno degli Scamander? –.

La domanda, formulata con un tono gentile e leggermente preoccupato, venne posta da un ragazzo che stava assistendo alla bizzarra scena e contemporaneamente tentando con tutte le sue forze di non lasciarsi sfuggire un sorriso divertito. Fallì miseramente, e si passò una mano tra i corti capelli castani.

Albus Severus Potter – non Al Potter, come si ostinava inutilmente a ribadire lui stesso a metà della sua famiglia – lanciò una rapida occhiata alle due ragazze e poi si voltò verso l’amico, cercando di mascherare l’imbarazzo e il leggero rossore sulle guance con una nota seccata nella voce mentre rispondeva: - Non badare a quelle due: credo che lo abbiano scambiato per te ... e che abbiano cominciato una specie di rituale di corteggiamento primitivo. Ed è Lorcan, per la cronaca -.

Scorpius spalancò occhi e bocca e poi rise, incredulo. Scosse la testa e salutò l’altro ragazzo, dirigendosi verso la biblioteca.

Sperò con tutto il cuore che Albus avesse sentito le sue timide parole, sussurrate mentre gli dava le spalle: - In realtà, mi piacerebbe che fosse un altro Potter, a farmi la corte -.



  
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