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Autore: Cimb904    24/05/2012    5 recensioni
Mentre Finn era impegnato a riempirle le orecchie con migliaia di parole riguardo il suo ruolo fondamentale nella squadra di football, Rachel non potè fare a meno di notare un gruppo di ragazzi che stava entrando in mensa solo in quel momento…
“Chi sono quelli?”
Chiese sovrappensiero, interrompendo gli sproloqui del giovane. Finn puntò gli occhi nella stessa direzione della ragazza e si accorse del gruppetto.
“E’ la famiglia Schuester al completo.. Sono dei ragazzi che sono stato adottati da due coniugi che a quanto pare non possono avere figli, ma non portano lo stesso cognome del padre adottivo, in quanto erano già grandi all’adozione…”
“E lei? Lei chi è…”
Rachel teneva gli occhi puntati sulla figura di una ragazza incredibilmente bella, forse più di tutti gli altri della sua famiglia… I suoi lineamenti erano estremamente delicati e leggiadri, il suo viso sembrava fatto di porcellana e i suoi occhi l’avevano totalmente lasciata senza fiato… Aveva un’espressione intensa che si manifestava attraverso il colore castano delle sue iridi… La giovane aveva smesso di respirare nel momento esatto in cui l’aveva vista, incantandosi ad osservare i movimenti leggiadri dei suoi corti capelli biondi e la grazia con cui camminava verso il tavolo della sua famiglia…
Rachel era incantata… E, quasi come sapesse di essere osservata, la bionda si voltò per un secondo nella sua direzione, permettendo ai loro sguardi di incrociarsi…
“Quella? E’ Quinn Fabray…”
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kurt Hummel, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana, Quinn/Rachel
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-La cosa qui è più complicata di quello che sembra.
Rachel aveva chiesto a suo padre ospitalità per Santana, il quale, ovviamente, aveva accettato la latina in casa propria senza problemi. In seguito, le due avevano sistemato in camera della mora (l’unica abbastanza grande) un materasso e delle coperte e si erano preparate per trascorrere la notte. Sembrava essersi tutto risolto in fretta, ma la situazione si era complicata in tarda serata, quando alla finestra della ragazza vegana si presentarono non una, ma ben due vampire bionde.
-Le cose complicate fanno parte della nostra vita ormai, non trovi Berry?
Santana era in piedi accanto alla finestra, stringendo tranquillamente Brittany a sé, mentre Rachel e Quinn erano abbracciate sul letto della mora.
-Perché Fido non può semplicemente andare a casa nostra?  
-Piano con le parole, Scanna-Cervi. – Rachel e Brittany sospirarono –Non posso vivere in una casa di vampiri.. Specialmente se ce ne sono alcuni che mi odiano..- Si morse il labbro inferiore.
-Kurt..
-Già.. Sono certa che mi avreste accolto in casa vostra, Fabray, ma non voglio imporre la mia presenza a chi non mi vuole…
Santana strinse la mano di Brittany e la condusse sul suo materasso, sedendosi su di esso.
-Penso che per un po’ dobbiamo adattarci a.. – Quinn si sdraiò sul letto di Rachel e strinse la sua donna tra le braccia, e lo stesso fece sua sorella dall’altro lato della stanza –A questo..

Kurt Hummel non era una persona cattiva, né schizzinosa. Kurt Hummel era un semplice ragazzo con il cuore spezzato e la paura costante di perdere ciò che aveva guadagnato con così tanta fatica.
Kurt Hummel era puro e buono, nonostante si comportasse in maniera fredda praticamente con tutti. Kurt Hummel amava la vita e le persone che aveva intorno e questo Blaine Anderson lo sapeva molto, molto bene.
-Sei tornato.. – Il giovane vampiro stava sul tetto di un grattacielo di Seattle e si godeva il panorama della città. Lo faceva spesso perché quando era ancora un giovane umano e viveva in un piccolo paesino dell’Ohio, sognava la città. New York, in particolare. Poi era successo quello che era successo e si era trovato confinato in un paesino per sempre. Blaine apparve alle sue spalle.
-Purtroppo sono tornato per lavoro.. – Il vampiro si voltò, ritrovandosi a riflettere i suoi occhi verdi in quelli rossi del Volturo.
-Sei venuto a prenderci? – Il giovane col papillon si avvicinò a Kurt e posò leggermente una mano sulla sua guancia.
-Il mio arrivo qui era previsto per domani mattina..- Ancora una volta i loro occhi si specchiarono – Perciò puoi aspettare domani, prima di iniziare a considerarmi un nemico…
E in un attimo la distanza tra le loro labbra fu nulla.

La mattina seguente il risveglio per Rachel fu qualcosa di molto dolce e rilassate. Stava sognando, ma non ricordava bene cosa e, all’improvviso, all’interno del sogno aveva iniziato a sentire delle sensazioni che, piano piano, l’avevano riportata al risveglio. Solo allora si era resa conto che quelle sensazioni provenivano dalle labbra fredde-calde di Quinn, intenta a baciarle con dolcezza tutto il viso..
-B-buongiorno… - Ancora con gli occhi chiusi, catturò le labbra della bionda in un tenero bacio del risveglio..
-Nana lo sai che parli nel sonno? – Rachel aprì di scatto gli occhi e si alzò, realizzando solo allora che Santana e Brittany erano sdraiate sul materasso dall’altro lato della stanza.
-P-parlo nel sonno? – Chiese a Quinn, la quale ridacchiò e la strinse forte a se.
-Sei tenerissima, adoro ascoltarti.. – La mora mise un tenero broncio e si lasciò coccolare dalla sua vampira.
-Forza piccola.. E’ ora di alzarsi.. E io e Britt dobbiamo andare..- Rachel continuò a tenere gli occhi chiusi.
-Ma Quinn.. Voglio restare a coccolare la mia cucciolotta! – Brittany protestò mentre Santana arrossiva e sprofondava sotto le coperte, trascinando la bionda con se per riempirle le labbra di baci.
-Ci rivediamo fra pochissimo Britt Britt.. Va con Quinn.. – Le baciò piano la fronte – A dopo piccola… -
Le due bionde si alzarono dai rispettivi letti e uscirono entrambe dalla finestra.
-Il bagno è mio, nana!- Santana fu più rapida di Rachel e uscì dalla stanza, chiudendosi in bagno.

Le due more uscirono da casa Berry e trovarono le loro vampire ad aspettarle nella macchina di Quinn. Rachel si accomodò sul sedile del passeggero, mentre Santana raggiunse Brittany nei sedili dietro.
-Buongiorno!
Quinn sorrise e si sporse a baciare la guancia della mora, prima di mettere in moto e iniziare a guidare verso scuola. Tuttavia, alcuni chilometri dopo, la bionda frenò di scatto e scese dall’auto..
-Quinn… Che succede? – Santana la imitò e lo stesso fecero Brittany e Rachel.
-Qualcuno ci segue.. – Non fece nemmeno in tempo a dirlo che Blaine Anderson, il Volturo, apparve dinanzi a loro.
-Buongiorno a voi… Mi dispiace disturbarvi, ma sono venuto a prendervi.. Sue vuole vedervi. Subito.-
Quinn rifletté per un attimo, cercando di capire se quella di fuggire fosse una buona idea, tuttavia era a conoscenza dei poteri del vampiro con papillon e sapeva che qualsiasi tentativo sarebbe stato inutile..
-Quinn…
-Mi dispiace, Rach.. Dobbiamo andare, non abbiamo scelta..
Santana si irrigidì e strinse forte la mano di Brittany.
-Vedrai che andrà tutto bene..
Cercarono tutte di mantenere la calma, in quanto avevano ancora il loro asso nella manica da giocare, un asso chiamato Sebastian…

Partirono subito per Volterra, scortati dal vampiro Blaine. Non avevano avuto neanche il tempo di parlare con qualcuno o di fare i bagagli, ma erano stati costretti ad andare direttamente all’aeroporto, dove, ad aspettarli, c’era Kurt. Dopo diverse ore di aereo e di macchina, Arrivarono a Volterra e Blaine fece strada attraverso le strade del paese, dirigendoli verso un palazzo su cui si stagliava una torre con un grande orologio. Nessuno parlava e la tensione era nettamente palpabile. All’interno del palazzo, Rachel si accorse subito della presenza di una segretaria umana, la quale li salutò cordialmente mentre prendevano l’ascensore per scendere sotto terra. Non appena arrivarono si ritrovarono davanti ad una grossa sala circolare, in fondo alla quale stavano tre grandi poltrone. Tutto intorno a loro stavano alcuni vampiri con indosso una tunica rossa, tra i quali riconobbero Harmony e Becky.
-Benvenuti, miei gentili ospiti, è un vero piacere per noi avervi qui..
La donna seduta sulla poltrona centrale si alzò e fece cenno al gruppetto di avvicinarsi al centro della sala. Santana avvertì a pelle il pericolo e si posizionò davanti a Brittany, per proteggerla. Quinn fece lo stesso, mentre Kurt restò indietro, accanto a Blaine.
-Ah Blaine.. Di te e Porcellana mi occuperò dopo.
I due ragazzi furono affiancati da due grossi vampiri che tenevano gli occhi fissi su di loro.
-Bene, bene, bene, innanzi tutto mi presento, il mio nome è Sue Sylvester.. Ma ovviamente questo lo sapete già.. – La donna incrociò le braccia al petto, avvicinandosi alla prima coppia che le venne davanti –Quinn Fabray. Devo ammetterlo, è un po’ che ho messo gli occhi su di te.. Sai, mi ricordi davvero tanto una giovane Sue Sylvester, anche se la tua cattiveria non è abbastanza marcata.. –
-Io non sono cattiva.. –
-Oh.. Certo che no, mia giovane amica.. – La donna rise di gusto e si avvicinò ancora alla bionda, ma Rachel, per istinto, si mise davanti a lei..
-Rach…
-Ma che scena toccante.. Un’umana che cerca di proteggere una vampira così forte che potrebbe ucciderla con un solo dito..-
-Lasciala stare, Sue.. Lei non c’entra.. – La donna rise ancora e lo stesso fecero gli altri due Volturi ancora seduti sulle loro poltrone.
-Lei c’entra eccome, Quinn… Sai, mi chiedevo se le voci che mi hanno riportato sulla tua umana siano vere.. – Si voltò verso Rachel – Posso avere la tua mano?
La bionda ringhiò arrabbiata e si parò ancora davanti alla sua ragazza, provando a colpire Sue, ma immediatamente finì a terra, tenendosi la testa dolorante: Harmony stava usando il suo potere.
-Quinn! – Rachel si chinò su di lei –Vi prego smettetela! – Un altro ringhiò forte risuonò all’interno della sala e la mora si voltò giusto in tempo per vedere il corpo di Santana tendersi fino a trasformarsi nel grosso lupo marroncino..
-Santana no! – Uno dei grossi vampiri fu rapido a colpirla, facendola guaire e finire a terra in pochi secondi. Brittany la raggiunse mentre si ritrasformava.
-Datele una tunica. –L’ordine di Sue fu subito eseguito e la vampira bionda si occupò di avvolgervi il corpo della sua ragazza, stringendola a se..
-San..
-St-sto bene.. Britt..
-Bene! Adesso che abbiamo finalmente capito che reagire è inutile, possiamo procedere? – Sue tese una mano verso Rachel, mentre Quinn era ancora a terra –Appena mi darai la mano, la tortura sulla signorina Fabray finirà all’istante. Non preoccuparti, non voglio farti del male, voglio solo “vedere” i tuoi pensieri… - La mora non se lo fece ripetere due volte e fu rapida ad afferrare la mano della Voltura..
-Bene.. – Per alcuni istanti Sue restò in silenzio, prima di scoppiare a ridere all’impazzata –E’ vero.. Non vedo assolutamente niente! Sarà interessante vedere come si svilupperà il tuo potere.. – Quinn si rimise in piedi a fatica e si parò davanti a Rachel.
-Tranquilla, Fabray.. Non farò del male alla tua umana.. Sarai tu a farlo, a suo tempo.. – La donna ridacchiò e tese la mano verso la bionda –Posso avere la tua mano?-
Quinn le rivolse uno sguardo di puro odio, prima di prendere la mano della Voltura, permettendole di entrare nella sua testa.
-Bene… Era proprio quello che stavo cercando.. – Alzò una mano e i vampiri lì intorno presero Kurt, Brittany e Santana –Accompagnateli nelle stanze per gli ospiti, ho delle cose da discutere con la signorina Fabray e la sua umana.. – Brittany non oppose resistenza per evitare ripercussioni su Santana e la lupa, semplicemente, imitò il suo gesto..
-Succhiasangue.. proteggi la nana… - Sussurrò la Quileute, prima di lasciarsi portare fuori dalla sala.
-Vedi Quinn.. Puoi stare tranquilla, non farò loro del male… Ma prima ho bisogno di avere una conversazione privata con voi due…
-Cosa vuoi, Sue? – Quinn stringeva forte la mano di Rachel, mentre la mora le accarezzava piano la pelle, cercando di calmarla..
-Rachel, cara.. Tu sai come ha fatto la tua ragazza a diventare una vampira? – La bionda sgranò gli occhi, mentre la mora scuoteva semplicemente la testa.. –Bene, bene.. Direi che è ora che tu lo sappia, giusto Quinn?  Vuoi dirglielo tu o lo faccio io? –
Rachel si voltò per fissare gli occhi verdi della persona che amava, provando a tranquillizzarla col suo sguardo.
-R-rach.. Sono passati centosette anni da quando Will mi trovò.. Stavo morendo.. stavo morendo di parto..
La mora la fissò sorpresa, ma non parlò, rimase semplicemente in attesa della continuazione.
-Forza Quinn, dille tutto… - La bionda sospirò.
-Avevo diciassette anni quando restai incinta.. Allora non sapevo nulla.. Non sapevo cosa mi stava accadendo. Il bambino cresceva troppo in fretta ed io mi indebolivo sempre di più.. giorno dopo giorno.. Solo quando rinacqui come vampira Will mi spiegò il motivo della mia strana gravidanza: il padre del bambino era un vampiro.. – Chiuse gli occhi, prima di continuare – Non si trattava del mio ragazzo.. Sono stata violentata, ma non vidi mai in faccia il vampiro che lo fece… Quando mi risvegliai Will disse che l’essere che cresceva dentro di me era una bambina, ma non era sopravvissuta.. – Rachel chiuse gli occhi e strinse Quinn a se più forte che poteva, provando a riscaldare non solo la sua pelle, ma anche il suo cuore.
-Bene, bene, bene, bene! Quinn… E’ questo uno dei motivi per cui sei qui!- La bionda, ancora tra le braccia della sua donna, si voltò a guardare Sue – William ti ha mentito.. La bambina è viva.  


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Angolo dell'autrice:
No, decisamente no. Non è uscito per niente come mi aspettavo. Anzi, fa proprio schifo -_- Sono molto delusa da questo capitolo, non ho trattato per niente bene l'arrivo di Blaine a Forks e l'arrivo di tutti a Volterra. L'unica parte che mi sembra salvabile è il finale, per il resto... Uff.. Accontentatevi.. E mi dispiace veramente tanto, avrei voluto uscisse meglio perchè è un capitolo importante -_-
Accetto tutte le critiche. Grazie a chi segue, commenta e legge..
Alla prossima :)
Crim.
   
 
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