Salve.. = )
Io non ho molto da dire su questa OS, solo spero possa piacervi.
Un bacio .. Jul.
ps: si ringrazia l'infinita bontà della signorina Marilù Bellini ; D
 

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All' Amore che ci travolge da secoli e gli effetti non cambiano.
Ad Aristotele, che ho potuto apprezzare maggiormente grazie al mio adorato professore di filosofia (che- tra le altre cose- non scorderò mai) .
A Cicerone, che, indirettamente, continua a farmi capire come fare a parlare con me stessa e a comprendermi.
Ad Achille, per non essersi mai arreso e per aver amato profondamente.
Ad Alessandro il grande, per essere stato grandioso e per aver seguito i suoi sogni.
Ad Efestione, per aver concesso il suo amore ad un grande uomo e per essergli sempre rimasto fedele.
A me, che ho solo da imparare da questi grandi.
 E .. last but not least .. alle mie amiche: stamattina vi ho guardate negli occhi e ho visto quanto amore c'è in essi, e mi sono detta
che ho avuto così tanta fortuna il
giorno in cui avete invaso la mia vita. Questa è per voi.



Like rain and wind.

C'è stato un tempo in cui l'Amore è stato più forte di esso stesso,
il dolore ha rotto le sue barriere
e due anime si sono fuse fino a diventare una sola.

Da quando ho visto i tuoi occhi azzurri chiudersi, ho sentito i miei polmoni non catturare più l'aria e ho sentito il mio cuore fermarsi, senza più battere - e senza più battermi - per il mondo che mi circondava. Ero morto con te, ho sentito la tua ferita, ho sentito il tuo dolore.
Ti ho abbracciato, ho stretto a me il tuo corpo. E il tuo sangue è diventato il mio.
Da quel giorno infimo, ho smesso di vivere veramente; ho smesso con i sogni e le ambizioni.
Non possedevo più il mondo, non ero più il re di un grande impero: ero solo Alessandro, figlio di Filippo, macedone.
Ero un uomo solo, senza più un porto sicuro dove potermi rifugiare.
Ero un uomo spaventato per la prima volta. Ero un uomo indifeso alla mercé di tutti; chiunque avrebbe potuto mettere fine alla mia esistenza. E, in realtà, altro non desideravo se non questo: morire. Chiudere gli occhi e tornare da te.
Da quando te ne sei andato, Efestione, dal giorno in cui la luce dei tuoi occhi si è spenta, io ti penso, e maledico me stesso per non essere mai riuscito ad abbandonare tutto per te.
Ti penso e so che sei sempre bello anche nell'oltretomba; e penso ai tuoi occhi color cielo e continuo a maledire il mio nome e continuo a torturarmi al pensiero di non aver mai fatto abbastanza per te.
Oggi piove, Efestione.
Piove come pioveva il giorno in cui abbiamo legato le nostre anime e i nostri corpi per la prima volta.
Piove, e ogni singola goccia di acqua che cade dal grigio del cielo, mi ricorda te.




Il vento scuote prepotente i rami degli alberi; le acque del fiumiciattolo, che scorre veloce davanti a noi, si alzano e si abbassano, come i nostri corpi.
Intrappolati l'uno nell'altro, come la pioggia è intrappolata nel vento. Si muovono contemporaneamente  e vivono l'una con l'altro, l'uno per l'altra.
Una piccola lepre scappa via e correndo sulle foglie e sul terreno bagnato fa rumore.
Eppure c'è uno strano silenzio.
Si ode solo il flusso continuo dell'acqua e poi i nostri gemiti, il nostro amore.
Eros, seduto su di un albero poco distante da noi, ci guarda e ridacchia, felice di avere unito nel suo amore due nuove anime, due nuove vite.
Afrodite ci carezza col suo palmo gentile e ci assicura eterna protezione ed intimità.
< Amami, Efestione. Amami fino alla fine del tempo, e anche dopo, se è tuo desiderio.. >
E ti sento mio più che mai, mentre pronuncio queste parole. E tu ti stringi a me più forte e mi lasci approfondire maggiormente la nostra unione.
< Ti amo, Alessandro.. >
Sussurri. Sussurralo ancora.  E ancora. All'infinito.
< Anch'io .. > dico.



Ti sento, mio amore. Sento l'eco della tua voce rincorrermi tra queste mura. Sento il tuo respiro. Ogni istante.
Presto sarò con te, ancora. Non temere.
Saremo vento e pioggia per l'eternità.