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Autore: shewantstodream    24/05/2012    0 recensioni
La storia di Magdalena Da Gambassi è una storia che ho scritto per un compito di letteratura. E' ambientata nel 1300 ed è la centounesima novella del Decameron, ovviamente inventata da me (:
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 «Magdalena Da Gambassi»

 

Magdalena Da Gambassi vive a Firenze. Suo padre è un ricco mercante. E' una ragazza molto nota per la sua crudeltà verso i suoi pretendenti. E' molto bella, ma allo stesso tempo molto triste; non è troppo loquace e passa le sue giornate osservando la bellezza della natura che riesce a scorgere dalla finestra di casa sua. Non esce quasi mai e non parla mai con nessuno.
Giorno dopo giorno, approdano a casa sua giovani da ogni parte d'Italia, dichiarandole il proprio amore, ma nonostante ciò, tutti i ragazzi che si dichiarano non la amano veramente: più che a lei sono interessati al patrimonio di famiglia. Questo è il motivo della sua tristezza.

Suo padre, preoccupato che non riesca a trovare marito, le presenta ogni giorno diversi mercanti che per conquistarla la coprono di doni. Una donna non maritata di 20 anni era già al limite per essere considerata irrimediabilmente una sventurata zitella.
Nella stessa città abitano due giovani. Uno è un mercante molto ricco e ambizioso, l'altro è un signorotto abbastanza potente. Il padre, colpito dall'importanza dei due, li presenta alla figlia, che però intuisce che nemmeno loro sono interessati realmente a lei, ma solo a prender moglie perché così si conviene ad un uomo sulla trentina. Così decide di divertirsi alle loro spalle e decide di far svolgere loro delle prove per capire chi dei due sia più degno di sposarla.
Così dice ad entrambi: «La prima prova consiste nel trovare delle bacche dal potere portentoso di guarire ogni malanno, che si trovano solamente nella lontana Babilonia, chiamate “il morso della notte”. Chi dei due le troverà e me le riporterà per primo vincerà la prova.»
I due giovani cercano dei mezzi per arrivare a Babilonia e, dopo molti tentativi, entrambi riescono ad arrivare a destinazione.
Il primo ad arrivare è Ser Pitus, il ricco mercante di tessuti. Egli si presenta al guardiano del giardino in cui crescono le bacche, ma questi non accetta che il mercante entri nel giardino per raccoglierle. Ser Pitus, dopo essersi impegnato a lungo, invano, decide di corrompere il guardiano offrendogli innumerevoli prodotti. Il guardiano inizialmente è un po' perplesso dall'offerta, ma successivamente decide di accettare.

Non molto tempo dopo, si presenta al guardiano Ser Ubaldo chiedendo di poter entrare nel giardino per raccogliere alcune delle bacche, ma nuovamente il guardiano si rifiuta categoricamente. Il potente signorotto cerca di corromperlo, così riesce a raccogliere alcune bacche in cambio della promessa di assumerlo come assistente personale, che poi puntualmente non mantiene.
I due pretendenti ritornano a casa della famiglia Da Gambassi pensando di sposare la signorina, ma non sanno che in realtà il guardiano che hanno incontrato a Babilonia è uno dei fidati servi della stessa Magdalena, che si è preso gioco di loro per conto della fanciulla.

Al ritorno dei due signorotti, la giovane donna finge di essere colpita dai loro sacrifici per portarle le bacche, ma visto che paiono entrambi vincitori, decide di premiare chi dei due porterà a termine la seconda prova. Dopo aver pensato a lungo, dice: «La seconda prova consiste nell'andare a Sant'Albano d'Elsa per trovare una gemma preziosa che si trova in una reliquia, collocata in una cripta di una chiesa abbandonata e cadente. Il primo dei due che riuscirà a portarmela potrà prendermi in moglie.»
I due signorotti si recano immediatamente nella cittadina di cui ha parlato Magdalena per portare a termine la prova.
Questa volta arrivare a destinazione è più semplice che andare a Babilonia; oltre al fatto che il costo è minore, Sant'Albano d'Elsa è indubbiamente molto più vicino. Tuttavia i due giovani impiegano molto tempo a trovare il luogo, perché è una città molto piccola che quasi nessuno conosce.
Questa volta il primo ad arrivare è Ser Ubaldo, che decide di cercare immediatamente la gemma preziosa. Dopo un paio di tentativi trova la reliquia dove è nascosta la gemma preziosa, ma anche qui è costretto a trattare con il guardiano per entrare. Questa volta il guardiano è più severo di prima, e sembra non accettare compromessi immediatamente.

Prima che Ser Ubaldo riesca a convincerlo anche Ser Pitus riesce ad arrivare sul posto e ad individuare la reliquia del vescovo che contiene la gemma.
Ser Pitus e Ser Ubaldo, troppo pigri e vigliacchi per lottare, si alleano per cercare di convincere il guardiano a farli entrare. Dopo molti tentativi l'uomo si lascia convincere in cambio di denaro. Quando i due si appropriano della gemma preziosa, salutano il guardiano e tornano verso Firenze. I due giovani decidono di portarla entrambi alla signorina Magdalena e si accordano sul fatto che sarà lei a decidere chi è più idoneo a diventare suo marito.
I due nemici, ora parzialmente amici, ridono su come i due guardiani che hanno incontrato si assomiglino tanto da poter essere fratelli, ma non capiscono di essere stati truffati da entrambi. I due guardiani sono sempre stati impersonati dal servo della signorina Magdalena e in nessuno dei due casi le bacche e la gemma sono autentici. Le bacche sono dei frutti molto gustosi, ma senza alcun potere medico, mentre la gemma preziosa non è altro che volgare vetro colorato.
Quando tornano a Firenze i due contendenti fanno ammirare orgogliosamente alla signorina la gemma preziosa che desiderava. Magdalena finge di non sapere che in realtà la gemma è un pezzo di vetro, così propone ai due giovani un'ultima prova. La ragazza afferma che, chi dei due le porterà il dono che riterrà più generoso per una richiesta di matrimonio, diventerà suo consorte.
I due giovani rimangono perplessi inizialmente, ma poi tutti e due riescono a portarle un oggetto che ritengono prestigioso.
Il giorno seguente i due giovani si presentano a casa della fanciulla con i doni. Notano inizialmente che la stanza della signorina non è vuota e silenziosa come il giorno prima, ma ora è piena di guardie e amici della giovane. «Signorina Magdalena, quando lei ieri ci ha proposto questa prova sono rimasto perplesso, perché non avevo idea che cosa potesse essere di suo gradimento». Dice Ser Pitus. «Poi, ho cercato di accontentarla e penso di aver trovato cosa fa per lei. Sono sicuro che, dopo che avrà guardato il dono che le ho portato, capirà che l'uomo che la ama sono io.» «Apprezzo molto lo sforzo che ha fatto per procurarsi il dono, Ser Pitus, e spero che sia come dice lei.»
Magdalena apre la sacca portata da Ser Pitus e dentro trova una collana fatta interamente di gemme preziose, acquistate di sicuro dal guardiano di Sant'Albano d'Elsa. Decide di provarla per vedere come le sta. Quando la indossa gli ospiti presenti applaudono e fanno commenti positivi sul dono del signorotto.
Magdalena spiega che, prima di dire chi dei due la meriti davvero, deve guardato ancora il dono portato da Ser Ubaldo. Così questi si inchina davanti alla giovane e dice: «Signorina Magdalena, dopo diverse idee che ho avuto penso di aver trovato ciò che fa per lei. So che le piace vestirsi in modo scuro e che non le piace apparire appariscente, così le ho preso un abito fatto su misura apposta per lei. Spero che sia di suo gradimento.» «Penso anch'io che lo gradirò molto, e dopo che lo avrò visto valuterò chi è più idoneo a diventare mio marito.»
Magdalena apre la sacca che contiene il vestito e lo osserva attentamente. È un abito lungo e nero. Non è molto diverso da quelli che solitamente indossa, ma ha un'unica particolarità. È rifinito da gemme preziose acquistate a Sant'Albano d'Elsa. Magdalena trattiene a malapena le risate, perché sa che in realtà sono pezzi di vetro che valgono poco o niente.
In quel preciso istante entra nella stanza un giovane contadino che esclama: «Signorina Magdalena, so che sta cercando marito, e vorrei chiederle la sua mano. So di non essere l'uomo più ricco di Firenze perché sono solo un contadino, so anche che il mio denaro non conta nulla con le ricchezze che possiedono i due signorotti accanto a lei che le hanno portato quei doni, ma so che il cuore che possiedo supera tutto ciò. Non ho nulla di materiale da poterle offrire, ma posso donarle il mio cuore che è la cosa più preziosa che possiedo.»
La giovane finisce di ascoltarlo e inizia a pensare alla scelta da fare. Tra gli ospiti molti iniziano ad insinuare che il contadino sia l'ultimo che potrà renderla felice, altri sostengono il contrario.
«Signorina Magdalena, non dia retta al contadino, pensi ai doni che le hanno portato i due giovani, valgono davvero molto di più del cuore del contadino.» «Signorina Magdalena, non ascolti chi dice che il cuore dell'uomo non vale nulla, può valere molto più quello di un vestito o del denaro che i due giovani possiedono!»
La signorina Magdalena si prende del tempo per riflettere, e durante questi giorni continua a ricevere beni materiali dai due pretendenti più ricchi, mentre dal contadino non riceve nulla.
Un paio di giorni dopo, la signorina decide di invitare i tre giovani per esprimere la sua scelta.
I tre si presentano a casa sua, i più ricchi nuovamente con denaro e regali, mentre il più povero si presenta solo con un fiore.
Magdalena prende la parola: «Dopo vari giorni, ho preso la mia decisione. Non ho bisogno di due uomini che abbiano denaro, che mi facciano regali in continuazione, ma ho bisogno di un uomo che mi ami realmente e che possa donarmi il suo cuore. Così ho preso la mia decisione, ho capito che chi realmente mi ama è Ser Orlando.»
Così Ser Orlando prende in moglie Magdalena, che smette di essere triste giorno e notte perché ha finalmente trovato un uomo interessato al suo amore, non alla sua ricchezza, mentre il padre della ragazza può finalmente dormire sonni tranquilli sognando una lunga discendenza.
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Saaaalve (:
Allora, questa è la mia seconda fiction *o* Diciamo che questa è un po' breve e ha un solo capitolo perchè è il compito di letteratura che ho fatto per scuola. Mi piaceva la storia così l'ho messa quì per avere dei pareri. 
So che la storia è un po' strana e magari all'antica, ma dovevo rispettare i nuclei generativi del decameron, questa sarebbe una novella aggiuntiva alle cento già esistenti :D
E' la prima storia che scrivo così, quindi vi chiederei se potete recensirla in modo tale che possiate dirmi se l'avete gradita (:
Mmm, che dirvi altro? Spero vi sia piaciuta e a presto :3 

Ps: se controllate bene nel mio profilo potete trovare la mia storia a capitoli: The
 best thing that's ever been mine♥ (cliccate sulla T per vedere la storia :D)

-Isabella.

  
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