Cristi: 'Emiiiiiiiiiiiiiiiiiilyyyyyyy!.- Grido correndo contro la mia migliore amica per salutarla un ultima volta. 'Mi verrai a trovare a Holmes Chapel vero?'- Emi: E melo chiedi pure? Certooooo che verròò!- Cristi:'mi mancherai'-Affermai. Emi: 'Anche tu'- Mi disse piangendo. Cristi:'scusami, scusami scusami!'- mentre ci abbracciamo. Emi:'Dai ora vai, se no perdi l'aereo!'- Mi disse asciugandosi le lacrime agli occhi e sfoderando uno dei suoi piccoli sorrisi, anche se quello non era uno dei suoi soliti sorrisi raggianti mi contentavo di vederla felice per me. Anche lei un giorno verrà a vivere a Londra con me, e quando dico una cosa è quella. Parola di Cristina! Salì in aereo e mi sedetti vicino al finestrino, e mi addormentai con le cuffie sulle note dei Coldplay, fino a quando l'hostess disse che l'aereo era atterrato. Scesi e mi diressi per prendere un taxi, e mi feci portare all'universita, piu che altro un collegio molto prestigioso. Arrivata li mi sbalordì di quello che visti. Tutto in legno lucido stile antico con un giardino enorme all'entrata con una fontana al centro circondata da rose bianche. Uno spettacolo da mozzare il fiato! Entrai, e cercai la segreteria sola, perchè in giro non c'era nessuno, bhe erano le 10 di mattina quindi suppongo fossero tutte a lezione! Finalmente entrai in segreteria, e un anziana signora mi accolse per poi portarmi in una grande stanza piena di foto delle alunne degli anni precedenti. Mi lasciò li. Poi a un certo punto entrò una donna sulla quarantina portata molto bene! Una donna molto bella, e sembra molto gentile. Mi rivolse la parola dicendomi: X: Benvenuta signorina Rossi, io sono la preside di questo istituto, siamo tutti entuasiaste di averti qui con noi.- Mi disse con un sorriso mozzafiato. Preside:'qui imparerai a cantare, a ballare, a recitare, migliorando il tuo inglese anche se credo che sia perfetto è una legge ordinaria in questo istituto.-Mi disse, e io mi limitai solo ad annuire. Quando finì di parlare mi porse un foglio Preside:'Questi sono i tuoi orari e il numero della tua stanza, purtroppo non posso trattenermi piu di quanto abbia gia fatto, perche volevo tanto accoglierti di persona.Ora ti lascio nelle mani della mia fidatissima segretaria Clelia, se hai bisogno chiedimi pure tutto quello che vuoi, ma per favore non farlo ora hahaha.- Nella mia testa pensai:' eh? O santo cielo, che preside comprensiva.' Uscì e la segretaria mi portò nella mia camera, non cera nessuno cosi mi limitai a sistemare la mia roba e la divisa che mi aveva appena dato Clelia. Si fece l'ora di pranzo e comincio a crearsi un po di confusione tra le alunne per andare a mensa, ma io decisi di non andare perchè non avevo fame...E rimasi in camera, quando ad un certo punto..