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Autore: Melchan    13/12/2006    4 recensioni
Lui la fissò per un momento, poi scosse la testa e disse: - Al campus non c’ era nessuna ragazza. Comunque mi sembrava che a te i tipi simpatici e spiritosi piacessero. - La ragazza, [...] sorridendo, rispose: - Ti sbagli. I tipi simpatici non mi piacciono. È troppo facile farli ridere, non c’è divertimento. Con te invece è sempre una sfida.- Avvicinò ancora di più il suo viso a quello di Akito e aggiunse: - E poi a me piaci così come sei. Mi sei sempre piaciuto così come sei. - [Riedizione con codice migliorato e modifiche richieste apportate]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fermati

Fermati

Quando ebbe terminato di leggere, Sana fissò prima Akito, poi Tsuyoshi e infine Akasaka: guardandolo con occhi praticamente disperati, disse:

- Dimmi che è tutto uno equivoco. -

Tonami prese il foglio che la ragazza gli porgeva ed ebbe la conferma di tutti i suoi sospetti: era proprio l’articolo con il quale aveva minacciato Hayama poco tempo fa.

Non rispose alla ragazza, ma appallottolò il foglio, lo buttò ai piedi di Hayama e disse con il volto abilmente contratto in una smorfia di disappunto:

- Mi dispiace, Sana. Non è un equivoco. È peggio di un normale equivoco. Questa è una terribile macchinazione ai miei danni: quei due ragazzini devono avere scritto queste cattiverie solo per screditarmi di fronte a te. Sapevo che Hayama era un tipo problematico, ma non posso credere che sia così scaltro da inventare una macchinazione del genere solo per… -

- Faresti meglio a stare zitto, bastardo, se non vuoi che… -

Akito non terminò ciò che stava dicendo perché un urlo lo interruppe: Sana.

- ADESSO BASTA! BASTA! Sono stanca, lo vuoi capire? Non ti basta avermi trattato a quel modo?! Vuoi anche rovinarmi il resto della vita! Come ti permetti di venire qui e prendere a pugni un uomo che non ti ha fatto nulla, per lo più in casa sua? La sai una cosa?! Non ti voglio vedere mai più! Mai più, hai capito? Non voglio sentirmi male per colpa del tuo ricordo! Hai deciso di farla finita con me, va bene. Non hai voluto piegarmi perché, ed a questo punto dubito che lo scoprirò mai; probabilmente ti eri semplicemente stufato, ciò non mi riguarda! Ma non puoi permetterti di rovinarmi anche il resto dell’ esistenza, questo no! Quindi, per favore, prendi quel foglio senza dirmi chi lo abbia scritto, ed esci di qui…TI PREGO! -

Dopodichè dovette smettere di parlare per non scoppiare in lacrime. Si accasciò per terra, stanca e rassegnata. Non c’era nulla da fare: quello era stato il suo addio, l’ultimo saluto. Non si sarebbero visti mai più, ne era certa.

- Se vuoi che me ne vada e non vuoi sapere la verità, non sarò certo io a costringerti. Ti auguro di vivere felice con questo tipo e di dimenticarti di me al più presto, Kurata. -

Quell’ ultima parola fu ciò che le fece più male. Il suo cognome pronunciato in modo così freddo e distaccato. Lo vide allontanarsi e fu certa che tutto finisse lì: Hayama se ne sarebbe andato e non lo avrebbe più rivisto; Akasaka le avrebbe chiesto scusa per quell’ increscioso incidente, e Tsuyoshi avrebbe seguito l’amico senza dire nulla.

Fu proprio quest’ultimo a stupirla: prese per un braccio Akito e sibilò:

- Fermati. -

Il ragazzo rispose con un identico sibilo:

- Lascia perdere. Se a lei va bene così non sarò certo io a correrle dietro. -

“Accidenti a te ed al tuo maledetto orgoglio” fu quello che pensò e desiderò dire Tsu; non lo fece solo perché sapeva che se avesse detto una cosa del genere davanti ad altra gente, l’amico non lo avrebbe mai perdonato. Decise di fare da solo e disse, sempre tenendo stretto l’altro per la manica:

- Sana, non dargli retta! Prima di decidere devi sapere cosa è accaduto veramente… -

- Il pensiero che questa povera ragazza non voglia ascoltarvi non ti entra proprio in testa, vero? Magari lei non vuole sentire le vostre scempiaggini e desidera solo stare un po’ tranquilla, dopo tutti questi anni. Adesso, se non vi dispiace, abbiamo un appuntamento…-

Fece per prenderla per un braccio ma lei si scostò.

- Tsuyoshi…si può sapere di che cosa parli? Ci sono ben poche cose da chiarire, ormai. Perché ti ostini a voler raccontarmi delle bugie per farci rimettere insieme? Se temi che la nostra amicizia finisca ,ti sbagli, continueremo sempre a vederci anche se io e lui non ci frequenteremo più…-

- Non me ne frega un cazzo dell’ amicizia, in questo momento. L’ unica cosa che voglio è che questa situazione si schiarisca una volta per tutte! Io voglio bene sia a te che ad Akito, e desidero che voi non stiate male per colpa di questo idiota! Quindi apri le orecchie e ascoltami! –

Nessuno osò parlare: chi era quella furia scatenata, che non assomigliava minimamente né al normale Tsu né al pazzo furioso ed incontrollabile distruttore che diventava le rarissime volta che si arrabbiava?

Approfittando di quel silenzio, il ragazzo parlò:

- Quell’ articolo lo ha scritto davvero Akasaka, per minacciare Akito, convincerlo a rompere ogni contatto,lasciare che lui si mettesse con te e ricavasse successo riflesso dalla tua fama. Questo deficiente, che ora finge di sbattersene altamente, in realtà ha accettato le sue condizioni solo per evitare che la tua carriera finisse a causa dei commenti negativi. Per puro caso ho scoperto come erano andate veramente le cose e siamo venuti per chiarire una volta definitivamente. Se quello che ti ho appena non bastasse, c’è qui qualcuno ce può confermare proprio tutto… -

Detto ciò si spostò dall’uscio e fece entrate qualcuno che, fino a quel momento, era rimasto nascosto lì dietro.

Quando vide chi era, Akasaka sbiancò e non riuscì a proferire parola.

P.S by Mel-chan: mi scuso per l’improvviso sfogo del nostro amico, se così lo si può chiamare, ma, a mio parere, una volta cresciuto Tsu sarebbe capacissimo di esprimersi in questo modo! Probabilmente è solo un’ idea mia, ma penso che la Obana non volesse che i fan di Kodocha considerassero questo personaggio come un pavido tranquillone che non sa fare altro che il grillo parlante! Anche nel manga e non, abbiamo avuto poche ma bellissime occasioni per vedere la determinazione che, quando vuole, Tsuyoshi sa tirar fuori!

La persona che…

- Buongiorno, Akasaka. Sono veramente mortificato di dovere recarmi qui per un motivo del genere. Purtroppo, però, non potevo restare impassibile a ciò che mi è stato riferito da Hayama ed Oki. A proposito, scusa se non ti salutato, Sana, ma speravo proprio di non dovere intervenire. Purtroppo, sembra che io non abbia altra scelta. -

- Ma tu…tu…s-sei Nakao!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! -

Quella era decisamente la sera delle rivelazioni per lei. Era convinta di sognare. Non era possibile che l’ uomo dinnanzi a lei, un tipo bruno con gli occhi marroni, la carnagione scura ed apparentemente in salute, fosse proprio quel ragazzino squilibrato e malaticcio che per poco non aveva ammazzato Akito anni addietro. Un sorrise un po’ triste avvolse il volto di Nakao.

- Ti stupisce vedermi così in salute? Bé, sai, gli anni passati in campagna hanno dato i loro frutti. Poi ho deciso di proseguire gli studi e diventare giornalista per far conoscere il mondo alla gente anche attraverso gli occhi di chi, come me, non è sempre stato un agguerrito e coraggioso membro della comunità, e che non può permettersi di giudicare chiunque senza sapere prima la sua situazione. Non so come, ma questa mia politica ha riscosso un certo successo tra i lettori, ed adesso sono il responsabile di varie riviste, tra cui l’ “Actress News”…e questo ci porta al motivo per cui sono qui. I ragazzi mi hanno raccontato tutto quello che è successo ed uno dei motivi per cui sono venuto qui è confermarti tutto ciò che ha detto Tsuyoshi. L’altro motivo riguarda Akasaka. -

Detto ciò si voltò verso il reporter con un tono molto meno affettuoso.

- Ho letto personalmente l’ articolo e lo stesso ha fatto il signor Fukashima, mio amico e direttore redazionale dell’ Actress…oltretutto ho appena parlato con tuo cugino, quel pusillanime del mio ex-segretario, e mi ha confessato delle foto e tutta la storia del bar… a questo punto penso tu abbia capito che sei licenziato. -

A queste parole, inizialmente Akasaka non reagì in alcun modo; si limitò a restare fermo immobile e non proferire parola. Poi scoppiò in una risata che aveva dell’ isterico. Il dubbio che fosse impazzito riempì tutti i protagonisti quella assurda vicenda.

- Sei proprio un illuso, lo sai? Pensi davvero che con la fama di cui godo io abbia problemi a trovare un altro posto di lavoro? Se mi licenzi sarà il giornale a rimetterci, non io, questo è certo. -

Nakao scosse la testa e rispose:

- Mi spiace dirti che quello che si illude sei proprio tu. Pensavi forse che uno scandalo come questo rimanesse segreto? Se si, allora hai enormemente sottovalutato il potere del sottoscritto. L’articolo che parla di questa storia e si scusa con i lettori per il fatto che non vedranno più i tuoi articoli per tempo indeterminato su qualunque giornale è gia in stampa e domani mattina sarà in tutte le edicole. Normalmente non avrei voluto agire in modo così drastico, ma visto lo sdegno che provo per ciò che hai fatto e che la persona alla quale ti sei messo contro è colui che mi ha salvato la vita non ho potuto fare altrimenti. Da domani il tuo incarico è ufficialmente sospeso.

Dimenticavo…fosse stato per me, avrei voluto provare pure a sporgere denuncia contro di te, ma Hayama non ha voluto. Detto questo penso di poster anche togliere il disturbo. La limousine è giù che mi aspetta…-

Il ragazzo fece per andare ma Tsuyoshi, che aveva ormai lasciato il braccio di Akito, chiese sorridendo a quello che lui considerava un vero e proprio nuovo amico:

- Prima di andare, che ne dici di fare un salto con me a cena? Ci sono anche la Matsui, il suo ragazzo e Sugita, la mia ragazza. A questo punto credo che verranno anche Kurata ed Hayama. -

Nakao fu estremamente felice di quell’invito ed accettò con entusiasmo.

Sembravano essersi dimenticati di Akasaka, infatti tutti rimasero di sasso quando quello prese Sana per una spalla e le disse, cercando di salvare almeno il motivo per cui aveva perso il lavoro:

- Sana-chan…so di essermi comportato in modo erroneo, ma se l’ho fatto è esclusivamente perché ero accecato dall’amore che provavo per te; magari inizialmente l’ho fatto solo per opportunismo, ma con il tempo mi sono innamorato sul serio e…-

Ma ormai le belle parole non servivano più a nulla. Uno schiaffo potente e rabbioso lo colpì sul viso, stampandogli cinque dita rosso fuoco sulla guancia.

Sana si era finalmente resa conto di chi era veramente la persona che aveva davanti e non aveva nessuna intenzione di farsi abbindolare nuovamente dai suoi discorsi.

- Maledetto! Per colpa tua ho litigato con i miei amici e la persona che amo di più al mondo…se d’ora in poi non mi lascerai in pace ti denuncerò io al posto loro! Quindi non voglio più vedere il tuo viso abominevole davanti ai miei occhi, hai afferrato??!!! –.

dopodichè corse via.

Superò anche Akito, che stava ancora pensando a ciò che lei aveva appena detto: -la persona che amo di più al mondo-…si riferiva veramente a lui? Era disposta sul serio a perdonarlo dopo tutto quello che era successo? Non gli sembrava possibile…si svegliò dalle sue elucubrazioni mentali solo quando Tsu gli diede una gomitata per farlo rinvenire.

- Hai intenzione di farla scappare via? Giuro che se riesci a litigarci anche ora non rispondo più di me! –

Ma le sue parole si persero nell’ aria, perché Akito era già volato per lescale all’ inseguimento di Sana.

Lei correva come una disperata, non riusciva ancora a credere a quello che era accaduto…aveva ordinato ad Akito di non farsi più vedere per poi scoprire che anche nella peggiore delle situazioni lui si era sacrificato per farla felice...chissà quanto era costato ad un tipo scontroso come lui farsi da parte e cedere ad un ricatto schifoso come quello…se non aveva dato ad Akasaka quello che meritava, una scarica di pugni come minimo,e, ancora peggio, si era lasciato manipolare a suo piacimento, era solo per lei…proprio per lei, che gliene aveva dette di tutti colori senza apprezzare minimamente tutto l’amore di cui lui aveva dato prova…e il fatto che non fosse a conoscenza degli avvenimenti non l’aiutava a sentirsi meglio.

Persa come era nei pensieri e nell’angoscia che le attanagliava il petto, non fece nemmeno caso a quell’ ombra veloce dal fisico atletico e scolpito che la inseguiva, come se da quella corsa dipendesse tutta la sua vita; proprio per questo la sua sorpresa fu enorme quando si sentì prendere per una manica: voltandosi trovò proprio chi le causava tanti crucci.

- A-Akito, che ci fai tu qui???!!! Perché non sei con Tsuyoshi? -

Il ragazzo rimase un momento interdetto…possibile che fosse così scema?!

- Ma c’è bisogno di fare certe domande?! Secondo te perché sono qui, accidenti! -

- Io…io non lo so perché sei qui! Cosa diavolo fai dietro a me, dopo tutto quello che è successo? –

- Ma… vuoi dire che pensi ancora che io mi sia inventato tutto?!!!! –

- NO!!!!! È proprio per questo che non capisco! Ti ho detto di andartene e di lasciarmi in pace, e tu invece sei qui! Ma ti rendi conto di che casino è successo? Te ne rendi conto, eh?! Pensi forse che noi possiamo continuare ad amarci anche dopo che ti ho trattato a questo modo???!!!Credi forse che…che per farmi pensare che nonostante i litigi, la confusione e tutto quello che combiniamo ogni giorno, basti guardarmi così, abbracciarmi e… e….e magari baciarmi? E pensi che poi sia sufficiente andare via insieme, salutare gli altri e…-

Ma le sue parole si bloccarono mentre qualcosa, o meglio qualcuno, la attirava verso di sè e le ripassava i capelli indietro come le piaceva tanto.

- A…Akito…- mormorò lei tentando malamente di trattenere il pianto e stringendo forte i lembi della sua giacca.

- Scusa…sono una stupida…mi dispiace, io ti volevo credere…ma quando sei venuto e hai detto che era tutto finito i-io… -

Ma i singhiozzi che combattevano per venire fuori le impedivano di parlare.

- Dai… adesso smettila di fare così… in fondo…bé…forse anche io non sono stato…insomma…proprio chiaro…in effetti….si, ecco, potevo essere leggermente più specifico… -

Le lacrime di San si confusero con le risate, tra le quali mormorò:

- Ma tu non sei mai chiaro! Dimmi una volta che hai parlato in un modo in cui non fosse necessario un traduttore! -

- Molto spiritosa, come al solito! Comunque, anche tu prima hai chiesto perché ti avessi seguito… bé è una domanda stupida visto che il motivo lo sapevi già… -

lei lo fissò senza capire.

- Sbaglio o ti ho gia detto che ti amo? -

A sentire quelle parole Sana sentì gli occhi inumidirsi nuovamente…

- Possibile che oggi piangi sempre?! –

Chiese lui senza il coraggio di guardarla negli occhi.

- E’ colpa tua! Sei tu che mi fai questo effetto! -

- Allora questo non lo vuoi, visto che rischia di costringerti a subire “questo effetto” per un bel po’ di tempo? –

Detto ciò il ragazzo tirò fuori dalla tasca qualcosa che aveva portato per augurio a se stesso di poter far pace con lei.

SUBITO PRIMA DI USCIRE E PARTIRE NEL TAXI CON TSU

Teneva in mano il giubbotto ed una scatola, fissandosi allo specchio e promettendo a se stesso:

- Se tutto finisce bene glielo darai, altrimenti lo regalerai a Tsuyoshi per Aya. -

Dopo aver pronunciato queste parole era uscito in tutta fretta per andare a vedere se era ancora possibile riassemblare i pezzi della sua vita e, magari, dargli anche un ordine più preciso.

FINE FLASHACK

Nota di Mel-chan:

Ok ragazze, questo era il penultimo capitolo…ora manco il brevissimo quindicesimo e poi “Sana’s life” giungerà al regolare termine…devo dire che un po’ mi dispiace, ormai mi divertivo a correggere i capitoli e postarli per vedere se e quanto piacevano.

Pazienza, in fondo tutte le cose belle finiscono ^^’’’ .

Nel caso qualcuna di voi avesse voglia di leggere altre cose made in me, può andare al mio account e dare un’occhiata alle one-shot di Saiyuki (scritte in tutt’ altro tono di questa Fic, avverto…anche se non è detto che vi faccia schifo, almeno lo spero ^_^’’)…sarebbe molto bello ritrovarvi anche lì! ^^

Bacione

Roba fragile

Sana aprì incredula la piccola scatola che lui le porgeva.

- Te l’avevo detto che nella valigia c’era roba fragile! Non potevo mica tornare all’ oreficeria vicino al campus dove fabbricavano queste cose con la cenere del Fuji! -

La ragazza rimase a fissare il piccolo anello dorato ornato con un rubino rosso fuoco, come l’ elemento che sembrava alimentare la sua voglia di vivere che lui amava tanto, nonostante non lo ammettesse mai a voce alta.

- Ma…ma,,,q-questo è un…un anello? -

- No, è una stella marina! Scusa, ma cosa ti sembra? –

La sua battuta per mascherare l’imbarazzo fu interrotta da un bacio di lei lieve a fior di labbra e leggermente tremulo a causa del sapore lacrimoso che aveva:.

- Si, Akì, penso proprio che mi farai piangere ancora per un bel po’ di tempo… -

Detto ciò si strinse a lui ancora un po’, mentre una limousine sfrecciava loro vicino. Tsuyoshi sorrise a Nakao e disse, prendendo il cellulare:

- Meglio avvisare agli altri che due invitati stasera faranno un po’ tardi… - Fine

Nota di Melchan:

come avete visto le parti sono state cinque, sorry ^^''. Spero non sia stata troppo lunga... alla prossima fic. Melchan

  
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