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Autore: kyuukai    25/05/2012    10 recensioni
La mano mi tremava terribilmente, non riuscivo nemmeno a tenere bene la cornetta del telefono attaccata al mio orecchio, gli occhi persi nel vuoto del buio della mia stanza. Dall'altra parte del telefono sentivo mio fratello chiamarmi a gran voce allarmato, chiedermi perché non parlavo. Una buona ragione c'era, ma pareva non averla capita. Quel bastardo... Fuori di me dalla rabbia gli riattaccai in faccia e lancia il cellulare sul letto. Lo raggiunsi poco dopo, affondando la testa nelle mani, sconcertato per quelle parole che ancora rieccheggiavano nella mia mente.
E ora come cavolo faccio a trovarmi una moglie in un paio di giorni?!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Shisui Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Weilà bella gente, come va? Finalmente posso tirare un sospiro di sollievo, a quanto pare non ci sono state altre scosse, fiùùù! Vi ringrazio di cuore per i tanti messaggi di rassicurazione che mi avete mandato, siete davvero dei tesori!! Bene, tornando alla storia, il gran momento è finalmente arrivato: la famigerata nonna Uchiha è alla porta, i nostri due eroi si sono preparati al peggio e i nervi di Sasuke stanno arrivando al limite. Cosa succederà ora? musica catartica di sottofondo Vi basta andare un po' più avanti e leggere! Un bacione a tutti!!

P.S: in parecchi vi siete chiesti chi era la vecchia megera, i vostri soldi li avete scommessi su Tsunade, ma non poteva essere lei, no? Bionda, occhi marroni... con come figlia Mikoto e nipoti ragazzi dagli occhi e capelli corvini? Naa! Solo mekbul c'ha azzeccato! Brava cara!!! *fa un applauso

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Appena avvertii i suoi passetti pesanti sulla soglia di casa mi si gelò il sangue nelle vene, pareva fosse calata la siberia attorno a me. Ci mancava solo una musica apocalittica di sottofondo e sarebbe stato un perfetto... Uno scontro titanico di due paladini della giustizia, il prode cavaliere Naruto e il regale Sasuke, pronti a sconfiggere le forze del male, alias mia nonna. Ed eccola lì, nell'ingresso, avanzare lentamente sul parquet nel suo ributtante completino giallo canarino (chi si credeva di essere, la regina Elisabetta?), con scarpette e borsetta in coordinato, i capelli grigi liberi dietro le spalle ricurve. Appena la notai mi venne da battermela in ritirata, ma quel traditore di Naruto mi fece alzare con lui, per andarla ad accogliere.

-Mikoto cara sei splendida! Ogni volta che ti vedo sei sempre più bella!- esclamò abbracciando la figlia, la prima preda che colse sul suo cammino. Passando avanti fece un cenno di saluto ad Itachi, che rispose con uno uguale ed ignorò bellamente papà, che comunque la salutò, come anche il marito che la seguiva a breve distanza.
-Amore, prendimi la giacca che qui fa caldo- disse porgendogli il soprabito e facendosi aria con la mano. Ecco s'era fatta l'ennesimo schiavetto. Poi un un critico secondo posò gli occhi neri e cerchiati dalle occhiaie croniche su di me.

-Sasuke-chan! Il mio nipote preferito!- esclamò con la sua vociaccia roca, Itachi alle nostre spalle ridacchiava già. Sii nipote preferito, lei e il bastardo erano pappa e ciccia ed ora ero io il suo preferito?! Quei due probabilmente avevano gli stessi geni di malvagità, oltre all'insano piacere che ricavavano rendendo la mia vita un inferno! Con orrore mi accorsi troppo tardi del suo attacco e mi ritrovai le braccia ciotte intorno a me. Mi asfissiò col suo odore di naftalina, e stringeva troppo!! Era addirittura peggio di mamma!
“Toglietemela di dosso!!!” urlai impanicato con gli occhi a Naruto, che faceva del suo meglio per non scoppiare a ridermi in faccia.

-Mi sei mancato tantissimo, nipote caro! Guarda cosa ti ho portato, direttamente da Suna!- esclamò al settimo cielo frugando nella borsa e tirandone fuori una dannata marionetta -Non c'è bisogno che mi ringrazi, caro, so che ti piacciono tantissimo. Puoi aggiungerla alla tua collezione!-

Una volta... ho commesso solo una volta lo sbaglio da piccolissimo di lasciarmi scappare che mi piacevano i burattini (più perché di ritorno dall'asilo mamma mi accompagnava a vedere uno spettacolino dietro la scuola), da allora mi aveva letteralmente ricoperto di marionette, di tutti i tipi, e il fatto che il suo figlioccio (il figlio del suo secondo marito) fosse un dannato costruttore di burattini, e lei fosse appassionata al genere non aiutava! Dannata la vecchia, al diavolo quel Sasori!!

Io avrei passato volentieri la mia vita senza rivederla più. Solo ad averla a qualche passo da me, a portata di mano mi bastava per far ribollire il sangue nelle vene per il risentimento che provavo verso di lei, e in che pasticcio ci aveva cacciato. Chissà che idea si stava facendo Naruto di questa qui, a vederla probabilmente sarebbe sembrata la solita nonnina carina ed appiccicosa, sempre in apprensione per i nipoti, ma vi assicuro, era solo tutta apparenza. Sotto quel faccione rugoso e macchie scure della pelle si celava una anima cattiva, aggressiva forse anche più di quella di mia madre di una donna che non si arrende mai, e che odia essere comandata a bacchetta dagli altri. Era tirannica, di vecchio stampo, conservatrice... una vecchia mummia. Per farvi un esempio del suo carattere: la signorina Rottenmaier, avete presente? Rigida, all'antica, tutto deve andare come dice e vuole lei, bisbetica? Ok, togliete anche il più piccolo bagliore di gentilezza. Se la tizia portava Clara diligente per casa, mia nonna l'avrebbe lasciata trascinarsi da sola, e al minimo lamento l'avrebbe buttata giù dalle scale, carrozzella ed Heidi compresa. Al suo fianco un uomo, vabbè, nonno, dai capelli bianchi corti sulle spalle, vestito in un improbabile rosso acceso e una pipa fumante in mano. Lo avevo già incontrato in più di un'occasione, era Sarutobi Hiruzen, il suo secondo marito. Quando ero piccolo e nonno era venuto a mancare quel bastardo di Itachi mi aveva detto che era stata lei a mangiarselo, come un'orchessa delle fiabe che mi raccontava prima di andare a dormire (come se già quelle non mi facessero morire di paura, vedete che dolce fratello mi è capitato?). Da allora ogni volta che veniva a casa a trovarmi mi ero andato a nascondere nell'armadio in camera mia e ci rimanevo finché non se ne andava, sperando che non mi trovasse. Quando mamma lo scoprì prima rise amabile, poi picchiò sulla zucca sia me che mio fratello, talmente forte che sospetto sotto quella coltre di capelli lunghi Itachi nasconda ancora la cicatrice lasciata in quell'occasione. Che c'entravo io non lo so proprio. Sta di fatto che non era da tutti risposarsi alla venerabile età di settant'anni, ma lei c'era riuscita lo stesso. “Ve la farò vedere io, mi troverò un marito in men che non si dica! Credeteci!” aveva urlato alle suppliche inutili della figlia di lasciar stare. Contro ogni aspettativa c'era riuscita, ed erano ormai da dodici anni che erano insieme, come facesse quell'uomo a sopportarla ventiquattr'ore su ventiquattro mi era sconosciuto, o per quale motivo l'avesse sposata da principio. Sospettavo lo avesse ricattato. Cosa non riusciva a fare quella... era un mostro. Ed ora si sarebbe mangiata il mio migliore amico, nonché amore. Dannazione.

In un lampo mi girai a fulminare lo stupido biondo che stava avendo una crisi di risate, e cercava inutilmente di reprimerle. Nonna naturalmente lo notò e lo fissò intensamente incuriosita. Un brivido percorse la mia schiena in preavviso.

-Sasuke caro, chi è questo bel ragazzo?- chiese tutta uno zucchero dopo un lungo istante gravido di tensione, sorridendo sdentata al biondo. Ero incredulo. Giuro, cos'è che faceva Naruto ad ogni Uchiha? Che ce l'avevamo nel sangue che dovevamo cadere tutti ai suoi piedi adoranti?! Lui si avvicinò con sicurezza alla donna, e tese la mano.

-Uzumaki Naruto, piacere di conoscerla- disse sfoderando tutto il suo fascino, la abbagliò con un ghigno mozzafiato.

“Togli quella mano prima che te la mangi!!!” urlai spalancando in orrore gli occhi appena vidi la mano cicciotta avvicinarsi. La nonna lo salutò con un cenno della testa bianca, tutta contenta.

-Io sono Uchiha Chiyo, ma puoi chiamarmi anche nonna se vuoi-

Era solo una mia impressione, o tutti nella stanza si rilassarono e tirarono un sospiro di sollievo appena si strinsero le mani? Io invece mi sentivo almeno un paio di anni più vecchio, lo stress davvero stava sortendo degli effetti orribili su di me. Mamma la fece accomodare sulla poltrona di fronte a noi, mentre lo so rimasero in piedi per sorvegliare tutti dall'alto. La vedevo gettare occhiate sfuggevoli tra la cucina e la porta, probabilmente stava vagliando le varie vie di fuga in caso nonna andasse berserk alla notizia tanto temuta. Doveva voler davvero bene a Naruto, che gentile da parte sua, dato che io stavo davvero troppo fuori anche per pensare, era come se mi si fosse ghiacciato il cervello. E chi avrebbe pensato al mio povero cuore?! Pareva stesse pompando sangue sempre di più di minuto in minuto che passava, pronto ad esplodere nel momento di massimo climax.

-Dov'è?- mormorò divertita con la sua voce gracchiante, girandosi instancabile a destra e manca -Me l'avete nascosta? O è troppo timida per presentarsi da sola?-

Tutti nella stanza si tesero come una corda di violino appena accordato. Fu mamma a interrompere la lunga pausa. Che anima coraggiosa.

-Chi, oka-san?- chiese con un sorriso forzato, degno delle peggiori attrici di Hollywood. Chiyo la fissò incredula, e forse anche un po' (già) scocciata. Uchiha Chiyo non tollerava aspettare, voleva tutto, e quando voleva lei, come lo voleva lei.

-La fidanzata di Sasuke-chan ovvio!- esclamò aprendo le braccia, come se fosse ovvio.

“Oh, ecco che se ne va il mio cuore, che ne ha bisogno, è solo l'organo primario del mio maledetto corpo senza il quale non posso vivere!”

-Cos'è, mi avete mentito quando mi avevate detto che aveva trovato una donna con cui passare la sua vita?- abbaiò quella dimenando impaziente la borsetta dello stesso giallo orrendo del suo vestitino. Chissà, forse sarebbe andata d'accordo con il cretino, parevano aver lo stesso cattivo gusto riguardo ai vestiti.

-No, certo che no- si affrettò a dire papà bianco ancora più di me in viso.

-E allora dov'è?!-

Di nuovo il silenzio si impadronì della stanza, interrotto solo dal battere impaziente del suo piedino cicciotto sul parquet. Vedendo che nessuno osava neppure respirare, e temendo che da lì a poco saremmo tutti morti di asfissia, Naruto si spostò dal mio fianco e fece un passo in avanti, anche se tentai di trattenerlo senza risultato. Mai una volta che facesse come gli dicevo io.

-Sono io, Chiyo oba-san-

Provai a riportarlo dietro di me per proteggerlo dallo sguardo shockato della vecchia, ma mi strattonò il braccio e mi avvicinò a lui, di nuovo possessivo. Speravo tanto che nonna non si accorgesse del rossore tenue sulle mie guance, ora come ora sarebbe solo servito a complicare le cose. La vecchia socchiuse gli occhi, poi tirò fuori dalla borsetta un paio di occhiali e se li posò sul naso aquilino, scrutando da capo a piedi Naruto. Mai sentito più nervoso in vita mia, mi sudavano le mani talmente tanto che temevo avesi creato una pozzetta d'acqua sotto di me. Chiyo riguardo me, poi mamma, papà, Itachi ed infine lui.

-Tu? Oh cielo, e pensare che ti avevo preso per un ragazzo!- ridacchiò imbarazzata togliendosi gli occhiali -Devi scusarmi cara, ma senza di questi sono cieca quasi come una talpa. Però, c'è da dire che sei la ragazza più mascolina che abbia mai visto!-

Avvertii appena un risolino strozzato di Itachi alle spalle. Oltre alla vista quella bacucca aveva tutto sotto controllo e in piena salute. Tch.

-No nonna, Naruto è un ragazzo- mormorai a disagio, poi strinsi la sua mano, forte finché non potevo sentire le sue nocche, sperando che mi potesse trasmettere un po' del suo coraggio per finire la frase.

-... Ed è il mio fidanzato-

Nonna spalancò gli occhi scuri alla vista delle fedi scintillanti sulle nostre dita intrecciate. In un attimo il suo buonumore sfumò come vapore via, lontano da questa casa disgraziata, mutando in furia.

-E' uno scherzo, vero?- ruggì la sua voce profonda tutto ad un tratto. Ecco che se ne andava il buonumore di appena dieci minuti fa. Ora la tensione tra le quattro mura di casa mia si poteva affettare col coltello per quanto spessa era diventata.

-Non è per niente divertente, Sasuke. Dov'è davvero lei?- abbaiò fulminandomi col tanto temuto sguardo assassino Uchiha. Alzai appena il viso verso Naruto che se ne stava placido all'apparenza al mio fianco, scommetto che anche lui stava pensando la stessa cosa: “Siamo fregati”

Solo papà ebbe il coraggio di risponderle, scuotendo mestamente la testa.

-... La mia cara Mikoto non lo avrebbe mai permesso- sbottò incredula fissando le nostre mani intrecciate con la coda dell'occhio.

-Mamma....- implorò la moretta che la prese per il braccio. La vecchia gli schiaffeggiò la mano. Sembrava fuori di sé dallo sconcerto, muoveva gli occhietti neri su ognuno di noi, aspettando che qualcuno di noi tirasse fuori un cartello divertente urlando 'candid camera!' Beh, non era questo il caso.

-E come hai potuto che succedesse, Itachi?- disse sempre più concitata. Si girò a fissare il nipote alle spalle, tranquillamente poggiato al muro -Mi avevi assicurato che ti saresti preso cura del tuo fratellino! Che lo stavi controllando per bene!-

Che cosa?! Per questo nii-san aveva le foto di me in camera?! La megera gli aveva chiesto di tenermi d'occhio! Come... osava...!

-E' quello che ho fatto, oba-sama. Ho tenuto alla larga i peggiori soggetti da lui come richiesto, di trovarne uno compatibile con lui- spiegò calmo lui -E Naruto-kun è uno dei migliori che abbia mai incontrato. Ieri ho avuto la possibilità di conoscerlo, e lo trovo davvero un bravo ragazzo. Si vede che ci tiene a lui. E' perfetto per otoutou-

Normalmente mi sarei arrabbiato con lui, gli avrei urlato in faccia o sarei arrossito come un pomodoro. Per una volta però fui contento di averlo come fratello, almeno ci stava dando manforte nella nostra battaglia perduta. La nonna abbattuta dal tradimento del preferito si rivolse a noi, riducendo gli occhi a fessure quando casualmente Naruto mi passò il braccio intorno alla vita per portarmi a sedere vicino a lui sul divano. Si portò la mano cicciotta al petto ed ansimò pesantemente, poi cadde tra le braccia del marito, che non ci pensò due volte ad afferrarla.

-Chiyo!- urlò scuotendola tra le braccia. Mikoto accorse al suo fianco in un attimo, pallida come un lenzuolo.

-Mamma!-

La vecchia al suono di tante voci concitate riaprì gli occhi scuri a fatica.

-Sto bene, sto bene- disse a fatica -Devo solo... sedermi un attimo-

-Vado a prepararti del thè, così magari poi ti sentirai meglio-

Mamma faceva sempre così quando era nervosa: cominciava a fare thè a raffica. Hiruzen lasciò la depose delicatamente a per terra e la andò ad aiutare. Ci avevano lasciati soli. Pessima idea.

-Come ti sei potuto far lasciare abbindolare da uno così?- mi bisbigliò un attimo dopo, lanciandogli occhiatacce di nascosto. Come se non ti vedesse, nonna! Con la coda dell'occhio lo vidi scuotere la testa dorata sconsolato.

-Il mio povero Sasuke, come farai a generare dei nipotini per i tuoi genitori se sposi questo...- e indicò schifata il biondo, come se fosse una sotto specie di mostro. Un attimo fa sembrava stesse per schiattare, e ora torna già alla carica? Forse era stata solo una finta. Bastarda. Naruto comunque fece finta di nulla, anzi stese la mano in avanti per aiutarla ad alzarsi.

-Ragazzo disgustoso...- soffiò cattiva prima di schiaffeggiare la mano tesa e trottare fumante di rabbia verso la cucina. Naruto tremò per un attimo e poi la fissò incredulo, forse non s'era neanche accorto che la donna lo odiava. Appena sentii un leggero lamento scappare dalle sue labbra mi feci più vicino e presi la mano offesa tra le mie, esaminando con disgusto il segno rosso che vi aveva lasciato. Se solo avesse osato di nuovo torcergli solo un capello se la sarebbe dovuta vedere con me. Vi passai le dita fredde sopra, sperando di attenuare almeno un po' il dolore.
-Ehi scialla, non fa poi cosi tanto male- ridacchiò lui nel mentre. Non c'era bisogno di mentire cosi pateticamente, lo vedevo già provato. Ancor prima di avere la possibilità di rispondere intrecciò le dita con le mie e mi trascinò in sala da pranzo come se nulla fosse successo. La vecchia distolse lo sguardo schifata da noi e si rivolse alla figlia di ritorno dalla cucina.

-Quando verranno gli altri, Mikoto?-

Mamma sorrise felice di poter cambiare discorso. Nella famiglia nessuno era capace di zittire nonna, neanche il suo secondo marito. Eravamo tutti burattini nelle sue mani tremende.

-Abbiamo pensato di invitarli per cena, stamattina staremo solo noi in modo da... conoscerci meglio- tentò di dire come se nulla fosse. Non diciamo cazzate: in verità lo aveva fatto per evitare scenate davanti all'intera famiglia e per non mettere ancor più a disagio il mio fidanzato. Una volta che le acque si sarebbero calmante avremmo potuto accogliere gli altri, festeggiare il finto fidanzamento e tornare finalmente a casa. Solo io e Naruto, finalmente, nella tranquillità di casa nostra, spaparanzati sul divano a giocare alla Game Station come sempre...

-Dev'essere colpa tua che il mio piccolo sia diventato così- soffiò velenosa prima di bere il thè portatogli. Grazie nonna per aver interrotto il mio sogno ad occhi aperti!

-Le assicuro, Chiyo oba-san, che mi piace Sasuke esattamente come a lui piaccio io- disse bonariamente il biondo sorridendole gentilmente, usando perfino l'onorifico. Gli strinsi forte la mano per ringraziarlo. La nonna purtroppo non la prese bene, lo fulminò spietata da sotto la frangetta argentea.

-Non ti azzardare a chiamarmi così familiarmente. Tu sei solo di passaggio nella vita del mio prezioso Sasuke- lo rassicurò tagliente. E se ne andava così anche il 'chiamami pure nonna' di quando era arrivata.

Chiyo non ebbe pietà di lui, neppure per un attimo. Appena mamma ci venne a chiamare per il pranzo mi si mise appesa al braccio e mi trascinò a tavola, costringendomi a sedermi vicina a lei. Non mi diede la possibilità di muoversi neanche un attimo, finché Fugaku (rivelando di avere un coraggio degno di un paladino) tossì qualcosa sul fatto che dovevo sedermi vicino al mio fidanzato. Mentre mi alzavo tirando un sospiro di sollievo, la vecchia lo incenerì, ma per sua fortuna le occhiate non uccidevano. Naruto, da vero gentiluomo mi fece accomodare vicino a lui, tirando la sedia vicina al tavolo. per tutto il tempo non fece altro che lanciargli occhiate torte quando sapeva che stava guardando nella sua direzione, o borbottava qualche rimprovero su di lui. Io dovetti rimanere buono e il più composto possibile, non potevo rovinare la nostra copertura, e Naruto ce la stava mettendo tutta per non svelarci. L'unica cosa che potevo fare era stringere la sua mano sulla mia gamba ogni santa volta che la vecchia apriva bocca. E la bastarda non contenta gli fregava perfino la roba da sotto il naso: provava a prendere il sale, e glielo prendeva lei, ma per tenerselo, lo stesso con il pane, l'aceto, e così via. Voleva forse affamare il mio fidanzato? Dato che io avevo ben poco appetito e mosso da pietà divisi il mio pane e gliene diedi metà. Naruto sorrise preziosamente prima di baciarmi la tempia, riconoscente. Dall'altra parte del tavolo gli occhi scuri della nonna lampeggiarono spietati quando notò l'imbarazzo sulle guance di entrambi, del mio sorriso piccolo, quasi inesistente sulle labbra mentre all'orecchio lui mi prendeva in giro e io gli sgomitavo sull'addome, mai più complici. Non mi riuscivo a capacitare come a suo agio stesse in presenza della sua futura assassina, di come si stesse comportando bene, avrebbe potuto di certo prendermi in giro almeno un milione di volte come ieri, ma non lo stava facendo. Naruto voleva fare una buona impressione sulla vecchia, questo era poco ma sicuro, anche se non capivo il perché, dato che ormai la donna lo detestava già. Dall'altra parte Chiyo continuava a mandare bagliori omicidi dagli occhi ogni volta che interagivamo in qualche modo. Non poteva semplicemente accettarlo come avevano fatto i miei e finirla con questa storia? Lo avrei sposato, non era quello che voleva lei?
-... Ne ho visti di tipi come te, a bizzeffe- ringhiò infilzando con troppo violenza il pezzo di pollo nel piatto, tanto da far rabbrividire papà seduto alla sua destra -Devi avere qualche piano in mente, altrimenti non avresti importunato mio nipote per tutto questo tempo, prendendoti perfino la libertà di chiederne la mano senza avvisarmi prima-

Naruto la fissò perplesso mentre alzava la forchetta alla bocca.

-Cosa cerchi dal mio nipotino? Soldi? Fama? Rapporti sessuali?-

Fugaku sputacchiò il vino andatogli di traverso -Madre!- urlò scandalizzato. A quanto pareva la nonna era in vena oggi, oltre ad uccidere me e Naruto voleva fare le cose per bene e far fuori tutti qui dentro, in modo da risparmiare almeno nella spesa della cerimonia funebre. Che pensiero carino. Apparentemente non toccato dalla sua domanda Naruto continuò a sorridergli, continuando a tagliare la bistecca nel suo piatto.

-No, Chiyo-san. Niente di tutto quello che ha detto. Voglio solo passare la vita con il mio fidanzato, la persona a cui tengo di più al mondo-

Non potei fare a meno di guardarlo dritto negli occhi, sapevo che era una bugia, ma lo aveva detto con tono così accorato tanto da farmi battere forte il cuore nel petto.
-Io voglio davvero molto bene a suo nipote, non mi permetterei mai di servirmi di lui per certe cose- aggiunse sempre con quell'aria solenne così tanto non da lui.

“Ricordati che è solo una finta, Sasuke” pensai chiudendo dispiaciuto gli occhi “Perdonami se puoi, Naruto”

-Fidanzato... come puoi anche solo pensare di esserne uno effettivo? Non ti vergogni di quello che sei? Omosessuali è solo una parola carina per chiamare voi abomini- sibilò alzando minacciosa il coltello e puntandolo contro di lui. Tremai considerevolmente, ma Naruto mi strinse più forte la mano. Volevo prenderlo e scappare lontani dalla megera, fargli dimenticare delle sue parole offensive e scusarmi migliaia di volte... eppure lui rimase lì. Sembrava quasi non sentisse cosa le stesse dicendo. Io invece ad ogni parola cattiva rivoltagli da nonna subivo come una cannonata nello stomaco. Avrei voluto afferrare la sua mano e trascinarlo via da lì, lontano.

-Nonna, non...- provai a difenderlo ma la vecchia alzò il dito verso di me imperiosa e mi fece tacere.

-Non ti vergogni ad aver rovinato il mio caro nipotino? Due uomini non possono amarsi, è contro natura! Per questo sono state create le donne, per poter compenetrare e completare i loro compagni alla perfezione. Come puoi pretendere di farlo tu, che hai il suo stesso sesso? Se proprio vuoi sfogare la tua ributtante attrazione per i ragazzi, fallo pure, ma non con mio nipote. Almeno così avresti lasciato Sasuke a qualche brava donna!- sbraitò dall'altra parte del tavolo sbattendo i pugni chiusi sulla superficie. Il sorriso del biondo ne risentì, quasi potevo vedere una rughetta al lato delle labbra. Stava corrugando appena la fronte, la mascella era tesissima, come se avesse appena mangiato qualcosa di terribilmente amaro. Aveva appena colpito un nervo scoperto a quanto pareva.

-Naruto- sussurrai come per distoglierlo dagli occhi maligni di mia nonna, ma ormai catturato non ce la fece. Chiyo non mi diede tempo di dire altro.

-Non interrompermi, Sasuke- mi ammonì acida, gli occhi scuri mi ordinavano silenziosamente di allontanarmi da lui. Col cavolo che lo avrei fatto!

-Hai detto che ti chiami Uzumaki?- continuò spietata tornando a guardarlo male -Non era il nome della 'migliore amica' di mia figlia, quella perdigiorno di Kushina?-

“Oh no...”

Sia mamma che Naruto si freddarono all'istante. Chiyo li fissò di sottecchi, capì subito la connessione con nome.

-E' lei tua madre, vero?-

Naruto abbassò lo sguardo triste, gli fremevano le mani, non osò proferire parola. Seppur appena, mamma annuì stringendosi nelle spalle, sconfitta dall'aura di tirannia emanata da Chiyo. Papà ugualmente shockato le carezzò la spalla per rassicurarla.

-Ma certo, l'avrei dovuto capire dal momento in cui ti ho visto. Hai i suoi stessi occhi dopotutto-

soffiò velenosa la sua voce. Naruto abbassò ancora di più la testa, stringendo i denti fino a farli scricchiolare.

-Nonna!- urlai prima che potesse dire ciò che stava pensando. Non so perché, ma avevo un pessimo presentimento. Stando alle parole di mamma, Chiyo non aveva preso bene la notizia della sua amicizia con zia Kushina.

-Stai zitto una buona volta! Non vedi che sto parlando col tuo beneamato 'fidanzato'?!- fui subito sovrastato dalla voce tuonante e grondante di sarcasmo di mia nonna. Feci per alzarmi e cantargliele quattro, ma prontamente arrivò la mano di Naruto ad afferrarmi e riportarmi al posto, dove per calmarmi mi lisciò il palmo su e giù il braccio.

-Sono proprio felice che abbia almeno avuto la briga di togliersi dalla faccia della terr...-

Ancor prima che finisse la frase la mano che mi carezzava si era fermata, pietrificata sulla mia spalla. Un sibilo uscì dalle sue labbra morbide, ora strette fino a diventare viola per quanto le stava mordendo, lo sguardo basso rivolto al tavolo, come un cane bastonato. Ma ancor più forte sentii fisicamente la fitta che lo colpì al petto, vidi l'altra sua mano scossa posarsi sul cuore ferito.

Il mio corpo si mosse da solo, ancor prima di poter pensare di farlo. Mi alzai dal mio posto e chiusi la distanza tra di noi, la schiaffeggiai con tutta la forza che avevo in un impeto di furia nera. La donna shockata fece un giro sui tacchi e cadde pesantemente a terra, portandosi dietro la sedia su cui era stata seduta fino ad allora.

-Ora hai davvero pisciato fuori dalla tazza, vecchia- soffiai cattivo alla forma immobile davanti a me. La mano immobile lungo i miei fianchi mi pizzicava fastidiosa per il colpo inferto. Grida stupite e terrorizzate si levarono dalle persone intorno a me, mamma strillò sconcertata balzando in piedi in un istante. Ma quasi non le sentii, focalizzato sulla forma immobile a terra, le mani strette in pugni minacciosi ai miei fianchi. La rabbia che avevo accumulato da quando era entrata dal quella maledetta porta eruttò dalle mie labbra, mentre gli occhi la bruciavano viva.

-Cosa ne puoi sapere tu che lo hai appena incontrato, eh?!- strillai contro la vecchia -Come puoi dirgli certe cose se non sai neanche chi è?! Naruto è la persona migliore che ho avuto la fortuna di incontrare, l'unica che mi sia stata accanto in tutti questi anni come amico e confidente, che mi accetta per quello che sono! Non hai nessun diritto di rivolgerti in quel modo a lui, men che meno trattarlo da feccia che non è!-

Mi fissò con gli occhi sbarrati toccandosi la guancia rossa, ferita.

-Sasu...- provò a dire, ma la feci tacere all'istante.

-Stai zitta, non meriti nemmeno di essere ascoltata. Smettila di imporre il futuro che per te è ideale agli altri. Io voglio vivere la mia vita secondo le mie convinzioni, i miei sogni e voglio amare chi mi pare e piace. Non ti azzardare ad interferire oltre, o a sminuire un mio caro amico in mia presenza-

La nonna tremò a terra e stese la mano verso di me gliela schiaffeggiai disgustato. Dietro di noi sentii i miei alzarsi allarmati.

-Io sono gay, vecchia megera, e sono pazzamente innamorato di Naruto-

Non potevo sopportare un minuto di più i loro sguardi accigliati, accusatori... Ma soprattutto quello azzurro ed incredulo di Naruto, immobile al suo posto sulla sedia. Mi tolsi l'anello fasullo e lo buttai ai suoi piedi, in preda a un raptus di rabbia. Avevo detto tutto quello che dovevo dire. Mi spinsi in avanti verso la porta e la spalancai con forza correndo all'esterno verso la macchina arancione parcheggiata nel vialetto. Per la fretta di scappare via non misi neppure le scarpe che restarono nell'ingresso dimenticate. Con che faccia potevo guardarlo ora che sapeva, guardare i miei e affrontarli dopo aver picchiato la megera? A metà del tragitto mi dovetti fermare in un area di servizio per tentare di calmarmi. Appoggiai la testa sul volante ancora stretto tra le mani.
-Stupido! Stupido!- sibilai sbattendovi la testa contro. Avevo rovinato tutto... compresa la mia amicizia con Naruto. Mai mi ero sentito più miserabile di adesso.

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Vi lascio con un po' di suspence, che non guasta mai ;) chissà cosa farà ora Sasuke, che è finalmente riuscito ad esprimere i suoi sentimenti segreti per Naruto? E il biondino rimarrà indifferente alla sua dichiarazione, o ci sorprenderà come al solito? Non vi rimane che leggere il prossimo capitolo! Oh! E per quelli che stanno giù seguendo Blue Eyes, non mi sono dimenticata di voi! Il capitolo è già pronto, basta che lo rivedo un attimo ed entro domani (pomeriggio o sera) ve lo posto! ;) buona giornata a tutti!

  
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